Maledetti pensionati

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Messaggioda PIEDENERO » ven dic 09, 2011 19:22 pm

Davide62 ha scritto:
E' fuori discussione che l'età pensionabile debba essere alzata ma non tutti possiamo andare in pensione alla stessa età.


ma perchè lo scopriamo solo adesso?
Le professioni non sono tutte uguali.


vedrai che casino, troveranno il modo per non far rientrare quasi nessuno nelle professioni usuranti

Ma ve lo immaginate un operaio di una fonderia o di una catena di montaggio over 60??


no perchè l' avranno licenziato prima


Vedremo il proliferare di certificati medici, vedremo il calo della

basta modificare i contratti alla voce malattie. non verranno riconosciuti i primi 3/4 giorni di malattia o bastardate simili
Siamo un paese di merda!


si siamo un paese di merda ma io mi chiedo come abbiamo fatto a diventare, in passato,una potenza mondiale
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Messaggioda kala » ven dic 09, 2011 20:24 pm

insomma, fate qualcosa
volontariato, sistema integrato, pesca sportiva, canto corale...
qualunque cosa pur di toglierci certi pensionati dai piedi :twisted:

Se stringi il pugno la tua mano è vuota: solo con la mano aperta puoi possedere tutto.
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Re: Maledetti pensionati

Messaggioda mb » ven dic 09, 2011 20:34 pm

scrausa ha scritto:
mb ha scritto:
Falco5x ha scritto:... è anche impensabile che uno continui fino a 70 anni a fare sempre lo stesso lavoro...


se si vuole pagare le pensioni al mezzo milione che si è ritirato a 35-40-50 anni bisogna allungare il periodo lavorativo degli altri. più si rimanda, più si allunga la vita lavorativa per chi arriva dopo.

così come se si vuole continuare a pagare la pensione in misura maggiore rispetto ai contributi pagati (-> metodo retributivo) bisogna che chi paga adesso i contributi riceva in proporzione di meno. molto meno.

la coperta è corta.
siccome non si vuole* tagliare baby pensioni e pensioni calcolate con il metodo retributivo, bisogna tagliare gli stipendi netti: quello che pagano i datori di lavoro va in misura maggiore ai pensionati (contributi) e minore al lavoratore (stipendio netto).

* vedi come protestano per un piccolo taglio alle pensioni sopra i 1000 euro (o forse 1400, ultime notizie). se fossero stipendi non farebbero tanto casino...


Mica per dire ma prova te a vivere con 1000 euro o meno e non avere adeguamento. Con cosa paghi bollette, ecc ecc? Se poi vivi in alcune città sei morto...


si, temo che ci proverò

a settant'anni (forse)

e saremo in tanti
Quanto manca?
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Re: Maledetti pensionati

Messaggioda Sbob » sab dic 10, 2011 0:26 am

scrausa ha scritto:
mb ha scritto:
Falco5x ha scritto:... è anche impensabile che uno continui fino a 70 anni a fare sempre lo stesso lavoro...


se si vuole pagare le pensioni al mezzo milione che si è ritirato a 35-40-50 anni bisogna allungare il periodo lavorativo degli altri. più si rimanda, più si allunga la vita lavorativa per chi arriva dopo.

così come se si vuole continuare a pagare la pensione in misura maggiore rispetto ai contributi pagati (-> metodo retributivo) bisogna che chi paga adesso i contributi riceva in proporzione di meno. molto meno.

la coperta è corta.
siccome non si vuole* tagliare baby pensioni e pensioni calcolate con il metodo retributivo, bisogna tagliare gli stipendi netti: quello che pagano i datori di lavoro va in misura maggiore ai pensionati (contributi) e minore al lavoratore (stipendio netto).

* vedi come protestano per un piccolo taglio alle pensioni sopra i 1000 euro (o forse 1400, ultime notizie). se fossero stipendi non farebbero tanto casino...


Mica per dire ma prova te a vivere con 1000 euro o meno e non avere adeguamento. Con cosa paghi bollette, ecc ecc? Se poi vivi in alcune città sei morto...

Agli insegnanti (non so se a tutti i dipendenti pubblici) hanno bloccato la carriera per 3 anni, qualcuno ha fatto barricate?
E per tutti i giovani precari qualcuno si straccia le vesti?

Oltretutto anche quasto contribuisce a mandare in crisi il sistema pensionistico. Se 20 anni fa si fossero alzate un po' le età pensionabili per creare qualche forma di sostegno alle famiglie, forse oggi ci sarebbero un po' di giovani ad entrare nel mondo del lavoro. Il problema più grosso che abbiamo è l'inversione della piramide delle età, e siamo forse l'unico stato in europa a non affrontarlo - perchè i giovani non protestano mentre se tocchi una pensione scoppia un casino.
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Messaggioda ales » sab dic 10, 2011 2:37 am

Aggiungo una mia personale idea sulla pensione:
è mai possibile che nessuno abbia mai pensato che ci sono lavori più logoranti di altri, e che quindi la pensione per tutti alla stessa età è di per sé ingiusta?
Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso
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Messaggioda Kinobi » sab dic 10, 2011 10:51 am

Alla mia veneranda età di 42 anni, tra 4 mesi 43 anni, ho 24 anni di contributi versati (una volta si lavorava nelle vancaze scolastiche).
Con tutto il poco rispetto per i pensionati: non me ne frega nulla di come a loro andrà.
A me, è certo, che non avrò pensione di vecchiaia (che in troppi hanno) ed è certo che se va ben, dovrò lavorare fino a 45/50 anni di contributi.
Mi dispiace per loro, che ora ragliano. Che se la prendano con i baby pensionati (sanno bene chi sono).
Ma dispiace più per me, che per loro.
Ciao,
E
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Messaggioda Falco5x » sab dic 10, 2011 11:25 am

Kinobi ha scritto:Ma dispiace più per me, che per loro.

Siamo spiacenti di informarti che tu sei noi e noi siamo te.
Tutti sulla stessa barca sovraccarica che fa acqua e rischia di affondare, per cui dovremmo tutti remare in modo coordinato invece di sbattere i remi l'uno contro l'alltro. :D
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Messaggioda Davide62 » sab dic 10, 2011 12:26 pm

A conti fatti sarò in pensione a 65 anni, ma per quel che mi riguarda poco m'importa. Io faccio un lavoro decisamente poco logorante.
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Messaggioda Sbob » sab dic 10, 2011 14:14 pm

Falco5x ha scritto:
Kinobi ha scritto:Ma dispiace più per me, che per loro.

Siamo spiacenti di informarti che tu sei noi e noi siamo te.

Non è tanto vero, abbiamo passato molti anni a difendere i diritti acquisiti dei più anziani fregandocene dei giovani, anzi innalzando la disparità a diritto!
In fondo non mi stupisce molto, la generazione che ha fatto il '68 è molto più capace di difendere i propri diritti (o privilegi) di quelle venute dopo.
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Messaggioda Kinobi » sab dic 10, 2011 14:30 pm

Sbob ha scritto:
Falco5x ha scritto:
Kinobi ha scritto:Ma dispiace più per me, che per loro.

Siamo spiacenti di informarti che tu sei noi e noi siamo te.

Non è tanto vero, abbiamo passato molti anni a difendere i diritti acquisiti dei più anziani fregandocene dei giovani, anzi innalzando la disparità a diritto!
In fondo non mi stupisce molto, la generazione che ha fatto il '68 è molto più capace di difendere i propri diritti (o privilegi) di quelle venute dopo.


La generazione che ha fatto il 68, è il problema del mondo attuale.
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Messaggioda Falco5x » sab dic 10, 2011 14:31 pm

Sbob ha scritto:
Falco5x ha scritto:
Kinobi ha scritto:Ma dispiace più per me, che per loro.

Siamo spiacenti di informarti che tu sei noi e noi siamo te.

Non è tanto vero, abbiamo passato molti anni a difendere i diritti acquisiti dei più anziani fregandocene dei giovani, anzi innalzando la disparità a diritto!

Non so se ti sei accorto che la mia idea di far muovere il culo a questi lavativi sessantottini ormai incanutiti, quiescenti e con la panza piena è orientata al principio che ripartendo su tutti il carico del bene comune l'onere di ciascuno è più sopportabile.
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Messaggioda Sbob » sab dic 10, 2011 19:39 pm

Kinobi ha scritto:La generazione che ha fatto il 68, è il problema del mondo attuale.
E

Il problema del mondo attuale è la generazione che invece di fare il '68 si è rincoglionita davanti al Drive-In. Certo, ci sembra che loro si stiano fregando tutto, ma è anche perchè le generazioni dopo non hanno mai imparato a difendere i loro diritti e a ragionare come classe. E' stata la generazione di quelli convinti, da quadri o impiegati, di essere dalla parte dei ricchi e così si sono tagliati le balle con la marcia dei 40.000. La generazione di quelli convinti che il benessere sia una cosa ormai garantita e non un qualcosa da difendere.
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Messaggioda il.bruno » sab dic 10, 2011 20:48 pm

il benessere è un'esito non scontato del tuo lavoro quotidiano. non è una cosa da difendere come se fosse una cosa che sta già lì.
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Re: Maledetti pensionati

Messaggioda scrausa » sab dic 10, 2011 22:06 pm

Sbob ha scritto:
scrausa ha scritto:
mb ha scritto:
Falco5x ha scritto:... è anche impensabile che uno continui fino a 70 anni a fare sempre lo stesso lavoro...


se si vuole pagare le pensioni al mezzo milione che si è ritirato a 35-40-50 anni bisogna allungare il periodo lavorativo degli altri. più si rimanda, più si allunga la vita lavorativa per chi arriva dopo.

così come se si vuole continuare a pagare la pensione in misura maggiore rispetto ai contributi pagati (-> metodo retributivo) bisogna che chi paga adesso i contributi riceva in proporzione di meno. molto meno.

la coperta è corta.
siccome non si vuole* tagliare baby pensioni e pensioni calcolate con il metodo retributivo, bisogna tagliare gli stipendi netti: quello che pagano i datori di lavoro va in misura maggiore ai pensionati (contributi) e minore al lavoratore (stipendio netto).

* vedi come protestano per un piccolo taglio alle pensioni sopra i 1000 euro (o forse 1400, ultime notizie). se fossero stipendi non farebbero tanto casino...


Mica per dire ma prova te a vivere con 1000 euro o meno e non avere adeguamento. Con cosa paghi bollette, ecc ecc? Se poi vivi in alcune città sei morto...

Agli insegnanti (non so se a tutti i dipendenti pubblici) hanno bloccato la carriera per 3 anni, qualcuno ha fatto barricate?
E per tutti i giovani precari qualcuno si straccia le vesti?

Oltretutto anche quasto contribuisce a mandare in crisi il sistema pensionistico. Se 20 anni fa si fossero alzate un po' le età pensionabili per creare qualche forma di sostegno alle famiglie, forse oggi ci sarebbero un po' di giovani ad entrare nel mondo del lavoro. Il problema più grosso che abbiamo è l'inversione della piramide delle età, e siamo forse l'unico stato in europa a non affrontarlo - perchè i giovani non protestano mentre se tocchi una pensione scoppia un casino.


Tanto per cominciare, sono insegnante anch'io, quindi... vuoi che non sappia cosa sta succedendo proprio a noi (tra gli altri)?
Punto secondo: non ho detto che non bisogna pensare ai giovani e ai precari, ho detto soltanto che non è pensabile che per fare ciò si riducano pensioni già basse (e non parlo delle baby pensioni, aberrazione del nostro sistema, ma di quelle di chi ha lavorato una vita).
Se mettiamo giovani e precari contro pensionati ne ricaviamo solo una guerra tra poveri.
Parere personale, ovviamente. :wink:
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Re: Maledetti pensionati

Messaggioda Kinobi » dom dic 11, 2011 9:46 am

scrausa ha scritto:Tanto per cominciare, sono insegnante anch'io, quindi... vuoi che non sappia cosa sta succedendo proprio a noi (tra gli altri)?
Punto secondo: non ho detto che non bisogna pensare ai giovani e ai precari, ho detto soltanto che non è pensabile che per fare ciò si riducano pensioni già basse (e non parlo delle baby pensioni, aberrazione del nostro sistema, ma di quelle di chi ha lavorato una vita).
Se mettiamo giovani e precari contro pensionati ne ricaviamo solo una guerra tra poveri.
Parere personale, ovviamente. :wink:


Con la cosa da non sottovalutare che le guerre di norma le vincono i più forti (giovani), mentre in iTaglia è il contrario da un 20 anni a questa parte...
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Messaggioda mb » dom dic 11, 2011 14:26 pm

il.bruno ha scritto:il benessere è un'esito non scontato del tuo lavoro quotidiano.

magari.
il benessere di molti è un esito dell'altrui lavoro quotidiano, e viceversa molti lavorano solo per il benessere altrui.

scrausa ha scritto:ho detto soltanto che non è pensabile che per fare ciò si riducano pensioni già basse (e non parlo delle baby pensioni, aberrazione del nostro sistema, ma di quelle di chi ha lavorato una vita)


le pensioni non vengono ridotte a nessuno, tantomeno alle pensioni basse (?), che non perdono nemmeno l'adeguamento all'inflazione.
(basse per i parametri odierni. voglio proprio vedere chi va in pensione col contributivo, con le situazioni lavorative che ci sono in giro - mica tutti sono insegnanti...)

nessuno ha lavorato "una vita".
anzi, i pensionati attuali hanno lavorato molto meno di quanto lavoreremo noi
però prendono la pensione più a lungo, e prendono di più, anche senza adeguamento (-> sistema retributivo).

non è proprio il caso di stracciarsi le vesti.
il sacrificio chiesto è anche troppo poco.

quando saremo vecchi come quelli che si lamentano oggi, saremo ancora a lavorare (forse... sicuramente non saremo ancora pensionati)

come se no bastasse, ci hanno già ciulato la liquidazione, e stiamo pagando il "secondo pilastro" perché il primo se lo sono mangiato tutto.
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Messaggioda scrausa » dom dic 11, 2011 16:04 pm

mb ha scritto:
il.bruno ha scritto:il benessere è un'esito non scontato del tuo lavoro quotidiano.

magari.
il benessere di molti è un esito dell'altrui lavoro quotidiano, e viceversa molti lavorano solo per il benessere altrui.

scrausa ha scritto:ho detto soltanto che non è pensabile che per fare ciò si riducano pensioni già basse (e non parlo delle baby pensioni, aberrazione del nostro sistema, ma di quelle di chi ha lavorato una vita)


le pensioni non vengono ridotte a nessuno, tantomeno alle pensioni basse (?), che non perdono nemmeno l'adeguamento all'inflazione.
(basse per i parametri odierni. voglio proprio vedere chi va in pensione col contributivo, con le situazioni lavorative che ci sono in giro - mica tutti sono insegnanti...)

nessuno ha lavorato "una vita".
anzi, i pensionati attuali hanno lavorato molto meno di quanto lavoreremo noi
però prendono la pensione più a lungo, e prendono di più, anche senza adeguamento (-> sistema retributivo).

non è proprio il caso di stracciarsi le vesti.
il sacrificio chiesto è anche troppo poco.

quando saremo vecchi come quelli che si lamentano oggi, saremo ancora a lavorare (forse... sicuramente non saremo ancora pensionati)

come se no bastasse, ci hanno già ciulato la liquidazione, e stiamo pagando il "secondo pilastro" perché il primo se lo sono mangiato tutto.


Uno: anche nella categoria degli insegnanti esiste il precariato.... oh, se esiste!
Due: chi ha lavorato una vita esiste eccome...
Tre: sicuro che noi prenderemo uno sputo di pensione (sempre se ancora esisterà), ma anche oggi ce ne sono certe veramente basse (es. agricole).
Quattro: non mi è molto chiaro perché bisogna necessariamente mettere giovani contro vecchi a mangiarsi gli uni con gli altri.
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Messaggioda gab_go » dom dic 11, 2011 18:45 pm

Non credo sia questione di mettere la gente contro, ma di accorgersi, nel protestare per i propri sacrosanti diritti, che ci sono alcuni che non solo pagano e pagheranno gli stessi sacrifici di tutti gli altri, ma che non avranno nemmeno nessuna delle tutele e delle sicurezze di cui chi si lamenta spesso gode...
E non sono alcuni per modo di dire, sono tutti i giovani attuali e probabilmente tutti quelli a venire, ai quali le generazioni precedenti hanno depredato non solo i privilegi, ma anche condizioni minime di dignità del lavoro... Se si lamenta chi avrà la pensione rimandata di qualche anno, noi che forse nemmeno la vedremo cosa dovremmo fare?

Premesso che nella situazione ideale gli insegnanti meriterebbero molto di più di quanto non prendano ora, non si può comunque dire, nella situazione attuale, che le cose vadano loro male... Insomma, che orario ha un insegnante? Che paga? Quanto tempo libero?
Vogliamo fare un giro per gli ambienti del sociale, dove le responsabilità con i minori sono le stesse, ma le paghe arrivano quando arrivano i finanziamenti, dove si va avanti a botte di sei mesi con contratti a progetto, dove si lavora notte e giorno?
Vogliamo andare a vedere i laureati che si trovano a fare i commessi con un contratto di IV se non addirittura di V livello (aiuto-commesso) a meno di mille euro al mese mentre in realtà gestiscono interi negozi, e non esistono straordinari, un contratto a tempo indeterminato viene concesso come fosse un'investitura papale e dopo il numero massimo di rinnovi ti fanno stare a casa un mesetto per poi ricominciare il ciclo dei contratti semestrali?
O forse la situazione di un giovane che voglia aprire un'attività per poi essere soffocato da burocrazie, studi di settore e tutte le altre belle caratteristiche che paralizzano il lavoratore autonomo?

Scusate lo sfogo, ma parlando a titolo personale e per situazioni che conosco, quelli che sento lamentarsi di più sono in genere gente già bella e sistemata, che ha avuto qualche decina di anni di situazione lavorativa dignitosa, che almeno ha potuto costruire qualcosa,o peggio, quelli che fanno la voce più grossa sono il peggio di questo paese, gli imboscati statali, che timbrano e vanno a farsi i cazzi loro, che fanno part time in uffici inutili prendendo quello che prendono miei coetanei con 40 ore a settimana e tanta merda da ingoiare, che sfruttano ogni scappatoia e i mille privilegi concessi per svicolare sempre quando c'è da pagare qualcosa, e poi fanno ancora le vittime...
Mi è difficile essere solidale quando chi si lamenta è anche chi ha distrutto il paese.

Scusate ancora lo sfogo, non pretendo sia coerente o completo, ma mentre leggo questo topic mi vengono in mente tante cose, tante situazioni e tanti pensieri, ed è difficile mettere ordine a tutto.
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Messaggioda Kinobi » dom dic 11, 2011 18:54 pm

gab_go ha scritto:N
Mi è difficile essere solidale quando chi si lamenta è anche chi ha distrutto il paese.


100% con te.

Una nota:pensioni agricole. Ricordo quando facevo il novantista come postino. E prendevo circa 1 milione al mese. Mi ricordo che recapitavo le cartelle pensionistiche degli agricoli. Beh, penso che le pensioni che ricevono oggi siano smisuratamente elevate per quello che hanno pagato.

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Messaggioda mb » dom dic 11, 2011 19:40 pm

scrausa ha scritto:Uno: anche nella categoria degli insegnanti esiste il precariato.... oh, se esiste!
hai abboccato :mrgreen: sei senz'altro laureata, forse hai fatto anche i due anni del ssis, sei precaria (?), e lavorerai almeno quaranta anni - ti rendi conto che stai pagando la pensione a tuoi ex colleghi che hanno lavorato meno della metà di quello che lavorerai tu, non hanno mai fatto il ssis e qualcuno non era nemmeno laureato?

Due: chi ha lavorato una vita esiste eccome...
sì. ma non tutte le vite sono lunghe uguali. chi ha lavorato una vita lunga 16 anni, chi una lunga 30, chi lavorerà una vita lunga 40 (sempre di più...)
gli sfigati che hanno lavorato davvero una vita sono quelli che hanno pagato contributi a casse diverse, o lavorato all'estero. ma quelli non li difende nessuno


Tre: sicuro che noi prenderemo uno sputo di pensione (sempre se ancora esisterà), ma anche oggi ce ne sono certe veramente basse (es. agricole).
mai detto niente sulle pensioni veramente basse. che saranno sempre di più.
dico solo che se si tagliano quelle future, mi sembra equo tagliare nello stesso modo anche quelle attuali.


Quattro: non mi è molto chiaro perché bisogna necessariamente mettere giovani contro vecchi a mangiarsi gli uni con gli altri.
sveglia, ci stanno già mangiando. non si tratta dei vecchi, ma di privilegiati. o vuoi chiamare "vecchi" quelli che sono andati in pensione prima dei 40? o dei 50? (di età , non di contribuzione).


facciamo un "da ora tutti uguali" e ricalcoliamo la pensione a tutti, "giovani e vecchi", nello stesso modo?
stesso calcolo contributivo per tutti (anni di contribuzione, entità dei contributi pagati, speranza di vita all'età di pensionamento, qualcos'altro?)? (preservando le pensioni "veramente basse", naturalmente.)

niente "tutti uguali"? anche a fare finta, si scatenano proteste (dei lavoratori!) e lacrime dei ministri? ma che presa in giro!!!!
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