marche&qualità. SONDAGGIO

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 1:02 am

Probabilmente mi faro' dei nemici, ma non importa. Questa è la mia esperienza:
due anni fa ho acquistato un piumino Montura al prezzo di circa 200 euro e mi ritenevo piuttosto soddisfatto. Lo uso in Montagna ( non dove c'è da sudare) o a casa ( Piemonte ) in giornte particolarmente fredde.
Pochi gorni fa ho acquistato un piumino da Decathlon al prezzo di 45 euro, ,lo uso per lavoro ( edilizia ) , l'ho testato bene in questi ultimi giorni, ( al mattino, con temperature sotto zero e all'ombra),.....ebbene: l'unica differenza che noto è che quello di Decathlon è un po' più ingombrante, "infagotta" un po' di più, ma tiene caldo tanto uguale. Entrambi sono fatti in Asia, ma uno costa oltre 200 euro, l'altro meno di 50.
Non voglio generalizzare;altri capi di Decathlon sono decisamente scadenti, ma forse non è il caso di farsi troppe paranoie sui marchi o addirittura di farsi prendere per il c..o.
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Messaggioda gatto alpestro » gio dic 08, 2011 3:39 am

@ ciclocaster: non occorre ripetere il messaggio 14 volte. Bastano anche 10!
Per quanto riguarda i piumini, bisogna vedere la differenza di peso e la durata quando vengono strapazzati. Il solo "tenere caldo" non basta. Tengono tutti caldo, ma dopo dieci anni, solo pochi.
Per tutti gli altri capi invernali conta soprattutto la traspirabilità. Se non sono traspiranti tanto vale tornare ai vecchi capi in fibre naturali, che almeno sono più robusti. Ho preso qualcosa di intimo del Decathlon: traspirabilità scadente, tanto vale mettersi una maglia di lana.
D'estate in montagna va bene tutto. D'inverno invece cambia la suonata, eccome!
Ho dei capi della Bailo che si comportano bene e sono soddisfatto.
Il gatto dà l'emozione di accarezzare una tigre, ma con meno spese di mantenimento.
Cosa mi preoccupa nell'alpinismo? La gravità, direi. (alpinista tedesco)
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Messaggioda cyclocaster » gio dic 08, 2011 9:42 am

Scusate!!
non so che cosa sia successo e come mai il messaggio sia stato pubblicato più volte! 8O Non volevo essere cosi' invadente!!
Come i fa a cancellare i messaggi?
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Messaggioda Kinobi » gio dic 08, 2011 19:47 pm

Ho letto molte cose in questo topic.
Sa addetto ai lavori, vi racconto alcuni aneddoti, spesso narrati "di là".

Che non vediamo un "razza Piave" a chiedere lavoro nelle nostre fabriche, sono decenni. Pensare che le nostre fabbirche continuassero a lavorare era, ed è, perciò utopico per mancanza di manodopera. Il Made in Italy oramai non esiste o non esisterà tra 10 anni. Sempre che 4 o 5 manovre come le ultime viste, non facciano riapprezzare al popolo italico il "lavorare".

Il consumatore NON sta appoggiando i pochi che resistono nel Made in Europe. Al consumatore non frega nulla di dove è fatta la roba. Prendetene atto. C'è chi sbandiera dei marchi come esempi di "enviromentally friendly". La mia esperienza è che sono balle, palle , cazzate: "green is also the color of money". Ma da dove arriva il tessuto X, il piumino Y? ma dai...

Ho letto molte cose errate (o false). Se è palese che vi è una forte inflazione in molti settori, nell'outdoor, fino ad ora, ve ne è stata poca, anzi forte deflazione. Ho iniziato a vendere giacche Marmot che costavano un milione ed ora costano 450 euro. Sono passati 15 anni Vi ricordate quando costava la benzina 15 anni fa? Ciò è stato possibile solo delocalizzando, che significa trovare gente e prodotti a meno.

Nominate spesso una catena Decathlon, la quale sa molto bene il fatto suo. Dovestre altresì fare una rifilessione perchè quel genere di catene costa meno: salta un passaggio. Ovvero, va dalla Cina, o da dove fa fare il prodotto, direttamente al consumatore. Non so se un giorno toccherà a voi, ma il commercio sta perdendo posti di lavoro ogni giorno, dopo che la produzione ha perso moltissimi posti di lavoro. Più passa il tempo, e più si perdereanno lavori, e si formeranno entià con "massa critica enorme". E' palese che Wal Mart è in grado di condizionare un intero stato del centro America... Vogliamo molte altre Wal mart in tanti settori? Ormai basta una singola banca a mandare a quel paese uno stato. Tra poco basterà una singola entità...

Io non ho una risposta ai quesiti morali che qualcuno ha posto. Non li ho. Cerco di far riflettere i consumatori sulle loro azioni. Comprare A, B o C ha delle conseguenze che va oltre al prezzo ed al prodotto.
Rifletteteci sopra.
Riflette sopra altresì al costo di un prodotto. Ad esempio, nel mio forum vedere che i miei rinvii decennali, sono (beh, erano
:oops: :oops: :oops: :oops: :oops: ) più resistenti (o sicuri) di alcuni nuovi di pacca d'oggi. Ecco, servono altri rinvii nuovi (che poi i vecchi non li mettono nemmeno in sosta) ? O non è meglio consumare meno, ma meglio e dar da lavorare al vostro vicino di casa e prendere un prodotto corretto dall'inizio?
Una cosa mi è certa: il "cinese" (senza offesa) non farà mai nulla a gratis per voi e per i vostri vicini.
Ciao,
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Messaggioda Kinobi » gio dic 08, 2011 19:50 pm

Ho letto molte cose in questo topic.
Sa addetto ai lavori, vi racconto alcuni aneddoti, spesso narrati "di là".

Che non vediamo un "razza Piave" a chiedere lavoro nelle nostre fabriche, sono decenni. Pensare che le nostre fabbirche continuassero a lavorare era, ed è, perciò utopico per mancanza di manodopera. Il Made in Italy oramai non esiste o non esisterà tra 10 anni. Sempre che 4 o 5 manovre come le ultime viste, non facciano riapprezzare al popolo italico il "lavorare".

Il consumatore NON sta appoggiando i pochi che resistono nel Made in Europe. Al consumatore non frega nulla di dove è fatta la roba. Prendetene atto. C'è chi sbandiera dei marchi come esempi di "enviromentally friendly". La mia esperienza è che sono balle, palle , cazzate: "green is also the color of money Ma da dove arriva il tessuto X, il piumino Y? ma dai...

Ho letto molte cose errate (o false). Se è palese che vi è una forte inflazione in molti settori, nell'outdoor, fino ad ora, ve ne è stata poca, anzi forte deflazione. Ho iniziato a vendere giacche Marmot che costavano un milione ed ora costano 450 euro. Sono passati 15 anni Vi ricordate quando costava la benzina 15 anni fa?

Nominate spesso una catena Decathlon, la quale sa molto bene il fatto suo. Dovestre altresì fare una rifilessione perchè quel genere di catene costa meno: salta un passaggio. Ovvero, va dalla Cina, o da dove fa fare il prodotto, direttamente al consumatore. Non so se un giorno toccherà a voi, ma il commercio sta perdendo posti di lavoro ogni giorno, dopo che la produzione ha perso moltissimi posti di lavoro. Più passa il tempo, e più si perdereanno lavori, e si formeranno entià con "massa critica enorme". E' palese che Wal Mart è in grado di condizionare un intero stato del centro America... Vogliamo molte altre Wal mart in tanti settori?

Io non ho una risposta ai quesiti morali che qualcuno ha posto. Non li ho. Cerco di far riflettere i consumatori sulle loro azioni. Comprare A, B o C ha delle conseguenze che va oltre al prezzo ed al prodotto.
Rifletteteci sopra.
Riflette sopra altresì al costo di un prodotto. Ad esempio, nel mio forum vedere che i miei rinvii decennali, sono (beh, erano
:oops: :oops: :oops: :oops: :oops: ) più resistenti (o sicuri) di alcuni nuovi di pacca d'oggi. Ecco, servono altri rinvii nuovi (che poi i vecchi non li mettono nemmeno in sosta) ? O non è meglio consumare meno, ma meglio e dar da lavorare al vostro vicino di casa?
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Messaggioda Bergsteigerin » gio dic 08, 2011 21:10 pm

Domanda imbecille per Kinobi: quello che leggo sulle etichette è sempre e solo la verità? O c'e' la possibilità che ti prendano per il cul0 NON dicendoti "sì l'ho asseblato in Europa ma i materiali grezzi li ho lavorati in Asia"?

E cmq prima di pensare a dover dar lavoro io ad altri, smettendo di comprare al decathlon per spendere uno stipendio per un piumino... beato chi se lo può permettere di dare lavoro agli altri! Lo farei anche io senza dubbio.
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Messaggioda rocciaforever » ven dic 09, 2011 10:26 am

gatto alpestro ha scritto:....
Per quanto riguarda i piumini, bisogna vedere la differenza di peso e la durata quando vengono strapazzati. Il solo "tenere caldo" non basta. Tengono tutti caldo, ma dopo dieci anni, solo pochi.
...
...


infatti: piumino Montura (Made in China) comprato due anni fa ha già "imbocco" della cerniera andato...(quindi tre volte su quattro fai per chiuderla e si apre da sotto....) Comprato nel fantastico negozio montura vicino a Rovereto...
mavaffffff..... :evil:
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Messaggioda bummi » ven dic 09, 2011 12:15 pm

Mica ho capito tanto bene il discorso che Kinobi ha fatto su Decathlon.
Io sono un utente, valuto quello che compro in base al suo rapporto qualità/prezzo. Se il prezzo è basso perchè salta un passaggio della catena posso solo rallegrarmene per il mio portafogli.
Chiedere all'utente di essere socialmente responsabile quando i produttori non lo sono affatto mi pare un po' ridicolo. Non mi pare che nessuno valuti il mio stipendio quando vende i suoi prodotti.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » ven dic 09, 2011 13:06 pm

bummi ha scritto:Mica ho capito tanto bene il discorso che Kinobi ha fatto su Decathlon.
Io sono un utente, valuto quello che compro in base al suo rapporto qualità/prezzo. Se il prezzo è basso perchè salta un passaggio della catena posso solo rallegrarmene per il mio portafogli.
Chiedere all'utente di essere socialmente responsabile quando i produttori non lo sono affatto mi pare un po' ridicolo. Non mi pare che nessuno valuti il mio stipendio quando vende i suoi prodotti.


non hai capito...mi sembra semplice...continuando così quì da noi ci saranno sempre meno stipendi :wink:
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Messaggioda bummi » ven dic 09, 2011 14:05 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
bummi ha scritto:Mica ho capito tanto bene il discorso che Kinobi ha fatto su Decathlon.
Io sono un utente, valuto quello che compro in base al suo rapporto qualità/prezzo. Se il prezzo è basso perchè salta un passaggio della catena posso solo rallegrarmene per il mio portafogli.
Chiedere all'utente di essere socialmente responsabile quando i produttori non lo sono affatto mi pare un po' ridicolo. Non mi pare che nessuno valuti il mio stipendio quando vende i suoi prodotti.


non hai capito...mi sembra semplice...continuando così quì da noi ci saranno sempre meno stipendi :wink:


Il numero dei nostri stipendi non ha purtroppo nulla a che vedere con le nostre decisioni di acquisto. Come italiani, siamo parte di un mercato talmente enorme in cui noi 60 milioni contiamo per una percentuale ridicola.
Detto questo, godiamoci almeno una delle poche cose positive che la globalizzazione determina.
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Messaggioda Bergsteigerin » ven dic 09, 2011 15:13 pm

Meno stipendi e potenza d'acquisto ridicola aggiungerei. Che fare? Abbassare i prezzi del 50%, come erano prima di questo fottutissimo euro.
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Messaggioda cyclocaster » ven dic 09, 2011 19:15 pm

Scusate ancora per la "spammata" involontaria,....non so come cancellare i messaggi.
Per tornare all'argomento, volevo solo dire che secondo me non ha senso fissarsi su una marca sola. I capi vanno valutati singolarmente uno per uno e non in base alla marca. Per quanto riguarda Decathlon ho sottolineato il fatto che ALCUNI ( ripeto alcuni ) capi sono dignitosissimi ed hanno un buon rapporto qualità/prezzo, altri sono decisamente scadenti.
.....tutto qui.
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Messaggioda Kinobi » sab dic 10, 2011 9:04 am

bummi ha scritto:Mica ho capito tanto bene il discorso che Kinobi ha fatto su Decathlon.
Io sono un utente, valuto quello che compro in base al suo rapporto qualità/prezzo. Se il prezzo è basso perchè salta un passaggio della catena posso solo rallegrarmene per il mio portafogli.
Chiedere all'utente di essere socialmente responsabile quando i produttori non lo sono affatto mi pare un po' ridicolo. Non mi pare che nessuno valuti il mio stipendio quando vende i suoi prodotti.


Non ti auguro che, come è capitato a centinaia di migliaia di persone, il tuo ragionamento venga esteso alla tua sfera privata. Sono certo che troveranno una persona come te, che fa il tuo lavoro a meno, ed il cui rapporto prezzo/lavoro è migliore del tuo. Sono sicuro che nel mondo c'è chi farà a molto meno di te, il tuo lavoro.
Se mai si inizia, ma si arriva.
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Messaggioda Kinobi » sab dic 10, 2011 9:06 am

bummi ha scritto:Mica ho capito tanto bene il discorso che Kinobi ha fatto su Decathlon.
Io sono un utente, valuto quello che compro in base al suo rapporto qualità/prezzo. Se il prezzo è basso perchè salta un passaggio della catena posso solo rallegrarmene per il mio portafogli.
Chiedere all'utente di essere socialmente responsabile quando i produttori non lo sono affatto mi pare un po' ridicolo. Non mi pare che nessuno valuti il mio stipendio quando vende i suoi prodotti.


Non ti auguro che, come è capitato a centinaia di migliaia di persone, il tuo ragionamento venga esteso alla tua sfera privata. Sono certo che troveranno una persona come te, che fa il tuo lavoro a meno, ed il cui rapporto prezzo/lavoro è migliore del tuo. Sono sicuro che nel mondo c'è chi farà a molto meno di te, il tuo lavoro.
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Messaggioda QuotaottO » sab dic 10, 2011 16:25 pm

E di Jack Wolfskin che mi dite? Tra Irlanda e Scozia ho visto in giro parecchie giacche di tale marchio... Per la serie, paese che vai, migliore marchio che trovi... :roll:
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