Sbob ha scritto:Di per se' non ci vedo nulla di scandaloso.
Parliamoci chiaro: se e' giusto andare in pensione a 60 anni e' giusto andare a 60 anni, se e' giusto andarci a 65 e' giusto andarci a 65.
Gli aumenti progressivi, posticipati, o cazzate simili le ritengo una ingiustizia ben peggiore. Che senso ha dire "alcuni cittadini hanno diritto ad andare in pensione a 60, altri meno uguali devono andarci a 65"?
Quindi chiediamoci soltanto: a che eta' e' giusto/sostenibile andare in pensione?
Trovata una risposta la si applica da subito e per sempre (o almeno finche' non cambiano certi parametri fondamentali quali vita media, etc.).
beh,
il problema è un altro...io ho lavorato anni come precario, adesso sotto i 30 anni quasi tutti lavorano a progetto, partita iva, stage, ricevuta di ritorno, interinale, tempo determinato.........
io ho lavorato e anche duro ma contributi nisba...e come me tutti quelli qui sopra, magari 10/15 anni di cocoprot ...e per l'inps è come non aver lavorato...