Falco5x ha scritto::roll:![]()
![]()
(Sbaglierò ma questa qui ha (stranamente) un'ombra di personalità. Vedremo. Secondo me non dura comunque).
stranamente?
mi vuoi far fuori?

da Woman in Dark » mar set 13, 2011 2:58 am
Falco5x ha scritto::roll:![]()
![]()
(Sbaglierò ma questa qui ha (stranamente) un'ombra di personalità. Vedremo. Secondo me non dura comunque).
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 3:01 am
ccb ha scritto:Woman in Dark ha scritto:E' poi entrata in uso una forma semplice, province, ispirata a una regola basata sulla fonetica: se la c e la g sono precedute da una vocale, la i si mantiene nel plurale; se invece la c e la g sono precedute da una consonante (pioggia, pancia), la i si elimina.
..allora secondo questa regola, dovrei scrivere "ciliegie".
Il fatto è che non è una regola incontrovertibile, ma la proposta di un linguista (Bruno Migliorini 1949). Sono quelle cose..non si può forzare una lingua..infatti:
..per conto mio uno è libero di scrivere come gli pare, provincie, province, ciliegie, ciliege, familiare, famigliare, ecc..ecc..
da Falco5x » mar set 13, 2011 8:01 am
Woman in Dark ha scritto:ccb ha scritto:Woman in Dark ha scritto:E' poi entrata in uso una forma semplice, province, ispirata a una regola basata sulla fonetica: se la c e la g sono precedute da una vocale, la i si mantiene nel plurale; se invece la c e la g sono precedute da una consonante (pioggia, pancia), la i si elimina.
..allora secondo questa regola, dovrei scrivere "ciliegie".
Il fatto è che non è una regola incontrovertibile, ma la proposta di un linguista (Bruno Migliorini 1949). Sono quelle cose..non si può forzare una lingua..infatti:
..per conto mio uno è libero di scrivere come gli pare, provincie, province, ciliegie, ciliege, familiare, famigliare, ecc..ecc..
concordo
da smauri » mar set 13, 2011 9:54 am
Falco5x ha scritto:[Ma proprio per niente, dissento totalmente.
Scrivere come gli pare? un par di palle.
La lingua di casa nostra va studiata e gelosamente preservata dal qualunquismo ortografico.
In un mondo globalizzato dove le identità si perdono è importante mantenere almeno la cultura della lingua distinguendo bene ciò che è corretto da ciò che non lo è. La scrittura può essere un'arte se utilizzata bene, e il bello scrivere una soddisfazione, ma se accettiamo ogni imbarbarimento allora perdiamo di sicuro qualcosa della nostra cultura.
E' vero che la lingua è una cosa viva e che con il tempo l'uso diventa regola (sigh!), però ci vuole un po' di freno a questo lassismo. Tanto ci pensano i vocabolari a diventare sempre più possibilisti ma almeno lo fanno con un po' di prudenza aspettando che la forma emergente si consolidi un po', evitando così che qualunque cagata venga sdoganata subito appena uno se la sogna.
Al momento la forma "ciliege" è errata, e chiunque scriva così è un ignorante e va bocciato in lingua italiana, anche se si chiama Fortini o Fallaci.
D'altra parte l'ignoranza dilaga anche nelle case editrici; ho avuto modo di interagire con presunti editors incaricati di consigliare gli autori aiutandoli anche a trovare e correggere gli errori nelle bozze... meglio sorvolare.
da arteriolupin » mar set 13, 2011 10:42 am
Woman in Dark ha scritto:
Appunto, è quello che dicevo: ἔτυμον (ètymon) = "vero, reale, intimo significato della parola" e λόγος (lògos) = "studio, discorso". L'etimologia è la scienza che studia l'origine e la storia delle parole. Altra cosa è la grammatica storica.
Corretto, inappuntabile. Da qui la domanda: cosa c'entra l'etimologia con un problema di rappresentazione grafica?? Il problema di come scriverlo attiene allo sviluppo della lingua, non all'origine del termine...
Ma mi chiedi cosa c'entra l'etimologia. C'entra eccome e te l'ho spiegato.
Certo che la grammatica storica gioca la sua parte!
No, non me l'ha spiegato. Mi ha fatto uno schemino ottimo, da compitino ben fatto, sul significato di "etimologia". Ma, davvero, qui parliamo di rappresentazione grafica di un lemma. L'etimologia ancora non ha nulla a che fare. In questo senso ritengo che la stessa resti fuori dalla disquisizione.
Anzi, lascerei fuori tutto, si al'etimologia che la grammatica storica per concentrarmi sul problema della rappresentazione grafica corretta... E sull'uso della rappresentazione delle palatalizzazioni dell'italiano in presenza di plurali "dubbi"... E qui si scatenerebbe un meraviglioso dibattito, al quale - lo ha dimostrato - Lei porterebbe di sicuro ottimi contributi... Ma - ribadisco - non c'entra l'etimologia.. E' un problema di sviluppo della lingua scritta, della rappresentazione grafica del modo di parlare... Non di significato originale del termine... Solo una "innocente precisazione" di vecchio rompiscatole.
Quando mi parli di grammatica tradizionale non è più così chiaro a cosa tu ti voglia riferire. Restiamo sul piano della sincronia e della diacronia e ci capiremo senz'altro meglio
Ah beh, "sul piano sincronico e diacronico" è uno stilema da saggio accademico che già negli anni '90 faceva venire l'orticaria, una sorta di refrain spesso abusato... Bastava aggiungere "preferendo il metodo induttivo a quello deduttivo per una corretta impostazione della ricerca" ed avremmo ottenuto il top delle frasi ovvie ed abusate in sede di ricerca umanistica.
Io peraltro avevo fatto solo un'innocente battuta:
fonetica batte etimologia 1 a 0!
Ok, considerando che realmente significativo per lo studio e l'analisi di lingue e dialetti in primis viene la fonetica, solo dopo la morfosintassi e da ultimo l'aspetto lessicale (regola che un buon linguista dovrebbe sempre avere di fronte a sé), da questa prospettiva posso dire "va bene, signora, ha ragione, fonetica über alles".
Nessuna supponenza. E quando scrivi "per nulla fondata, vista la topica terminologica..." non mi dimostri nulla, solo paroloni.
Visto che hai sollevato un problema linguisticamente interessante, cerchiamo di fare un'analisi corretta.
Le sembra possibile fare un'analisi corretta in questi termini? Esiste già, per quanto riguarda "provincia". L'ha fatto Lei, in modo ineccepibile. Tanto ineccepibile che vedere un uso inadeguato di etimologia strideva eccome. Troppo, secondo me. Di qui la "precisazioncella" volta a capire se si tratta di un bluff o di qualcuno che mastica la materia... Per eventuali approfondimenti di carattere terminologico, lessicale, etimologico e quant'altro, saranno solo i benvenuti.
Infine usa la forma che più ti piace.
La lingua è qualcosa di vivo, e le regole son fatte per essere cambiate o dimenticate.
Se si rilegge le mie povere frasi, noterà come avessi scritto subito che la lingua è una cosa viva. E si capirà anche l'accenno al fatto che la rappresentazione grafica della stessa, spesso, "rimane indietro" a lungo, crando fenomeni di lingua scritta e parlata che paiono differenti (i casi sono numerosi). Su questo - non potrebbe essere altrimenti - siamo d'accordo.
![]()
Ignorante qualsiasi? Te lo sei detto da solo.
Wow, tenta anche la battuta... Ma che brava... Rinnovo il benvenuto nel forum (stavolta non sono caustico. Apprezzo le persone con personalità - sperando sia vera e non solo 4 paroloni inseriti alla va là che vai bene... Per ora benvenuta/o).
XOXO!
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 10:44 am
Falco5x ha scritto:Woman in Dark ha scritto:ccb ha scritto:Woman in Dark ha scritto:E' poi entrata in uso una forma semplice, province, ispirata a una regola basata sulla fonetica: se la c e la g sono precedute da una vocale, la i si mantiene nel plurale; se invece la c e la g sono precedute da una consonante (pioggia, pancia), la i si elimina.
..allora secondo questa regola, dovrei scrivere "ciliegie".
Il fatto è che non è una regola incontrovertibile, ma la proposta di un linguista (Bruno Migliorini 1949). Sono quelle cose..non si può forzare una lingua..infatti:
..per conto mio uno è libero di scrivere come gli pare, provincie, province, ciliegie, ciliege, familiare, famigliare, ecc..ecc..
concordo
Ma proprio per niente, dissento totalmente.
Scrivere come gli pare? un par di palle.
La lingua di casa nostra va studiata e gelosamente preservata dal qualunquismo ortografico.
In un mondo globalizzato dove le identità si perdono è importante mantenere almeno la cultura della lingua distinguendo bene ciò che è corretto da ciò che non lo è. La scrittura può essere un'arte se utilizzata bene, e il bello scrivere una soddisfazione, ma se accettiamo ogni imbarbarimento allora perdiamo di sicuro qualcosa della nostra cultura.
E' vero che la lingua è una cosa viva e che con il tempo l'uso diventa regola (sigh!), però ci vuole un po' di freno a questo lassismo. Tanto ci pensano i vocabolari a diventare sempre più possibilisti ma almeno lo fanno con un po' di prudenza aspettando che la forma emergente si consolidi un po', evitando così che qualunque cagata venga sdoganata subito appena uno se la sogna.
Al momento la forma "ciliege" è errata, e chiunque scriva così è un ignorante e va bocciato in lingua italiana, anche se si chiama Fortini o Fallaci.
D'altra parte l'ignoranza dilaga anche nelle case editrici; ho avuto modo di interagire con presunti editors incaricati di consigliare gli autori aiutandoli anche a trovare e correggere gli errori nelle bozze... meglio sorvolare.
da Roberto » mar set 13, 2011 10:56 am
Roberto ha scritto:Ciaio Woman in Dark
da smauri » mar set 13, 2011 10:57 am
Woman in Dark ha scritto:"mondo globalizzato" ... "le identità si perdono" ... "mantenere almeno la cultura della lingua"; già!
Perché allora non diamo un'occhiata ai nostri splendidi dialetti? Molto più interessante e culturalmente valido che fermarsi a difendere la scomparsa di una i.
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 11:01 am
arteriolupin ha scritto:Woman in Dark ha scritto:
Appunto, è quello che dicevo: ἔτυμον (ètymon) = "vero, reale, intimo significato della parola" e λόγος (lògos) = "studio, discorso". L'etimologia è la scienza che studia l'origine e la storia delle parole. Altra cosa è la grammatica storica.
Corretto, inappuntabile. Da qui la domanda: cosa c'entra l'etimologia con un problema di rappresentazione grafica?? Il problema di come scriverlo attiene allo sviluppo della lingua, non all'origine del termine...
Ma mi chiedi cosa c'entra l'etimologia. C'entra eccome e te l'ho spiegato.
Certo che la grammatica storica gioca la sua parte!
No, non me l'ha spiegato. Mi ha fatto uno schemino ottimo, da compitino ben fatto, sul significato di "etimologia". Ma, davvero, qui parliamo di rappresentazione grafica di un lemma. L'etimologia ancora non ha nulla a che fare. In questo senso ritengo che la stessa resti fuori dalla disquisizione.
Anzi, lascerei fuori tutto, si al'etimologia che la grammatica storica per concentrarmi sul problema della rappresentazione grafica corretta... E sull'uso della rappresentazione delle palatalizzazioni dell'italiano in presenza di plurali "dubbi"... E qui si scatenerebbe un meraviglioso dibattito, al quale - lo ha dimostrato - Lei porterebbe di sicuro ottimi contributi... Ma - ribadisco - non c'entra l'etimologia.. E' un problema di sviluppo della lingua scritta, della rappresentazione grafica del modo di parlare... Non di significato originale del termine... Solo una "innocente precisazione" di vecchio rompiscatole.
Quando mi parli di grammatica tradizionale non è più così chiaro a cosa tu ti voglia riferire. Restiamo sul piano della sincronia e della diacronia e ci capiremo senz'altro meglio
Ah beh, "sul piano sincronico e diacronico" è uno stilema da saggio accademico che già negli anni '90 faceva venire l'orticaria, una sorta di refrain spesso abusato... Bastava aggiungere "preferendo il metodo induttivo a quello deduttivo per una corretta impostazione della ricerca" ed avremmo ottenuto il top delle frasi ovvie ed abusate in sede di ricerca umanistica.
Io peraltro avevo fatto solo un'innocente battuta:
fonetica batte etimologia 1 a 0!
Ok, considerando che realmente significativo per lo studio e l'analisi di lingue e dialetti in primis viene la fonetica, solo dopo la morfosintassi e da ultimo l'aspetto lessicale (regola che un buon linguista dovrebbe sempre avere di fronte a sé), da questa prospettiva posso dire "va bene, signora, ha ragione, fonetica über alles".
Nessuna supponenza. E quando scrivi "per nulla fondata, vista la topica terminologica..." non mi dimostri nulla, solo paroloni.
Visto che hai sollevato un problema linguisticamente interessante, cerchiamo di fare un'analisi corretta.
Le sembra possibile fare un'analisi corretta in questi termini? Esiste già, per quanto riguarda "provincia". L'ha fatto Lei, in modo ineccepibile. Tanto ineccepibile che vedere un uso inadeguato di etimologia strideva eccome. Troppo, secondo me. Di qui la "precisazioncella" volta a capire se si tratta di un bluff o di qualcuno che mastica la materia... Per eventuali approfondimenti di carattere terminologico, lessicale, etimologico e quant'altro, saranno solo i benvenuti.
Infine usa la forma che più ti piace.
La lingua è qualcosa di vivo, e le regole son fatte per essere cambiate o dimenticate.
Se si rilegge le mie povere frasi, noterà come avessi scritto subito che la lingua è una cosa viva. E si capirà anche l'accenno al fatto che la rappresentazione grafica della stessa, spesso, "rimane indietro" a lungo, crando fenomeni di lingua scritta e parlata che paiono differenti (i casi sono numerosi). Su questo - non potrebbe essere altrimenti - siamo d'accordo.
![]()
Ignorante qualsiasi? Te lo sei detto da solo.
Wow, tenta anche la battuta... Ma che brava... Rinnovo il benvenuto nel forum (stavolta non sono caustico. Apprezzo le persone con personalità - sperando sia vera e non solo 4 paroloni inseriti alla va là che vai bene... Per ora benvenuta/o).
XOXO!
Maròòò....
Ed adesso le rinnovo il benvenuto e, ovviamente, le auguro buone montagne.
da giorgiolx » mar set 13, 2011 11:02 am
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 11:20 am
arteriolupin ha scritto:Woman in Dark ha scritto:
Appunto, è quello che dicevo: ἔτυμον (ètymon) = "vero, reale, intimo significato della parola" e λόγος (lògos) = "studio, discorso". L'etimologia è la scienza che studia l'origine e la storia delle parole. Altra cosa è la grammatica storica.
Corretto, inappuntabile. Da qui la domanda: cosa c'entra l'etimologia con un problema di rappresentazione grafica?? Il problema di come scriverlo attiene allo sviluppo della lingua, non all'origine del termine...
Ma mi chiedi cosa c'entra l'etimologia. C'entra eccome e te l'ho spiegato.
Certo che la grammatica storica gioca la sua parte!
No, non me l'ha spiegato. Mi ha fatto uno schemino ottimo, da compitino ben fatto, sul significato di "etimologia". Ma, davvero, qui parliamo di rappresentazione grafica di un lemma. L'etimologia ancora non ha nulla a che fare. In questo senso ritengo che la stessa resti fuori dalla disquisizione.
Anzi, lascerei fuori tutto, si al'etimologia che la grammatica storica per concentrarmi sul problema della rappresentazione grafica corretta... E sull'uso della rappresentazione delle palatalizzazioni dell'italiano in presenza di plurali "dubbi"... E qui si scatenerebbe un meraviglioso dibattito, al quale - lo ha dimostrato - Lei porterebbe di sicuro ottimi contributi... Ma - ribadisco - non c'entra l'etimologia.. E' un problema di sviluppo della lingua scritta, della rappresentazione grafica del modo di parlare... Non di significato originale del termine... Solo una "innocente precisazione" di vecchio rompiscatole.
Quando mi parli di grammatica tradizionale non è più così chiaro a cosa tu ti voglia riferire. Restiamo sul piano della sincronia e della diacronia e ci capiremo senz'altro meglio
Ah beh, "sul piano sincronico e diacronico" è uno stilema da saggio accademico che già negli anni '90 faceva venire l'orticaria, una sorta di refrain spesso abusato... Bastava aggiungere "preferendo il metodo induttivo a quello deduttivo per una corretta impostazione della ricerca" ed avremmo ottenuto il top delle frasi ovvie ed abusate in sede di ricerca umanistica.
Io peraltro avevo fatto solo un'innocente battuta:
fonetica batte etimologia 1 a 0!
Ok, considerando che realmente significativo per lo studio e l'analisi di lingue e dialetti in primis viene la fonetica, solo dopo la morfosintassi e da ultimo l'aspetto lessicale (regola che un buon linguista dovrebbe sempre avere di fronte a sé), da questa prospettiva posso dire "va bene, signora, ha ragione, fonetica über alles".
Nessuna supponenza. E quando scrivi "per nulla fondata, vista la topica terminologica..." non mi dimostri nulla, solo paroloni.
Visto che hai sollevato un problema linguisticamente interessante, cerchiamo di fare un'analisi corretta.
Le sembra possibile fare un'analisi corretta in questi termini? Esiste già, per quanto riguarda "provincia". L'ha fatto Lei, in modo ineccepibile. Tanto ineccepibile che vedere un uso inadeguato di etimologia strideva eccome. Troppo, secondo me. Di qui la "precisazioncella" volta a capire se si tratta di un bluff o di qualcuno che mastica la materia... Per eventuali approfondimenti di carattere terminologico, lessicale, etimologico e quant'altro, saranno solo i benvenuti.
Infine usa la forma che più ti piace.
La lingua è qualcosa di vivo, e le regole son fatte per essere cambiate o dimenticate.
Se si rilegge le mie povere frasi, noterà come avessi scritto subito che la lingua è una cosa viva. E si capirà anche l'accenno al fatto che la rappresentazione grafica della stessa, spesso, "rimane indietro" a lungo, crando fenomeni di lingua scritta e parlata che paiono differenti (i casi sono numerosi). Su questo - non potrebbe essere altrimenti - siamo d'accordo.
![]()
Ignorante qualsiasi? Te lo sei detto da solo.
Wow, tenta anche la battuta... Ma che brava... Rinnovo il benvenuto nel forum (stavolta non sono caustico. Apprezzo le persone con personalità - sperando sia vera e non solo 4 paroloni inseriti alla va là che vai bene... Per ora benvenuta/o).
XOXO!
Maròòò....
Ed adesso le rinnovo il benvenuto e, ovviamente, le auguro buone montagne.
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 11:27 am
smauri ha scritto:Woman in Dark ha scritto:"mondo globalizzato" ... "le identità si perdono" ... "mantenere almeno la cultura della lingua"; già!
Perché allora non diamo un'occhiata ai nostri splendidi dialetti? Molto più interessante e culturalmente valido che fermarsi a difendere la scomparsa di una i.
POTA,
quando parlo il dialetto, e credo che il valtrumplino abbia un suono che doni molta enfasi, è sicuramente piacevole.
quando però parlo in italiano cerco di evitare la semplice e banale traduzione dal dialetto che spesso porterebbe ad errori grossolani.
però, secondo me, è notevole impegnarsi a mantenere vivo il dialetto, ma diverso è fare in modo che l'italiano venga studiato ed usato in modo appropriato. poi che sia vivo ed oramai sia anche ricco di 'inglesismi' piuttosto che francesismi, ok. ma sarebbe utile evitare di portare all'inserimento di 'nuove parole' che nascono da un errore comune di scrittura.![]()
questo, secondo mio modesto parere
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 11:30 am
giorgiolx ha scritto:certo che anche voi...arriva una donna ( come se ce ne fossero tante qui ) che si autodefinisce gnocca con amiche gnocche e voi l'annoiate con stupide questioni grammaticali...
ma se lei vuol dire a me mi piace piuttosto che a me mi piacie...e chi se ne frega
da elcanlapo » mar set 13, 2011 11:40 am
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 12:27 pm
Roberto ha scritto:Ciaio Woman in Dark
da Woman in Dark » mar set 13, 2011 12:29 pm
elcanlapo ha scritto:ammè mi piace soprattutto sentire i miei nipotini di 5 anni sparare minchiate (suggerite da io me stesso naturalmente)
tipo me piace molto moltissimo la lingua parlata da bredpitt su snech!!!!
sarà che mi piacciono i còni come lapocanlabelva![]()
![]()
![]()
![]()
poi condivido quanto sopra anca se non ciò capito na mazza...![]()
![]()
da frasauro » mar set 13, 2011 12:45 pm
l'importante, ora, è arrampicare!
da arteriolupin » mar set 13, 2011 13:18 pm
Woman in Dark ha scritto:
"Il problema di come scriverlo attiene allo sviluppo della lingua, non all'origine del termine...". Chiarisciti questo punto, visto che conosci la materia.
Io me la sono chiarita. Le ho esposto il mio punto di vista, non un parere vincolante e/o dirimente.
"Solo una "innocente precisazione" di vecchio rompiscatole". Una precisazione che non condivido.
Vedi sopra: precisazione del mio punto di vista. Null'altro.
Non mi piace discutere con te, sai. Sei troppo altezzoso. Sensazioni! Peccato, perché sembra tu te ne intenda.
Non è un problema, assolutamente.
Lei deve seguire le proprie sensazioni, sono corrette.
Le auguro buone arrampicate. Non avrà difficoltà a trovare validi compagni di cordata.
Stammi bene!
Ci può giurare (toccando ferro, ovviamente.. Non si sa mai che sia una signora di nero vestita recante seco una falce... E senza martello!!!)
da Falco5x » mar set 13, 2011 13:31 pm
Woman in Dark ha scritto:Ciliegie o ciliege? L'uso corretto di entrambe le forme è già stato codificato, non è solo una scelta individuale. Non è vero, come dici, che la forma "ciliege" è errata.
A questo punto mi sento di dire: questione di gusti!
da ccb » mar set 13, 2011 13:53 pm
Il Forum è uno spazio dincontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dellalpinismo, dellarrampicata e dellescursionismo.
La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.