x_regio ha scritto:mah... noi avevamo seguito le indicazioni reperite in vario modo (Buscaini, internet...) e tutte portavano ad affrontare la paretina+rampa sul versante Sud. Quindi mi dici che sul versante Canali si andava su con minori problemi... possibilissimo in Dolomiti, capita spesso che non ci sia una sola "normale"

, vedi Cima Preti per fare un esempio.
Guarda, in effetti credo che l'"originale" verrà percorsa sempre meno: già è raro che si salga il Sass per la normale, in più arrivati in forcella non è affatto intuitivo trovare l'inizio della cengia: dal basso è evidente (anche sulla foto di Climbalone si vede) non così giunti in forcella.
Le foto dove sei salito tu è la "variante" in discesa; incuriosito sono adato a leggermi delle relazioni recenti trovate on-line (all'epoca, credo almeno 7/8 anni fa, inesistenti) ed in effetti decrivono il tuo tracciato.
Vedo di essere più preciso: non è evidente, ma giunti in forcella si va a risalire un breve conoide sin sotto le rocce, qui si traversa a sinistra (mi ricordo un bollo rosso sbiaditissimo) su un piccolo pulpito, doppiare lo spigoletto oltre il quale inizia la comoda cengia (sul pulpito avevo rimesso in sesto un ometto diroccato...); si percorre la cengià fino a che la parete soprastante che pare proibitiva si abbatte gradatamente: un caminetto segna il punto dove lasciare la cengia e risalire la paretina soprastante: roccia "da pale", senza via obbligata su appigli generosi, lame, fessure, placchette... Se l'abbiamo fatta noi slegati non supera di certo il II grado.
Il fatto è che quella appena descritta è un po' laboriosa, mentre le alternative attuali sono più dirette, ugualente fattibili ma, come dire, scabrosette. Vedere poi i segni di passaggio di chi scende trae doppiamente in inganno
EDIT: ad essere sincero, ora mi sorge il dubbio se la cengia sia proprio la stessa che porta all'attacco alle altre vie o sia un'altra parallela leggermente superiore...Anche allora avevamo avuto dei dubbi in proposito: vedo di recuperare il materiale nel we.