Tre alpinisti sfiniti in vetta chiedono un passaggio al 118!

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda giorgiolx » mar ago 16, 2011 14:20 pm

il.bruno ha scritto:ho però diverse volte bivaccato all'aperto (programmato) con sacco a pelo, per cui se dovessi trovarmi in quella situazione (senza sacco) non credo che la vivrei in modo tanto drammatico al punto da dover chiamare il soccorso!!


io mi sono comprato un telo termico, 4 ? 20 gr di peso....non l'ho mai usato però :roll:
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda il.bruno » mar ago 16, 2011 14:25 pm

ma sì, ce l'ho anch'io, anzi ne ho due perchè uno è nel kit pronto soccorso che ho comprato dopo, e ho sempre il timore che mi si disfi nella tasca dello zaino, che poi è impossibile da ricompattare come nuovo...
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Messaggioda smauri » mar ago 16, 2011 14:26 pm

nglblu ha scritto:Che chiacchiere....sti qui alle 20 erano ancora in vetta.. Ora io vorrei sapere chi, tra tutti quelli che hanno replicato a questo tread, non si sarebbe sentito "in pericolo" e non avrebbe quindi chiamato il soccorso alpino!!
Aspetto un nome di qualche "eroe" che si è ritrovato in cima a una montagna troppo tardi e ci abbia bivaccato.
Conosco solo 1 (una) persona che, vittima di un incidente sci alpinistico, ha avuto il coraggio di infilarsi le gambe nello zaino in attesa che passasse la notte e venissero a cercarlo, ma il tizio suddetto anzitutto non scrive cazzate sui forum e sono sicuro che se avesse avuto un telefonino, in quella circostanza, non avrebbe aspettato un minuto a usarlo.
Tutti finocchi col culo degli altri nè?


he he ecco il RISOLUTORE:

hai proprio espresso il tipico esempio in cui chiamare un elicottero sarebbe stato quasi saggio (un incidente), peccato che non l'ha fatto perchè non aveva il telefono. Quello non è coraggio. E' la capacità di reagire a situazioni 'estreme' (ad avercene!!).

diverso è trovarsi in veta alle 20, in condizioni di salute buone, ma solo attardati.

mi sembra di cogliere una difesa più che personale, ma indipendentemente da ciò, si è scritto anche che, forse, trovarsi nella situazione magari avrebbe fatto agire diversamente da quanto si vuole decantare nei post, ma seguendo alla lettera l'articolo viene da pensare quanto è stato detto.

inoltre non tutti quelli che scrivono su un forum lo fanno per raccontarsi prodezze che sono solo frutto della propria fantasia :wink: (uno dei pochi è sandrino80)
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Messaggioda Enzolino » mar ago 16, 2011 14:28 pm

nglblu ha scritto:Che chiacchiere....sti qui alle 20 erano ancora in vetta.. Ora io vorrei sapere chi, tra tutti quelli che hanno replicato a questo tread, non si sarebbe sentito "in pericolo" e non avrebbe quindi chiamato il soccorso alpino!!
Aspetto un nome di qualche "eroe" che si è ritrovato in cima a una montagna troppo tardi e ci abbia bivaccato.
Conosco solo 1 (una) persona che, vittima di un incidente sci alpinistico, ha avuto il coraggio di infilarsi le gambe nello zaino in attesa che passasse la notte e venissero a cercarlo, ma il tizio suddetto anzitutto non scrive cazzate sui forum e sono sicuro che se avesse avuto un telefonino, in quella circostanza, non avrebbe aspettato un minuto a usarlo.
Tutti finocchi col culo degli altri nè?
Di aneddoti ne conosco un bel po' ... riguardano sia il sottoscritto sia diversi alpinisti ... una recentissima raccontata proprio in questo forum, ma altre che non mi va di raccontare ... nell'esperienza piu' rocambolesca che ho avuto mi e' capitato anche di calarmi per circa cinquecento metri con la caviglia rotta senza neanche pensare di chiamare i soccorsi.
Ma la questione non e' essere o meno degli eroi, ma andare in montagna tenendo conto che qualcosa puo' andar storto e soprattutto essere consapevoli che un'operazione del soccorso puo' essere laboriosa ed eventualmente pericolosa per i soccorritori.
Quindi, chiamare i soccorsi perche' non te la senti di passare la notte all'addiaccio a meno di 2500 metri d'estate e', a mio avviso, un gesto irresponsabile.
L'unico modo di rimediare e' pagare il costo delle spese e del servizio.
Dopo essere andato via dal soccorso parecchi anni fa perche' troppo impegnativo, son del parere che i soccorritori vadano pagati sia quando si esercitano che, soprattutto, quando effettuano operazioni di soccorso.
Tanto piu' se chi ti chiama e' qualcuno che non vuole prendersi un raffreddore nel passare una notte all'addiaccio.

Un tempo il soccorso era un atto di solidarieta'. Ora invece e' diventato un vero e proprio servizio e, in quanto tale, va pagato.
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Messaggioda smauri » mar ago 16, 2011 14:32 pm

Enzolino ha scritto:
nglblu ha scritto:Che chiacchiere....sti qui alle 20 erano ancora in vetta.. Ora io vorrei sapere chi, tra tutti quelli che hanno replicato a questo tread, non si sarebbe sentito "in pericolo" e non avrebbe quindi chiamato il soccorso alpino!!
Aspetto un nome di qualche "eroe" che si è ritrovato in cima a una montagna troppo tardi e ci abbia bivaccato.
Conosco solo 1 (una) persona che, vittima di un incidente sci alpinistico, ha avuto il coraggio di infilarsi le gambe nello zaino in attesa che passasse la notte e venissero a cercarlo, ma il tizio suddetto anzitutto non scrive cazzate sui forum e sono sicuro che se avesse avuto un telefonino, in quella circostanza, non avrebbe aspettato un minuto a usarlo.
Tutti finocchi col culo degli altri nè?
Di aneddoti ne conosco un bel po' ... riguardano sia il sottoscritto sia diversi alpinisti ... una recentissima raccontata proprio in questo forum, ma altre che non mi va di raccontare ... nell'esperienza piu' rocambolesca che ho avuto mi e' capitato anche di calarmi per circa cinquecento metri con la caviglia rotta senza neanche pensare di chiamare i soccorsi.
Ma la questione non e' essere o meno degli eroi, ma andare in montagna tenendo conto che qualcosa puo' andar storto e soprattutto essere consapevoli che un'operazione del soccorso puo' essere laboriosa ed eventualmente pericolosa per i soccorritori.
Quindi, chiamare i soccorsi perche' non te la senti di passare la notte all'addiaccio a meno di 2500 metri d'estate e', a mio avviso, un gesto irresponsabile.
L'unico modo di rimediare e' pagare il costo delle spese e del servizio.
Dopo essere andato via dal soccorso parecchi anni fa perche' troppo impegnativo, son del parere che i soccorritori vadano pagati sia quando si esercitano che, soprattutto, quando effettuano operazioni di soccorso.
Tanto piu' se chi ti chiama e' qualcuno che non vuole prendersi un raffreddore nel passare una notte all'addiaccio.

Un tempo il soccorso era un atto di solidarieta'. Ora invece e' diventato un vero e proprio servizio e, in quanto tale, va pagato.


meno di 2500mt, io a 1800 ho bivaccato con un sacco a pelo estivo a marzo...


brrrr che freddo il mio cervello ne sta ancora risentendo :lol:
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Messaggioda danielegr » mar ago 16, 2011 14:56 pm

Io, da vecchio brontolone, mi domando: arrivare in vetta alle 20? Ma non si sono resi conto, alle 4 o alle 5 che non avrebbero potuto farcela a salire e poi a scendere con la luce? In quei casi un minimo di buon senso avrebbe consigliato:
a) beh, se non ce la facciamo troviamo un posto per bivaccare e domani scenderemo, avremo freddo ma pazienza;
b) non abbiamo un accidente di attrezzatura, la maglietta a manichew corte mi pare insufficiente, e allora buttiamo le doppie e giù di gran carriera, torneremo la settimana prossima;
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Messaggioda bummi » mar ago 16, 2011 19:57 pm

Si chiama frontale, serve a fare luce di notte. Non dovrebbe mai mancare nello zaino. Si usa quando fa buio. Ma buio buio, perché se c'é luna in montagna di notte ci si vede quasi meglio che di giorno.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar ago 16, 2011 21:22 pm

bummi ha scritto:Una volta chiamare il soccorso era considerata un'onta, quasi una macchia indelebile sul curriculum di un alpinista.


appunto
e secondo me non era un "valore" (!) anacronistico.
e probabilmente è per questo che mi riesce difficile capire il veltronismo da CNSA.

evito di riportare anch'io esempi che fino a pochi anni fa erano cosa normale e che attualmente alcuni prenderebbero per machismo alpinistico (ma non era così) e mi permetto di ribadire che se non ci fosse una decente copertura gsm, ci sarebbe qualche bivacco all'addiaccio in più.
e pure tanti "voli bassi".
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Messaggioda smauri » mar ago 16, 2011 21:26 pm

bummi ha scritto:Si chiama frontale, serve a fare luce di notte. Non dovrebbe mai mancare nello zaino. Si usa quando fa buio. Ma buio buio, perché se c'é luna in montagna di notte ci si vede quasi meglio che di giorno.


STRA QUOTO
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar ago 16, 2011 21:37 pm

danielegr ha scritto:a) beh, se non ce la facciamo troviamo un posto per bivaccare e domani scenderemo, avremo freddo ma pazienza;
b) non abbiamo un accidente di attrezzatura, la maglietta a manichew corte mi pare insufficiente, e allora buttiamo le doppie e giù di gran carriera, torneremo la settimana prossima;


appunto
sarò che sono vecchio ancor più di quanto non condanni l'anagrafe.

ma forse è solo che oggidì siamo un po' troppo abituati a delegare.
scelte
e relative conseguenze.
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Messaggioda gatto alpestro » mar ago 16, 2011 23:09 pm

@nglblu
Se vuoi i nomi di quelli che hanno bivaccato fuori per non chiamare il soccorso te ne do un gigabite, a partire dal mio. Una volta ho bivaccato anche d'inverno sull'Adamello. Quello che arrampicava con me ha bivaccato recentemente sulla nord della Lavaredo grande per un problema di via persa.
Certo, bisogna essere un minimo previdenti e portare un minimo di materiale, pila, telo termico, pile, giacca a vento.
Se si è li in braghini e maglietta magari vale anche la pena di chiamare il soccorso. Salvo poi chiedersi perchè si è li in braghini e maglietta...
Non sono molto esperto della Presolana ma penso che alle 20, se il tempo è bello, con una pila si riesce a scendere senza grossi problemi. Un mio amico è sceso dal Salame del Sassolungo nelle stesse condizioni.
Sono d'accordo che per dare giudizi definitivi bisogna conoscere tutti i particolari del caso, ma se i tizi in questione avevano attaccato alle 9 sono senza scuse. La via Bramani Ratti ha un tempo di salita di 5ore.Fra l'altro la Presolana è una montagna dove l'attacco all'alba è quasi obbligatorio perchè il pericolo di temporali pomeridiani e di nebbie micidiali è altissimo per tutta la bella stagione.
Il gatto dà l'emozione di accarezzare una tigre, ma con meno spese di mantenimento.
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Messaggioda Siloga66 » mer ago 17, 2011 8:33 am

nglblu ha scritto:Che chiacchiere....sti qui alle 20 erano ancora in vetta.. Ora io vorrei sapere chi, tra tutti quelli che hanno replicato a questo tread, non si sarebbe sentito "in pericolo" e non avrebbe quindi chiamato il soccorso alpino!!
Aspetto un nome di qualche "eroe" che si è ritrovato in cima a una montagna troppo tardi e ci abbia bivaccato.
Conosco solo 1 (una) persona che, vittima di un incidente sci alpinistico, ha avuto il coraggio di infilarsi le gambe nello zaino in attesa che passasse la notte e venissero a cercarlo, ma il tizio suddetto anzitutto non scrive cazzate sui forum e sono sicuro che se avesse avuto un telefonino, in quella circostanza, non avrebbe aspettato un minuto a usarlo.
Tutti finocchi col culo degli altri nè?


Concordo con quanto detto dal Drugo. Ci fosse meno copertura cellulare ci sarebbe qualche bivacco in più. Fino a pochi anni fa era cosa che succedeva regolarmente e più di un mio amico lo ha fatto di bivaccare d'estate su una montagna e non è mai morto nessuno. Il fatto è che al giorno d'oggi è cambiata la testa di chi va in montagna.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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a

Messaggioda alfa69 » mer ago 17, 2011 9:06 am

....salve, ma su quale versante della presolana erano? alla grotta dei pagani c'è un bel bivacco.
anche secondo me non c'è stato il buon senso di vedere che è molto, ma molto tardi e devi arrivare ancora in cima,e allora decidi di tornare indietro.
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Messaggioda nglblu » mer ago 17, 2011 14:35 pm

E' chiaro che quando si vä a fare una via bisognerebbe portarsi anche materiale per eventuali imprevisti (questo lo insegna pero' piu' l'esperienza che il buonsenso). Anche partire alle 9 forse è sbagliato (dipende poi da chi sei..) e tutto quanto è stato scritto sulle cautele ecc è vero e condivisibile.
Ma io ammetto che avrei fatto lo stesso ovvero avrei chiamato il soccorso alpino.
Come lo spiego a mia moglie/genitore/parente che "sai, stanotte ci siamo attardati e dormiamo in cima a una montagna. Ma tu tranquillo, vai pure a dormire al solito orario eh?".
Piuttosto che generare il panico in un mio caro, rischiare io stesso la mia vita o anche solo una brutta avventura, chiamo l'elisoccorso e stop.
Devo pensare prima ai problemi dei soccorritori o ai miei?
In realtä penso ad entrambe.
Non vivo in Italia (per fortuna) bensi' in un paese piu' civile dove chi ti soccorre è un professionista (sicuramente lo è anche in Italia) ma giustamente, in quanto tale, viene PAGATO.
Da chi? Ovviamente da chi neccessita del servizio.
Non esiste che se mi sono spappolato il femore non pago ma che se erano le 20 di sera e non mi fidavo a bivaccare invece pago (come succede in Italia). Perchè in quella situazione, per stupidità o malasorte, mi ci sono ficcato da solo e quindi da solo mi ci devo cavare. Ma poichè gli anni 30 sono passati da un pezzo e oggi abbiamo anche gli elicotteri, se il mio problema è non lasciare a casa moglie e figli in pensiero perchè io come un pirla sono a dormire sulla montagna, allora pago e problema risolto.
Il problema allora diviene che "la montagna è solo per chi ha il grano?". No, alla montagna non gliene frega niente se hai il conto corrente pieno o meno. Ancora una volta il problema è solo tuo e della tua "sensibilità" verso il denaro o la vita propria e altrui.
E io avrei telefonato, a costo di pagare. Ed è per questo che ancora insisto dicendo che i soggetti in questione, non mi interessa chi fossero, hanno fatto bene, a prescindere dal soccorso a pagamento o meno.
Ma evidentemente chi ha scritto l'articolo era ben piu' interessato al risvolto economico della vicenda piu' che a quello umano...
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Messaggioda Enzolino » mer ago 17, 2011 14:53 pm

Sappi che anche chi fa parte del soccorso, solitamente, ha una famiglia.
Solitamente hanno anche un altro lavoro.
E solitamente soccorrere delle persone implica dei rischi.

Non credo neanche che le preoccupazioni dei familiari debbano essere un motivo sufficiente per chiamare i soccorsi. Se i malcapitati hanno il telefonino possono benissimo avvisare che torneranno il giorno dopo. Senza scomodare i soccorritori. Appellarsi alle preoccupazioni dei familiari mi sembra profondamente egoistico.

Il pagamento del servizio non avrebbe come scopo solo quello di coprire le spese e compensare i soccorritori (?), ma anche quello di scoraggiare le chiamate effettuate per futili motivi.

Poi ... cosa vuoi che valgano poche migliaia di euro rispetto ad una vita?
Quindi, se il rischio e' veramente tale, non credo ci si possa lamentare per pagare una bolletta da qualche migliaia di euro.
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Messaggioda gatto alpestro » mer ago 17, 2011 14:59 pm

Sono d'accodo con te che se uno si sente disperato può chiamare il soccorso, ci mancherebbe.
Ti ricordo però quello che il nostro Alpineman cerca di inculcarci (a bastonate) da anni:
- che la montagna non è Gardaland
- che l'alpinismo non è un'attività sicura.
-che gli elicotteri possono svolazzare a piacimento su Milano ma non sulla Presolana.

Sicuramente Alpineman non è un essere civile come te, ma l'alpinismo non è per i civili. La civiltà arriva sempre e solo fino al rifugio.

Quando parli del soccorritore che è pagato sei tu che fai questioni di soldi: è pagato e quindi deve venire... col c***o! E' pagato per soccorrere, non per morire.
E' una sottile differenza che il vero alpinista percepisce, anche se va solo a funghi. Le conseguenze estreme della tua mentalità si vedono sull'Himalaia dove chi ha pagato vuole salire...ecc.
Se poi si è preoccupati per i propri cari, o si va in falesia o si usa il telefono non per chiamare l'elicottero, ma per rassicurarli.

Questo post mette in risalto una sottile differenza di mentalità tra chi é alpinista e chi è merendero, anche se l'alpinista è un escursionista e il merendero è un forte arrampicatore. Magari tutti e due alla fine chiamano il soccorso, ma l'alpinista non ritiene di avere il "diritto" di chiamare, mentre il merendero si. L'alpinista vero ha il senso di responsabilità per le proprie azioni, vive in montagna, mentre il merendero va solo a divertirsi, e se gli va male manda tutto a farsi fottere e chiama per farsi tirar fuori da quella merda di posto che stavolta non è stato capace di sollazzarlo a dovere.
Ecco.
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Messaggioda bummi » mer ago 17, 2011 15:13 pm

nglblu ha scritto:E' chiaro che quando si vä a fare una via bisognerebbe portarsi anche materiale per eventuali imprevisti (questo lo insegna pero' piu' l'esperienza che il buonsenso). Anche partire alle 9 forse è sbagliato (dipende poi da chi sei..) e tutto quanto è stato scritto sulle cautele ecc è vero e condivisibile.
Ma io ammetto che avrei fatto lo stesso ovvero avrei chiamato il soccorso alpino.
Come lo spiego a mia moglie/genitore/parente che "sai, stanotte ci siamo attardati e dormiamo in cima a una montagna. Ma tu tranquillo, vai pure a dormire al solito orario eh?".
Piuttosto che generare il panico in un mio caro, rischiare io stesso la mia vita o anche solo una brutta avventura, chiamo l'elisoccorso e stop.
Devo pensare prima ai problemi dei soccorritori o ai miei?
In realtä penso ad entrambe.
Non vivo in Italia (per fortuna) bensi' in un paese piu' civile dove chi ti soccorre è un professionista (sicuramente lo è anche in Italia) ma giustamente, in quanto tale, viene PAGATO.
Da chi? Ovviamente da chi neccessita del servizio.
Non esiste che se mi sono spappolato il femore non pago ma che se erano le 20 di sera e non mi fidavo a bivaccare invece pago (come succede in Italia). Perchè in quella situazione, per stupidità o malasorte, mi ci sono ficcato da solo e quindi da solo mi ci devo cavare. Ma poichè gli anni 30 sono passati da un pezzo e oggi abbiamo anche gli elicotteri, se il mio problema è non lasciare a casa moglie e figli in pensiero perchè io come un pirla sono a dormire sulla montagna, allora pago e problema risolto.
Il problema allora diviene che "la montagna è solo per chi ha il grano?". No, alla montagna non gliene frega niente se hai il conto corrente pieno o meno. Ancora una volta il problema è solo tuo e della tua "sensibilità" verso il denaro o la vita propria e altrui.
E io avrei telefonato, a costo di pagare. Ed è per questo che ancora insisto dicendo che i soggetti in questione, non mi interessa chi fossero, hanno fatto bene, a prescindere dal soccorso a pagamento o meno.
Ma evidentemente chi ha scritto l'articolo era ben piu' interessato al risvolto economico della vicenda piu' che a quello umano...


Mi pare che le notizie di cui disponi sul soccorso alpino italiano siano abbastanza confuse.
I membri del CNSAS sono professionisti a tutti gli effetti, per arrivare coprire la qualifica che hanno all'interno del CNSAS devono sostenere un esame di abilitazione e ogni due anni sono soggetti ad un esame di verifica. Sono esami duri e difficili, i tempi in cui nel soccorso si prendeva chiunque sono finiti, si va sempre più verso una (giusta) selezione del personale e si punta quanto più possibile ad elevare il servizio.
I volontari del CNSAS, sono volontari solo nei confronti del CNSAS stesso, questo significa che per la loro attività non vengono pagati dal CNSAS, ma lo Stato rimborsa il loro datore di lavoro per le giornate perse sul posto di lavoro. Questo significa che un costo c'è e che qualcuno lo paga eccome.

Sul resto che dici:
Come lo spiego a mia moglie/genitore/parente che "sai, stanotte ci siamo attardati e dormiamo in cima a una montagna. Ma tu tranquillo, vai pure a dormire al solito orario eh?".

Ti rispondo molto semplicemente che le cazzate hanno un prezzo per tutti, e questo che citi tu è sicuramente un prezzo a buon mercato.
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Messaggioda ncianca » mer ago 17, 2011 15:54 pm

nglblu ha scritto:Non vivo in Italia (per fortuna) bensi' in un paese piu' civile dove chi ti soccorre è un professionista (sicuramente lo è anche in Italia) ma giustamente, in quanto tale, viene PAGATO.
Da chi? Ovviamente da chi neccessita del servizio.


Chiamalo un paese piu' civile...
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Messaggioda gab_go » mer ago 17, 2011 15:58 pm

ncianca ha scritto:
nglblu ha scritto:Non vivo in Italia (per fortuna) bensi' in un paese piu' civile dove chi ti soccorre è un professionista (sicuramente lo è anche in Italia) ma giustamente, in quanto tale, viene PAGATO.
Da chi? Ovviamente da chi neccessita del servizio.


Chiamalo un paese piu' civile...


che poi, almeno a giudicare dalle info sotto al tuo avatar, il paese civile sarebbe Milano :roll:
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Messaggioda Sbob » mer ago 17, 2011 16:33 pm

nglblu ha scritto:Piuttosto che generare il panico in un mio caro, rischiare io stesso la mia vita o anche solo una brutta avventura, chiamo l'elisoccorso e stop.


Località: milano


Una coincidenza? :lol:
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