da arteriolupin » mer mag 05, 2010 22:05 pm
da Tarab » mer mag 05, 2010 22:47 pm
arteriolupin ha scritto:...
da Elisetta » mer mag 05, 2010 23:17 pm
da Falco5x » gio mag 06, 2010 7:43 am
arteriolupin ha scritto:...
da primularossa » gio mag 06, 2010 8:20 am
da grizzly » gio mag 06, 2010 8:56 am
da Linchetto » gio mag 06, 2010 9:06 am
da Vigorone » gio mag 06, 2010 9:31 am
da Drugo Lebowsky » gio mag 06, 2010 9:39 am
Vigorone ha scritto:Arterio non sei un poeta,
sei una poesia!!!
da arteriolupin » gio mag 06, 2010 10:08 am
da arteriolupin » gio mag 06, 2010 10:12 am
Linchetto ha scritto:..... Arterio, a proposito del tempo (metereologico), prova a consolarti con questo piccolo racconto di Jerome K. Jerome:
da giorgiolx » gio mag 06, 2010 10:15 am
Linchetto ha scritto:..... Arterio, a proposito del tempo (metereologico), prova a consolarti con questo piccolo racconto di Jerome K. Jerome:
"George prese il giornale, e ci lesse le notizie di sinistri alle imbarcazioni, e le previsioni del tempo; queste ultime profetizzavano ?pioggia, freddo, umido, con tendenza al bello? (quanto di più spaventevole ci possa essere nel tempo). ?Temporali vari con scariche elettriche, vento dall?est, depressione sulla contea di Midland (Londra e Manica). Barometro in discesa.? Io pensavo che tra tutte le stupide, irritanti cretinerie che ci affliggono, questa della ?previsione del tempo? è forse la più perversa. Essa ?prevede? esattamente quello che successe ieri o l?altro ieri e altrettanto esattamente l?opposto di quanto succederà oggi. Ricordo che mi rovinai completamente le vacanze ad autunno inoltrato, appunto per avere tenuto conto delle previsioni del tempo del giornale locale. ?Per oggi si prevedono forti piogge a carattere temporalesco?, diceva al lunedì, e così noi rimandammo il pic-nic e rimanemmo chiusi in casa per tutta la giornata in attesa della pioggia. La gente passava davanti alla nostra porta e se ne andava fuori tutta allegra e felice su carrozze e carrozzini, il sole bruciava e non c?era una nuvola in cielo. ? Ah! Ah! ? dicevamo noi guardando attraverso i vetri. Torneranno a casa inzuppati come spugne! Ghignavamo, pensando alla doccia che si sarebbero buscata, e tornavamo ad attizzare il fuoco, a riprendere in mano i libri, a mettere in ordine i nostri esemplari di alghe marine e di conchiglie. Verso mezzogiorno col sole che penetrava nella stanza, il caldo divenne opprimente e cominciammo a chiederci quando sarebbero arrivati gli scrosci di pioggia. ? Vedrai! Cominceranno nel pomeriggio, stanne certo, ? ci dicevamo l?un l?altro. ? Poveretti quelli, come si bagneranno! Sarà uno spasso. All?una la padrona di casa venne giù e ci chiese se non saremmo usciti, con quella bella giornata. ? No! No! ? rispondemmo con un sorriso furbo, ? noi non abbiamo nessuna voglia di bagnarci, sa! Passò quasi tutto il pomeriggio e non si vide nessun segnale di pioggia ed allora cercammo di confortarci pensando che sarebbe caduta improvvisamente, tutta d?un colpo, proprio nel momento in cui i gitanti si trovavano sulla strada per far ritorno a casa e quindi lontani da ogni ricovero in modo che si sarebbero bagnati più che mai. Ma intanto non veniva giù neanche una goccia; la giornata passò e sopravvenne una notte incantevole. Al mattino seguente leggemmo che il tempo sarebbe stato ?caldobello ? con tendenza alla stabilità ? molto caldo?; e allora ci vestimmo di abiti leggeri ed uscimmo. Mezz?ora dopo che eravamo partiti cominciò a piovere forte, si levò un vento freddo e tutti e due durarono per l?intera giornata e noi ritornammo pieni di raffreddori e di reumatismi e ci dovemmo mettere a letto. Il tempo è una cosa che supera completamente le mie capacità. Non ci capisco niente. E il barometro è inutile; ti trae in inganno come le previsioni del giornale. Ve n?era uno appeso in un albergo di Oxford dove scesi la primavera scorsa. Al mio arrivo, segnava ?tempo bello stabile?. Fuori, l?acqua veniva giù che Dio la mandava e così era stato per tutto il giorno. Io non ci capivo nulla. Detti un colpettino al barometro, che saltò e segnò ?molto secco?. Stava passando il facchino dell?albergo il quale si fermò e disse che secondo lui il barometro si riferiva a domani. Avanzai l?ipotesi che si riferisse a due settimane prima, ma il facchino disse che no, non lo credeva. Al mattino seguente detti qualche altro colpettino e il barometro salì ancora mentre la pioggia scendeva sempre più violenta. Al mercoledì ritornai a battere e la lancetta passò dal ?bello stabile?, ?molto secco?, al ?molto caldo? fino a che non poté più muoversi perché c?era un bottone d?arresto. Fece invero del suo meglio; ma lo strumento era stato costruito in modo che non poteva profetizzare bel tempo con maggiore entusiasmo senza rompersi. Era chiaro che avrebbe voluto proseguire, per pronosticare siccità, mancanza di acqua, colpi di sole, venti caldi del deserto, ?et similia?, ma il bottone di arresto glielo proibiva e quindi doveva contentarsi di indicare sempre quel banalissimo ?molto secco?. Intanto la pioggia continuava a venir giù ininterrotta e il fiume, straripato, aveva allagato i quartieri bassi. Il facchino disse che era certo che una volta o l?altra avremmo avuto una sequenza di tempo magnifico e lesse due versi scolpiti sulla custodia di quell?oracolo. Lontana previsione, dura assai. Predetta da vicino, azzecca mai. Quell?estate il tempo bello non si vide. Immagino che quella macchina si riferisse alla primavera successiva. Ci sono poi i barometri di stile moderno, quelli lunghi a tubo diritto. Non ne capisco né capo né coda. C?è un lato per le dieci del mattino di ieri e un lato per le dieci del mattino di oggi, ma ammetterete che non si può fare sempre una alzataccia per arrivare lì alle dieci del mattino. Questo barometro sale o scende a seconda di pioggia o bel tempo, di molto o poco vento, e ad un capo c?è scritto ?Nly? e all?altro ?Ely? (ma che cosa c?entra la piccola Elisa?), e se gli date una bottarella non vi indica nulla. Inoltre occorre fare la correzione col livello del mare e la riduzione in gradi Fahrenheit; ma neanche questo basta perché si possa capire quello che il barometro dice. Ma chi mai desidera farsi predire il tempo che farà? Non è cosa già abbastanza molesta quando arriva? Perché sobbarcarsi anche alla tortura di saperlo prima? Il profeta più gradito è il vecchietto che in qualche mattino nero di una giornata che si vorrebbe bella, scruta l?orizzonte col suo occhio esperto e ci dice: ? Niente paura, signori. Credo che schiarirà e sarà una bellissima giornata. Vedrà che schiarirà benissimo, signore. ? Se ne intende, ? diciamo noi mentre gli diamo il buon giorno e partiamo, ? è straordinario come sono esperti, questi vecchietti! Per quest?uomo noi sentiamo affetto, un affetto che non diminuirà per colpa della circostanza che invece il tempo non schiarisce affatto, e per tutta la giornata piove in continuazione. ? Pazienza, ? pensiamo, ? ha fatto del suo meglio. Invece per quello che ci ha profetizzato tempo cattivo nutriamo solo antipatia e pensieri vendicativi. Nel passare gli gridiamo allegramente: ? Crede che schiarisca? ? No, signori. Potrei sbagliarmi, ma credo che per oggi si manterrà così, ? ci risponde scuotendo la testa. ? Pezzo di cretino! ? borbottiamo, ? che cosa ne sai tu, del tempo? ? Se poi succede che aveva ragione torniamo indietro ancora più incolleriti con lui e con una vaga idea che ci sia stato un po? del suo zampino. Quella mattina in particolare, però, era troppo bella, troppo piena di sole; non potevamo lasciarci turbare fuor di misura dalla raccapricciante lettura di George che diceva ?barometro in discesa?, ?perturbazioni atmosferiche in movimento sull?Europa meridionale?, ?pressione in aumento?. Perciò, visto che non riusciva a rattristarci e che stava solo sprecando il fiato, egli sgraffignò la sigaretta che m?ero arrotolata con tanta cura e se ne andò." Capitolo 5.
da Linchetto » gio mag 06, 2010 10:51 am
da Siloga66 » ven mag 07, 2010 18:51 pm
da Burbetta » dom mag 09, 2010 16:09 pm
n!z4th ha scritto:Dirimpettai della domenica,
l'ombrellino ben vi sta!
da Andreino » lun mag 10, 2010 9:25 am
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