credo che avolte sentirsi dire che si sta sbagliando sia difficile da accettare...
forse a volte bisogna farlo per la sicurezza altrui, ma se non si ottiene il risultato che si sperava è come non dire nulla (giusto?). quidni credo che sia importante cercare di far notare le cose nel modo più delikcato possibile.
(so che è una gran rottura di palle, ma credo sia il modo migliore)
io parlo da mezzo inesperto perchè arrampico da poco e mi ricordo che finchè è mio fratello che mi cazzia perchè sbaglio qualcosa è un conto, ma se lo fa qualcun altro magari impiego un po' di più ad accettare la critica. penso che un po' di orgoglio lo abbiano tutti...
comunque va bhè si spera sempre non succeda nulla...
io da primo mi limito ad un 6a+ e credo che a volte anche la sbadataggine faccia fare delle minime cazzate: l'importante è che siano minime!!!!!!!!!
poi penso che tanto dipenda anche dalla consapevolezza di chi arrampica che sa con chi sta arrampicando:
per esempio quando assicuro mio fratello che tira 7c e si sta scaldando su un 6b a volte la corda la lascio un po' molle (dal 3° rinvio), ed ammetto mi siedo con le dovute precauzioni, tanto ho una certa certezza (e pesa 14 kg in meno di me), mentre se assicuro mia nipote, non la mollo nemmeno un millesimo di secondo!!!!!!!
poi una domanda ad 'abrax'? cosa intendi per rinviare al contrario?? mi risulta difficile immaginare che s sia capovolta per questo motivo...
scusate se vi ho tediato con il mio scritto, ma sono un po' lungo quando scrivo...
ciao e buona salita

...se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità,
rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti ed il Titanic da professionisti...