Enzolino ha scritto:Non sono d'accordo.marcov ha scritto:é certo una grandissima impresa, ma non un pezzo da prima pagina assoluta; basti pensare alla salita di "pol pot" in solitaria integrale di A. Robert, via di difficoltà fino all'8a (di placca, aleatorio), a 300 metri da terra.
Ho letto il libro di Alain Robert e credo che (ma non ne sono sicurissimo):
- il tratto da lui percorso e' sui 50 metri ed il passaggio chiave a 300 metri da suolo. Ha iniziato la scalata a partire da una cengia.
- Alain Robert ha provato la via numerose volte.
Tanto di cappello anche ad Alain Robert ma dobbiamo tenere in considerazione alcune cose:
- una via in free solo richiede energia mentale (leggi focus, concentrazione, attenzione) che aumenta ad aumentare della difficolta' e della lunghezza di una via. Quali sono i passaggi duri del pesce? dove sono? Quanto e' lunga la via? Quanto e' aleatoria?
Ho chiesto ad Alex Huber se lo avesse impegnato di piu' il monotiro di 8b+ o la Hasse Brandler e lui mi ha risposto "OOOHHH ... non c'e' paragone ... la Hasse Brandler!".
- anche l'ambiente isolato e montano della Marmolada secondo me influenza l'aspetto mentale in maniera diversa rispetto ad una via del Verdon con appigli/appoggi abbastanza sicuri seppur aleatori rispetto ad una via di montagna come il Pesce.
Comunque bisognerebbe chiedere a chi quella via l'ha fatta ... per me la free solo del Pesce e' una pagina importante dei libri di storia dell'arrampicata e dell'alpinismo.
Ciao![]()
Lorenzo
Straquoto tutto l'intervento

Pur non avendo mai avuto modo di chiedere ad Alex se fosse stata più impegnativa la sua free-solo sul monotiro (8b) o sulla Hasse Brandler (7a+) immaginavo che la risposta fosse quella...

Grazie per la testimonianza Lorenzo.

Scott