Storia dell'arrampicata piemontese.

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda alter-ego » gio nov 30, 2006 20:27 pm

Berni, adesso ti rendo pan per focaccia:twisted: :twisted: . Come ti avevo promesso, ecco il pezzo su di te che ho mandato ad una rivista. ma il direttore non l'ha pubblicato :( :( Mi dispiace, tuttavia c'è sempre il forum e...buttiamoci anche questo! :wink:

Un nuovo apritore per le Alpi dimenticate

Si chiama Marco e vive a Saluzzo, un piccolo centro della pianura a sud di Torino. Marco ha iniziato ad aprire nuove vie con trapano e spit, alla maniera di Manlio Motto, suo conterraneo, da cui ha ereditato lo stile (un certo qual gusto per il passaggio obbligatorio) e la passione per l'apertura dal basso in luoghi non alla moda, sovente dimenticati da tutti. E questa, in un tempo dove i più cercano la via famosa sulla parete famosa, a volte a scapito della logica o dello spirito esplorativo, non può che essere una buona notizia. Le vie di Marco, pur non troppo difficili, non concedono spazio alla banalità, oramai dilagante su molte pareti delle Alpi occidentali, dove in nome dello share non si esita a superchiodare. Una piccola differenza, apparentemente insignificante, che però permetterà ai ripetitori di non dimenticare facilmente il nome della via che hanno scalato!
Una delle ultime creazioni di Marco Bernini si chiama "Gemme di maggio", sulla nascosta e quasi sconosciuta parete di Punta Ostanetta, in Val Pellice. E questa parete è veramente una gemma di fantastico gneiss che ricorda quello del Gran Paradiso, ma a pochi passi dal Monviso... una delle stranezze geologiche di queste montagne. Una via di 6b+ obbligatorio che raggiunge il 7a, decisamente più impegnativa delle altre presenti sulla falesia.
Ma l'ultimissima news riguarda la Rocca La Meja, altra sperduta montagna delle Alpi Marittime, nascosta tra le pieghe dell'affascinante Valle Maira. La Rocca La Meya presenta dei lisci lastroni di calcare che solo di recente hanno attirato le attenzioni degli apritori. "Un tonfo per Lally" è la nuova proposta, con difficoltà sino al 6c e 6b obbligatorio, il tutto 250 m sopra i verdi alpeggi di uno dei luoghi più misteriosi e solitari delle Alpi Marittime.
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Messaggioda Redpoint » gio nov 30, 2006 20:39 pm

alter-ego ha scritto:Ti sembra così fantascentifico? :roll:
M
...no, non mi sembra affatto fantascientifico...
è semplicemente pane per i pochi che avranno le capacità, ma soprattutto forte motivazione e dedizione all'arrampicata...
Ma urmài sun chè... in mèzz al tempuraal
tuìvess föe di bàll che a me me piaas inscè...
(DvdS)

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I think different.
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Messaggioda berni » gio nov 30, 2006 20:39 pm

...stardo..

:oops: :oops: :oops: :oops:

Ma la "filosofia" è più di altri come Larcher od Oviglia, più in piccolo però
...NUOVI SORRISI, HANNO L'ANIMA BIONDA COME I CAPELLI DI CHI LI INDOSSA...
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Messaggioda alter-ego » gio nov 30, 2006 20:47 pm

Redpoint ha scritto:
alter-ego ha scritto:Ti sembra così fantascentifico? :roll:
M
...no, non mi sembra affatto fantascientifico...
è semplicemente pane per i pochi che avranno le capacità, ma soprattutto forte motivazione e dedizione all'arrampicata...


se stai sul tuo grado, quello che realmente sai fare, V o 8a non importa, non ci vuole più impegno. Se vuoi strafare, cioè fare più di quello che sei in grado di fare, come fa la massa oggi...allora non avresti scappatoie, e finiresti col rischiare. Non è per pochi, ma per tutti. Tutti quelli che sono disposti a cambiare. :wink: :wink:
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Messaggioda Redpoint » gio nov 30, 2006 21:02 pm

alter-ego ha scritto:se stai sul tuo grado, quello che realmente sai fare, V o 8a non importa, non ci vuole più impegno. Se vuoi strafare, cioè fare più di quello che sei in grado di fare, come fa la massa oggi...allora non avresti scappatoie, e finiresti col rischiare. Non è per pochi, ma per tutti. Tutti quelli che sono disposti a cambiare. :wink: :wink:
OK... adesso credo di aver capito esattamente il senso del tuo ragionamento in queste pagine... :wink:
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Messaggioda alter-ego » gio nov 30, 2006 21:30 pm

ed ora.... rullo di tamburi...per far sobbalzare il buon Signorelli....



Immagine


REEEEENNNZO LLLUUUUUZIIIII....nel 1982 su L'Elefante Rosa. Anvedi quanto era figlio de fiori! :D :D :D

Immagine

costui è invece Giulio Beuchod, fratello del celebre Gabriele, ma sempre un grande! Qui sul Diedro del Gufo a Foresto

e infine...

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Andrea Chianale sulla Via dl Risveglio...tutta in llibbera :lol: :lol: I famosi fratelli Chianale, e chi non li ricorda???
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Messaggioda lucasignorelli » gio nov 30, 2006 22:57 pm

alter-ego ha scritto:ed ora.... rullo di tamburi...per far sobbalzare il buon Signorelli....
Immagine

REEEEENNNZO LLLUUUUUZIIIII....nel 1982 su L'Elefante Rosa. Anvedi quanto era figlio de fiori! :D :D :D


Figlio dei fiori era e figlio dei fiori rimane (più "Hell's Angel" però!). Devo dire che sono talmente abituato a vederlo in foto su cascate che questo scatto mi fa quasi strano... e poi non si vede il naso!

Adesso che "Cannabis Rock" lo ha immortalato come archetipo del climber lungocrinito i capelli non glieli faremo tagliare più!

La foto è della stessa serie che comprende quella famosa di Bernardi (sempre su Elefante - Renzo gli faceva sicura) che c'è anche su "Rock Story"? Direi proprio di si...
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Messaggioda alter-ego » ven dic 01, 2006 9:07 am

lucasignorelli ha scritto:
alter-ego ha scritto:ed ora.... rullo di tamburi...per far sobbalzare il buon Signorelli....
REEEEENNNZO LLLUUUUUZIIIII....nel 1982 su L'Elefante Rosa. Anvedi quanto era figlio de fiori! :D :D :D


Figlio dei fiori era e figlio dei fiori rimane (più "Hell's Angel" però!). Devo dire che sono talmente abituato a vederlo in foto su cascate che questo scatto mi fa quasi strano... e poi non si vede il naso!

Adesso che "Cannabis Rock" lo ha immortalato come archetipo del climber lungocrinito i capelli non glieli faremo tagliare più!

La foto è della stessa serie che comprende quella famosa di Bernardi (sempre su Elefante - Renzo gli faceva sicura) che c'è anche su "Rock Story"? Direi proprio di si...


No, non credo. Però tieni conto che Bernardi abitava sotto le paretine di Marmo e, quasi ogni giorno, andavano a Foresto e facevano le stesse vie. Io ho una valanga di foto di Bernardi e Luzi insieme, perchè li incontravi sempre. La cosa più divertente è la lunghezza dei rinvii e il fatto, guardando la foto, che Luzi abbia due corde, una sotto ed una sopra! Lui faceva da secondo a Bernardi e si usava fare una via di due tiri, al massimo tre, (la moulinette non la faceva ancora nessuno) e poi scendere con una doppia da 50 m, per questo il secondo si tirava dietro una corda.
Esistono innumerevoli "storie di Foresto" di quegli anni. Ad esempio il tetto dei nani verdi, dopo la libera di berhaul, era divenuto veramente un passaggio mitico. Alcuni personaggi arrivarono a lavorarlo per un anno e, di fatto, il super-lavorato fece il suo inggresso proprio qui. Il tetto era a 50 metri da terra, quindi bisognava fare due tiri, e poi stare appollaiati su un gradino ad assicurare il compagno che provava. Si stava lì per delle ore. Prima sel tetto, alla radice dello stesso, c'èera un gradino ed alcuni avevano trovato la maniera di sedervici. Il che prolungava a dismisura il tentativo. Dopo di che si afferrava una presa rovescia, si pren deva una tacchetta fuori dal tetto, accoppiavi con l'altra mano su una vicina, ancora con i piedi sotto la radice del tetto. A quel punto c'era la terribile sbandierata, dove quasi tutti cadevamo come pere. Bisognava poi fare un tallonaggio su una cosa svasa e quindi ribaltarsi sopra.
Era un passaggio mitico e tutti lo volevano avere nel proprio palmares. Io non riuscii mai a farlo :oops: :oops: :oops: ma ho assicurato talmente tante persone lì sotto che lo conosco a memoria!
Poi c'è il famoso aneddoto dell'omino coll'ombrello, forse ne parla anche Gogna in Rock Story. Ma questo un'altra volta
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Messaggioda fabiocap » ven dic 01, 2006 11:18 am

alter-ego ha scritto:Berni, adesso ti rendo pan per focaccia:twisted: :twisted: . Come ti avevo promesso, ecco il pezzo su di te che ho mandato ad una rivista. ma il direttore non l'ha pubblicato :( :( Mi dispiace, tuttavia c'è sempre il forum e...buttiamoci anche questo! :wink:

Un nuovo apritore per le Alpi dimenticate

Si chiama Marco e vive a Saluzzo, un piccolo centro della pianura a sud di Torino. Marco ha iniziato ad aprire nuove vie con trapano e spit, alla maniera di Manlio Motto, suo conterraneo, da cui ha ereditato lo stile (un certo qual gusto per il passaggio obbligatorio) e la passione per l'apertura dal basso in luoghi non alla moda, sovente dimenticati da tutti. E questa, in un tempo dove i più cercano la via famosa sulla parete famosa, a volte a scapito della logica o dello spirito esplorativo, non può che essere una buona notizia. Le vie di Marco, pur non troppo difficili, non concedono spazio alla banalità, oramai dilagante su molte pareti delle Alpi occidentali, dove in nome dello share non si esita a superchiodare. Una piccola differenza, apparentemente insignificante, che però permetterà ai ripetitori di non dimenticare facilmente il nome della via che hanno scalato!
Una delle ultime creazioni di Marco Bernini si chiama "Gemme di maggio", sulla nascosta e quasi sconosciuta parete di Punta Ostanetta, in Val Pellice. E questa parete è veramente una gemma di fantastico gneiss che ricorda quello del Gran Paradiso, ma a pochi passi dal Monviso... una delle stranezze geologiche di queste montagne. Una via di 6b+ obbligatorio che raggiunge il 7a, decisamente più impegnativa delle altre presenti sulla falesia.
Ma l'ultimissima news riguarda la Rocca La Meja, altra sperduta montagna delle Alpi Marittime, nascosta tra le pieghe dell'affascinante Valle Maira. La Rocca La Meya presenta dei lisci lastroni di calcare che solo di recente hanno attirato le attenzioni degli apritori. "Un tonfo per Lally" è la nuova proposta, con difficoltà sino al 6c e 6b obbligatorio, il tutto 250 m sopra i verdi alpeggi di uno dei luoghi più misteriosi e solitari delle Alpi Marittime.


Parole azzecatissime per un arrampicatore molto fine (ovviamente non fine nel senso di "esile" perchè lì ci sarebbe da fare tutt'altro discorso :D ).
Bei gioiellini le sue vie, aperte in uno stile "intelligente" come descritto da alter.
Complimenti Marco! Una persona che dice sempre qualcosa di diverso dal solito...
Interessa qualche foto?

Ciao a tutti.

Fabio
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Messaggioda paolo s4 » ven dic 01, 2006 11:25 am

fabiocap ha scritto:...Interessa qualche foto?
...


:smt045
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Messaggioda lingerie » ven dic 01, 2006 11:28 am

1954 Brosso Valchiusella ...

Amerigo Sonza e Fernando Vallesa prima di partire x una delle loro esplorazioni in cerca di pareti inviolate..... :wink:

assieme a FRACHEY scoprirono le pareti di Traversella disegnando la prima linea nel 1950 la famosa Normale del primo salto :wink:

nel 1962 nel vallone di Forzo + precisamente all' Alpherian la coppia Frachey Vallesa sale l'elegante GUGLIA del FRATE sullo sperone sud 250m 5a a2 TD+

altri segni del loro passaggio anche al BECCO di VALSOERA e al COURMAON come anche sul Monte Bianco .....

magari Maurizio ha qualche notizia in piu'

Immagine


ho voluto citare questi personaggi poiche' a me cari soprattutto il Vallesa mio compaesano e buon amico personaggio straordinario e con un carisma pozzesco .....
abitava in un cascinale al di fuori di tutto e di tutti a meta' costa del Monte Cavallaria unico mezzo di comunicazione un CB il suo nome in codice come diceva lui era TORMENTA DI NEVE....
quando lo incontravo mi parlava sempre di un certo Bonatti era un suo ammiratore ed estimatore io manco sapevo chi era...e poi ,racconti di montagna e di avventure bellissime rimanevo li incantato x ore ad ascoltarlo ........un sognatore fino alla fine ....

ciao TORMENTA... :wink: un piccolo omaggio ad un grande uomo.....
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda berni » ven dic 01, 2006 12:18 pm

fabiocap ha scritto:
alter-ego ha scritto:.....quote]

Parole azzecatissime per un arrampicatore molto fine (ovviamente non fine nel senso di "esile" perchè lì ci sarebbe da fare tutt'altro discorso :D ).
Bei gioiellini le sue vie, aperte in uno stile "intelligente" come descritto da alter.
Complimenti Marco! Una persona che dice sempre qualcosa di diverso dal solito...
Interessa qualche foto?

Ciao a tutti.

Fabio


...STARDO anche tu! Le mie manigliette mi son care e servono, in appoggio, per fermarmi in placca a forare...e poi son passato da una a mezza bottiglia al giorno di vino, dunque 1,5 Kg in meno... :smt026
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Messaggioda nuvolarossa » ven dic 01, 2006 13:08 pm

alter-ego ha scritto:
REEEEENNNZO LLLUUUUUZIIIII...


Finalmente so chi fotografai un pomeriggio di tanti anni fa a Foresto... :)

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Messaggioda Payns » ven dic 01, 2006 13:09 pm

lingerie ha scritto:1954 Brosso Valchiusella ...

ciao TORMENTA... :wink: un piccolo omaggio ad un grande uomo.....



Bravo Linge! :smt038
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Io, ancora adesso...(Payns)

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Messaggioda nuvolarossa » ven dic 01, 2006 13:15 pm

alter-ego ha scritto:Esistono innumerevoli "storie di Foresto" di quegli anni. Ad esempio il tetto dei nani verdi, dopo la libera di berhaul, era divenuto veramente un passaggio mitico. Alcuni personaggi arrivarono a lavorarlo per un anno e, di fatto, il super-lavorato fece il suo inggresso proprio qui. Il tetto era a 50 metri da terra, quindi bisognava fare due tiri, e poi stare appollaiati su un gradino ad assicurare il compagno che provava. Si stava lì per delle ore. Prima sel tetto, alla radice dello stesso, c'èera un gradino ed alcuni avevano trovato la maniera di sedervici. Il che prolungava a dismisura il tentativo. Dopo di che si afferrava una presa rovescia, si pren deva una tacchetta fuori dal tetto, accoppiavi con l'altra mano su una vicina, ancora con i piedi sotto la radice del tetto. A quel punto c'era la terribile sbandierata, dove quasi tutti cadevamo come pere. Bisognava poi fare un tallonaggio su una cosa svasa e quindi ribaltarsi sopra.
Era un passaggio mitico e tutti lo volevano avere nel proprio palmares. Io non riuscii mai a farlo :oops: :oops: :oops: ma ho assicurato talmente tante persone lì sotto che lo conosco a memoria!
Poi c'è il famoso aneddoto dell'omino coll'ombrello, forse ne parla anche Gogna in Rock Story. Ma questo un'altra volta


Sempre quel pomeriggio, credo proprio su questo passaggio...
I due Marco in cordata:

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Messaggioda Payns » ven dic 01, 2006 13:19 pm

Nuvolarossa..... avevi questi tesori e li tenevi imboscati? :evil:
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Io, ancora adesso...(Payns)

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Messaggioda grizzly » ven dic 01, 2006 20:48 pm

Uhh... ho trovato un po' di tempo per leggere quel che avevo perso, qua e la.
Merci a tutti! :P Continuate!!
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Messaggioda alter-ego » ven dic 01, 2006 21:04 pm

nuvolarossa ha scritto:
alter-ego ha scritto:
REEEEENNNZO LLLUUUUUZIIIII...


Finalmente so chi fotografai un pomeriggio di tanti anni fa a Foresto... :)

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bello! Quello in sosta non riesco a riconoscerlo. Un Gabriele Bar giovanissimo? Possibile?
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Messaggioda lingerie » sab dic 02, 2006 9:29 am

bellissime storie e foto stupende continuate è un piacere .... :wink:
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda paolo s4 » gio gen 04, 2007 20:51 pm

:roll:

finito tutto?

la demenza senile ha falciato tutti i ricordi?
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