Ma chi era Guido Rossa..e Marco Pedrini????

[M@zzo]

A me che non sono nato imparato capita spesso di trovare citati nomi di alpinisti che non mi dicono niente.
Una ricerca sul web spesso rivela storie interessanti e che probabilmente non sono così familiari a chi negli anni '70 si occupava, come me, di ciuccio e biberon.

Probabilmente molti forumisti conoscono bene queste storie. Sarebbe bello raccogliere in un topic dei link che rimandino alle storie di questi personaggi e magari saperne qualcosa di più grazie a chi queste cose le conosce bene.

Per esempio:
Guido Rossa
http://www.questotrentino.it/99/10/Guido_Rossa.htm

http://digilander.libero.it/infoprc/rossa2.html

Marco Pedrini

"Marco Pedrini, alpinista svizzero fortissimo che ha fatto delle solitarie paurose, tra cui la prima del Cerro Torre, immortalata in un bellissimo film di Fulvio Mariani, "Cumbre".

Era solito scendere in doppia usando un sistema particolare per fare prima e risparmiare materiale, con una sola corda il cui capo veniva passato nell'ancoraggio e arrotolato un po' di volte attorno all'altro ramo di corda, una volta messo sotto carico con il peso la corda non si srotola e tiene, appena arrivi in sosta lo scarichi e puoi recuperare facilmente la corda..... mi pare si chiami nodo inferno o qualcosa del genere....Shocked Shocked Shocked

In una di queste discese, mi pare nel gruppo del Bernina, l'ancoraggio non ha tenuto o il nodo si è sciolto, e l'hanno ritrovato alla base della parete....." andreag


e via dicendo...

ps: io ci ho provato a non parlare di politica
!

[.:eZy:.]

ps: io ci ho provato a non parlare di politica
!

provare a parlare di Guido Rossa senza parlare di politica ... :
è un bel problema

[Silvio]

ps: io ci ho provato a non parlare di politica
!

provare a parlare di Guido Rossa senza parlare di politica ... :
è un bel problema

già già, hai ragione Ezy...

[lingerie]

...guarda che Marco Pedrini è un cantante di BRESCIA ......

del gruppo TIMORIA.....

[ram|]

pedrini che io sappia è morto nella discesa dopo la prima solitaria all'americana al dru per una scarica di sassi che ha rotto la corda.
era uno completamente fuori, un vero adrenaline junkie....
ad arco ad uno dei primi sportroccia voleva buttarsi dalla cima del colodri col parapendio (rischio di morte certo) per atterrare nella piscina del campeggio dove stavano tutti.
un grande.
r

[lingerie]

....solitaria e dico solitaria sulla via del compressore al CERRO TORRE......

....Un grande.....indubbiamente.....

[vito]

....solitaria e dico solitaria sulla via del compressore al CERRO TORRE......

....Un grande.....indubbiamente.....

e c'e' anche il film: "Cumbre", consigliato e da non perdere (la scena poi che cavalca il compressore come una moto....)

[Zio Vare]

provare a parlare di Guido Rossa senza parlare di politica ... :
è un bel problema

già, però c'è un particolare su Guido Rossa che non riguarda la politica: è stata intitolata a lui la prima parete di arrampicata artificiale costruita in Europa, quella che si trovava al Palavela di Torino. Era una struttura in cemento a cui erano state attaccate le grandi lastre di roccia (soprannominate "le lose" da chi frequentava il Palavela). La struttura è stata demolita durante la ristrutturazione; il Palavela cadeva un po' a pezzi ed aveva parecchi problemi (gelido in inverno, torrido in estate), aveva bisogno di una ristrutturazione, ma se l'arrampicata "contasse un po' di più" quel muro sarebbe stato trasferito da qualche altra parte come reperto archeologico (chissà, sarebbe bastato che ci arrampicasse Del Piero )

[Montre]

pedrini che io sappia è morto nella discesa dopo la prima solitaria all'americana al dru per una scarica di sassi che ha rotto la corda.

ma mi sembrava che era morto per una doppia ma non per una scarica, ma perchè usava un sistema da lui brevettato che prevedeva una discesa in corda singola con uno strano nodo in cima

[cuorpiccino]

Io l'ho visto volare in falesia, a montecarlo, arrivando da sopra uno strapiombo a 2 metri da terra. Ho detto "guarda questo qui come vola tranquillo!".

[calimero]

Pedrini: ticinese, si buttava dal ponte di Losanna per testare le corde statiche...
quando cadeva collezionava le croste, soprannominato "il crosta"
Se non mi sbaglio ha aperto il primo 7a svizzero...

Bellissimo il documentario del Cerro Torre, quando si appende a scimmiottare sul compressore...

[ram|]

questa cosa del nodo inferno proprio non la conoscevo. visto il tipo può essere benissimo che sia morto così
r

[Zio Vare]

quel nodo non l'ho mai visto fare e non ho mai visto foto, ma ne ho letto da tutte le parti. Potrebbe essere qualcosa di simile al nodo del muratore, che tiene benissimo finchè è caricato, viene anche chiamato in altri modi



però mi sembra sempre troppo difficile da sciogliere
Guardate questo




poteva essere anche solo una mezza chiave

[Buzz]

studia zio che poi li provi a traversella

noi prendiamo appunti

[alexzappa]

non mi ricordo esattamente dove l'ho letto (probabilmente in qualche vecchio post ) ma mi sembra si chiami Nodo Belzebù, e consiste semplicemente nel fare qualche giro di corda sopra il capo sciolto, in modo che tenga finchè è in tensione

[Zio Vare]

studia zio che poi li provi a traversella

noi prendiamo appunti

pensavo di provarli mentre ti faccio sicura, va bene se ti leghiamo così all'imbrago?

[Roberto]

Sono nodi sicuri per le doppie su corda singola .... importante è non usare il nodo a bocca di lupo

[HappyFra]

Marco Pedrini è morto scendendo da una solitaria all'Americana al Dru, nessuno sa esattamente come, ma è stato trovato dagli amici che lo sono andati a cercare ai piedi della parete, in pessime condizioni, con l'8 ancora infilato nella corda.
Per come me l'hanno raccontata, aveva dietro per la discesa una corda di kevlar da 80 metri che normalmente era sufficente per quella via. Alcuni mesi, o forse l'anno prima le calate erano state riattrezzate e allungate, rendendo necessarie le doppie corde da 50 mt, ma probabilmente questo Marco non lo sapeva, e probabilmente ha passato una doppia di raccordo in uno spuntone o in un cordino che non ha tenuto.
E' stato un grandissimo, fortissimo arrampicatore, alpinista di avanguardia su tutti i terreni, matto da legare e, per quello che l'ho conosciuto, anche una grande persona.
Avendo un amico in comune ho scalato con lui diverse volte e ne ho un ricordo indelebile, sia per la classe altissima sia per il livello incredibile di mattane nelle quali ogni tanto si produceva.
Tra i vari aneddoti, una volta a Finale, sarà stato il 1982 o 1983, stava facendo Stravolgimento progressivo (solo 6b...) al monte cucco con un suo amico ticinese che, palesemente, non faceva sicura benissimo perché gli dava troppa poca corda. Il Pedro gli urlava di lasciare la corda molle, ma quello niente. Allora lui smette di moschettonare, sale e sale e quando sta 7 o 8 metri sopra all'ultimo chiodo si lascia andare sghignazzando. Di fronte alla faccia allibita del suo socio, il commento: "te l'avevo detto di lasciare la corda molle!"

[HappyFra]

Pedrini: ticinese, si buttava dal ponte di Losanna per testare le corde statiche...
quando cadeva collezionava le croste, soprannominato "il crosta"
Se non mi sbaglio ha aperto il primo 7a svizzero...

Bellissimo il documentario del Cerro Torre, quando si appende a scimmiottare sul compressore...

"Crosta" era il suo soprannome da ragazzo con i ticinesi, perché correva in moto ed era sempre spelacchiato. Pare, e qui si sconfina nella leggenda, ma se non ricordo male questa me la raccontò il Fulvio Mariani che lo conosceva da sempre, che una volta avesse regalato ad una ragazza che gli piaceva una scatola da scarpe piena delle sue croste da caduta. Inutile dire che il dono non fu apprezzato...

[.:eZy:.]

Marco Pedrini...

bel racconto, Hfrà...