da lucasignorelli » sab gen 22, 2005 23:31 pm
L'idea di una certificazione della sicurezza in falesia di per se non è così terribile, ma, come qualcuno ha fatto notare, una "certificazione" che sia qualcosa di più del classico "marchio di pura lana vergine" significa una significativa disponibilità di denaro da chi vuole la certificazione, una definizione delle proprietà della falesia (se è una palestra a cielo aperto, sarà di proprietà di qualcuno) eccetera eccetera. Secondo il mio modesto parere, tutto ciò non è praticamente fattibile, e non andrà oltre la fase del "marchio di pura lana vergine" di cui sopra (cioè una certificazione di sicurezza DOC che serve solo come indicatore per il "consumatore", ma non ha valore coercitivo).
Posso provocare un'attimo? Secondo il mio modesto parere questo è un'altro segnale che è giunto il momento per un definitivo divorzio fra arrampicata sportiva e arrampicata/alpinismo. Ci di deve convincere che sono due pratiche totalmente diverse l'una dall'altra, che devono vivere di vita propria in contesti separati - l'arrampicata sportiva solo indoor l'arrampicata "ricreativa" e l'alpinismo all'esterno. Questo secondo me permetterebbe da un lato di avere i controlli, le misurazioni e le necessarie rigidità che mi sembra siano ormai imprescindibili dall'arrampicata sportiva, e dall'altro la libertà (anche quella di farsi male, mi sia concesso) dell'arrampicata ricreativa.
Purtroppo vivamo ancora sull'onda lunga di certa demagogia degli anni ottanta, e c'è gente che pensa ancora che l'aspetto edonistico-ma-irregimentato tipico dell'arrampicata completamente "sicura" possa essere applicato tout-court all'arrampicata in esterno (il che, mi sia permesso, include le falesie). Questo ha creato distorsioni e deviazioni (tipo le vie spittate in quota, che 20 anni fa sembravano il futuro, e adesso sono dinosauri).
Io sono un pessimista nato, e ho la sensazione che in futuro la libertà di cui abbiamo goduto finora nel poter prendere e andare e scalare quello che vogliamo, come vogliamo e sotto la nostra responsabilità sarà lentamente sempre più erosa da leggi, leggine, regolamenti e via dicendo, con buona pace di molto, mi sembra . Speriamo di no...