Aldino ha scritto:bepositive ha scritto:
prendo 300 euro x portar la gente su una via. .............
Direi che il tuo cinismo è notevole, paragonabile come estensione solo ai tuoi pregiudizi e alla tua superficiale del mondo delle guide alpine.
ciao,
invece per me quello provocatoriamente illustrato da be+, potrebbe essere un quadro reale, inusuale, ma possibile : che poi rappresenti una sparuta minoranza del mondo delle guide alpine, ne sono convinto anch?io, ma ciò non significa che quello descritto sia un quadro cinico e superficiale, anzi, si sente spesso parlare malissimo ? anche su questo forum - di politici, di amministratori locali così come di istruttori cai & simili, e penso che la situazione sia + o ? la stessa per le guide alpine : non è certo possibile fare di tutt?erba un fascio.
Se c?è qualcuno che ha una visione superficiale del mondo delle guide, quello è certamente chi vede in loro unicamente un esercito compatto di idealisti unanimemente votato alla filantropia e alla ricerca della dimensione spirituale dell?essere.
Ho l?impressione che spesso ci si dimentica che quei 4 gatti che fanno la guida alpina a tempo pieno (tolta cioè la stragrande maggioranza di loro, che lo fa per hobby, perché ha un altro mestiere o perché tanto ci sono i soldi di papà, della moglie facoltosa o l?eredità del nonno) fanno un mestiere duro, e lo fanno facendosi veramente il mazzo per procacciarsi clienti e per mantenerseli oppure gestendo un rifugio oppure divagando su canyoning et similia, e non guadagnano certo cifre da capogiro, per cui in questo caso non rimane poi tanto tempo da dedicare alla meditazione ascetica e alla spittatura di vie a scopo filantropico.
Penso che le guide alpine non vadano corporativisticamente beatificate né demonizzate, tra di esse coesistono ? le avremo conosciute tutti, immagino - persone straordinarie e persone meno che mediocri, generose e avide, così come coesistono all?interno delle società per azioni, delle aziende di trasporto urbano, del cai, dei boy scout, ecc.
p.s. : in tema di responsabilità per incidenti, mi sembra non conti tanto chi è + o - esperto, quanto l'esistenza di un vincolo di "affidamento" tra le persone coinvolte, e questo - purtroppo per chi ha il titolo - a prescindere dall'esistenza o meno di un rapporto contrattuale in corso (guida-cliente; istruttore cai-allievo), per cui, in caso di incidente, ha ben ragione di preoccuparsi tanto una guida che va con l'amico o il parente, quanto un istruttore cai in compagnia di un ex allievo di un corso, ma qui siamo OT e comunque se n'è già parlato altrove
ciao a tutti
biemme