grizzly ha scritto:Maddai...

E dov'è che se ne parla? Ziubelin non ho trovato un kaiser... sono sempre i solit confusionari...
HO SCRITTO QUESTO SU FV:
su quanto scritto da jolli, penso che è interessante l'analisi del fenomeno e molto è condivisibile, solo una cosa non mi torna cioè quest'idea che siamo "peggiorati" le cui conclusioni sono del tutto personali.
infatti per la mia esperienza del territorio in cui vivo (microcosmo florence), posso affermare che il livello medio degli scalatori è aumentato e questo grazie solo ed esclusivamente alla presenza delle palestre (e di chi le abita

) se poi vogliamo dire che in generale la "sensazione" è che la gente si allena si allena e non migliora proporzionalmente.. beh, forse è sbagliato il "come" e non il "quanto".+
e poi, ammettiamo che gli scalatori siano passati in 10 anni da 100 a 1000. ma quanti di questi 1000 vogliono veramente migliorare sul grado?, magari di quei 100 iniziali il 90%, ma dei 1000 successivi solo il 50%.. son discorsi...
voglio dire per concludere, che qualsiasi affermazione si faccia, e mi ci metto tranquillamente in mezzo anche io, non ha senso e valore senza un approccio rigoroso.
ad esempio qual è la prova che ci fa dire che la scalata è "peggiorata"? quali i numeri?
non bastano le "sensazioni".. con le sensazioni si può discutere ma non si va da molte parti.. lo stesso discorso è trasferibile all'allenamento, se ne può parlare all'infinito, ma nessuno può dire che questo metodo ha veramente funzionato oppure no, troppi fattori in gioco, troppe variabili, e soprattutto nessuna ricerca seria. perciò il problema non è tanto del fantomatico peggioramento della scalata (come è possibile provarlo?) quanto sul cosa fare in palestra per ottenere i migliori effetti sul gesto specifico-roccia (per chi va su roccia). dunque, giustamente è un problema di metodologia e anche di divulgazione della metodologia.. sulla quale comunque ognuno può dire ciò che vuole.