da Falco5x » mer giu 01, 2011 22:33 pm
da Sbob » mer giu 01, 2011 22:41 pm
Falco5x ha scritto:Gli italiani all'estero si occupino dei problemi esteri.
Al posto loro facciamo invece votare gli immigrati che lavorano e vivono qui regolarmente, e pagano le tasse.
da spaceC » mer giu 01, 2011 22:55 pm
Sbob ha scritto:54%+1
Nel quorum rientrano anche gli italiani all'estero, che però rischiano di non poter votare: con la sentenza della Corte Costituzionale il quesito sul nucleare dovrà essere modificato, e gli italiani all'estero potrebbero non ricevere in tempo le schede per votare per corrispondenza.
In tal caso, considerato che gli italiani all'estero sono circa 3 milioni, la soglia rischia di alzarsi al 54%...
da spaceC » mer giu 01, 2011 23:00 pm
Falco5x ha scritto:Gli italiani all'estero si occupino dei problemi esteri.
Al posto loro facciamo invece votare gli immigrati che lavorano e vivono qui regolarmente, e pagano le tasse.
da Sbob » mer giu 01, 2011 23:15 pm
da il.bruno » gio giu 02, 2011 0:26 am
1. L'Assemblea d'ambito nel rispetto del principio di unitarietà, efficienza, efficacia ed economicità affida la gestione del servizio idrico integrato secondo le disposizioni in materia di servizi pubblici locali
[...]
c) a società di capitali individuate attraverso l'espletamento di gare [...]
2. L'Autorità di regolazione, di concerto con le Regioni, con apposito Regolamento definisce la metodologia per la determinazione della tariffa per usi civili e industriali nonché le modalità per la revisione periodica, tenendo conto:
a) della qualità del servizio idrico fornito, dell'uso razionale della risorsa, con penalizzazione per gli usi impropri e gli sprechi;
b) del costo delle opere e degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
c) dei costi di gestione delle opere e degli impianti;
d) dei contributi ai costi di gestione delle aree di salvaguardia, ai costi necessari a garantire la cura del territorio, la manutenzione dei bacini idrografici, la tutela dei corpi idrici, in particolare nei territori montani;
e) della remunerazione dell'attività industriale, secondo i criteri stabiliti dall?Autorità di regolazione;
f) della quota della tariffa da destinare agli investimenti e della quota della tariffa da versare nel Fondo di riequilibrio territoriale di cui all?articolo 15.
3. La tariffa deve incentivare il risparmio idrico e l?uso efficiente della risorsa.
da Sbob » gio giu 02, 2011 0:31 am
da il.bruno » gio giu 02, 2011 0:41 am
Art. 7.
Strategia energetica nazionale
1. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, definisce la «Strategia energetica nazionale», che indica le priorità per il breve ed il lungo periodo e reca la determinazione delle misure necessarie per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, i seguenti obiettivi:
a) diversificazione delle fonti di energia e delle aree geografiche di approvvigionamento;
b) miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo;
c) promozione delle fonti rinnovabili di energia e dell'efficienza energetica;
d) realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare;
d-bis) promozione della ricerca sul nucleare di quarta generazione o da fusione;
e) incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica;
f) sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;
g) garanzia di adeguati livelli di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori.
1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell?Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell?ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l?incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell?energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell?Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali.
da il.bruno » gio giu 02, 2011 0:47 am
Sbob ha scritto:Sai che c***o mi frega a me della posizione del PD.
Ti pensavo una persona capace di un pensiero indipendente, invece anche sul merito di una legge la metti sul "PD vs. PDL"
da Sbob » gio giu 02, 2011 0:49 am
il.bruno ha scritto:vi invito a leggere gli articoli 9 e 10 (pagine 9 e 10) di questa proposta di legge del PD, che sostiene il referendum, del 21/10/2010, a referendum ormai avviati.
http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/acqua_ddl110161.pdf
dall'articolo 91. L'Assemblea d'ambito nel rispetto del principio di unitarietà, efficienza, efficacia ed economicità affida la gestione del servizio idrico integrato secondo le disposizioni in materia di servizi pubblici locali
[...]
c) a società di capitali individuate attraverso l'espletamento di gare [...]
Almeno cita bene, per favore.
L'articolo 9 proposto dal PD lascia la libertà di affidare la gestione dell'acquaa) a società a capitale interamente pubblico [...]
b) a società a partecipazione mista pubblica e privata [...]
c) a società di capitali [...]
Lascia quindi la libertà al comune di affidare la gestione dell'acqua al pubblico o al privato.
Le legge attuale invece all'art. 23-bis comma 2 impone questoIl conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica,
da il.bruno » gio giu 02, 2011 1:07 am
da Sbob » gio giu 02, 2011 1:15 am
il.bruno ha scritto:nel decreto omnibus convertito in legge settimana scorsa dalla camera l'articolo 7 di quella legge è stato abrogato. di fatto si è andati nella direzione voluta dai referendari.
oggi la cassazione ha trasformato il quesito per cui sono state raccolte le firme in quello per l'abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto omnibus convertito settimana scorsa
Articolo 5 comma 1:1. Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell?Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.
8. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell?ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, adotta la Strategia energetica nazionale, che individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l?incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell?energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali. Nella definizione della Strategia, il Consiglio dei Ministri tiene conto delle valutazioni effettuate a livello di Unione europea e a livello internazionale sulla sicurezza delle tecnologie disponibili, degli obiettivi fissati a livello di Unione europea e a livello internazionale in materia di cambiamenti climatici, delle indicazioni dell?Unione europea e degli organismi internazionali in materia di scenari energetici e ambientali.
l'articolo 8, invece, non contiene nemmeno la parola nucleare, cosìcome non contiene la parola atomo o qualunque cosa possa avere a che fare con il nucleare.
contiene invece l'indicazione di stendere un piano energetico nazionale, che sarebbe cosa buona e giusta (a dire poco).
abroghiamolo e non avremo mai il piano energetico nazionale.
fossi uno che ha firmato il referendum, mi girerebbero le balle. uno firma per una cosa e si trova ad aver sostenuto delle cose che non c'entrano una mazza.
da Sbob » gio giu 02, 2011 1:27 am
il.bruno ha scritto:il decreto ronchi, comunque, dice alla lettera a) a favore di imprenditori o società in qualunque forma costituite (e quindi anche di proprietà pubblica). impone invece una partecipazione al 40% del privato solo in caso di affidamento in house.
un ingresso dei privati al 40% (con scelta del socio privato mediante gara pubblica) come previsto dal decreto ronchi alla lettera b) del comma citato dovrebbe garantire una maggior efficienza della società (se no il privato non ci entra)
una maggior capacità di comportarsi in modo efficiente anche in quei casi di affidamento in house nei quali i comuni solitamente finiscono per mettere gli amici degli amici e fa niente se il servizio fa schifo.
dovrebbe poi anche impedire il malvezzo di tenere le tariffe basse che poi tanto ripiana il comune con la fiscalità generale (con il risultato che dove il servizio è efficiente e ci sono pochi sprechi costa uguale o di più che dove il servizio è inefficiente e l'acquedotto è pieno di falle).
hai poi saltato a pie' pari il capitolo remunerazione.
da il.bruno » gio giu 02, 2011 8:25 am
Sbob ha scritto:Resta però l'obbligo della gara d'appalto, in cui partecipano alla pari pubblico e privato.
In regime di concorrenza generalmente questo coincide con una maggiore efficienza, in regime di monopolio di solito avviene il contrario.
L'obbligo di presenza del privato impedisce inoltre di avere una società che non sia a fini di lucro.
E il privato che entra non è amico di amici? Solo che oltre ad uno stipendio vuole pure i dividendi...
da Sbob » gio giu 02, 2011 11:32 am
da Falco5x » gio giu 02, 2011 11:43 am
Sbob ha scritto:Ma appunto, un privato ha interessi diversi dal pubblico
da il.bruno » gio giu 02, 2011 20:11 pm
da Falco5x » gio giu 02, 2011 20:39 pm
da il.bruno » ven giu 03, 2011 9:33 am
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