AChegul ha scritto:come come!?Un paio di anni fa ho fatto un trekking di 6 giorni partendo dalla Plosedettagli prego...
Subito pronti a delucidazioni in merito

Giorno 1: Dalla Plose ci siamo mossi verso il Passo Rodella e poi verso il Passo delle Erbe, quindi siamo saliti alla Forcella De Putia dalla quale abbiamo raggiunto il Rifugio Genova dove abbiamo pernottato.
Giorno2: Dal rifugio Genova siamo tornati leggermente indietro verso la forcella del giorno precedente e abbiamo intrapreso la facile ferrata che porta alla cima del Putia. Questa ferrata è semplice e solitamente affollata ma percorrerla vale la pena non fosse altro che per il paesaggio stupendo che si gode dalla vetta. Verso il tardo pomeriggio siamo tornati al Genova a goderci il tramonto estivo sulla Valle di Funes e sulle Odle di Funes. Se non ve ne foste accorti, questo trekking è stato una vacanza all' insegna del relax e infatti ce la siamo presa decisamente comoda

Giorno3: Dal Genova siamo scesi nella valle di Funes al cospetto delle maestose e aguzze forme delle Odle. L' idea era di pernottare al rifugio Brogles ma una volta raggiuntolo abbiamo appreso, nostro malgrado, che era al completo e, visto che non avevamo prenotato, non ci avrebbero ospitato. Questo inconveniente ci ha costretti a scendere fino a Ortisei dove abbiamo alloggiato un bel garni e ci siamo anche concessi una pizza per cena (per la cronaca durante questo trekking sono addirittura ingrassato

Giorno4: il giorno seguente siamo andati al supermercato a rifornirci di viveri di conforto e abbiamo aspettato un amico di Valdobbiadene che ci ha raggiunto a Ortisei perchè, causa impegni lavorativi, non era potuto partire con noi. In tarda mattinata abbiamo preso la funivia che porta sull' Alpe di Siusi e qui si è aperto davanti ai nostri occhi un panorama incredibile: una grande distesa di prati ondulati e puntaggiati di fiori con il cielo azzurro su cui si stagliano i Denti di Terrarossa e il Gruppo dello Sciliar con l' inconfondibile sagoma della Punta Santner. A questo punto abbiamo attraversato l' Alpe raggiungendo i piedi dello Sciliar da cui abbiamo intrapreso la salita che ci ha portato al rifugio Bolzano dove abbiamo pernottato.
Giorno 5: dal Rifugio Bolzano ci siamo mossi dietro i Denti per andare al Rifugio Alpe di Tires sito sulla forcella che congiunge i Denti di Terrarossa al gruppo del Catinaccio. Da dietro il rifugio abbiamo attaccato una bella ferrata che corre in cresta ai Denti e torna verso lo Sciliar e siamo cos'ì ritornati al rifugio Bolzano dove abbiamo pernottato di nuovo.
Giorno 6: il sesto giorno ci siamo mossi di nuovo verso il rifugio Alpe di Tires dal quale abbiamo iniziato la salita verso il Catinaccio. Attraverso il passo del Molignon e il passo Principe siamo giunti al cospetto delle Torri del Vajolet e dunque all' omonimo rifugio (situato sotto le Torri del Vajolet) dove pernottiamo.
Giorno 7: dal Rifugio Vajolet risaliamo un po' e poi deviamo verso il passo di Antermoia dal quale poi scendiamo all' omonimo laghetto vicino all' omonimo rifugio in cui ci fermiamo a rinpinzarci. Purtroppo il tempo si guasta e tornando al rifugio Vajolet ci becchiamo un temporale dalle mille e una notte che ci inzuppa completamente.
Giorno 8: l' ottavo giorno avremmo dovuto scollinare sul versante che dà sul lago di Carezza ( avremmo dovuto fare una ferrata che porta a un passo di cui non ricordo il nome) ma quando ci siamo svegliati abbiamo trovato un paesaggio invernale visto che tutto era coperto da 15 cm di neve fresca (eravamo alla metà di luglio). Così siamo stati costretti a scendere fino al rifugio Gardeccia e da qui con i mezzi pubblici siamo tornati a Bressanone.
E' stato un bel giro, tranquillo e rilassante. Queste montagne sono meravigliose anche se devo dire che il sovraffollamento (troppa gente

