Misantropia

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Misantropia

Messaggioda Roberto » dom mar 20, 2011 16:43 pm

Mercoledì 8 luglio
Arrivo sotto la parete con lo stesso orario di qualche giorno fa, il cielo è coperto, fa freddo e c? è vento, l? idea di attaccare ad arrampicare non mi attrae per niente. Mi rannicchio sotto il solito masso ed aspetto.
Mi piace starmene accoccolato qua, raggomitolato quasi come fossi un lupo o un orso. Non mi sento fuori luogo in questo ambiente che pure dovrebbe intimorirmi e mi rilasso al punto di appisolarmi. Non so se questo è un segnale positivo o meno. Questa mia deriva asociale me la porto appresso da sempre ed ora, che sono anche vecchio, mi pare si stia accentuando. Sto meglio qui che in mezzo alla gente, mi mette a disagio la folla. Non mi piace affatto l? umanità che ho intorno, così superficiale, arrivista, arrogante e intollerante. Trovo ancora piacevole passare una serata tra amici, ma che siano pochi e ben scelti, altrimenti perdo il buon umore è mi isolo un po. Lo so, sono io il problema, ma gli altri certo non aiutano a farmi venire il piacere di stare in compagnia. Qua, nascosto in un buco in mezzo alla montagna, ad un ora in cui è più facile incontrare i caprioli che gli umani, mi sento bene, tanto bene che faccio fatica a decidermi di uscire. Sono più di due ore che aspetto, il vento si è calmato ed il sole scalda la roccia.
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Messaggioda crodaiolo » dom mar 20, 2011 17:16 pm

Bello.
Al solito... è un attimo immedesimarsi nello stato d'animo che descrivi, ma stavolta non sai quanto ti senta "vicino"...
- Sei sempre più scorbutico! - mi ha apostrofato mia moglie pochi giorni fa, e forse ha ragione :
è come se col tempo tornasse a galla una sorta di predisposizione che fin da bambino,
in situazioni di gruppo malsopportate, mi vuole "ricciOrso": avulso, scontroso e compiaciuto pergiunta.
Fossi in te, conscio che i tempi si possan fare anche peggiori... me la terrei stretta quella tana! :wink:
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Messaggioda Falco5x » dom mar 20, 2011 17:40 pm

Del post di Roberto potrei condividere ogni parola tranne il titolo.

Non credo si tratti di misantropia, penso piuttosto si tratti di alienità, nel senso che troviamo sempre più difficile sentirci tra i ?nostri? in mezzo alla gente quando si è e si è stati uomini di montagna. Quella condivisione di sentimenti che noi amiamo, tra i nostri simili la riscontriamo cosa sempre più rara e allora ci ritiriamo dove siamo certi di rimanere con qualcuno che davvero ci comprende: noi stessi. Ma la familiarità con il nostro essere non implica per forza l?odio verso gli altri, solo che a volte abbiamo bisogno di ricaricare le pile e allora ci comportiamo da selvatici.

E nelle rocce riscontriamo specchi meravigliosi, all?interno dei quali rivediamo le mille esperienze vissute tra esse, e moltissime di queste ci rappresentano più forti di quanto siamo oggi, e più giovani, più belli, più sereni, più liberi. Le rocce sono specchi magici del tempo che decantano il ricordo mediante il meccanismo della trasfigurazione, e creano ambienti che prima di essere fisici sono luoghi della memoria nei quali amiamo sperderci. Se non fosse così le vedremmo quali realmente sono, cioè aridi e arcigni mucchi di pietre, così come le vedono gran parte dei nostri simili. Ma noi invece tra esse ci sentiamo come sotto l?effetto di droghe antiche e vi cogliamo i sentori di essenze intime con le quali le impregnammo un numero imprecisato di anni addietro, come se su esse avessimo marcato il nostro territorio e adesso percepissimo con struggente nostalgia gli effluvi di un?antica orina che riconosciamo per nostra.

E alla fine, così ricaricati, non è detto che scendendo a valle e reimmergendoci nella società degli uomini non ci scopriamo verso di essi anche un pelo più ben disposti e tolleranti.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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Re: Misantropia

Messaggioda tatone » dom mar 20, 2011 17:42 pm

Roberto ha scritto:Mercoledì 8 luglio
Arrivo sotto la parete con lo stesso orario di qualche giorno fa, il cielo è coperto, fa freddo e c? è vento, l? idea di attaccare ad arrampicare non mi attrae per niente. Mi rannicchio sotto il solito masso ed aspetto.
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NO NO, non sei tu...
il problema è giusto quello che hai scritto la riga sopra!!!
* * * *
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Messaggioda arteriolupin » dom mar 20, 2011 19:11 pm

Caro Roberto,

non è misantropia. E' desiderio di usare bene l'unica ricchezza che è a nostra disposizione, ovvero il nostro tempo.

Tale ricchezza va data solo a chi merita, altrimenti ce la dobbiamo godere noi, in santa pace.

Nel mio piccolo, pur avendo sempre svolto lavori a stretto contatto con le persone, ho sempre trattato come "sacro" il mio proprio tempo, quello da dedicare a me stesso. Non mi sento un orso per questo. Anzi, sinceramente non me ne frega nulla. Ho perfino imparato ad astrarmi in modo mirabile... riesco ad astrarmi e pensare i casi miei anche mentre parlo con le persone, se non mi interessano oltre un certo limite... Partono in automatico una serie di cazzate, di battute... Loro sono contenti, sembro simpatico e nel frattempo ho pensato ai casi miei...

Questa è stata per anni la mia salvezza e lo è ancora adesso per ogni volta in cui non riesco a trovare un qualche "grottino" o qualche tratto dove essere solo con i miei amatissimi pensieri.

Una cosa, però... Non ho mai pensato di essere io il problema o che il problema fossero gli altri... Siamo così, ognuno per sé, inutile giudicarci o giudicare... Il tempo è poco, va goduto o regalato solo a chi lo merita.

Su un cocuzzolo, su una cresta, o nella meravigliosa solitudine parallela di due che salgono in cordata, ho la mente felice senza dovermi sentire un orso o un alieno... Sono solo me stesso. Ma riesco ad esserlo anche in mezzo al caos di una città, come nel silenzio religioso id una biblioteca... O mentre attendo di vedere muoversi la punta della canna, speranzoso di allamare un qualche buon pesciolino...

Cercare sé stessi non è atto da orsi, ma da esseri pensanti. Rifuggire la perdita id tempo o le persone con le quali non ti trovi bene non è atto da misantropi, ma da persone che sanno cosa vogliono e che si rispettano.

Adios
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda granparadiso » dom mar 20, 2011 20:19 pm

Che dire...da ignorante che sono non so neanche che significa misantropia :oops:
Però provo a dire la mia.


Leggendo le parole di Roberto, mi sorge spontanea una domanda, anzi, una riflessione.
Non è che con il nostro modo di andare e vivere la montagna rischiamo di isolarci noi stessi dal resto che ci circonda?
Nel senso: sono tornato proprio adesso da un pranzo con Amici di vecchia data, e, per un attimo, mi sono trovato fuori luogo, sino a quando qualcuno ha cominciato a parlare di ciaspole e cose del genere, insomma, di montagna, solo allora mi sono reso conto di entrare a pieno nel "gruppo", perchè parlavamo di qualcosa che conosco, non che ce ne fosse stato bisogno, perchè si parla di Amici con la A maiuscola e anche il silenzio sarebbe stato consono alla situazione, però, da quel momento, mi sono sentito più a mio agio.

Da quì la mia riflessione: che forse siamo noi che cerchiamo qualcosa che solo la solitudine dentro un buco o il solo stare da soli sotto una via e aspettare il momento giusto per attaccare ( o tornare a casa ) ci può dare quella serenità che cerchiamo?

Spero si sia capito quello che volevo dire, forse qualche grappa di troppo mi anno confuso le idee :oops:

Però....questo volevo dire, magari....siamo noi che non riusciamo più a stare con gli altri
:( :oops:

va bè và.....mi vado a fare un' altra grappa....................tanto ormai........
babbo....
è....
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Messaggioda Davide62 » dom mar 20, 2011 20:32 pm

Con la "vecchiezza" si accentuano i tratti scomodi della propria personalità.
Non sei vecchio ma maturissimo :wink: e indubbiamente ti riconosco.
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Messaggioda Roberto » dom mar 20, 2011 20:37 pm

Comunque io mi trovo sempre a disagio tra le persone, anche se non è una folla, basta che siamo un gruppo, specie se non ben conosciuti.
Forse è anche timidezza, ma l' impressione che ho quando sto tra tanta gente, come al ristoprante, al cinema o in un supermercato, è di leggera repulsioone verso gli altri. Noto la bruttezza, la cialtroneria, le cose brutte. Tutti mi sembrano un po mostruosi, volgari.
Io la chiamerei misantropia, bella e buona ed anche un tantino patologica.
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Messaggioda albertograia » dom mar 20, 2011 20:41 pm

alcune sensazioni ci accomunano...
proprio questa sera, proprio in questo momento ritorno da una piccola passeggiata in solitudine dal mio montarozzo, ero con degli amici al bar e mi sentivo fuori luogo, le risate erano diventate fastidiose,, addosso il peso di una giornata quasi primaverile non spesa sul verticale, al momento del ritorno decido di non rientrare e tirare dritto, lento salgo fino al solito posto , lascio la macchina e nella sera che diventa notte cammino in solitudine, fino a una roccia dove mi siedo ad ascoltare, e mi sento bene, ma proprio bene, niente suoni niente risate, nessun aperitivo, io da solo, certo una solitudine addomesticata, ma è come un rifugio momentaneo e penso, perchè amo stare cosi da solo nel silenzio?
E già mi rendo conto che sto sbagliando, perchè quel pensiero mi allontata da quel silenzio, da quella luce che ancora è li nel cielo.
quante volte mi sono sentito inadeguato, quante volte desidero vagabondare da solo, sapete cosa vorrei, non pensare, non volere trovare una ragione, vorrei essere libero di godere totalmente di quella solitudine senza sensi di colpa, chissa pian piano forse riusciro a farlo, me lo riprometto cosi tante volte.........
ora sono qui a raccontare e forse era meglio rimanere ancora un poco lassu, e allora penso che non trovero mai il mio luogo, e proprio forse per questo senso di non appartenenza vaghiamo fino a linee verticali e ci aggrappiamo a luoghi improbabili.
Il grado non esiste........................................
esiste, esiste :(
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Messaggioda granparadiso » dom mar 20, 2011 21:42 pm

Roberto ha scritto:Comunque io mi trovo sempre a disagio tra le persone, anche se non è una folla, basta che siamo un gruppo, specie se non ben conosciuti.
Forse è anche timidezza, ma l' impressione che ho quando sto tra tanta gente, come al ristoprante, al cinema o in un supermercato, è di leggera repulsioone verso gli altri. Noto la bruttezza, la cialtroneria, le cose brutte. Tutti mi sembrano un po mostruosi, volgari.
Io la chiamerei misantropia, bella e buona ed anche un tantino patologica.


Forse dipende da che punto di vista guardiamo le "altre persone" secondo me, probabilmente il non riconoscerci nelle azioni o comportamenti altrui ci porta ad avere un senso di distacco e giudizio negativo dagli "altri", pur non conosciendo il modo di tirare avanti la carretta degli altri.

Forse, e dico, forse, siamo un pò egoisti, pensando il nostro modo di vivere e di tirare avanti migliore e più "giusto" da quello degli "altri".

In fondo, tutto il nostro fare e comportamento dipende da cosa la vita ci da.
babbo....
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Messaggioda Bergsteigerin » lun apr 25, 2011 15:13 pm

La misantropia è una malattia o lo è la quotidianità della città?

Tanti saluti dal vostro Marzullo.
Ultima modifica di Bergsteigerin il mar apr 26, 2011 0:45 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun apr 25, 2011 17:37 pm

"ma niente è più dolce che occupare le serene regioni elevate, ben fortificate dalla dottrina dei sapienti, da dove tu possa guardare dall'alto gli altri, e vederli errare e cercare, andando alla cieca, la via della vita, competere in ingegno, rivaleggiare in nobiltà, affannarsi giorno e notte con enorme fatica per assurgere a somma ricchezza e impadronirsi del potere" (lucrezio)

en passant, buon 25 aprile (un po' in ritardo)
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Messaggioda Roberto » lun apr 25, 2011 22:27 pm

Soli non lo si è mai. La compagnia autarchica che mi faccio è diversa e non meno compagnia di quella di un amico. Da solo sento e penso cose che con altri non troverei. Quello che incontro, quello che faccio, suscita in me sensazioni più profonde, in ogni caso diverse da quelle che avrei insieme ad un compagno.

Un estate solo al Gran Sasso

Venerdì 20 luglio 2007
Questa estate la voglio passare scalando da solo, libero da discussioni e mediazioni. Dopo tanti anni di scalate con chi capita, con belli e brutti e dopo che Ezio è andato dritto alla curva della sua vita, non mi sento di condividere con altri l? ormai in condivisibile.
Sono diventato misantropo, solo da solo, mi ritrovo.
Solo? ? Sono certo che sono solo?
Già dal momento che mi avvio lungo il sentiero che passa dall? albergo diruto e mi sposto sul lato destro della cresta per evitare la fatica dell? appettata, eccolo ancora vicino a me. Lo vedo chiaro, attraverso il ricordo.
Come sempre, in questo punto Ezio torna e ripenso a quella volta che salivamo carichi come somari, verso il rifugio, pieni di attese e curiosità per la prossima via che avremmo aperto.
Giungo all? arrivo della seggiovia e mi fermo un attimo ad osservare la cresta nord dell? Anticima. Ancora una volta Ezio mi fa notare che secondo lui di la ci potrebbe passare una nuova via. Tutte le volte me lo rammenta, ormai da 4 anni.
Comincio a traversare sui prati del Ventricini, sotto la nord del Corno Piccolo e della Prima Spalla. Ezio mi indica la bella placca in alto, per lui dobbiamo andare senza indugi. Ed infatti andammo e aprimmo la nostra ultima via.
Poi scendo il canale dell? Inferno e giungo sotto la Terza Spalla. Scavo un po di spazio piatto in cima alla sottile crestina erbosa che è davanti alla parete e mi sistemo per dormire.
Non faccio a tempo ad assopirmi ed eccolo ancora accanto a me, mi da delle involontarie gomitate mentre si massaggia per resistere al freddo, come quella volta sulla Nord del Camicia. Anzi, sono di nuovo in quel buco, stretto a lui mentre aspettiamo che faccia giorno per terminare la nostra Vacanze romane.

Sabato 21 luglio
La mattina presto attacco la mia arrampicata solitaria ed anche se non ho nulla da ricordare di Ezio su questa parete, ogni tanto lo vedo con la coda dell? occhio; lui c? è sempre quando sono solo.
Scalo anche la Seconda Spalla e all? imbrunire sono in cima.
E? tardi, mi sistemo per un secondo bivacco e non mi meraviglio affatto quando sento la prima gomitata.

Domenica 22 luglio
La mattina è freddo, il vento è fortissimo ed io sono anche stanco. Senza indugi rinuncio alla mia idea di continuare per la Prima Spalla e inizio a scendere per il Camino Bonacossa.
Rientro mesto ma non insoddisfatto, ho passato due giorni con il mio amico Ezio.

14/10/2007
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Messaggioda North Face » lun apr 25, 2011 23:20 pm

..tutto molto bello..però un po' più di "fiducia nel prossimo" magari non guasterebbe....
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Messaggioda Enzolino » mar apr 26, 2011 15:06 pm

Roberto.
Perche' scrivi in un forum?
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Messaggioda Roberto » mar apr 26, 2011 15:12 pm

Enzolino ha scritto:Roberto.
Perche' scrivi in un forum?
Questo pezzo non è inedito, è uscito su l'Appennino di qualche anno fa.
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Messaggioda Falco5x » mar apr 26, 2011 15:21 pm

Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:Roberto.
Perche' scrivi in un forum?
Questo pezzo non è inedito, è uscito su l'Appennino di qualche anno fa.

Un vero misantropo non racconta niente a nessuno, perché raccontare è condividere. Condividere però in modo non "live", ma in differita, dopo aver metabolizzato l'esperienza; un'esperienza che vissuta in solitaria è stata naturalmente più forte, più completa.
Una condivisione insomma più meditata e profonda, non disturbata dai dettagli della contingenza del momento, più pulita, decantata.
Insomma, per intendere tutto ciò "misantropia" non mi sembra il termine giusto.
La definizione appropriata però non l'ho ancora trovata, e non so se la troverò.
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Messaggioda Enzolino » mar apr 26, 2011 15:21 pm

Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:Roberto.
Perche' scrivi in un forum?
Questo pezzo non è inedito, è uscito su l'Appennino di qualche anno fa.
Vedo una contraddizione.

Una parte di te e' in risonanza con le altezze, si sente in qualche modo al di sopra delle debolezze umane ("superficiale, arrivista, arrogante e intollerante"), ma un'altra parte di te scende a valle e comunica con l'umanita' ... con cui si mescola e con cui, chissa', condivide le debolezze ...
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Messaggioda Roberto » mar apr 26, 2011 15:46 pm

Enzolino ha scritto:
Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:Roberto.
Perche' scrivi in un forum?
Questo pezzo non è inedito, è uscito su l'Appennino di qualche anno fa.
Vedo una contraddizione.

Una parte di te e' in risonanza con le altezze, si sente in qualche modo al di sopra delle debolezze umane ("superficiale, arrivista, arrogante e intollerante"), ma un'altra parte di te scende a valle e comunica con l'umanita' ... con cui si mescola e con cui, chissa', condivide le debolezze ...


A parte qualche sega mentale che ogni tanto mi faccio, a me piace piacere.
Sono certo che tante cose che ho fatto non le avrei fatte se non c' era qualcun altro che speravo mi dicesse "ammazza che bravo che sei stato!" Non avrebbe senso fare una prima, che poi è cercare di non essere secondi o terzi agli occhi degli altri. Con questo non sono vanesio, sono solo umano, con tutte le debolezze che comporta.
Resto un animale sociale, solo che a volte mi trovo un poco a disagio in compagnia e sto quasi sempre bene da solo.
Il forum è il surrogato della compagnia, stai con gli altri ma condividi solo la parola scritta. In compagnia solo ora, che viaggio per i cinquantasette, ho imparato a colloquiare ed avere anche una decente dialettica, prima mi si intrecciavano le mani come a Fantozzi.
Contraddizioni umane, appunto.
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Messaggioda Enzolino » mar apr 26, 2011 16:07 pm

Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:
Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:Roberto.
Perche' scrivi in un forum?
Questo pezzo non è inedito, è uscito su l'Appennino di qualche anno fa.
Vedo una contraddizione.

Una parte di te e' in risonanza con le altezze, si sente in qualche modo al di sopra delle debolezze umane ("superficiale, arrivista, arrogante e intollerante"), ma un'altra parte di te scende a valle e comunica con l'umanita' ... con cui si mescola e con cui, chissa', condivide le debolezze ...


A parte qualche sega mentale che ogni tanto mi faccio, a me piace piacere.
Sono certo che tante cose che ho fatto non le avrei fatte se non c' era qualcun altro che speravo mi dicesse "ammazza che bravo che sei stato!" Non avrebbe senso fare una prima, che poi è cercare di non essere secondi o terzi agli occhi degli altri. Con questo non sono vanesio, sono solo umano, con tutte le debolezze che comporta.
Resto un animale sociale, solo che a volte mi trovo un poco a disagio in compagnia e sto quasi sempre bene da solo.
Il forum è il surrogato della compagnia, stai con gli altri ma condividi solo la parola scritta. In compagnia solo ora, che viaggio per i cinquantasette, ho imparato a colloquiare ed avere anche una decente dialettica, prima mi si intrecciavano le mani come a Fantozzi.
Contraddizioni umane, appunto.
Insomma ... a valle diventi come quelle persone che, quando sei in montagna, detesti ...

... mmm ...

... schizofrenia ...

:smt003 ... scherzo ... :wink:
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