Picchio ha scritto:Una cosa è certa: le radiazioni sono qualcosa che si paga per generazioni e generazioni. Ci sono isotopi che scompaiono in una quindicina d?anni, ma ce ne sono altri che impiegano MILIONI di anni prima di andarsene. Di leucemie causate da Chernobyl si sta ancora morendo oggi? e lo stesso accadrà per qualsiasi disastro nucleare, al di là di quello che diranno i media.
Gli isotopi problematici in caso di incidente sono quelli con emivita breve e media, nei primi giorni lo iodio 131 (8 giorni), seguiti da cesio e stronzio (30 anni), mentre quelli con emivita lunga non fanno male perché non sono seriamente radioattivi. Gli isotopi a emivita lunga sono problematici solo per quanto riguarda le scorie, dove, pur essendo pochissimo radioattivi, sono ad alta concentrazione.
I conti su Chernobyl sono stati fatti, i 5000 morti stimati riguardano le morti direttamente imputabili all'incidente (68) e la mortalità in eccesso per tumori (stimata) passata, presente e futura.
Non dimentichiamo inoltre che un disastro come Chernobyl non potrà più accadere su centrali moderne che sono pensate per essere intrinsecamente stabili, al contrario degli RBMK.
Se devo guardare i pericoli intorno a me, mi preoccupano le dighe che ho sopra la testa (ce ne sono almeno due che potrebbero spazzarmi via come uno sciaquone), o il termovalorizzatore che vogliono costruirmi vicino a casa che una eventuale centrale nucleare. Se potessi scegliere farei smontare le due dighe e cancellare il termovalorizzatore in cambio di una nucleare moderna.