mi sarebbe dispiaciuto molto non poterla salutare. veramente mi dispiace molto anche salutarla... tu lo sai, oltre ad essere stata una mia paziente lei era anche la mia figlioccia... forse perchè ci assomigliavamo così tanto, tanto da scambiarci per madre e figlia, tutte e due longilinee tutte e due con le labbra enormi... o forse perchè aveva l'età di mio figlio e andava a scuola con lui, insomma non lo so perchè ma la madre e i fratelli anni e anni fa mi chiesero di farle da madrina anche se ero dichiaratamente atea.
e io da atea dichiarata feci da madrina a questa mia figlioccia.
aveva sette anni quando ci siamo conosciute. i suoi quaderni di seconda elementare erano perfetti e ordianti altro che quelli di mio figlio! e i suoi diesegni erano una tavolozza di colore. poi lentamente l'encefalite postmorbillosa le iniziò a rubare pezzi di vita. erano anni che non scriveva, non parlava, non camminava, non mangiava da sola.
stamattina ha trovato il suo pacchetto di natale e lo ha aperto dentro c'era la libertà. si è tolta di dosso il suo corpo e se l'è infilata come fosse una maglietta. poi è andata via.
sono arrivata a salutarla che aveva ancora le mani calde. il freddo non ci piaceva, nè a me nè a lei. quando era piccola facevamo sempre le corse per scaldarci fino a che non le venivano tutte le guance rosse e sfregavamo le mani forte forte per farle tronare calde.
mi piace che abbia voluto farmi questo regalo e che abbia aspettato per andare via in modo che io potessi sentire ancora il suo calore.
ora da vera atea dichiarata vorrei per un attimo diventare credente e credere in un altra vita e in un altro mondo magari pieno di sole. vorrei credere che lei stia seduta a disegnare sorridendo tra i suoi mille colori, anche se non la posso vedere è bello saperla sorridente.
è bello poterle dire Ciao piccola, buon viaggio... corri forte fino a che le tue guance non diventano rosse rosse

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