Cosa vi dà la natura in genere a livello psicologico?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda Drugo Lebowsky » lun dic 20, 2010 11:00 am

arteriolupin ha scritto:
ARI DAJE


ma come parli??? :? :evil:
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Messaggioda milla » lun dic 20, 2010 11:06 am

stil novo ha scritto:rovinando ??? :evil:

come sarebbe a dire ? :evil:

che ci stai ad offende ? :evil:


Ohibò!!! Or ora sei tu che non mi comprendi! Mi sto adeguando alle vostre prese in giro e, quando sono in vena, entro nella vostra ottica... Altrimenti non avrebbe senso il mio "permanere" qui, non credi? 8O
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Messaggioda arteriolupin » lun dic 20, 2010 11:09 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
arteriolupin ha scritto:
ARI DAJE


ma come parli??? :? :evil:



come parlo io?

E' un mantra vecchio di duemila anni, non dipende da me...

DRUO CUEA è antico sanscrito, vuol dire "che la saggezza del mondo possa essere con te"...
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Messaggioda milla » lun dic 20, 2010 11:09 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
arteriolupin ha scritto:
ARI DAJE


ma come parli??? :? :evil:



ARI DAJE proviene da "antiche tradizioni romane"... A Roma sta a significare: ANCORA... Or ora, io non so se Arterio l'ha usato per tale, simile scopo... :?:
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Messaggioda stil novo » lun dic 20, 2010 11:33 am

semplicemente non so usare le faccine.

che nacquero come stringhe alfabetiche utili proprio a dirimere, entro qualche misura, pur semplificata, le ambiguità proprie di una comunicazione scritta priva di tutti gli elementi di contesto e di espressività non verbale che tanto peso hanno nella qualità della ricezione da parte dell'interlocutore.

in realtà mentre usavo le faccine arrabbiate, avevo il mio solito sereno sorriso ebetoide.

:lol:
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Messaggioda arteriolupin » lun dic 20, 2010 11:40 am

milla ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:
arteriolupin ha scritto:
ARI DAJE


ma come parli??? :? :evil:



ARI DAJE proviene da "antiche tradizioni romane"... A Roma sta a significare: ANCORA... Or ora, io non so se Arterio l'ha usato per tale, simile scopo... :?:


Ritenevo che l'effetto paradossale di quanto scritto (ovvero dell'esistenza di tale mantra e per di più la pretesa che lo stesso fosse in antico sanscrito) fosse estremamente chiaro e lampante.

Aridaje (ridagli) è notoriamente espressione romanesca, ormai entrata nell'uso comune dell'italico idioma (come an vedi e molte altre espressioni che rimandano a precise situazioni con altrettanto precisi rimandi a significati più o meno caratteristici). Allo stesso modo Drugo Cuea è espressione veneta di amichevole solidarietà tra maschietti del Veneto ed è entrata a far parte del bagaglio di espressioni augurali di questo e di altri forum. Riportare simili becere frasi come "mantra" è una palese iperbole a puro scopo caricaturale ed ironico.
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Messaggioda stil novo » lun dic 20, 2010 11:45 am

grazie per venire incontro alle nostre ridotte capacità mentali 8)
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Messaggioda Falco5x » lun dic 20, 2010 11:52 am

stil novo ha scritto:insomma, il paradosso è che definiamo natura come concetto in opposizione a cultura, quando in realtà natura non è altro che uno dei tanti concetti creati dalla nostra cultura.
questo paradosso genera un cortocircuito concettuale dal quale non mi sembra semplicissimo uscire.

Interessante questione, anche se io non vedo paradossi.
Noi usiamo sempre concetti per definire ciò che percepiamo, e il percepito può essere astratto oppure essere un insieme di eventi concreti e descrivibili. Ecco, io credo che la natura ricada in questo secondo caso.
Potrei proporre alcune alternative:

1-La nostra cultura può essere intesa come qualcosa che fa parte della natura stessa, intendendo la natura in senso esteso. Ma se fosse difficile considerare l'uomo e la sua cultura come un agente naturale, posso anche ridurmi ad affermare che pure gli scimpanzé hanno cultura, e loro fanno parte sicuramente della natura: dunque la loro cultura appartiene alla natura. In entrambi i casi qualche tipo di cultura fa parte realmente della natura, dunque non c'è nessun cortocircuito.

2-se per natura si intende tutto ciò che non vene modificato dalla cultura umana, allora la definizione è molto concreta anche in questo caso e ricomprende casistiche perfettamente elencabili e descrivibili, dunque i due concetti rappresentano realtà disgiunte e non c'è nessun cortocicuito.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun dic 20, 2010 11:55 am

arteriolupin ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:
arteriolupin ha scritto:
ARI DAJE


ma come parli??? :? :evil:



come parlo io?

..


si, come parli tu, proprio TU, vecchia perpetua deflorata da un don abbondio dai dubbi gusti.
TU, sottospecie di càpa longa gaya e scarsamente erettile.
TU
tu che dici a ri.. a ri... non riesco manco a scriverlo
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che rinneghi la natìa lagunare origine... tu, glottologo dei miei maròni, TU scrivi ormai da vero buzzurro
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Messaggioda stil novo » lun dic 20, 2010 12:05 pm

ma io intendevo dire che proprio il nostro approccio alla "natura" è "culturalmente" condizionato.

Il concetto di "natura" e quello che la "natura" offre alla nostra "mente" (o meglio, ciò che la nostra "mente" recepisce dalla " natura ") non sono qualcosa che si impone "in assoluto", ma dipende dalle diverse epoche, dalle diverse culture, prima ancora che dalla diversa sensibilità personale di ciascuno di noi.

prova a pensare alla storia dell'alpinismo: quanti modi diversi di concepire la montagna, da quella mitico-religiosa,
alle spedizioni scientifiche, alle espressioni di superiorità nazionalista, al concetto di attività sportiva, alla ricerca sempre più commerciale dell'affinamento dell'attrezzatura tecnica, fino alle mode più new age-orientaleggianti, delle quali Caruso è buon interprete: la ricerca di se stesso, dell'equilibro interiore, del confronto con i propri limiti ecc.
Poi si può aggiungere la ricerca di solitudine, la ricerca di autoaffermazione, il desiderio di aumentare la propria autostima e migliaia di altre cose... come lo sfruttamento e il controllo del territorio, con tutte le sfumature romanticheggianti dell'orgoglio di appartenenza, del radicamento, del sano isolamento dalla corruttela della città.
E migliaia di altre cose.

Quindi la natura è una. La montagna è una. Il nostro modo di fruirne è estremamente articolato, sfaccettato, molteplice e storicamente contestualizzabile.

Impostato in questo modo il 3D di Milla diventa interessantissimo.

Fra tutte le migliaia di sfaccettature che la montagna offre al nostro rapporto con essa, dove vi inserite voi ?
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Messaggioda Falco5x » lun dic 20, 2010 12:08 pm

Va bene, la nostra cultura individuale ci fa percepire non la natura ma i riflessi che ne ricaviamo quando ci specchiamo in essa. Era il concetto di cortocircuito che contestavo, per il resto sono d'accordo con questo tuo ultimo post.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun dic 20, 2010 15:50 pm

climbalone ha scritto:Il mondo è bello perché è vario.


sbagliato
il mondo è bello perchè è avariato.
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Messaggioda milla » lun dic 20, 2010 16:06 pm

Molto semplicemente perchè ognuno di noi ha una propria individualità Stil novo e il mio intento, aprendo questa discussione, era, anche per conoscervi un pò, capire come era vissuta, da ognuno di voi, la natura, la montagna... Siamo in un forum di montagna no? Eperbacccoooo! Dopo ben diciannove pagine mi rendo conto (a parte le battute buttate quà e là che mi hanno fatto anche sorridere non poco) 8O (e che mi hanno fatto anche alterare un pochino in alcuni casi) che siamo davvero tanti e diversi in questo mondo... Fortunatamente... aggiungo io, altrimenti non ci sarebbe mai il contraddittorio ed è molto importante invece confrontarsi anche attraverso un forum... Comunque, per non tediarvi oltremodo, parlavo del modo di percepire noi stessi quando siamo in un contesto a noi favorevole... Alle sensazioni appunto... OPPSSS... Sto di nuovo ricominciando... Ok, ok... Stop here... 8O 8O 8O :roll: :roll: :wink: :wink:
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Messaggioda giorgiolx » lun dic 20, 2010 16:15 pm

milla ha scritto:Molto semplicemente perchè ognuno di noi ha una propria individualità Stil novo e il mio intento, aprendo questa discussione, era, anche per conoscervi un pò, capire come era vissuta, da ognuno di voi, la natura, la montagna... Siamo in un forum di montagna no? Eperbacccoooo! Dopo ben diciannove pagine mi rendo conto (a parte le battute buttate quà e là che mi hanno fatto anche sorridere non poco) 8O (e che mi hanno fatto anche alterare un pochino in alcuni casi) che siamo davvero tanti e diversi in questo mondo... Fortunatamente... aggiungo io, altrimenti non ci sarebbe mai il contraddittorio ed è molto importante invece confrontarsi anche attraverso un forum... Comunque, per non tediarvi oltremodo, parlavo del modo di percepire noi stessi quando siamo in un contesto a noi favorevole... Alle sensazioni appunto... OPPSSS... Sto di nuovo ricominciando... Ok, ok... Stop here... 8O 8O 8O :roll: :roll: :wink: :wink:



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Messaggioda milla » lun dic 20, 2010 16:23 pm

giorgiolx ha scritto:
milla ha scritto:Molto semplicemente perchè ognuno di noi ha una propria individualità Stil novo e il mio intento, aprendo questa discussione, era, anche per conoscervi un pò, capire come era vissuta, da ognuno di voi, la natura, la montagna... Siamo in un forum di montagna no? Eperbacccoooo! Dopo ben diciannove pagine mi rendo conto (a parte le battute buttate quà e là che mi hanno fatto anche sorridere non poco) 8O (e che mi hanno fatto anche alterare un pochino in alcuni casi) che siamo davvero tanti e diversi in questo mondo... Fortunatamente... aggiungo io, altrimenti non ci sarebbe mai il contraddittorio ed è molto importante invece confrontarsi anche attraverso un forum... Comunque, per non tediarvi oltremodo, parlavo del modo di percepire noi stessi quando siamo in un contesto a noi favorevole... Alle sensazioni appunto... OPPSSS... Sto di nuovo ricominciando... Ok, ok... Stop here... 8O 8O 8O :roll: :roll: :wink: :wink:



e per fortuna lo aggiungo pure io....altrimenti sarei come te


... In quel caso saresti una gran bella persona... :D :roll:
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Messaggioda milla » lun dic 20, 2010 16:28 pm

climbalone ha scritto:
arteriolupin ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:comunque siete degli stronzi, perchè avete privato la collettività della dotta dissertazione del climbalone.


Giusto.

E per auspicare il ritorno della suddetta dotta dissertazione propongo la recita continua del mantra beneaugurale, creato nella valle del Kjumbu:

DRUGO CUEA
CUEA DRUGO
DRUGO CUEA
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E va bene... a grande richiesta, riassumo brevemente l'elaborato ragionamento che avevo formulato prima di cancellarlo.

Pensavo a come i profani della montagna vedono noi che ci affanniamo su per sentieri, pareti e quant'altro. Come dei masochisti. Perché della nostra passione loro percepiscono fatica, sudore, paura, fame, sete, freddo, etc. Per noi invece non tutte e non sempre queste sensazioni sono completamente negative, e comunque sono controbilanciate da ben altro, ma tutto ciò la maggior parte di "loro" pare non riuscire proprio a capirlo.
Il mondo è bello perché è vario.


Sai cos'è? Che sembriamo spesso dei pazzi agli occhi altrui... Io esco il sabato mattina per tornare, spesso, la domenica sera e vado a "faticare"... E non immagini quando il dislivello ti spacca le ginocchia quanto si fatica (anzi, si, lo sai anche tu!)... 8O ... Esco per non incontrare anima viva ma soltanto montagne, alberi, sassi, etc. etc..., esco sapendo che ad un certo punto, sbraiterò perchè mi sembrerà di non arrivare mai in vetta, esco sapendo che di notte farà un freddo, ma un freddo che non ti dico... Quindi, sarei una pazza? Non mi ritengo tale quindi tutto ciò sarà compensato in qualche modo no?...
Appunto, il mondo è bello perchè è vario... :wink:
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Messaggioda arteriolupin » lun dic 20, 2010 16:29 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
arteriolupin ha scritto:
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come parlo io?

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si, come parli tu, proprio TU, vecchia perpetua deflorata da un don abbondio dai dubbi gusti.
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anzi
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Va bene, la mia citazione dotta voleva essere un omaggio per i non pochi romanofoni presenti sul forum.

Non rinnegando, caro magnaradici, la mia origine lagunare del Basso Piave (della quale vado fiero), ti accontento subito e ti riporto subito l'originale sanscrito (senza adattamenti romaneschi) del mantra.

DRUGO CUEA
CUEA DRUGO
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ARE CION!!!!


Sperando di farti cosa gradita, mi permetto augurarti un Santo Natale festeggiato col capitone... Intero, vivo, dove a te più piace*! Buongustaio!













* Oviamente intendèe in tecia, co i amoi...
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Messaggioda giorgiolx » lun dic 20, 2010 16:43 pm

arteriolupin ha scritto:mi permetto augurarti un Santo Natale festeggiato col capitone... Intero, vivo, dove a te più piace.


capitone? capitone? forse intendevi dire bisata????

ah, dura la lontananza...ti fa fare troppo vento....vecchiaia+lontananza=non ti ricordi più le basi
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Messaggioda arteriolupin » lun dic 20, 2010 16:44 pm

climbalone ha scritto:
E va bene... a grande richiesta, riassumo brevemente l'elaborato ragionamento che avevo formulato prima di cancellarlo.

Pensavo a come i profani della montagna vedono noi che ci affanniamo su per sentieri, pareti e quant'altro. Come dei masochisti. Perché della nostra passione loro percepiscono fatica, sudore, paura, fame, sete, freddo, etc. Per noi invece non tutte e non sempre queste sensazioni sono completamente negative, e comunque sono controbilanciate da ben altro, ma tutto ciò la maggior parte di "loro" pare non riuscire proprio a capirlo.
Il mondo è bello perché è vario.


Carissimus,

io, semplicemente, mi limito a restare fermo sulle mie posizioni, che sono molto semplici e pratiche: a molte persone piace andare in montagna e, a ciascuna di queste, corrisponde una motivazione in sé, per sé e anche in su (quando sale) o in giù (quando scende). Tutte queste motivazioni hanno la stessa identica ragione di essere, poiché espressione della singola particolarità di ciascuno.
Non entro nel merito di chi "non capisce" il divertimento di chi va in montagna. Si potrebbe rispondere "perché sono lì" oppure solo "perché mi piace". Ma sarebbe tempo perso, così come cercare di convincere un ghiacciatore monomaniaco convinto che anche il sole ai caraibi è bello...
La diversità e l'alterità sono il sale della vita.
Per questo motivo amo seguire le tracce scritte di chi lascia racconti ed impressioni, pur sapendo che, comunque, la mia comprensione dell'altrui modo di andar per monti verrà deformata dalla mia unica e personalissima ricezione dell'altrui percezione.

Limito a questo l'intervento da segamentale... Ci si va perché ci piace, ognuno a modo nostro. Poter condividere anche solo parte del "vissuto e provato" è molto. Va però "carpito", "afferrato" al volo da uno sguardo, da una frase lasciata tra le righe... Difficilmente lo si esprime a parole, soprattutto a richiesta, in quanto esplicitazione di un sentire proprio che, in quanto tale, ci rifiutiamo o ci vergogniamo voler esprimere. Ritegno, modestia, vergogna.. Non lo so. Forse solo riserbo e volontà di tenere per sé la ragione vera di un piacere così personale come l'andar per monti.

Chiudo qui e torno a sparare cazzate più cazzata di questa appena firmata.

Saluti Climbalone!!!
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Messaggioda milla » lun dic 20, 2010 17:08 pm

Bien... Vi ringrazio, ma molto vi ringrazio 8O delle infinite risposte che, ognuno a modo proprio, mi ha saputo e voluto dare... Baci baci a tutti... E grazie dell'attenzione (sempre ognuno a modo proprio) che mi avete dato... :wink: :oops:
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