selbego ha scritto:muretto ha scritto:Invito tutti coloro che per andare in falesia devono fare 15 minuti di macchina a considerare cosa vuol dire fare la stessa cosa per uno che abita in città.
Io ci metto 1 ora per andare da casa mia (centro) al GRA + tempo di percorrenza GRA + tempo per arrivare nella più vicina falesia che è non meno di mezz'ora.
Più il tempo di avvicinamento, diciamo 20 minutini andata, 10 ritorno.
In pratica, solo per
vedere l'attacco di una via e tornare a casa se ne vanno 3/4 ore, traffico permettendo, per la falesia più vicina.
Se non hai tutta la giornata a disposizione, ma solo per dire uno spezzone di 3-4 ore cosa fai?
Io una struttura così la metterei dentro il colosseo, così ci arrivo con la metro, 5 minuti andata, 5 minuti ritorno, in 3 ore sai quante volte la salgo e la risalgo ....
Facile a parlare per chi la falesia la vede dalla finestra ....

haaa sfigato!!
io da casa mia alla falesia più vicina ci metto 30 minuti a piedi
comunque, magari sarà solo il mio modo di vedere l'arrampicata, ma trovo sia essenziale l'ambiente naturale: il bosco sotto ai piedi, i rovi nel sentiero di avvicinamento, le piante che crescono in parete, gli insetti, i ghiri, i falchi, l'appiglio dubbio, la terra nei buchi (anche se spesso fa bestemmiare), il silenzio attorno che lascia ascoltare le voci della natura
l'arrampicata, se non è condivisione con la Natura, non solo è terribilmente triste, ma non ha motivo di esistere
almeno secondo me

E' anche un po' una questione di scelte. Io sono anche messo peggio di Muretto, ma ho scelto cosi' per motivi professionali. Anche se poi la mia professione non mi piace affatto, ma li' sono io che sono scemo. Il risultato e' che la palestra e' un luogo di sfogo per la vita stessante di tutti i giorni. E la falesia e' un luogo di sfogo per le innumerevoli sessioni su plastica anche loro stressanti, soprattutto quando fuori c'e' il sole.
Cosi' succede che a parte quando sono in ferie per un paio di settimane in cui la prima settimana la passo a riprendermi e la seconda ad arrampicare con calma, i weekend in falesia sono dei blitzkrieg furiosi. Come lo scorso weekend che mi ha visto ad El Chorro in Spagna per la prima volta...
Londra, ore 4 AM, sabato, suona la sveglia. Caffe', carico il materiale in macchina e via verso Stansted. Ore 7 volo EasyJet per Malaga in partenza e puntuale. Ore 11:30, Malaga, atterraggio morbido, colazione e poi in coda a prendere la macchina. Coda un po' lunga, 1 ora. Amen. Parto a velocita' smodata ed arrivo ad El Chorro alle 2. Ore 2:30 PM, sono alla base della prima via, Anack Sunamun, 7b. Un amico in loco ha gia' messo i rinvii. Decido di tentare un flash. Mi riesce. Mi sposto accanto. Un 7a con una placchetta che dal basso sembra infida. La placchetta e' infida e cado. Pazienza. La luce se ne va. Domenica, El Chorro, ore 8 AM, di nuovo in cammino verso la falesia. Riscaldamento su 6c+, viene a vista, bene. Poi chiudo i conti sul 7a, sta volta la placchetta non mi frega. Poi mi sposto su un 7c, Honk Down, quando ad un rinvio dalla catena penso di aver chiuso i conti con questa bestia da quasi 40 metri, arrivo al crux stremato e cado. Pausa pranzo. Mi ricompongo, libero Honk Down, mi prendo i rinvii, saluti e baci con l'amico e ragazza che mi hanno seguito in situ per il weekend e di nuovo in strada per Malaga. Ryanair per Stansted in partenza alle 8:45 PM, puntuale. Arrivo, prendo la macchina, sono a letto per mezzanotte.
Facilissimo andare in falesia...