Maglie Rapide

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Messaggioda KONG ITALY » ven ago 27, 2010 18:40 pm

Kinobi ha scritto:Dal mio punto divista, il risarcimento non era dovuto, e non doveva essere fatto.

Ciao,
Emanuele


ciao Emanuele,
è vero ciò che dici, bisogna però pensare che una causa negli USA, tra avvocati, spostamenti, pernottamenti, ecc... sarebbe comunque costata una cifra considerevole che avrebbe soltanto gonfiato le tasche degli avvocati.
la stessa cifra data al sig. Butcher avrebbe almeno aiutato nella copertura delle spese mediche...

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Messaggioda Kinobi » ven ago 27, 2010 18:51 pm

KONG ITALY ha scritto:
Kinobi ha scritto:Dal mio punto divista, il risarcimento non era dovuto, e non doveva essere fatto.

Ciao,
Emanuele


ciao Emanuele,
è vero ciò che dici, bisogna però pensare che una causa negli USA, tra avvocati, spostamenti, pernottamenti, ecc... sarebbe comunque costata una cifra considerevole che avrebbe soltanto gonfiato le tasche degli avvocati.
la stessa cifra data al sig. Butcher avrebbe almeno aiutato nella copertura delle spese mediche...

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Lo so, ma è un precendente, che mostra che se un rompiscatole punta i piedi, qualcosa prende.
Amen,
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Messaggioda Sbob » ven ago 27, 2010 18:57 pm

Infatti ci stavo facendo un pensierino... ieri sono caduto appendendomi ad un cordino di canapa che veniva da una scatola su cui qualcuno aveva scritto kong... mi date 7000$ anche a me? :lol:
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Messaggioda KONG ITALY » ven ago 27, 2010 19:50 pm

Sbob ha scritto:Infatti ci stavo facendo un pensierino... ieri sono caduto appendendomi ad un cordino di canapa che veniva da una scatola su cui qualcuno aveva scritto kong... mi date 7000$ anche a me? :lol:


dura la vita per le aziende di questi tempi :)

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Messaggioda n!z4th » dom ago 29, 2010 9:37 am

Per me dare la somma di 7000 dollari, seppur simbolica o atto di pietà, vi ha un po' fatto tirare la zappa sui piedi :?
Indiscussa la buona vostra volontà (almeno da quello che leggo qui e ora) ma mi par immediato che un gesto così possa essere, non solo interpretato, ma addirittura letto, come parziale ammissione di colpa.

Poi sicuramente la faccenda non è stata così facile, nel senso che non credo che il consiglio d'amministrazione si sia svegliato e abbia deciso di diventar pio tutto d'un tratto; sicuramente c'era la speranza che con quel gesto si sarebbero potute evitare (parlo a i potesi) ulteriori spese legali...
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Messaggioda AlbertAgort » dom ago 29, 2010 10:21 am

diciamo che l'elargimento dei 7000 doveva rimanere privato, altrimenti in effetti da l'dea che basta rompere un pò le palle, e cè sempre chi , per evitare spese ulteriori, preferisce pagare anche se non ne avrebbe l'obbligo.

un pò come succede quando ci danno una multa in un posto in cui non siamo mai passati in macchina: si pagano questi 100 euro e via, altrimenti son rogne e casini . (io al comune di napoli invece ho fatto un mazzo quadro, grazie a skype telefonavo più o meno 4 volte al giorno, e alla fine mi hanno tolto la multa, ma questa è un altra storia 8) )
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Messaggioda arteriolupin » dom ago 29, 2010 12:49 pm

Chiedo scusa...

Apprezzo MOLTO i prodotti Kong e sono un accanito sostenitore del "fatto in Italia" o comunque "da italiani".

Non apprezzo per nulla, invece, la politica di estorsione legalizzata e chi la favorisce, magari in buona fede "per evitare danni di immagine maggiori".

Enrico e Christian, senza offesa, anzi... Ma per me, profano, esterno, escursionista della domenica e amante della montagna, un po' idiota, la traduzione è semplice:

Kong ha voluto pagare 7000 dollari per evitare un danno di immagine mostruoso nonostante non fosse ascrivibile alla stessa alcunché.
In questo modo non solo adesso avrete un tizio che continuerà a martellarvi le palle ogni tre per due per tirarsi su qualche dollaro, ma avrete un pericoloso precedente che vi invito a sanare quanto prima.
Se non darete una lezione legale in breve tempo, non potrete mai avere il ritorno di immagine e spiego il perché: se la ditta è seria, non deve ammettere comportamenti lesivi della sua onorabilità e professionalità e non deve aver paura di spendere quei diecimila dollari di avvocati (butto un cifra a casaccio, sicuramente per difetto). Lo stesso popolo che si scaglia adesso contro il produttore bastardo, vista la reazione tornerà a rispettarlo ed a pensare bene a quanto avvenuto.
Pagare e tacere vuol dire avallare in modo quasi omertoso una richiesta priva di fondamento. Un po' come fino a qualche anno fa (e spesso ancora adesso), quando grazie all'intervento di sindacati vari, in un qualche modo alle aziende veniva sempre e comunque estorto qualcosa in favore di dipendenti o simili in causa con l'azienda (e spesso con colpa loro). Del resto, non aver pagato (e non aver dato l'obolo al sindacato di turno) avrebbe significato farsi scatenare contro un putiferio mediatico, di immagine e quant'altro.
Il Vostro atteggiamento, per quanto spinto da nobili motivi di "calmiamo le acque, chiudiamo 'sta rogna", sta diventando un boomerang che potrà essere ben peggiore di quello che potrebbe arrivarvi con la perorazione delle proprie ragioni davanti alle sedi appropriate.

Dalle vostre righe leggo con piacere che è stata abbandonata la commercializzazione di prodotti provenienti da Stati esteri. Me ne compiaccio e vi invito a continuare.
Questo è uno sforzo qualitativo e di immagine notevole...
Fate ora il passo successivo e non consentite all'americano di utilizzarvi come bancomat, anche perché, a quanto leggo, avete già avuto un ritorno di immagine negativo.
Non avallate la politica del "pagare per far tacere", altrimenti verrete visti al pari di quelle aziende che, per permettersi la libertà di fare di tutto e di più, pagano indiscriminatamente il silenzio.
Non credo la Kong sia la Pfizer o una delle altre aziende spesso citate come esempio di "azienda al di sopra della Legge".
Non consentite agli americani, visto quello che producono e come si comportano, di infangare o "mungere" una realtà italiana.

Non abbiatene a male, è solo un parere personale uscito "di getto" dopo aver riletto questo topic.

Buon lavoro
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda KONG ITALY » dom ago 29, 2010 13:26 pm

arteriolupin ha scritto:Chiedo scusa...

Apprezzo MOLTO i prodotti Kong e sono un accanito sostenitore del "fatto in Italia" o comunque "da italiani".

Non apprezzo per nulla, invece, la politica di estorsione legalizzata e chi la favorisce, magari in buona fede "per evitare danni di immagine maggiori".

Enrico e Christian, senza offesa, anzi... Ma per me, profano, esterno, escursionista della domenica e amante della montagna, un po' idiota, la traduzione è semplice:

Kong ha voluto pagare 7000 dollari per evitare un danno di immagine mostruoso nonostante non fosse ascrivibile alla stessa alcunché.
In questo modo non solo adesso avrete un tizio che continuerà a martellarvi le palle ogni tre per due per tirarsi su qualche dollaro, ma avrete un pericoloso precedente che vi invito a sanare quanto prima.
Se non darete una lezione legale in breve tempo, non potrete mai avere il ritorno di immagine e spiego il perché: se la ditta è seria, non deve ammettere comportamenti lesivi della sua onorabilità e professionalità e non deve aver paura di spendere quei diecimila dollari di avvocati (butto un cifra a casaccio, sicuramente per difetto). Lo stesso popolo che si scaglia adesso contro il produttore bastardo, vista la reazione tornerà a rispettarlo ed a pensare bene a quanto avvenuto.
Pagare e tacere vuol dire avallare in modo quasi omertoso una richiesta priva di fondamento. Un po' come fino a qualche anno fa (e spesso ancora adesso), quando grazie all'intervento di sindacati vari, in un qualche modo alle aziende veniva sempre e comunque estorto qualcosa in favore di dipendenti o simili in causa con l'azienda (e spesso con colpa loro). Del resto, non aver pagato (e non aver dato l'obolo al sindacato di turno) avrebbe significato farsi scatenare contro un putiferio mediatico, di immagine e quant'altro.
Il Vostro atteggiamento, per quanto spinto da nobili motivi di "calmiamo le acque, chiudiamo 'sta rogna", sta diventando un boomerang che potrà essere ben peggiore di quello che potrebbe arrivarvi con la perorazione delle proprie ragioni davanti alle sedi appropriate.

Dalle vostre righe leggo con piacere che è stata abbandonata la commercializzazione di prodotti provenienti da Stati esteri. Me ne compiaccio e vi invito a continuare.
Questo è uno sforzo qualitativo e di immagine notevole...
Fate ora il passo successivo e non consentite all'americano di utilizzarvi come bancomat, anche perché, a quanto leggo, avete già avuto un ritorno di immagine negativo.
Non avallate la politica del "pagare per far tacere", altrimenti verrete visti al pari di quelle aziende che, per permettersi la libertà di fare di tutto e di più, pagano indiscriminatamente il silenzio.
Non credo la Kong sia la Pfizer o una delle altre aziende spesso citate come esempio di "azienda al di sopra della Legge".
Non consentite agli americani, visto quello che producono e come si comportano, di infangare o "mungere" una realtà italiana.

Non abbiatene a male, è solo un parere personale uscito "di getto" dopo aver riletto questo topic.

Buon lavoro


innanzitutto grazie mille per i consigli.
la situazione ha davvero preso una brutta piega e la cosa peggiore è che non stanno nemmeno ad ascoltare le nostre parole.
non è la prima volta che capitano boicottamenti di questo tipo e non sarà neppure l'ultima e Kong ne è semrpe uscita a testa alta.
purtroppo in America non conoscono bene la realtà Kong e non hanno la minima idea evidentemente di come produciamo, lavoriamo, certifichiamo, testiamo la nostra attrezzatura.
da 4 anni organizziamo una giornata promozionale durante la quale i nostri stabilimenti sono aperti al pubblico per delle visite guidate durante le quali chiunque può farsi un idea di come sia la nostra realtà e chiunque può vedere come nascono i prodotti ai quali, voi utilizzatori, attaccate la vostra vita.
il 25 settembre prossimo ci sarà la 4° edizione di questa festa, guardate qui per i dettagli:
http://www.kong.it/news.htm
http://www.kong.it/doc/volantino%20open%20day_2010.jpg
ovviamente siete tutti invitati.
a presto spero, saluti a tutti!

enrico
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Messaggioda KONG ITALY » dom ago 29, 2010 13:34 pm

dimenticavo, ad ulteriore prova della nostra trasparenza, sulla pagina del nostro gruppo Facebook, stiamo lasciando visibili tutti i post diffamatori che gli Americani stanno pubblicando...
date un occhiata qui:
http://www.facebook.com/home.php?ref=ho ... 2649100382
se avessimo qualcosa da nascondere secondo voi faremmo questo?
di nuovo ciao a tutti!

enrico
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Messaggioda AlbertAgort » dom ago 29, 2010 13:42 pm

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Messaggioda spaceC » dom ago 29, 2010 15:43 pm

KONG ITALY ha scritto:dimenticavo, ad ulteriore prova della nostra trasparenza, sulla pagina del nostro gruppo Facebook, stiamo lasciando visibili tutti i post diffamatori che gli Americani stanno pubblicando...
date un occhiata qui:
http://www.facebook.com/home.php?ref=ho ... 2649100382
se avessimo qualcosa da nascondere secondo voi faremmo questo?
di nuovo ciao a tutti!

enrico


Al tizio in questione, fatele una bella denuncia per diffamazione e lesione di immagine.

Saludi vado a rampegha'.
'I live not in myself, but I become portion of that around me, and to me high mountains are a feeling....'
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Messaggioda Sbob » lun ago 30, 2010 10:34 am

In tutta questa faccenda resta una cosa che non ho capito.
La Sherril Tree sostiene che l'anello che ha venduto era stato trovato in una confezione marchiata Kong, ricevuta direttamente da Kong, quindi mi pare che sostengano che sia Kong la responsabile per aver infilato per errore un anello non marchiato in una loro scatola.

Mi piacerebbe avere la risposta di Kong al riguardo.

(che potrebbe anche essere "sì, c'è stato un errore di packaging", e la cosa non mi stupirebbe, sono cose che capitano in qualunque azienda. Il corollario sarebbe "controllate il singolo moschettone, non la confezione").
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Re: discussione anello kong

Messaggioda cristiano_bonetti » mar ago 31, 2010 13:00 pm

christian vento ha scritto:Negli anni passati KONG ha commercializzato manufatti prodotti da ditte esterne anche non europee ma non li ha mai certificati e marchiati in quanto non di sua produzione, poi addirittura è stato abbandonata tale commercializzazione in favore del brand made in italy.


Secondo me la questione sta tutta qua, siete in grado di dimostrare che l'anello rotto non sia di un lotto prodotto da ditte esterne e commercializzato da voi in passato?

Se siete in grado di dimostrarlo allora la vostra immagine ne esce salva, se non siete in grado passa l'idea, sicuramente a torto, che Kong commercializza porcherie fatte chissà dove e non testate ...

Io avrei investito risorse per dimostrare questo, il fatto che abbiate pagato il presunto estorsore, più che un atto di pietismo filantropo fa pensare ad una assunzione di responsabilità ... producendo un effetto boomerang sull'immagine aziendale ...

Riguardo alla vostra trasparenza, ricordo al sig. KONG che avevo fatto una segnalazione all'azienda tramite il vostro sito per un presunto difetto a 10 moschettoni i quali, dopo un anno, non si chiudevano più (da notare che ne ho alcuni, sempre Kong, vecchi di 20 anni e che ancora funzionano); non vi avevo chiesto soldi né sostituzione di materiale, mi ero reso disponibile a portarveli di persona visto che abito a due passi da voi ... non avevo dato alcuna pubblicità alla cosa su forum o altro per correttezza nei vostri confronti ... ebbene ... mi avete risposto dopo più di un anno, mandandomi un messaggio privato sul forum, solo quando avevo lamentato pubblicamente di non aver ottenuto alcuna risposta ad una segnalazione inviata al vostro supporto clienti ... peccato che nel frattempo i rinvii fossero già finiti nella spazzatura ?

Secondo me non giova alla vostra immagine gridare al boicottaggio ? le regole sono semplici e uguali per tutti, se voi vendete buoni prodotti a buoni prezzi il consumatore continuerà a comprare da voi, altrimenti comprerà lo stesso prodotto da qualcun altro ?
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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Messaggioda KONG ITALY » mar ago 31, 2010 14:26 pm

Dal nostro punto di vista, possiamo dire che non c'è nessuna certezza a riguardo. Possiamo invece affermare con sicurezza che Tutti i nostri

articoli che sono da noi , Kong S.p.a., prodotti, sono accuratamente controllati, certificati e quindi marcati pezzo per pezzo. E questo da anni

e con tutta la solida esperienza storica di Kong alle spalle. Capirai bene anche tu, che una volta che i nostri prodotti escono dall'azienda, non

abbiamo il controllo effettivo di quello che possono o potrebbero subire, così come non possiamo avere il controllo effettivo dell'utilizzo di

chi, esperto o non esperto, utilizzerà i nostri prodotti. Se compri un'automobile ma non la usi in maniera scorretta, e sfortunatamente succede

un incidente, chiedi forse i danni all'azienda automobilistica produttrice? Il punto della questione, su cui tu giustamente ti interroghi, è che

Sherril Tree sostiene di aver ricevuto le confezioni con gli "anelli del caso Jay Butcher" così come le ha ricevute direttamente da Kong. Quindi

le ha poi vendute, lavandosi la responsabilità di sostenere perfino un eventuale e lecito dubbio. In effetti le nostre scatole si aprono solo da

mani alpinistiche, mai dai negozianti. Scatta perfino un allarme (transatlantico) se ciò dovesse mai accadere. Tali articoli , lo ribadiamo, non

sono prodotti Kong, altrimenti avrebbero una laseratura marcante, e quindi l'adeguata Identità. E' alquanto strano -ma comunque possibile-

inoltre che se un arborista, si presupponga esperto, decide di comprarsi un attrezzo "x" NON MARCATO, non può pretendere allo stesso

tempo di aver provveduto personalmente a tutelare la propria sicurezza personale, visto che l'oggetto pecca di identità. Se si considera poi

che nemmeno l'assicurazione personale della persona in questione ha voluto risarcirlo, si potrebbe quasi dire che non c'è poi molto altro da

aggiungere. In tutte le aziende possono accadere errori legati al confezionamento, e spesso Kong stessa aggiunge alcuni prodotti alle

confezioni, ma sempre-è bene ribadirlo- i propri prodotti Kong.Controllati e marcati. In conclusione quindi, è nostro ormai noto consiglio

quello di non acquistare mai prodotti non marcati, proprio per la sicurezza della persona. E per evitare di farsi venire sindromi indelebili di

atteggiamenti "risarcimento convulsivi".
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Messaggioda cristiano_bonetti » mar ago 31, 2010 14:30 pm

KONG ITALY ha scritto:purtroppo in America non conoscono bene la realtà Kong e non hanno la minima idea evidentemente di come produciamo, lavoriamo, certifichiamo, testiamo la nostra attrezzatura.


Mi è venuto un dubbio ... non è che per chi non conosce l'azienda, Kong sembra un nome cinese ??? :lol: :lol: :lol:

Di questi tempi anche il nome fa la sua parte ...
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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Messaggioda KONG ITALY » mar ago 31, 2010 14:39 pm

Ciao Cristiano,

Ci ricordiamo perfettamente della tua richiesta di tempo fà. Nonostante avessimo risposto con ritardo alla tua richiesta, non abbiamo tuttavia mai ricevuto una tua risposta purtroppo. Ti era stato proposto di riportarci i moschettoni in questione, i quali sarebbe stati sostituiti gratuitamente con moschettoni nuovi di tuo interesse.

Purtroppo -o per fortuna- le regole del mercato italiano e internazionale di oggi non prevedono solamente "regole semplici e uguali per tutti", ma, dal nostro punto di vista, esistono un'infinità di variabili da tenere assolutamente in considerazione, soprattutto se si vuole mantenere e migliorare mercati di esportazione e di vendita nel lungo periodo.

Nel caso in cui avessi bisogno di contattarci per qualsiasi eventualità, scrivi pure a enrico.ostidich@kong.it oppure a valentina.polvara@kong.it.

A presto,

Kong S.p.a.
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Messaggioda gab_go » mar ago 31, 2010 14:44 pm

Premesso che sono dell'idea che se non ci sono prove a carico di KONG sull'effettiva provenienza del materiale in questione, credo che KONG non abbia alcuna responsabilità di cui farsi carico, e che uso prodotti di questa azienda con grande soddisfazione, vorrei approfittare del fatto che KONG stia intervenendo in questo forum per fare un paio di domande.
1. Uno degli elementi che sicuramente hanno giocato a vostro sfavore in tutta la vicenda è che, almeno stando agli arboristi, e anche a Cristiano Bonetti che è intervenuto qui, la risposta della vostra azienda è stata tardiva, se non addirittura lacunosa.
Ora, non posso parlare nello specifico di voi, ma è un dato di fatto che spesso e volentieri molte aziende non curano come si dovrebbe i rapporti con i consumatori, e questo non gioca a loro favore quando poi capitano cose come queste.
Siete stati molto criticati sui forum americani per la mancanza di comunicazione in inglese e per la poca chiarezza delle risposte.
Credete che, senza contare le ragioni o i torti, una non ottimale gestione dei rapporti con il consumatore possa aver contribuito a questo boicottaggio nei vostri confronti?
2. su uno dei forum americani, che tra l'altro tende a dare ragione alla KONG, è stato fatto notare che, per quanto gli anelli in questione prodotti da KONG riportino la tenuta in Kn, non riportano invece la certificazione CE che altre aziende stampano direttamente su detti anelli. Sto riportando un' informazione errata? se corretta, quale è dunque l'uso adatto a questi anelli?
grazie
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Messaggioda Kinobi » mar ago 31, 2010 21:04 pm

OT: parlavano di maglie rapide...
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Messaggioda KONG ITALY » mer set 01, 2010 9:21 am

Ciao Gab_go,

Grazie per il tuo interesse.

Inanzitutto ti faccio notare che la comunicazione aziendale è stata specificatamente sviluppata e resa nota direttamente sul nostro sito www.kong.it , nella sezione "latest news" , con un articolo intitolato "ALERT!!!" , firmato direttamente dal Presidente aziendale, il Dr. Bonaiti Marco. In perfetto inglese.

Rispondendo con ordine alle tue domande:

1. Ritieni che la nostra risposta sia stata tardiva e forse lacunosa. Ci teniamo a specificare che il " Jay Butcher _casus belli" è scoppiato quando l'azienda era chiusa per ferie, un paio di settimane fà, e le risposte sono state quindi fornite il più possibile rapidamente. Ti chiederei in quali punti consideri l'intervento di KONG lacunoso, ci farebbe piacere infatti toglierti ogni dubbio. La gestione dei rapporti con il consumatore è un aspetto essenziale e vincente di un'azienda internazionalizzata come KONG, in un contesto globale come quello che oggi ci troviamo ad affrontare giorno per giorno. Non abbiamo la presunzione di sostenere che il rapporto con tutti i nostri clienti sia perfetto e privo di errori, ma di sicuro facciamo il possibile per migliorare anche questo aspetto. Non possiamo dire di essere i primi della classe, ma facciamo il possibile per diventarlo. I processi di boicottaggio commerciale -soprattutto se Internazionali- sono molto complessi, e coinvolgono dinamiche visibili e non. Quello su cui puntiamo, è comunque chiarire il più possibile la nostra posizione nel rispetto dei nostri clienti e anche nel rispetto del nostro lavoro. Puntiamo a migliorare KONG tutti i giorni e cerchiamo di dare il massimo, considerando il più dettagliatamente possibile tutte le dinamiche che coinvolgono i nostri mercati di riferimento, senza rinunciare comunque a quell'intuito imprenditoriale che -come capirai- non si impara dai libri, ma dalle esperienze. E KONG su questo punto, non ha nulla da invidiare o temere.

2. Ti chiedo cortesemente di fornirci il link del sito americano a cui ti riferisci. Ad ogni modo, i nostri anelli li puoi trovare a questo indirizzo internet http://www.kong.it/pr_qklk.htm, se clicchi sull'immagine si carica in jpg. ; I nostri anelli KONG sono testati a trazione pezzo per pezzo.
Su ogni pezzo è laserato il logo e il carico di rottura massimo garantito (25 KN). Per l'utilizzo del singolo anello, non ci è richiesta la conformità
a nessun standard normativo. Questo è il motivo per cui non vi è alcun logo CE sul pezzo. L'anello utilizzato come componente nell'articolo TreeFork ( http://www.kong.it/pr_slng.htm ; http://www.kong.it/products/HI_QUALITY/210A.jpg ) invece, è marcato con il logo CE in quanto conforme alle normative EN 354 e EN 795B. Chiaramente in questo ultimo caso, tutto il sistema TreeFork è omologato CE.


Grazie a te,

KONG S.p.a.
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Messaggioda gab_go » mer set 01, 2010 23:07 pm

il forum a cui mi riferivo è questo:
http://www.rockclimbing.com/cgi-bin/forum/gforum.cgi?do=post_view_flat;post=2376457;page=1;sb=post_latest_reply;so=ASC;mh=25;

e il particolare della discussione è questo:
Also you are saying that the ring was used in the way it was intend to be used.

This might simply not be true!

The ring (even the marked ones) does not have any certification whatssoever! It is not certified as part of a PSE, it is not certified by CE, UIAA, OSHA or whatever certification bodies you have for height work equipment.

The ring - no matter who made it - should have never been used in the way it was used.

If sherril went to whatever manufacturer it was and said "we need rings for PSE" and the manufacterer said "Here. use these. They are good for that!" then you might have a case, but if they just bought some random rings without indicating wether they want to use them as dog leashes or cock rings, then the manufacturer is not to blame. In this case it would be fully sherrils fault!


Se ho dato ad intendere che affermavo con certezza che ci fossero lacune nella comunicazione della vostra azienda, mi scuso, non era questa l'intenzione.
La mia era piuttosto una domanda dovuta all'affermazione ripetuta più volte da parte dei tree climbers secondo la quale KONG non solo non avrebbe risposto in maniera tempestiva (in effetti voi mi spiegate che l'azienda era chiusa per ferie), ma che addirittura non avrebbe mai negato con chiarezza il suo coinvolgimento nella messa in commercio di detti anelli. E questo mi pare difficile da credere.
I tree climbers sembrano credere che gli anelli provengano dalla KONG, o prodotti o distribuiti, ma sempre legati alla Kong.
Se si è diffusa questa idea, molto pericolosa per la reputazione di un'azienda, deve evidentemente esserci stato un grosso equivoco comunicativo, dal momento che immagino abbiate tutti gli interessi a fare chiarezza.
per questo vi chiedevo, credete che il cuore del problema possa stare in un errore di comunicazione da parte della vostra azienda? Quali credete possano essere i motivi per cui si continua a sostenere una vostra poca chiarezza nel negare il coinvolgimento?

grazie







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