da VYGER » mer ago 25, 2010 8:19 am
La via sale con intuito e in completa arrampicata libera su difficoltà tutto sommato moderate l'intero colatoio della var. Pisoni (via Detassis) e i minacciosi gialli sopra di esso. Chiodatura essenziale e non sempre buona. Necessari nut e friend, ch e martello non indispensabili (quest'ultimo solo per ribattere i ch). Impegnativa, richiede esperienza. Accettabile relazione visuale su Planetmountain (è la rel. Furlani).
Primi due tiri con gradi particolarmente sostenuti. Sarà stato che ero freddo, ma...
1 ? Attacco in comune con la via Detassis. Breve fessura dal bordo viscido, traverso a sx e ancora fessura fino sotto a un tetto (poss. sosta). A metà della fessura, a sx per la Detassis. Stando più bassi rispetto punto di sosta, si traversa a dx sotto il tetto, appena possibile si sale di qualche m. e si traversa ancora a dx per 4/5 m. su roccia compatta fino alla sosta (VI/VI+ - 35 m.).
L2 ? A dx della sosta per strapiombo accentuato con 2 ch, il secondo dei quali fuori per metà (poss. integrazione con nut). Si supera lo strapiombo prestando attenzione a quello che si tira e si prosegue per il soprastante diedrino fino a poter traversare a dx su cengia (VI+ sost. ? 20 m.).
L3 ? Diritti per bel colatoio articolato di roccia scura (si è sulla verticale della var. Pisoni). Sosta da attrezzare su clessidra in corrispondenza di una nicchia (V ? 40 m.).
L4 ? Sempre diritti nel colatoio scegliendo la linea migliore. Dopo circa 20 m. a dx a una lama (ch alla base) per la quale verso dx alla sosta - 2 ch e 1 spit (V ? 30 m.).
L5 ? Si traversa a sx della sosta e si sale verticalmente nel colatoio fino a un punto di fermata (tratto in comune con var. Pisoni). Si prosegue ancora diritti su roccia compatta e, in corrispondenza di un cordone in clessidra, si obliqua a sx mirando a un ripano di sosta (V+ - 45 m.).
L6 ? In obliquo a dx per placca articolata puntando a un ch che si vede anche dal basso. Da questo diritti per 2/3 m. (ch) e poi a dx a cengia scomoda con sosta (VI ? 25 m.).
L7 ? A dx della sosta (e non a sx, come indicato nella rel. Furlani) per rocce articolate fino a un diedrino impegnativo che si sale (1 ch). Al suo termine diritti e a sx per placca fessurata verticale e a tratti strapiombante mirando a una nicchia alla base di un camino (VI-/VI ? 35 m.).
L8 ? Nel camino fino al suo termine. Se ne esce a sx e si prosegue stando sulla sx della fessura in cui evolve il camino fino a poter obliquare a dx a una lama macilenta sotto uno strapiombo (friend 7 Ande e clessidra di protezione in nicchia sotto la lama). Si supera la lama e, o alzandosi per camino e traversando a sx per placca articolata o traversando direttamente per placca, si perviene alla sosta (poco visibile e così così) sotto un piccolo tetto (VI - 35 m.).
L9 ? Per fessura a dx del tetto e rientrando quasi subito sulla verticale della sosta (buone prese) a una placca articolata che si sale fin sotto un evidente strapiombo (V+ - 20 m.).
L10 ? Sulla sez. sx dello strapiombo si nota un ch rosso. La via sale di lì. Si va alla base dello strapiombo sulla verticale del ch, si ha la fortuna di incontrare un altro ch prima (purtroppo non molto buono, nonostante l?aspetto), con arrampicata atletica si superano il 1°, il 2° e il 3° (provvidenziale) ch (e relativi strapiombini), appena possibile si piega a dx su roccia nera compatta, si sale di qualche m. e si devia a sx a prendere una facile rampa inclinata che porta a un pulpito. Sosta (VI+ - 25 m.).
L11 ? Per spigolo fessurato sopra la sosta fino a uno stretto colatoio inclinato a dx che si segue fino alla base di un camino. Lo si sale e al suo termine si punta a sx a una nicchia con clessidra. Sosta da attrezzare (VI ? 40 m.).
L12 ? A sx della sosta per placca articolata ad aggirare una fascia aggettante e poi a dx, tornando sulla verticale della sosta. Per salti e paretine a una piccola cengia con ch rosso in fessura. Integrare la protezione presente e fare sosta (IV ? 30 m.).
L13 ? A dx della sosta per lama fino al grande camino incombente a dx. Lo si sale e, al suo termine, si prosegue a dx per salti fino a poter salire rocce articolate puntando a un terrazzino sotto un diedro-fessura sulla dx di una placca rossa (così me la ricordo) (IV+ - 35 m.).
L14 ? A sx della sosta per la bella placca articolata fino a un ch rosso (abbastanza buono, piantato per 3/4). Ancora diritti e a sx con alcuni pass. impegnativi puntando a un cordino (che si scoprirà essere attaccato a un ch così così). Di qui ci si alza appena e si traversa a sx puntando al diedro sulla sx della grande placca. Raggiuntolo, lo si sale. Al primo ch che si incontra, si piega a sx. In una nicchia, qualche m. dopo, si trova un ch di sosta (VI+ - 40 m.).
L15 ? Diritti per facile placca articolata e poi appena a dx. A questo punto o si sale diritti fino al pinnacolo col quale si conclude quel settore di parete (III - 57 m.) o (consigliabile ? tracciato presunto) si continua ad arrampicare in moderato obliquo a dx fino allo spigolo che a dx pone fine alla parete. Se si sale fino in cima si devono poi scendere 10/15 m. di III/IV per poter imboccare la cengia di discesa. Meglio stare subito bassi.
Discesa ? Questo è il tracciato da noi seguito: dalla cima del pinnacolo con delicata arrampicata si scende per diedri sulla dx (nel senso di marcia ? Nord?) fino a una cengia che permette di raggiungere la parete di fronte. Lungo essa per 6/8 m. fino a poter salire il versante interno della parete e puntare al colletto sulla cima del canale (friabile e pericoloso se percorso sul fondo) che la divide dal corpo principale della Brenta Alta. Dal colletto (vista sui rifugi Tosa e Pedrotti) si scende sull?altro versante per canale sassoso fino a pervenire a una sosta per calata sulla sua sponda dx (nel senso di marcia). Meglio scendere di qualche m. e a sx e usare la sosta appena più bassa. Con 1 doppia di 35 m. si supera una serie di salti nel canale e si continua a scendere fino a che questo si inforra nuovamente. Un cordone in clessidra sulla sx consente una doppia di 35 m. per superare altri salti. Si recupera la corda con molta attenzione (alto pericolo di scariche - Ralf è stato colpito di striscio alla testa da un sasso grosso come un melone; deve la vita al casco) e si completa la discesa del canale. Appena possibile, si piega a dx e si taglia in dir. Sud Ovest (dx) tutto il cengione ghiaioso in cui il canale si esaurisce fino a tagliare una traccia che scende dall?alto (probabili e più sicure doppie di cui non conosco l?ubicazione raggiungibili una volta usciti dalla prima parte del canale traversando a dx). La si segue fino a un camino appoggiato che si scende con un?ultima doppia. Di qui a dx per cenge alla Bocca di Brenta.
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot