il fantastico, onesto, caritatevole mondo del lavoro

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Messaggioda grip » gio lug 01, 2010 14:25 pm

cmq son discorsi lunghi e casi diversi da settore grandezza azienda e da quanti direttori hai da strapagare..

per quel che mi riguarda li evito...

l'ideale sarebbe parlarne davanti a na bella birretta... 8)
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Messaggioda ales » gio lug 01, 2010 14:36 pm

grip ha scritto:na bella birretta... 8)



cominciavo a preoccuparmi
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Messaggioda grip » gio lug 01, 2010 14:59 pm

ales ha scritto:
grip ha scritto:na bella birretta... 8)



cominciavo a preoccuparmi


in che senso??? :roll:
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Messaggioda ales » gio lug 01, 2010 15:24 pm

grip ha scritto:
ales ha scritto:
grip ha scritto:na bella birretta... 8)



cominciavo a preoccuparmi


in che senso??? :roll:




21 post e ancora nessun accenno alla birretta. ero già in ansia...

8)
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Messaggioda scheggia » gio lug 01, 2010 15:28 pm

grip ha scritto:io 10 anni fa se non andavo allestero sarei FALLITO e con me 30 dipendenti....sono rimasti in 5...di + non potevo fare...i miei clienti avevano ed hanno il coltello dalla parte del manico...o ce fai risparmiare o spostiamo tutto in Cina...con te o senza di te'!!
La Romania mi ha salvato il culo...

Purtroppo le scelte non sempre dipendono da te......risuolature e le mie wild ora mi permettono di dare lo stipendio a 5+2 persone....a 30 sarebbe impensabile purtroppo...

conto di crescere e assumere.....ma certezze dal futuro non ce ne sono :?


Mi spiace essere pessimista, ma con una politica di tagli indiscriminati non c'è futuro.
Purtroppo hanno reso l'italia un contenitore vuoto.
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Re: il fantastico, onesto, caritatevole mondo del lavoro

Messaggioda scheggia » gio lug 01, 2010 15:35 pm

AlbertAgort ha scritto:Questo succede nel periodo in cui il datore ha il coltello dalla parte del manico. Tanto un altro dipendente lo trovi in 5 minuti. Solo l'unione in questi casi fa la forza.


e uno

Un confronto che sfocia in uno screzio, negli scorsi giorni alla Clima Veneta, è terminato con un "vaff" che il lavoratore ha rivolto alla sostituta del caporeparto. Immediata la sospensione cautelare di 5 giorni dell?operaio e, al contempo, la richiesta di chiarimenti da parte di rsu Fiom, Fim e Uilm. L?inchiesta interna svolta dai rappresentanti dell?azienda, sentiti alcuni testimoni che confermano la versione della preposta, si è conclusa con la decisione della Clima Veneta, che ha 170 dipendenti, di chiudere il rapporto professionale con l?uomo, tra l?altro laureato in economia agraria e assunto a Pieve d?Alpago nel 2005 prima che gli scadesse il contratto a tempo determinato (a dimostrazione, per i sindacati, delle capacità del lavoratore).
«In provincia di Belluno non si è mai visto - commentano Fiom, Fim e Uilm - un licenziamento per una parolaccia che, per quanto irriguardosa, merita solo un richiamo. Tanto più come in questo caso in cui l?operaio in questione ha chiesto pubblicamente scusa. Il licenziamento avviene di norma per fatti gravissimi, come possono essere ad esempio un furto o una rissa».
Per solidarietà i colleghi hanno convocato un?assemblea e proclamato uno sciopero di un?ora. «Ma nulla - dichiarano sconfortati i sindacati - l?azienda non è tornata sui propri passi. Tant?è che il ragazzo ora è senza lavoro. Anzi, se qualcuno fosse interessato ad assumerlo si faccia avanti anche contattando Il Gazzettino. Da parte sindacale, comunque, faremo strenua opposizione. Resta l?amarezza per una scelta decisamente sopra le righe».



e due

LA TESTIMONIANZA
IO, "LICENZIATA"
SENZA UN PERCHÉ
Sono una donna di quarant?anni, sposata e mamma di due ragazzine, che dopo alcuni anni tenta di rientrare nel mondo del lavoro. In breve la mia storia. Vengo assunta in Luxottica a maggio 2010, tramite agenzia interinale e dopo soli 3 giorni, dei 4 previsti di prova, vengo lasciata a casa senza che mi venga data spiegazione alcuna (la comunicazione mi viene fatta dall?agenzia interinale). Faccio presente che quello stesso giorno, a fine turno di lavoro, mi fanno fare la visita medica per l?assunzione (superata)!
Sentendomi trattata ingiustamente, chiedo chiarimenti al direttore del personale, il quale, soltanto dopo alcuni giorni, mi fornisce delle spiegazioni alquanto vaghe, superficiali e surreali. Doppiamente umiliata, scrivo una lettera raccomandata ai responsabili della Luxottica di Sedico per denunciare l?accaduto e chiedere un colloquio, alla presenza della persona che mi aveva valutato, per avere la possibilità di replicare ai motivi del mio allontanamento. Ad ora non ho ricevuto risposta alcuna. Da qui, la decisione di rendere pubblico l?accaduto. Comprendo che, un dipendente interinale, nel periodo di prova, non ha nessun diritto. Denuncio però il fatto che Luxottica, da azienda seria che ritenevo, avrebbe dovuto comunicarmi direttamente la decisione, spiegandomi i motivi (mi sono sentita ledere nella mia dignità di persona oltre che di lavoratrice).
Questa è la testimonianza che ritenevo opportuno rendere pubblica, in quanto l?ingiustizia subita è troppo grande per lasciarla taciuta.
Spero che qualche esponente di Luxottica legga questo articolo e agisca di conseguenza secondo coscienza.
C.L.

Belluno


Per licenziare una persona ci va la giusta causa od il giustificato motivo.
E se non hanno modificato qualche sentenza il vaffanculo è stato derubricato come insulto, quindi non costituirebbe reato, dunque sulla base di cosa hanno licenziato quella persona!? :?

Luxottica è un bijou di azienda, ho sentito notizie del rinnovo contrattuale per tre anni da fare raccapriccio. :?
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Messaggioda scheggia » gio lug 01, 2010 15:38 pm

North Face ha scritto:..come mi sento chiamato in causa, non ne hai idea..o forse ce l'hai??... :wink:

...un anno fa' è arrivato il secondo bambino, quindi spese doppie, asilo doppio, latte doppio, pannolini doppi...e naturalmente l'azienda, mica una qualsiasi , piccola e indebitata,,no, una mega azienda di trasporti con fatturati di miliardi, non milioni, decide di chiamare mia moglie e le consiglia il licenziamento......altrimenti spostamento in assistenza clienti e orari sballati con turni poco sempici da gestire.....certo poteva anche rientrare e non licenziarsi e lottare, lottare, lottare...fino allo sfinimento e poi rischiare la salute...naturalmente ora lavoro solo io, con tre persone a carico, mutuo, macchina da pagare ecc. ecc..

alle persone da te citate va tutta la mia solidarietà... :wink:


scusa ma avete fatto un errore madornale! oltre alla maternità e paternità (si anche te hai i tuoi diritti come padre!!!!) vi spettavano anche i turni ad hoc per accudire i figli!
Ragazzi la legge esiste, non dobbiamo avere paura di farci rispettare, soprattutto quando il datore di lavoro non ha nulla da obiettarci sul nostro lavoro!!!
e questo da uno che ha portato l'azienda in tribunale, con le buone non volevano sentirci, e che come prima continua a fare il proprio lavoro!
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Re: il fantastico, onesto, caritatevole mondo del lavoro

Messaggioda scheggia » gio lug 01, 2010 15:41 pm

grip ha scritto:solo 1a volta ho mandato a casa un ragazzo albanese praticamente a malomodo...ma a mia madre gli aveva detto stai zitta o ti taglio la gola!!


Minaccia di lesioni gravi, sei mesi di carcere e 1.500 Euro di ammenda.
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Messaggioda (Ale74) » gio lug 01, 2010 15:45 pm

scheggia ha scritto:
grip ha scritto:io 10 anni fa se non andavo allestero sarei FALLITO e con me 30 dipendenti....sono rimasti in 5...di + non potevo fare...i miei clienti avevano ed hanno il coltello dalla parte del manico...o ce fai risparmiare o spostiamo tutto in Cina...con te o senza di te'!!
La Romania mi ha salvato il culo...

Purtroppo le scelte non sempre dipendono da te......risuolature e le mie wild ora mi permettono di dare lo stipendio a 5+2 persone....a 30 sarebbe impensabile purtroppo...

conto di crescere e assumere.....ma certezze dal futuro non ce ne sono :?


Mi spiace essere pessimista, ma con una politica di tagli indiscriminati non c'è futuro.
Purtroppo hanno reso l'italia un contenitore vuoto.


Il punto è che quando le cose non vanno come si spera c'è la tendenza ad affidarsi ai consulenti (nienti contro di loro ma ne ho visti parecchi e tutti hanno sentenziato allo stesso modo) che prendono in mano i bilanci e ti dicono che stai andando a puttane (grazie ma lo so..mica li chiamavo se andava bene...) e ti dicono che va male perchè i costi sono più alti delle entrate ed i margini non sono remunerativi (ma dai.....avrei detto il contrario....) quindi, soluzione logica, tagliare i costi....e quali sono i costi più sostanziosi? Ovvio...il personale....quindi...c'è uno che va in pensione..bene uno di meno...c'è un tempo determinato che scade, bisognerebbe assumerlo perchè serve...meglio di no...faranno un poco di straordinario gli altri...e così via...
Poi esci per andare a casa e c'è il direttorino fighetto che fa vedere la nuova macchina da na spataccata di migliaia di euro con tutti gli optional possibili ed immaginabili (e anche con quelli inimmaginabili) ovviamente pagata dalla ditta....
---------
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Messaggioda scheggia » gio lug 01, 2010 16:03 pm

(Ale74) ha scritto:
scheggia ha scritto:
grip ha scritto:io 10 anni fa se non andavo allestero sarei FALLITO e con me 30 dipendenti....sono rimasti in 5...di + non potevo fare...i miei clienti avevano ed hanno il coltello dalla parte del manico...o ce fai risparmiare o spostiamo tutto in Cina...con te o senza di te'!!
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Purtroppo le scelte non sempre dipendono da te......risuolature e le mie wild ora mi permettono di dare lo stipendio a 5+2 persone....a 30 sarebbe impensabile purtroppo...

conto di crescere e assumere.....ma certezze dal futuro non ce ne sono :?


Mi spiace essere pessimista, ma con una politica di tagli indiscriminati non c'è futuro.
Purtroppo hanno reso l'italia un contenitore vuoto.


Il punto è che quando le cose non vanno come si spera c'è la tendenza ad affidarsi ai consulenti (nienti contro di loro ma ne ho visti parecchi e tutti hanno sentenziato allo stesso modo) che prendono in mano i bilanci e ti dicono che stai andando a puttane (grazie ma lo so..mica li chiamavo se andava bene...) e ti dicono che va male perchè i costi sono più alti delle entrate ed i margini non sono remunerativi (ma dai.....avrei detto il contrario....) quindi, soluzione logica, tagliare i costi....e quali sono i costi più sostanziosi? Ovvio...il personale....quindi...c'è uno che va in pensione..bene uno di meno...c'è un tempo determinato che scade, bisognerebbe assumerlo perchè serve...meglio di no...faranno un poco di straordinario gli altri...e così via...
Poi esci per andare a casa e c'è il direttorino fighetto che fa vedere la nuova macchina da na spataccata di migliaia di euro con tutti gli optional possibili ed immaginabili (e anche con quelli inimmaginabili) ovviamente pagata dalla ditta....


Beh dovessi tagliare io, taglierei in primis su quelle figure meno produttive, che sono dirigenti e capi, capini, capetti.
Una volta si diceva che l'imprenditore doveva essere il primo ad entrare in azienda e l'ultimo ad uscire, e forse c'è ancora qualcuno che lo fa, ma dagli amministratori in giù scordiamocelo pure!
Poi ci sono i paradossi, come quello del azienda nella quale lavoro io, è una delle più grandi d'Italia ed anche una delle più grandi d'Europa, come holding, sta trattando una fusione con una altrettando grande in Italia, beh rischia di saltare il tutto perché alcuni culi d'oro, perderà il posto, perché a quel punto due dirigenze non serviranno, chissà se la proprietà, sì perché si parla di due grandi azienda, ma poi chi mette i soldi sono sempre gli stessi, ci metterenno becco e faranno questa benedetta fusione! bah!!!!

Poi in momenti di reale crisi, ci può stare un taglio del personale, vuoi non sostituzione del personale che va in pensione o di non rinnovo di contratto a termine, però si esce dalle crisi con gli investimenti, e questi mancano, per prima cosa nello Stato!!!
Somma se non si danno soldi da spendere non si riparte, Keynes (che non era un idiota qualunque ma quello che levò gli americani dalla crisi del '29) diceva che bisognerebbe arrivare al punto di fare sotterrare dei titoli di stato agli operai per poi fargleli riscavare! Altro che mercato liberale e tutte quelle menate da arraffisti ... scusate, mi ricompongo ma sto per partire sull'albero dell'economista incazzato.
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Re: il fantastico, onesto, caritatevole mondo del lavoro

Messaggioda Sbob » gio lug 01, 2010 19:52 pm

scheggia ha scritto:Per licenziare una persona ci va la giusta causa od il giustificato motivo.
E se non hanno modificato qualche sentenza il vaffanculo è stato derubricato come insulto, quindi non costituirebbe reato, dunque sulla base di cosa hanno licenziato quella persona!? :?

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Messaggioda Stef » ven lug 02, 2010 0:11 am

giusto per far sentire come suona (stona?) la campana dall´altra parte delle alpi....
oggi ho vinto un contratto di un anno in un´orchestra dell´opera di una cittá X. all´audizione erano presenti altri 17 candidati che se ne sono tornati a casa a mani vuote (a me é capitata la stessa cosa la settimana scorsa e quella prima pure).
l´anno prossimo a maggio-giugno si ripresenterá il problema con-cosa magno-a-settembre.
e cosí via finché non ci sará la botta di culo che si liberi un posto "fisso".

almeno in italia c´é piú passera 8)
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Re: il fantastico, onesto, caritatevole mondo del lavoro

Messaggioda scheggia » ven lug 02, 2010 8:08 am

Sbob ha scritto:
scheggia ha scritto:Per licenziare una persona ci va la giusta causa od il giustificato motivo.
E se non hanno modificato qualche sentenza il vaffanculo è stato derubricato come insulto, quindi non costituirebbe reato, dunque sulla base di cosa hanno licenziato quella persona!? :?

Luxottica è un bijou di azienda, ho sentito notizie del rinnovo contrattuale per tre anni da fare raccapriccio. :?

Nel periodo di prova non c'è bisogno di alcuna giustificazione (capitato da noi, ordine dall'alto di ridurre i costi e 5 neoassunti lasciati a casa)


e chi ha detto che hanno sbagliato in quel occasione, confermo pure io che nel periodo di prova non c'è bisogno di alcuna giustificazione o preavviso e questo vale sia per il datore di lavoro che per i lavoratori, io me ne sono andato da un azienda dopo 2h (fine servizio) di lavoro da un azienda e nessuno poteva dirmi nulla. Ma fare pagare la trattativa dell'aumento del contratto di lavoro ai dipendenti non sindicalizzati mi sembra a dir poco allucinante. :wink:
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Messaggioda ncianca » ven lug 02, 2010 12:59 pm

Non lamentatevi di come vanno le cose in Italia. Soprattutto se un lavoro alla fine ce l'avete. Qui e' molto peggio. O meglio, ma dipende dai punti di vista.

Fino a poco tempo fa Londra era il CEPU d'Europa. Se non riuscivi nel tuo paese, qui riuscivi alla grande. Questa citta' si e' riempita dei peggiori lavoratori d'Europa, forse del mondo. Tutti convinti invece di fare qualcosa di speciale giustificati dagli enormi guadagni facili. Dagli idraulici ai traders della City. Se faccio tanti soldi, evidentemente sono bravo, anzi sono meglio di tutti gli altri. In un'epoca in cui il capitalismo era la religione globale, questo ragionamento non faceva una grinza. Contratti a tempo determinato o indeterminato qui non volevano dire niente. A Londra era quasi meglio essere precari. Non era raro incontrare qualcuno che lavorava a 1000 sterline al giorno e poi andava in vacanza per mesi o che festeggiava il suo bonus di tre volte il suo salario annuale che gia' da solo valeva quanto quello di una decina di operai in Italia. Fate voi i calcoli. Londra era la citta' degli eccessi dove tutto era in vendita ed aveva un prezzo. Bastava avere i soldi e non era difficile procurarseli.

Poi e' arrivata la crisi.

Gli italiani a Londra hanno sempre guardato con sospetto all'opulenza di questa megalopoli. Qualche cretino ci e' cascato, ma la maggior parte di noi ha continuato a condurre un'esistenza normale fatta di cene a casa con gli amici e vacanze per lo piu' in Italia con le famiglie. Risparmiare e' una delle grandi doti degli italiani. Quando e' arrivata la crisi gli Italiani erano preparati. Ma non e' stato divertente lo stesso. Per gli inglesi e' stata peggio della ghigliottina.

Altro che sindacati. Qui per licenziarti chiamano la sicurezza, ti portano una scatola e ti chiedono di riempirla con tutte le tue cose e poi ti accompagnano all'uscita dove consegni tesserino e addio. Se sei un trader con milioni di sterline sul conto, magari la cosa non ti tocca piu' di tanto, ma se sei una segretaria le cose sono diverse. Molte famiglie qui hanno mutui al 100% e l'educazione dei figli non e' affatto economica e va a braccetto con la sicurezza, quindi non esattamente qualcosa su cui e' facile tagliare. Le aziende offrono ogni forma di benefit per la famiglia. Perdere il lavoro significa perdere anche questi benefit. Tesco, la piu' grande catena di supermercati inglesi, ha registrato un aumento dei furti di omogeneizzati e pannolini. A pagare la crisi sono stati e sono tutt'ora i piu' vulnerabili e nessuno li aiuta. Non esiste neanche un sistema che li possa aiutare.

In realta' lo stato (la regina e' generosa) offre vitto e alloggio a determinate categorie di persone. Ma rientrare in queste categorie e' un gettare la spugna. Gli "estates" dove queste persone sono relegate fanno sembrare la Secondigliano di Saviano un hotel a 5 stelle. Molti preferiscono piuttosto gettarsi sotto il treno, normalmente nell'ora di punta quando l'altoparlante annuncia che il servizio ha ritardo "due to a person under a train".

La crisi che ha colpito l'Inghilterra e' tremenda. Non si vede tanto forse, non se ne parla molto. Qui sono bravissimi a non parlare di quello di cui non vogliono parlare. Non ci sono le Sabine Guzzanti e non ci sono i Beppe Grillo. Qui per essere messi alle corde dal proprio datore di lavoro non serve mandarlo affanculo. Ci pensa lui e puoi solo stare zitto. Periodo di prova o no, qui ti fanno quello che vogliono. Esiste una legge che limita il lavoro a 40 ore settimanali. Ogni azienza all'assunzione ti chiede di rinunciare, firmando, a questo diritto. Sono poche le aziende che hanno dei sindacati e tutte al momento rischiano il fallimento. In queste la paura e' tale che se volate British Airways vi puo' capitare che a servirvi il pasto ci sia un pilota che fa il doppio turno. Ma anche che i dirigenti di Royal Mail girino con giacca e cravatta per la citta' disperati a consegnare la posta (in taxi!) per via dell'n-esimo sciopero in atto. E ancora vedere la gente che si ingegna ad andare al lavoro con i pattini, il mono pattino, lo skateboard, etc. perche' la metropolitana e' in sciopero e le aziende non vogliono sentire scuse.

Tutto questo e' molto divertente in tempi di vacche grasse, adesso lo e' un po' meno...

Nonostante tutto Londra rimane un'oasi felice in Inghilterra. Per gli stranieri soprattutto visto che nella peggiore delle ipotesi possono sempre tornare a casa... che non fa proprio schifo. Qui si sta ancora discretamente bene e per i superstiti rimane una piazza piu' che valida. Per il resto del paese e per il resto degli inglesi invece le cose sono molto diverse.

Secondo me bisogna avere un po' di prospettiva. Non e' giusto piegarsi alle ingiustizie, ma purtroppo questo e' il sistema che abbiamo creato e a meno di fare una rivoluzione ci tocchera' ingoiare diverse tonnellate di merda nei prossimi anni.

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Messaggioda scheggia » lun lug 12, 2010 8:31 am

giusto per il gusto ... una volta le aziende presentavano il piano azindale, l'altro giorno la Telecom (se non ho sentito male il nome dell'azienda) ha presentato il piano degli esuberi ... e poi la crisi dovrebbe essere alle spalle! :?
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Messaggioda Falco5x » lun lug 12, 2010 8:44 am

scheggia ha scritto:giusto per il gusto ... una volta le aziende presentavano il piano azindale, l'altro giorno la Telecom (se non ho sentito male il nome dell'azienda) ha presentato il piano degli esuberi ... e poi la crisi dovrebbe essere alle spalle! :?

Quando sento parlare di Telecom mi scoppia il fegato.
Era la mia azienda, era un patrimonio nazionale fonte di ricchezza e di lavoro da custodire con cura.
E' stata svenduta e uccisa dalla politica in nome di un malinteso senso del libero mercato e della concorrenza.
Quanto siamo coglioni.
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Messaggioda grip » lun lug 12, 2010 10:15 am

climbalone ha scritto:
Falco5x ha scritto:
scheggia ha scritto:giusto per il gusto ... una volta le aziende presentavano il piano azindale, l'altro giorno la Telecom (se non ho sentito male il nome dell'azienda) ha presentato il piano degli esuberi ... e poi la crisi dovrebbe essere alle spalle! :?

Quando sento parlare di Telecom mi scoppia il fegato.
Era la mia azienda, era un patrimonio nazionale fonte di ricchezza e di lavoro da custodire con cura.
E' stata svenduta e uccisa dalla politica in nome di un malinteso senso del libero mercato e della concorrenza.
Quanto siamo coglioni.


Come parte in causa mi duole molto, ma quoto al 100%.


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Messaggioda grip » lun lug 12, 2010 10:16 am

e sto' convincendo mio papa' che abita a Bucharest di imparare finalmente ad usarlo.....almeno ci si vede e si parla un oretta la gg assieme senza spendere un capitale al mese
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Messaggioda Falco5x » lun lug 12, 2010 11:48 am

grip ha scritto:
climbalone ha scritto:
Falco5x ha scritto:
scheggia ha scritto:giusto per il gusto ... una volta le aziende presentavano il piano azindale, l'altro giorno la Telecom (se non ho sentito male il nome dell'azienda) ha presentato il piano degli esuberi ... e poi la crisi dovrebbe essere alle spalle! :?

Quando sento parlare di Telecom mi scoppia il fegato.
Era la mia azienda, era un patrimonio nazionale fonte di ricchezza e di lavoro da custodire con cura.
E' stata svenduta e uccisa dalla politica in nome di un malinteso senso del libero mercato e della concorrenza.
Quanto siamo coglioni.


Come parte in causa mi duole molto, ma quoto al 100%.


io da consumatore il 60% delle chiamate di lavoro le faccio su Skype

Il mio pensiero su questi temi rischia di rendermi impopolare, controcorrente, obsoleto e perfino... comunista.

Io credo che quando un'azienda è di interesse nazionale perché fornisce lavoro in modo significativo e contribuisce al benessere e alla ricchezza del paese, non dovrebbe essere messa in difficoltà da regole liberiste; andrebbe invece difesa.

Le telecomunicazioni sono un bene primario per le aziende, ma non lo sono (o non lo erano) per i lavoratori meno abbienti, per quelli che oggi non hanno lavoro o lo hanno saltuario e stentano a tirare la carretta.
A loro non gliene frega niente che con skype possono parlare fino in Bulgaria gratis, a loro interesserebbe invece avere una vita serena e dare un futuro decente ai propri figli.
Allora le strade sono due: 1) si tassa alla follia i più abbienti e le imprese traendo da questi proventi sussidi per i più poveri; ma questo genera due problemi: rende inviso lo stato alle imprese e abitua il povero a farsi mantenere, pessimi risultati entrambi; 2) oppure in alternativa si fa in modo che tutti abbiano lavoro sostenendo imprese di interesse nazionale anche a costo di lasciare più alti i prezzi dei loro servizi per le imprese e per i più abbienti. Come dire insomma che si fa loro pagare una tassa sociale in forma di servizio più caro. Questo sarebbe secondo me il male minore. Peccato che noi italiani, primi della classe in tutte le novità di dubbio valore, abbiamo scelto a testa bassa la strada della concorrenza selvaggia in ogni campo, e così adesso siamo pieni di morti di fame e di ignoranti che pensano che la felicità sia possedere uno smartphone, e parlare gratis col mondo, e navigare gratis a tutta birra andandosi così a sfracellare felici contro gli scogli del degrado materiale e spirituale.
Bel risultato davvero.
Ma io, come ho detto, la penso un po' troppo da comunista su certi temi e allora le mie possono essere viste benissimo come delle farneticazioni utopiste.


(ovviamente grip è giustamente contento di parlare gratis con la Bulgaria; lui però ha un'impresa e dunque, nella mia delirante visione, potrebbe permettersi comunicazioni più care fornendo così un contributo utile al bene sociale del paese :lol:; come contropartita però lo stato dovrebbe difendere meglio la sua produzione impedendo il crollo dei prezzi in un mercato delle calzature inquinato dagli scadentissimi prodotti cinesi, e lui non dovrebbe essere costretto a delocalizzare in Bulgaria, così sarebbe anche lui più contento e pure i suoi lavoratori)
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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Messaggioda grip » lun lug 12, 2010 11:59 am

Falco5x ha scritto:
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climbalone ha scritto:
Falco5x ha scritto:
scheggia ha scritto:giusto per il gusto ... una volta le aziende presentavano il piano azindale, l'altro giorno la Telecom (se non ho sentito male il nome dell'azienda) ha presentato il piano degli esuberi ... e poi la crisi dovrebbe essere alle spalle! :?

Quando sento parlare di Telecom mi scoppia il fegato.
Era la mia azienda, era un patrimonio nazionale fonte di ricchezza e di lavoro da custodire con cura.
E' stata svenduta e uccisa dalla politica in nome di un malinteso senso del libero mercato e della concorrenza.
Quanto siamo coglioni.


Come parte in causa mi duole molto, ma quoto al 100%.


io da consumatore il 60% delle chiamate di lavoro le faccio su Skype

Il mio pensiero su questi temi rischia di rendermi impopolare, controcorrente, obsoleto e perfino... comunista.

Io credo che quando un'azienda è di interesse nazionale perché fornisce lavoro in modo significativo e contribuisce al benessere e alla ricchezza del paese, non dovrebbe essere messa in difficoltà da regole liberiste; andrebbe invece difesa.

Le telecomunicazioni sono un bene primario per le aziende, ma non lo sono (o non lo erano) per i lavoratori meno abbienti, per quelli che oggi non hanno lavoro o lo hanno saltuario e stentano a tirare la carretta.
A loro non gliene frega niente che con skype possono parlare fino in Bulgaria gratis, a loro interesserebbe invece avere una vita serena e dare un futuro decente ai propri figli.
Allora le strade sono due: 1) si tassa alla follia i più abbienti e le imprese traendo da questi proventi sussidi per i più poveri; ma questo genera due problemi: rende inviso lo stato alle imprese e abitua il povero a farsi mantenere, pessimi risultati entrambi; 2) oppure in alternativa si fa in modo che tutti abbiano lavoro sostenendo imprese di interesse nazionale anche a costo di lasciare più alti i prezzi dei loro servizi per le imprese e per i più abbienti. Come dire insomma che si fa loro pagare una tassa sociale in forma di servizio più caro. Questo sarebbe secondo me il male minore. Peccato che noi italiani, primi della classe in tutte le novità di dubbio valore, abbiamo scelto a testa bassa la strada della concorrenza selvaggia in ogni campo, e così adesso siamo pieni di morti di fame e di ignoranti che pensano che la felicità sia possedere uno smartphone, e parlare gratis col mondo, e navigare gratis a tutta birra andandosi così a sfracellare felici contro gli scogli del degrado materiale e spirituale.
Bel risultato davvero.
Ma io, come ho detto, la penso un po' troppo da comunista su certi temi e allora le mie possono essere viste benissimo come delle farneticazioni utopiste.


(ovviamente grip è giustamente contento di parlare gratis con la Bulgaria; lui però ha un'impresa e dunque, nella mia delirante visione, potrebbe permettersi comunicazioni più care fornendo così un contributo utile al bene sociale del paese :lol:; come contropartita però lo stato dovrebbe difendere meglio la sua produzione impedendo il crollo dei prezzi in un mercato delle calzature inquinato dagli scadentissimi prodotti cinesi, e lui non dovrebbe essere costretto a delocalizzare in Bulgaria, così sarebbe anche lui più contento e pure i suoi lavoratori)




come non quotarti.....darei volentieri lavoro a 30 Italiani...e/o residenti in Italia..riportando a casa papa' e mamma ....ma haime' il mercato attuale non me lo permette....

PS: se domani dovessi spendere 1000 euro al mese in telefono....e produco 1000 paia di scarpe....beh 1 euro di aumento sulle scarpe ce lo devo mettere...che per gioco delle percentuali arriva a 5 al consumatore....cioe' pure l'operaio che la domenica va a scalare....
e' un cane che se morde la coda.....e rischio altresi' di andare fuori mercato rispetto ai prodotti cinesi senza controllo alcuno che vengono venduti a prezzi inferiori con brand innocui...o da brand Grossi....che ce ricaricano l'impossibile in quanto Brand famosi!!!

la e' dura la fuori...
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