Pié ha scritto:come diceva il buon Tononi, mio professore di italiano e latino: che il bello sia relativo è una balla colossale, è bello ciò che è bello ed è brutto ciò che è brutto!
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boh non so kinobi, mi trovo in totale contrapposizione con il tuo discorso.
Per me fare alpinismo significa anche conoscere la storia delle pareti e delle montagne, anzi è per me questa una parte essenziale. se no sarebbe solamente andare ad arrampicare ed in questo caso un posto varrebbe l'altro, basta che panorama e roccia siano belli.
Il valore alle salite glielo si dà anche in base al periodo di apertura, ma se una via, qualunque sia il suo possibile valore, sale nel rispetto delle vie precedenti e della storia di quella parete, per me non dovrebbe esser ritoccata senza il consenso dell'autore perché anch'essa è entrata a far parte di quest'ultima, pur magari con le contraddizioni di un determinato periodo storico.
Così su due piedi
Q8.
Solo se il terreno è illimitato.
Il che non lo è.
La storia è bella conoscerla. E ricordarla.
La storia è perenne, rimane, non si cancella. Sarà sempre ricordata.
L'azione storica, è passata. Finita, esaurita. Fatta una volta, fatta per sempre.
Nel 2010 si deve riciclare e riutilizzare. Non ci si può più permettere di consumare "forever"
Prendetene atto.









Ciao,
E