rinvii "automatici"

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda ncianca » ven mag 07, 2010 13:56 pm

arteriolupin ha scritto:Il primo pensiero è questo

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Il secondo pensiero, un po' più contorto, è il seguente:

strano come l'ingresso del termine "sport" abia generato misunderstanding a livello spaventoso...

Allora, c'è chi va in falesia per allenarsi, chi per giocare e provare e chi, invece, ci va per seguire uno sport.

Uno sport, come tale, ha regole precise ed un'etica da rispettare. Punto.
Le regole vengono discusse, approvate e tutto ciò che cerca di aggirare le regole di cui sopra annulla i risultati dal punto di vista sportivo.

Per cui lasciamo ai praticanti lo sport stabilire, modificare o migliorare le regole sullo sport stesso.
In questo caso, comunque, spetterà all'etica di ciascun praticante il saper e voler rispettare le regole comunemente stabilite (con le eventuali varianti locali alle regole stesse).

Per molti altri, andare in faelsia è un gioco, utile a tenersi in forma o divertirsi semplicemente... In questo caso non c'è alcuna pretesa sportiva e nessun record da segnare , tanto meno risultati, classifiche e quant'altro. Esiste solo il divertimento, l'aspetto ludico di un'attività fisica all'aria aperta (o su resina).

Gli sportivi dovrebbero evitare di dare "regole" ai "ludici", se non le avvertenze riguardanti cose che dovrebbero essere logiche, come usare la testa, non rovinare le vie e bla bla bla. Qui, però, si tratta di lpogica ed educazione.

I ludici non dovrebbero preoccuparsi dell'etica degli sportivi, ma di rispettare semplicemente le regole di civile convivenza...

Per esempio: se lasci le corde mezza giornata ad occupare una via... Sei un defecamembri cui andrebbero ciulate le suddette corde... Punto.

Mi pare che più che di discussioni, spesso sterili, il mondo dell'arrampicata avrebbe bisogno di tornare a concetti semplici quali "logica ed uso delle regole della civile convivenza".

E' un po' triste, forse, per qualcuno, notare che una delel attività più "libere" come l'andar per monti in verticale, diventando sport, venga "ingabbiato" in regole che chi, praticando quello che ora è uno sport a puro scopo lufico, gran fatica fa a comprendere e digerire. Ma è il prezzo da pagare per la codificazione di una attività ludica in sport con tutti i sacri crismi...

Banfare, non banfare, preoccuparsi di "lavorare la via" o meno sono questioni di "regole" ed etica che riguardano solo gli "sportivi", non gli amatori.

Se una amatore ha voglia di andare a ripetere un 6b per quindici volte con la corda dall'alto per provar ei movimenti e, riuscitoci, si sente dire da uno "sportivo" "ma così non vale", l'unica risposta possibile, senza cattiveria, è "ma chi se ne fotte!!! io mi sono divertito"...

Altrettanto vero è che se qualcuno si sta divertendo e vede che ci sono altre persone che vogliono passare o ruire, gli basterà fa rricorso alla logica ed al buon sneso per trovare immediatamente la soluzione.

Poi, ognuno salga come gli pare, senza banfare e senza pretendere di essere un Dio in terra.Salga, si diverta, non procuri casini e non disturbi. La sua personalissima giornata sarà felice...

Andare in montagna o sul verticale dovrebbe portare lo stesso risultato: ovvero piacere e gioia psichica e fisica...

Se ho detto cazzate, segnatemelo pure... Tanto io sono uno che frequenta pochissimo le falesie (per non dire mai) e che se ha voglia di tirare, per pippaggine i rinvii sul VI, lo fa, divertendosi e ridendosi addosso per la propria goffaggine...

Io sono uno di quelli che preferisce farsi una via di IV piuttosto che ravanare una mezza giornata per salire "eticamente" un 6a in falesia secondo le regole.
Ma non biasimo chi preferisce il contrario.

Ad ognuno il suo... E che alla fine alpinisti, alpinioni, classicisti e falesisit si ritrovino al bar a bere una birra e prendersi reciprocamente in giro!


Sono d'accordo, ma dove sono e chi le ha scritte le regole per gli "sportivi" come li chiami tu? Definire una salita rotpunkt, a vista o flash benche' ovvio ai piu' non e' in realta' cosi' ovvio. Anche perche' una prestazione sportiva si porta dietro il concetto di misurabilita' che in arrampicata corrisponde al grado. Un vaso di Pandora.

Io resto dell'idea che regole ed etica in arrampicata (non agonistica) siano concetti molto personali e di poco valore. Usando la tua definizione, gli "sportivi" nel nostro mondo li vedo proprio fuori luogo. Ma tant'e' bisogna anche accettare il fatto che ormai nulla si fa gratis, e la liberta' non porta soldi. Lo sport si'.

Comunque non si parlava di moschettoni automatici? :-)
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Messaggioda c.caio » ven mag 07, 2010 13:57 pm

arteriolupin ha scritto:Il primo pensiero è questo

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Il secondo pensiero, un po' più contorto, è il seguente:

strano come l'ingresso del termine "sport" abia generato misunderstanding a livello spaventoso...

Allora, c'è chi va in falesia per allenarsi, chi per giocare e provare e chi, invece, ci va per seguire uno sport.

Uno sport, come tale, ha regole precise ed un'etica da rispettare. Punto.
Le regole vengono discusse, approvate e tutto ciò che cerca di aggirare le regole di cui sopra annulla i risultati dal punto di vista sportivo.

Per cui lasciamo ai praticanti lo sport stabilire, modificare o migliorare le regole sullo sport stesso.
In questo caso, comunque, spetterà all'etica di ciascun praticante il saper e voler rispettare le regole comunemente stabilite (con le eventuali varianti locali alle regole stesse).

Per molti altri, andare in faelsia è un gioco, utile a tenersi in forma o divertirsi semplicemente... In questo caso non c'è alcuna pretesa sportiva e nessun record da segnare , tanto meno risultati, classifiche e quant'altro. Esiste solo il divertimento, l'aspetto ludico di un'attività fisica all'aria aperta (o su resina).

Gli sportivi dovrebbero evitare di dare "regole" ai "ludici", se non le avvertenze riguardanti cose che dovrebbero essere logiche, come usare la testa, non rovinare le vie e bla bla bla. Qui, però, si tratta di lpogica ed educazione.

I ludici non dovrebbero preoccuparsi dell'etica degli sportivi, ma di rispettare semplicemente le regole di civile convivenza...

Per esempio: se lasci le corde mezza giornata ad occupare una via... Sei un defecamembri cui andrebbero ciulate le suddette corde... Punto.

Mi pare che più che di discussioni, spesso sterili, il mondo dell'arrampicata avrebbe bisogno di tornare a concetti semplici quali "logica ed uso delle regole della civile convivenza".

E' un po' triste, forse, per qualcuno, notare che una delel attività più "libere" come l'andar per monti in verticale, diventando sport, venga "ingabbiato" in regole che chi, praticando quello che ora è uno sport a puro scopo lufico, gran fatica fa a comprendere e digerire. Ma è il prezzo da pagare per la codificazione di una attività ludica in sport con tutti i sacri crismi...

Banfare, non banfare, preoccuparsi di "lavorare la via" o meno sono questioni di "regole" ed etica che riguardano solo gli "sportivi", non gli amatori.

Se una amatore ha voglia di andare a ripetere un 6b per quindici volte con la corda dall'alto per provar ei movimenti e, riuscitoci, si sente dire da uno "sportivo" "ma così non vale", l'unica risposta possibile, senza cattiveria, è "ma chi se ne fotte!!! io mi sono divertito"...

Altrettanto vero è che se qualcuno si sta divertendo e vede che ci sono altre persone che vogliono passare o ruire, gli basterà fa rricorso alla logica ed al buon sneso per trovare immediatamente la soluzione.

Poi, ognuno salga come gli pare, senza banfare e senza pretendere di essere un Dio in terra.Salga, si diverta, non procuri casini e non disturbi. La sua personalissima giornata sarà felice...

Andare in montagna o sul verticale dovrebbe portare lo stesso risultato: ovvero piacere e gioia psichica e fisica...

Se ho detto cazzate, segnatemelo pure... Tanto io sono uno che frequenta pochissimo le falesie (per non dire mai) e che se ha voglia di tirare, per pippaggine i rinvii sul VI, lo fa, divertendosi e ridendosi addosso per la propria goffaggine...

Io sono uno di quelli che preferisce farsi una via di IV piuttosto che ravanare una mezza giornata per salire "eticamente" un 6a in falesia secondo le regole.
Ma non biasimo chi preferisce il contrario.

Ad ognuno il suo... E che alla fine alpinisti, alpinioni, classicisti e falesisit si ritrovino al bar a bere una birra e prendersi reciprocamente in giro!



...non hai detto cazzate. Condivido in buona parte.
Le regole e l'etica esiste nel momento in cui si vuole salire in un certo modo per ottenere determinate performance. Se poi uno lavora un 7a per otto mesi per poi dire che sale il 7a saranno caxxi suoi..... chissenefrega.... contento lui di sparare caxxate contenti tutti, e' una questione di onesta' intellettuale.
Al di fuori di questo c'e' l'arrampicata svolta per il puro piacere di fare questo sport..... con tutti gli annessi e connessi.
Amen

L'educazione, il rispetto e la civile convivenza in falesia esulano dall'approccio differente a questo sport.... cafoni e maleducati si troveranno sia tra chi scala per gioco e chi per raggiungere altri obiettivi. E, ovviamente, viceversa.
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Messaggioda arteriolupin » ven mag 07, 2010 14:07 pm

x Ncianca: alla tua osservazione rispondo che l'errore è stato mio, avrei dovuto, facendo tesoro di quanto sottolineato anche dal Caio, parlare di "agonisti".

Per agonisti, ovviaemnte, intendo coloro che vogliono ottenere, per vari scopi, performances e risultati in un ambito "codificato".

Mi chiedi dove sono le regole? Mi risulta che esista una Feerazione, una serie di gare ed una notevole serie di "regole" applicate o da applicare alla pratica dello sport. La Federazione, composta da atleti e/o rappresentanti degli atleti, stabilisce le regole per l'agonismo.

Esiste poi il puro piacere di fare sport-arrampicata... Subentra poi l'etica personale, l'onestà intellettuale e quant'altro...

E si torna daccapo...

Comunque quesi moschettoni possono anche avere un utilizzo da extrema ratio, per carità... Ma solo per un certo tipo di via, visto che, a giudicare da quello che vedo su You Tube, i rinvii sono già lì e basta passarci la corda...

Magari servono - o possono essere utili - a chi, come un Beat Kammerlander, decide di salire vie di X+ utilizzando solo rinvii amovibili (friends e nuts) e, magari, gli può venir buono "rubare" quei 5 centimentri che lgi mancano per arrivarci (ipotesi peraltro lontana, visto che, se arrivi a infilare un friend, arrivi anche a metterci il rinvio).

Per cui, bene che ci siano... Per chi e per come, lo lascio giudicare a voi. Come anche per le canne da pesca... Che preferisco usare in laguna... Ma anche lì esiste un'etica (anche i pescatori ne hanno una, che spesso sfugge a chi non approva lo "sport").

Bah, meglio tornare a pensare alla montagna... In attesa che torni il bel tempo.

Saluti e salute (cin cin) a tutti
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Messaggioda nuvolarossa » ven mag 07, 2010 14:48 pm

c.caio ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:
marcov ha scritto:
Kinobi ha scritto:L'arrampicata è uno sport per gente che ha onore ed etica.
Fare i conigli, magari in falesia, è disonorevole e non etico.
:oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:
Ciao,
E


Penso che sarebbe quello che Paul Preuss ti avrebbe detto vedendoti legato e coi rinvii all'imbrago da mettere alle piastrine già bell'é pronte nella roccia.

Mi pare che in tutti i video dei "top climber" che arrampicano "top routes" (es. tutti i video su you tube sulla salita di Action Directe) lo fanno coi rinvii già pronti (spesso il primo e/o il secondo gia passati) e dopo aver super-lavorato la via (da primi o da secondi non credo cambi granché...). Quindi non sarebbe "etico" nemmeno questo... e si parla dei "campioni".

Ognuno ha la sua etica, ci sono solo alcuni principi di base che non si dovrebbe mettere in discussione, come il rispetto della roccia (no scavo, no aggiunta di chiodi), il rispetto del prossimo (no bivacchi su una via) e l'onestà di dire le cose come stanno (l'ho ripetuta dopo averla provata 30 volte colla corda dall'alto etc..).

Accetato questo, non vedo come uno possa pontificare sullo stile di salita da rispettare, pena essere additati come "conigli".

Senno' gli unici che non sono conigli sono chi fa freesolo (e molti di loro prima del freesolo si imparano bene a memoria i tiri...).

:roll:


Si sta parlando di una attività sportiva.
Tutti gli sport hanno le loro regole, ed "etica" secondo me in questo caso è il rispetto delle regole.

Trovo l'affermazione "Ognuno ha la sua etica" deleteria. A livello sportivo semplicemente non esiste, mentre a livello sociale purtroppo è esattamente il motivo per cui questo Paese sta andando a puttane.

Ed è pure legato secondo me ad una grande ignoranza di quello che stai facendo.

Sento dire "ho fatto quel tal tiro". Poi chiedo, come? Con la corda dall'alto! Allora guarda che non l'hai fatto quel tiro! Masssì - con aria infastidita - cosa vuoi che cambi? 8O 8O 8O

Ecco, per me etica è essere onesti e sapere quel che stai facendo.
Poi se vedo un cinghialone che si issa in catena mungendo i rinvii ed è contento va benissimo così, anche perchè non è certo lui che viene a banfare sulle realizzazioni, e spessissimo mi è capitato di parlare con queste persone e trovare molta più cultura arrampicatoria di chi invece bara e si da buoni tiri dove è partito con i primi due passati, o facendosi scaricare dal socio durante un riposo e così via.

Ho fatto parecchi sport in vita mia, un paio a livello agonistico e pure con risultati discreti, e mai ho trovato un ambiente dove le persone barano con se stesse come nell'arrampicata. :roll:

Per chi ha un approccio ludico queste sono seghe mentali, per chi ha un approccio "sportivo" invece, queste cose contano.



... quando leggo queste cose mi viene l'orticaria e mi viene solo da dire che "siete noiosi, boriosi e tristi".... oltre che cieloduristi.

Ci sono regole codificate in questo sport (e accettate da tutti) che servono per poter definire quando uno libera una via, quando la fa a vista ecc.ecc.ecc.ecc.ecc.ecc.ecc.......... inutile fare il riassunto che le sappiamo tutti. Al di fuori di cio', se uno in falesia vuole stare tutto il giorno su una via con la corda dall'alto per poi dire che ha fatto il tal grado, a me frega meno di niente. Se uno si appende a ogni rinvio per finire una via, mi frega meno di niente. Ma chi c***o sei tu ( o chiunque altro) per dire cosa e' etico e cosa non e' etico, cosa e' da conigli e cosa e' da leoni, nel passare una giornata a scalare su vie in falesia.
Se io vado in falesia e non faccio le cose come le pensi tu e il tuo degno compare Kinobi devo sentirmi un coniglio o poco etico?

Venitemele a dire in faccia e poi vediamo chi finisce in salmi'...
:twisted: :twisted:


Forse prima di partire all'attacco con la bava alla bocca sarebbe meglio che ti assicurassi di aver letto E COMPRESO ciò che attacchi.

Non ho scritto ciò che è etico o no in assoluto, ho provato a spiegare ciò che lo è PER ME, e cioè il rispetto delle regole che governano l'attività sportiva che sto praticando. Regole peraltro frutto della condivisione dei climber da quarant'anni a questa parte e più, cioè da quando si è cominciato a parlare di arrampicata sportiva e non di arrampicata in montagna (che non è il dibattito alpinismo sport sì/no che appassionò tanto soprattutto fra le due guerre e dopo la seconda).

Quindi in falesia fai pure quel che ti pare, mungi, appenditi, scala da due, etc. A me non frega niente. Ma se poi vieni a dirmi sai, ho fatto quel tiro, e ti ho visto "farlo" scalando da due, beh, ti dico no caro, quel tiro non l'hai fatto.

Cos'è che non ti è chiaro in questa frase:
nuvolarossa ha scritto:Per chi ha un approccio ludico queste sono seghe mentali, per chi ha un approccio "sportivo" invece, queste cose contano.


Che poi è esattamente quello che nel post dopo il mio ha scritto arterio e sul quale ti sei trovato d'accordo.

Un'ultima cosa.
Io ho scritto la mia opinione senza azzannare nessuno e qui l'unico ammalato di cielodurismo sei tu con queste belle perle:
c.caio ha scritto:Venitemele a dire in faccia e poi vediamo chi finisce in salmi'...
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Messaggioda EvaK » ven mag 07, 2010 15:07 pm

Più che regole, mi sembra che in arrampicata ci siano definizioni (roktpunkt, libera, lavorato, resting ecc ecc).
Regole vere e proprie ve ne sono e ha senso che ci siano, a livello agonistico, cioè durante una competizione con giudici, premiazioni ecc ecc.
Allo stesso modo ad es. che nella corsa a piedi: se vado a correre per i cavoli miei esiste un'etica per la quale, se vado a fare un giro di 10 km non mi debba mai fermare e fare un pezzo camminando (altrimenti non vale)? Idem in arrampicata se me ne vado in falesia per conto mio con il mio socio, a chi e cosa importa se sono salita "pulita" o se ci ho fatto resting, o se sono arrivata a metà tiro mi sono cagata in mano e sono scesa per farlo poi con la corda dall'alto?

Le regole han senso nelle competizioni.
Ma il bello dell'arrampicata è la libertà, e che le bastonate o le gratificazioni sono qualcosa di molto personale, perchè non si vince contro nessuno se non contro se stessi.
Che poi ci sia competizione, rosicamento, invidia tra climbers è assodatissimo e la cosa è poco diversa dalle dinamiche del lavoro in ufficio e della vita in generale.
Alla fine quel che conta è l'onestà. Di certo se ho fatto un tiro duro con la corda dall'alto non vado a raccontare in giro che ho fatto il tiro, oppure specifico. Oltretutto se son buona o no di arrampicare non importa niente a nessuno, a nessuno ne viene nulla, se non a me.
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Messaggioda c.caio » ven mag 07, 2010 16:30 pm

nuvolarossa ha scritto:Un'ultima cosa.
Io ho scritto la mia opinione senza azzannare nessuno e qui l'unico ammalato di cielodurismo sei tu con queste belle perle:
c.caio ha scritto:Venitemele a dire in faccia e poi vediamo chi finisce in salmi'...


... e io ribadisco il concetto.
Se poi non capisci la battuta pazienza.
Io saro' un coniglio e tu un merlo.

:twisted:
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Messaggioda arteriolupin » ven mag 07, 2010 16:44 pm

c.caio ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:Un'ultima cosa.
Io ho scritto la mia opinione senza azzannare nessuno e qui l'unico ammalato di cielodurismo sei tu con queste belle perle:
c.caio ha scritto:Venitemele a dire in faccia e poi vediamo chi finisce in salmi'...


... e io ribadisco il concetto.
Se poi non capisci la battuta pazienza.
Io saro' un coniglio e tu un merlo.

:twisted:


Caio,a quando un bel libro di immagini dedicato a:

"Il bestiario dell'arrampicata"

ovviamente ti disegnerai sotto forma di simpatico animaletto dai lunghi incisivi e con lunghe orecchie pelose...

Per me, per cortesia, o sotto forma di bradipo in sovrappeso o come maialotto alla bse della parete, sdraiato, con cicca in bocca ed intento ad osservare e sparare cavolate (con bottiglia di birra sulla destra, mi raccomando)...

Grassie!
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Messaggioda lamontagnadiluce » ven mag 07, 2010 16:53 pm

Per me l'arrampicata è un modo per conoscere se stessi.
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Messaggioda arteriolupin » ven mag 07, 2010 16:58 pm

lamontagnadiluce ha scritto:Per me l'arrampicata è un modo per conoscere se stessi.


Conoscere sé stessi è un rischio...

Metti caso che io vada ad arrampicare e mi conosca meglio...

C'è il serio rischio che,conoscendomi, mi stia sulle palle da solo...

A questo punto mi sorge il dubbio su quali siano i veri pericoli dell'arrampicata...

:lol: :lol: :lol:
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Messaggioda lamontagnadiluce » ven mag 07, 2010 16:59 pm

arteriolupin ha scritto:
lamontagnadiluce ha scritto:Per me l'arrampicata è un modo per conoscere se stessi.


Conoscere sé stessi è un rischio...

Metti caso che io vada ad arrampicare e mi conosca meglio...

C'è il serio rischio che,conoscendomi, mi stia sulle palle da solo...

A questo punto mi sorge il dubbio su quali siano i veri pericoli dell'arrampicata...

:lol: :lol: :lol:


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Messaggioda giorgiolx » ven mag 07, 2010 17:07 pm

lamontagnadiluce ha scritto:Per me l'arrampicata è un modo per conoscere se stessi.


....più melodrammatico no vero?
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda EvaK » ven mag 07, 2010 17:10 pm

lamontagnadiluce ha scritto:Per me l'arrampicata è un modo per conoscere se stessi.


va be visto che si svacca:

cioè no hai capito.... l'arrampicata è tutta una cosa che senti dentro no, un'armonia interiore, hai capito eh, come dire, la ricerca sul proprio corpo e la natura, non so come spiegare, che ti senti in un'altra dimensione, è bbbbellisssssimo, ma troppo una figata eh...

(scusa montagnadiluce)
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Messaggioda lamontagnadiluce » ven mag 07, 2010 17:13 pm

In montagna mi sento migliore.
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Messaggioda ncianca » ven mag 07, 2010 17:16 pm

Il moschettone automatico mi eleva.
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Messaggioda grizzly » ven mag 07, 2010 17:24 pm

lamontagnadiluce ha scritto:In montagna mi sento migliore.


ncianca ha scritto:Il moschettone automatico mi eleva.


Perchè io credetti e credo la lotta col rinvio utile come il lavoro, nobile come un?arte, bella come una fede?

:lol:
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Messaggioda (Ale74) » ven mag 07, 2010 17:48 pm

grizzly ha scritto:
lamontagnadiluce ha scritto:In montagna mi sento migliore.


ncianca ha scritto:Il moschettone automatico mi eleva.


Perchè io credetti e credo la lotta col rinvio utile come il lavoro, nobile come un?arte, bella come una fede?

:lol:


Cosa intendi per "lotta col rinvio"?
---------
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Messaggioda ncianca » ven mag 07, 2010 18:08 pm

grizzly ha scritto:Perchè io credetti e credo la lotta col rinvio utile come il lavoro, nobile come un?arte, bella come una fede?


Guido Rey la sapeva lunga. Ma anche il Fortissimo ne sapeva qualcosa...

"Niente fremiti di gioia. Niente ebbrezza della vittoria. Il chiodo raggiunto è già rinviato."

:-D

E con questo chiudo una giornata segnata da risultati elettorali difficili e mercati finanziari turbolenti. Meno male che c'e' il forum...
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven mag 07, 2010 18:47 pm

c.caio ha scritto:... e io ribadisco il concetto.
Se poi non capisci la battuta pazienza.
Io saro' un coniglio e tu un merlo.

:twisted:


disse il merlo al coniglio
ho appena fatto uno sbadiglio
disse il coniglio al merlo
mi pareva di saperlo
[parafr.]
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Messaggioda c.caio » ven mag 07, 2010 19:20 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
c.caio ha scritto:... e io ribadisco il concetto.
Se poi non capisci la battuta pazienza.
Io saro' un coniglio e tu un merlo.

:twisted:


disse il merlo al coniglio
ho appena fatto uno sbadiglio
disse il coniglio al merlo
mi pareva di saperlo
[parafr.]


... disse la vacca al mulo
come ti puzza il culo,
disse il mulo alla vacca
forse sara' la cacca...
:roll:
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Messaggioda arteriolupin » ven mag 07, 2010 19:29 pm

Disse il mulo al cammello?
Dove lo metto questo ombrello?
Rispose l'ombrello al mulo:
perché non te lo ficchi su per il ...

La legge del Vapfanghala

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