I tempi erano maturi per puntare ad un?altra realizzazione sulla grande parete, che mirasse anche a rispettare le idee etiche di Royal Robbins e altri compagni che si dichiaravano pronti a spaccare tutti i chiodi a pressione impiegati da altri, qualora fossero sembrati superflui.
I ??cristiani della valle??, come amava definirli Harding, si imponevano di utilizzare il minor numero possibile di chiodi a pressione, ma soprattutto di non utilizzare, o comunque farlo marginalmente, le corde fisse; con questa scusa venne anche ??rubata ?? una via nuova sull?Half Dome.
Durante una ripetizione della via ??Harding?? al Porcelain Wall furono spaccati molti chiodi a pressione, ma ad un certo punto Robbins e compagni si resero conto della grandezza del lavoro che aveva fatto il primo salitore, e sospesero la loro ??carneficina??.
La materializzazione di questa etica trovò la sua massima espressione quando il ??dream team?? formato da Royal Robbins, Chuck Pratt e Tom Frost attaccò la parete a sinistra di ??The Nose?? nel suo punto più debole.
El Capita, dove corre la ''Salathè''
Robbins sui primi tiri
Pratt si prepara
In alcuni giorni di arrampicata, con l?utilizzo delle corde fisse e qualche buco fu conquistato il primo terzo di parete, fino alle ??Mammoth Terraces??.
Da qui la cordata eseguì una lunga calata e un pendolo che le permise di raggiungere un sistema di fessure vertiginose che l?avrebbe condotta sino alla vetta.
Superarono un largo e difficile camino che venne chiamato ??The Ear??, raggiungendo una singolare torre monolitica, staccata dalla parete, che battezzarono ??El Cap Spire??
Bivacco a ''Lung Ledge''
Pratt mentre assicura Robbins
Bivacco alla ''Hollow Flake''
Robbins e Pratt osservano dubbiosi la parate sopra a ''El Cap Spire''
Più in alto un grosso tetto sbarrava l?accesso alla parte superiore - e ormai finale - della muraglia, la ??Headwall?? che richiese una estenuante progressione in artificiale , su difficoltà che gli scalatori non avevano mai nemmeno immaginato.
Pratt sul primo tiro dopo ''El Cap Spire''
Robbins in azione
Tom frost in sequenza sul tetto
Pratt conduce sulla ''Headwall''
Più di una settimana sarà necessaria per aver ragione della parete e della via, in onore di Salathè, che si rivelerà subito, allora come la più difficile, oggi come la più logica ed elegante via per raggiungere l?orlo della parete, comunemente identificata come ??Salathè wall??.
Festeggiamenti dopo la salita
Il lupo perde il pelo ma non il vizio...e nemmeno lo stile . Tom Frost 50 anni dopo sullo stesso passaggio del tetto
Alla prossima...si resterà sempre su questo versante della grande parete e faranno la loro comparsa personaggi meno conosciuti e mitici....