VIA LE FOTO DI NAPOLITANO DALLE PARETI

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VIA LE FOTO DI NAPOLITANO DALLE PARETI

Messaggioda julius » dom mar 07, 2010 13:06 pm

Lancio un appello a chiunque sia in grado di arccoglierlo.
Si è fatto un gran parlare,nei mesi scorsi, circa la legittimità che nelle scuole e negli uffici pubblici siano esposti alle pareti dei crocifissi, in quanto imboli della religione cattolica.
A me personalmente,da oggi in poi, DA MOLTO PIU' FASTIDIO CHE DALLE PARETI DEGLI UFFICI PUBBLICI TRONEGGI L'IMMAGINE DI GIORGIO NAPOLITANO, che, debordando in maniera evidente dal ruolo e dalle funzioni che gli sono stati assegnati dalla Costituzione, ha attivamente partecipato all'emanazione di atti legislativi gravemente illegittimi (decreto legge elettorale) e ne ha pure pubblicamente rivendicata l'opportunità.
Questo signore non è più il presidente imparziale garante della Costituzione. Perciò via le sue immagini dalle pareti. Meglio metterci , che so, l'immagine di Falcone o di Borsellino. O di Nelson Mandela.
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Messaggioda arteriolupin » dom mar 07, 2010 13:22 pm

Non sono d'accordo con te, julius.

Napolitano DOVEVA, NON POTEVA NON FIRMARE proprio per il ruolo che ricopre.
Il Presidente è imparziale, firma e rimanda all'Organismo competente le eventuali necessarie valutazioni.

Possso capire che il metodo scelto dal Governo per porre rimedio ad una situazione quanto meno imbarazzante non sia stato il migliore...

Ma da lì a prendersela con Napolitano, che ha fatto ciò che DOVEVA fare, mi pare ne passi, e molto.

Premesso che vorrei vedere l'attuale compagine di Governo battuta ai seggi e non sulla base di idiozia burocratica (dei suoi stessi inetti burocrati), credo che prendersela col Capo dello Stato per non aver voluto prevaricare le altrui funzioni sia quanto meno assurdo.

Il rispetto per il Capo dello Stato è il rispetto delle Istituzioni, dello Stato, del collante supremo che tene assieme uomini ed idee di una entità statale.

Con buona pace di Di Pietro, che improvvidamente, chiede ora addirittura l'impeachmenti di Napolitano... E sì che - dicono - dovrebbe essere laureato in Legge (anche se vorrei sapere come diavolo ha fatto a prendere una laurea senza la conoscenza della lingua italiana, ma è un'altra storia).

Ovviamente, tutto quello che ho scritto sono riflessioni mie, affermazioni del mio pensiero e non assolute, ci mancherebbe... Espresse col massimo rispetto per il pensiero di Julius e di chi la potrebbe pensare in modo diametralmente opposto.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda Sbob » dom mar 07, 2010 15:15 pm

arteriolupin ha scritto:Napolitano DOVEVA, NON POTEVA NON FIRMARE proprio per il ruolo che ricopre.
Il Presidente è imparziale, firma e rimanda all'Organismo competente le eventuali necessarie valutazioni.

Guarda che "imparziale" non vuol dire che deve firmare qualunque merda incostituzionale gli si presenti davanti.
Se una legge e' palesemente incostituzionale il presidente DEVE rifiutarsi di firmarla, allo stesso modo DEVE fare se non riscontra in un decreto i motivi di urgenza.

Ora, nella fattispecie, il decreto in questione viola palesemente una legge dello stato che vieta di decretare in materia elettorale: questo perche' e' ovvio che se no un governo potrebbe usare il suo potere per favorire la propria parte. Non so se in questo caso - violazione di una legge e non direttamente della costituzione - il presidente si possa rifiutare di firmare, ma onestamente direi di si'. In ogni caso questo decreto e' un grave attentato alla democrazia perche' in sostanza ci dice che nelle elezioni tutti i partiti sono uguali ma il partito al governo e' piu' uguale degli altri: alla legge elettorale devono sottostare tutti, eccetto il PdL che puo' violarla e poi decretare la sua modifica.

Inoltre per poter firmare un decreto e' necessario valutare il criterio d'urgenza: al di la' del fatto che comunque il governo questo decreto non poteva farlo, ci sono motivi d'urgenza per preferire la via del governo alla legge ordinaria? I casi sono due: o si tratta di una legge generale, allora si puo' benissimo discuterla con i tempi delle camere, oppure si tratta di un decreto per favorire una sola lista, ma allora siamo in violazione di qualunque principio democratico.

Insomma, entrambi sono ottimi motivi per rimandare la legge al mittente.

Quindi Napolitano poteva, e in linea di principio DOVEVA rifiutarsi di firmare la legge. A meno di non ammettere un criterio di opportunita': di fronte al rischio di essere additato da 6 reti TV come colui che ha negato la democrazia (gia', lui e i giudici, mica un pirla paninomane...) ha preferito ingoiare il rospo e firmare...

Sono giorni bui, quelli in cui un presidente, per difendere la democrazia, deve calpestarla...
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Messaggioda arteriolupin » dom mar 07, 2010 15:24 pm

Stimatissimo Sbob,

vedo che hai compreso appieno il motivo per cui ho scritto in maiuscolo che DOVEVA e NON POTEVA NON...

Mi piace chi sal eggere tra le righe...

Il resto lo lascio a giuristi e uomini di legge, che molto più di me sanno (non è difficile)...

Che dire, Sbob, la tua ultima frase può essere sottoscritta ad occhi chiusi e citata in un libro di aforismi...

Purtroppo veri...
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Messaggioda North Face » dom mar 07, 2010 17:18 pm

Nella Costituzione c'è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firma oggi il parlamento rivota un'altra volta la stessa legge ed è scritto (nella Costituzione) che a quel punto è obbligato a firmare.



..Purtroppo è cosi..infatti (dico io) la figura Presidente della repubblica non serve a niente....non è un supervisore, un giudice ultimo o qualcosa del genere, è solamente una costosa, mera, "figura" necessaria a rivestire alcuni incarichi di stato.
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Messaggioda rediquadri » dom mar 07, 2010 17:18 pm

è evidente che le regole ci siano, e concordo sul fatto che chi non ha presentato le liste nei tempi e modi corretti abbia sbagliato.

Quanto al decreto interpretatitivo, vedo parecchia indignazione in giro sul fatto, posso essere d'accordo sul fatto che chi ha sbagliato doveva rimanere fuori dalla tornata elettorale, ma sono ben altre obiettivamente le cose che mi indignano molto di più come i continui casi di corruzione (di entrambi gli schiaramenti), i bavagli all'informazione (di uno solo degli schiaramenti in questo caso) e i continui sprechi di risorse per progetti mai iniziati o che costano 10 volte più del previsto (in entrambi gli schiaramenti).

Sono le cose che ho elencato che mi fanno indignare, le discussioni sul decreto interpretativo, Napolitano e pasticci burocratici generali onestamente mi indignano molto meno.
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Messaggioda North Face » dom mar 07, 2010 17:29 pm

credo l'indignazione provenga dal fatto di come il Pdl si arroghi il diritto di decidere come modificare ogni volta la legge per i propri interessi...o per i propri sbagli...

sembra quasi vogliano dimostrare di quanta "forza politica" dispongano.

nel caso di errore madornale come questo, a far paura è l'arroganza utilizzata per modificare una regola che dura da decenni ..loro in 35 minuti l'hanno modificata in base a quello che necessitavano...di tutto il resto ovviamente se ne sbattono le palle.
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Messaggioda MarcoS » dom mar 07, 2010 17:56 pm

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Messaggioda Sbob » dom mar 07, 2010 18:48 pm

North Face ha scritto:Nella Costituzione c'è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firma oggi il parlamento rivota un'altra volta la stessa legge ed è scritto (nella Costituzione) che a quel punto è obbligato a firmare.

Non di legge si trattava, ma di decreto-legge. In questo caso il presidente puo' rifiutare la firma non solo per la palese incostituzionalita', ma anche per la mancanza di requisiti di necessita' ed urgenza.
Nel caso del decreto non mi pare valga la stessa regola delle leggi ordinarie, ovvero non e' tenuto a firmare se ripresentato uguale.

..Purtroppo è cosi..infatti (dico io) la figura Presidente della repubblica non serve a niente....non è un supervisore, un giudice ultimo o qualcosa del genere, è solamente una costosa, mera, "figura" necessaria a rivestire alcuni incarichi di stato.

Il Presidente ha comunque alcuni poteri importanti: il rifiuto di firmare un decreto rimandando al processo ordinario (fatto valere nel caso Englaro) e la nomina di alcuni giudici della corte costituzionale (e probabilmente ne dimentico altri).
Inoltre un rifiuto di firma di una legge ordinaria e' comunque un atto importante da un punto di vista morale e di immagine: non so quante volte e' successo nella storia italiana di una legge ri-votata dopo un rifiuto del presidente. Ovviamente tale strumento resta efficace solo se usato con estrema parsimonia.
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Messaggioda Sbob » dom mar 07, 2010 18:56 pm

rediquadri ha scritto:Sono le cose che ho elencato che mi fanno indignare, le discussioni sul decreto interpretativo, Napolitano e pasticci burocratici generali onestamente mi indignano molto meno.

Gli sprechi e la corruzione esistono piu' o meno in ogni democrazia, ma in generale si amplificano quando una democrazia e' debole. Per questo mi fa molto piu' paura questo atto, e il fatto che non tutti gli italiani non ne abbiano capito la gravita'.
Gia' in passato sono successe cose abominevoli per una democrazia, come il cambiamento della legge elettorale da parte del solo partito al governo appena prima delle elezioni. Ma almeno era un atto, per quanto disgustoso, legale e rispettoso, seppur formalmente, della costituzione.
Ora si va oltre, per la prima volta, con un atto palesemente illegale, si cambiano le regole elettorali a campagna in corso e a esclusivo vantaggio della maggioranza. Tipicamente queste cose succedono in Congo...
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Messaggioda North Face » dom mar 07, 2010 19:56 pm

Sbob ha scritto:
North Face ha scritto:Nella Costituzione c'è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firma oggi il parlamento rivota un'altra volta la stessa legge ed è scritto (nella Costituzione) che a quel punto è obbligato a firmareNon di legge si trattava, ma di decreto-legge. In questo caso il presidente puo' rifiutare la firma non solo per la palese incostituzionalita', ma anche per la mancanza di requisiti di necessita' ed urgenza.
Nel caso del decreto non mi pare valga la stessa regola delle leggi ordinarie, ovvero non e' tenuto a firmare se ripresentato uguale..


Se cosi fosse, il Presid. Napolitano dovrebbe dimettersi subito..questa è una sua affermazione in risposta a dei citatdini che chiedevano allo stesso di NON firmare..e lui risponde dicendo che se gli chiedono di NON firmare, significa che non conoscono la costituzione..forse lui la conosce ancora meno...
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Messaggioda agorafobia » dom mar 07, 2010 21:27 pm

Premesso che ho idee politiche molto precise che non trovano corrispondenza in nessuna attuale partito, intervengo per sottolineare due atteggiamenti piuttosto comuni che mettono in risalto la povertà culturale odierna :
1) trattare la politica con atteggiamento da tifosi, rilanciando slogan dei capi tribù senza comprendere
2) condannare senza appello chi esprime pensieri o pone in essere comportamenti che non ci piacciono
3)Non trarre mai le dovute conseguenze da quanto si afferma
Se davvero si ritiene che il Presidente della Repubblica abbia sottoscritto un decreto incostituzionale allo scopo di avvantagiare un parte politica a scapito delle altre si traggano le dovute conseguenze e lo si proponga per l'impeachment.
In realtà non si dovrebbe mai parlare di ciò che non si conosce e comprende.
Il Presidente ha semplicemente riaffERMATO un principio sacrosanto che vede sempre il prevalere della sostanza sulla forma quanto ciò faccia salvi i diritti soggettivi dei cittadini ( in questo caso l'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ELETTORATO ATTIVO).
Non si dipinge il cielo
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Messaggioda il.bruno » dom mar 07, 2010 21:45 pm

a me il decreto non piace, e mi pare pure un autogoal da parte del centrodestra, che peggiora la già brutta figura che fa nella vicenda, e per di più a quanto pare senza nemmeno bisogno (leggevo che formigoni sarebbe ammesso alle elezioni a prescindere dal decreto, quindi fare il decreto è un danno di immagine per il centrodestra non necessario).

detto questo, pare che giovedì sera sia stata sottoposta a napolitano una certa bozza, lui ha chiesto di cambiarla, e venerdì gliene è stata proposta una più accettabile (chissà com'era la prima...).
posto che lui può firmare o meno, ma comunque la potestà legislativa non spetta a lui, secondo me ha fatto quel che doveva fare.
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Messaggioda Kinobi » dom mar 07, 2010 21:45 pm

Il Napolitano non mi è mai stato simpatico.
E perso l'ennesima occasione per diventarlo.
E
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Messaggioda julius » lun mar 08, 2010 0:24 am

Mi pare che tutti o quasi abbiano tralasciato quello che secondo me è l'aspetto più importante di questa come di altre precedenti vicende: il fatto che ANCORA UNA VOLTA Napolitano,anzichè limitarsi a svolgere le funzioni che gli sono attribuite dalla Costituzione, abbia attivamente preso parte all'eserciziio di una funzione spettante al governo...E' questo che fa venir meno,secondo me,la fiducia nel suo ruolo di garante imparziale.
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Messaggioda walker » lun mar 08, 2010 9:59 am

Julius...mai letto tante banalissime stronzate, quanto le tue...sei peggio di Sbob.

Democrazia significa concedere a tutti...ripeto...a tutti, il diritto di esprimere le proprie idee.

Qui, siete quasi tutti a livello di Pol-Pot...pota!!!

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Messaggioda Sbob » lun mar 08, 2010 11:06 am

agorafobia ha scritto:Il Presidente ha semplicemente riaffERMATO un principio sacrosanto che vede sempre il prevalere della sostanza sulla forma quanto ciò faccia salvi i diritti soggettivi dei cittadini ( in questo caso l'ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ELETTORATO ATTIVO).

Ma la forma permette altroche' il diritto di elettorato attivo! Solo che se sei scemo al punto di non riuscire a presentare un modulo entro i termini prestabiliti la legge dice che sei fuori.
I diritti sono mediati da leggi che ne stabiliscono i modi di esercizio, proprio per garantire l'uguaglianza di tutti i cittadini. Mi pare di aver sentito che per motivi simili a quelli di Formigoni & PdL sono state escluse delle liste in altre regioni, che pero' non ricadono in questo decreto: sono meno belli? hanno meno diritto di elettorato attivo?

Insomma, quanto successo e' disgustoso. Almeno avrebbero potuto trovare una soluzione bipartisan, ma siamo all'ennesima prova di forza di una coalizione dittatoriale che prima sbaglia e poi addossa le colpe ai giudici e grida all'attentato alla democrazia...
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Messaggioda walker » lun mar 08, 2010 11:33 am

Sbob...continui pervicacemente a non comprendere.

Una volta instaurato il governicchio sinistro - con le inappropriate votazioni - spiegami, ordunque, oh sublime sommo scienziato, cosa mai avrebbero potuto realizzare con l'opposizione assente...già, perché l'opposizione non si preseterebbe MAI ad alcuna seduta.

Conclusione logica: C O M M I S S A R I A M E N T O e nuove elezioni con enorme spreco dei denari di noi cittadini.

Morale...per raggiungere la vetta summitale, forzatamente, si deve calpestare la retta via; si calpesta l'erba alla destra...si calpesta la merda alla sinistra...si calpestano i fiori nel centro. Calpestare, é assolutamente necessario e doveroso. Fatevene una ragione.

Cero é che i destroidi siano incorsi in tragico e nefando errore...ma soltanto gli esseri intelligenti possono errare. Sono gli scemi ed i fannulloni che mai sbagliano.

Alla luce di quanto avvenuto, benissimo avete fatto a ridere, ma...ride ben chi ride per ultimo.

Infine, un prestigioso costituzionalista ex della Consulta, ha dichiarato che Napolitano non avrebbe potuto esimersi dall'apporre la propria firma per il riconoscimento del decretino.

Walker Valtellina Ranger
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Messaggioda Sbob » lun mar 08, 2010 12:08 pm

walker ha scritto:Una volta instaurato il governicchio sinistro - con le inappropriate votazioni - spiegami, ordunque, oh sublime sommo scienziato, cosa mai avrebbero potuto realizzare con l'opposizione assente...già, perché l'opposizione non si preseterebbe MAI ad alcuna seduta.

Conclusione logica: C O M M I S S A R I A M E N T O e nuove elezioni con enorme spreco dei denari di noi cittadini.

Tecnicamente parlando no, in mancanza del PdL ci sarebbe stata un'altra opposizione (il listino Polverini & c.), e comunque nulla esclude che la Polverini potesse vincere in mancanza del PdL.
Insomma le elezioni ci sarebbero comunque state, con entrambi i candidati sostenuti da varie liste. La vera differenza sarebbe stata la mancanza del PdL nella spartizione delle cadreghe...

Per altri versi sono d'accordo che le elezioni in mancanza di uno dei principali partiti siano un po' una buffonata. Il problema e' che e' proprio il PdL con la sua idiozia ad aver creato la soluzione, e come minimo avrebbero dovuto cercare una soluzione condivisa e universale per risolvere la questione... un decreto che si dichiara valido per i soli Lombardia e Lazio ha ben poco di democratico, la via del decreto e' illegale, etc... Con questo sistema si pongono le elezioni in una condizione di incertezza visto che, anche qualora il PdL vincesse, la vittoria potrebbe essere annullata a tavolino in quanto la lista era presentata illegalmente grazie ad un decreto illegale, oppure il decreto potrebbe non essere convertito in legge annullandosi ab origine.

Insomma, sono riusciti a creare una situazione degna dei peggio paesi mediorientali...
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Messaggioda walker » lun mar 08, 2010 12:42 pm

Alla fine della singolar tenzone, credo sinceramente che, considerando la patetica superficialità della destra, sia assolutamente giusto che queste ultime votazioni, le vinca la sinistra.

Io, difatto, odio mortalmente un paese con una opposizione stupida, inutile e pericolosa; e allora? andiamo noi all'opposizione per dimostrare quanto sia più sano per la DEMOCRAZIA, una opposizione più forte del governo.

Alle prossime elezioni nazionali, io, e tutta la LEGA, daremo il voto a Bersani & Bindi. Và pensiero...

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