A vista <-> lavorato

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

A vista <-> lavorato

Messaggioda grizzly » lun feb 15, 2010 11:27 am

Se ne sarà già senz'altro parlato. Ma il tempo passa...
Che ne dite?
Siete più per l'a vista o il lavorato?
Meditasiun, cunsiderasiun...
Certo va a periodi, ecc...
Però ad esempio io mi accorgo sempre di più che la sudisfasiun che mi da chiudere pulito un tiro di cui non so NIENTE, nemmeno il grado, è proprio molto più alta rispetto al riuscire a chiudere un tiro, magari anche più duro, ma dopo conoscere vita, morte e miracoli...
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Messaggioda Roberto » lun feb 15, 2010 11:38 am

Non è se è "a vista" o "lavorata" è quando sento che vado, che tengo, che sono in forma.
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Messaggioda pasasò » lun feb 15, 2010 11:50 am

lavorare stanca

a vista sempre
:wink:
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Messaggioda grizzly » lun feb 15, 2010 11:53 am

Roberto ha scritto:Non è se è "a vista" o "lavorata" è quando sento che vado, che tengo, che sono in forma.


Beh... certo su questo non si può che essere d'accordo. Non vedo come si possa prendersi delle soddisfazioi in un periodo di fuori forma, ecc.
Però a parità di buona forma, di tenenza, ecc... a me dà molta più soddisfazione l'a vista. Non so, per esempio sabato siamo capitati per caso in un settore che stanno riattrezzando, alcuni tiri sono nuovi nuovi e non ne sapevamo assolutamente niente... beh chiudere puliti quei tiri, che sono tiri per me piuttosto al limite, ho faticato, mi ha dato moltissima sudisfasiun... molta di più che andare a provare per la quinta volta un tiro che ho già quasi chiuso, mi manca ancora un passaggio, so già dov'è la presa, che se non tengo vado giù, ecc... E per di più adesso come adesso direi persino che dei tiri chiusi sabato non mi interessa manco sapere che grado siano. Poi non dico che sia meglio una cosa piuttosto che l'altra, va a gusti. Era solo per parlare un po', se vi piace più lo sciroppo alla menta o al tamarindo, per dire... :lol:
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Messaggioda grizzly » lun feb 15, 2010 11:56 am

pasasò ha scritto:lavorare stanca

a vista sempre
:wink:


Direi che sono d'accordo. A me il lavorata stanca, alla lunga mi stufa... anche se devo dire che non ho mai lavorato una via con una assiduità tale da poter dire di essermi stufato a provare...
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Messaggioda il Duca » lun feb 15, 2010 12:17 pm

A vista!

C'è quella componente di esplorazione e di avventura in più data dall'approccio diretto con la via.
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Messaggioda Roberto » lun feb 15, 2010 12:22 pm

Non sottilizzo troppo.
Se è un periodo di stanca generalmente non cantierizzo nulla, di conseguenza le soddisfazioni possono arrivare solo dall' "a vista". Viceversa, se mi tengo ho di certo un cantiere in opera e quindi è li che focalizzo il mio interesse. Nel frattempo "a visteggio" quello che mi capita a tiro, ma il bottino resta il grado lavorato, che è sempre più alto di quello "a vistato".
Visto che è qualche anno che non ho cantieri al livello di quelli che appaltavo in precedenza, le soddisfazioni che ho sono più sull' "a vista", che a volte mi sorprende con qualche realizzazione insperata, al livello del periodo delle soddisfazioni "lavorate".
Ultima modifica di Roberto il lun feb 15, 2010 12:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Omselvadegh » lun feb 15, 2010 12:22 pm

il giusto compromesso! come in tutte le cose! :wink:
SE NON TI PIACE INCASTRARE CHE c***o VIVI A FARE?
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Messaggioda gug » lun feb 15, 2010 12:28 pm

Non so per me la realizzazione è realizzazione, sia a vista che lavorato: a vista la tensione consiste nel fatto che sai che hai una sola cartuccia e quindi la soddisfazione nasce da quello, nel lavorato di cartucce ne hai fin che vuoi, ma arrivi a un punto che vuoi toglierti quella via dalla testa e pensare ad altro.

Ultimamente però sto cominciando a considerare il lavorato "veloce", vie appena sopra il mio grado teorico a vista in cui so che al momento non ho speranze di chiudere al primo giro, ma che posso provare subito dal basso: lì la soddisfazione è fare meno resting possibile al primo giro e chiuderle entro pochi giri. E' una cosa che mi da soddisfazione e mi toglie abbastanza dagli stress delle due discipline "pure": credo anche che sia un ottimo mezzo di allenamento sia per il grado massimo che per alzare il livello a vista.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda lingerie » lun feb 15, 2010 13:07 pm

Roberto ha scritto:Non sottilizzo troppo.
Se è un periodo di stanca generalmente non cantierizzo nulla, di conseguenza le soddisfazioni possono arrivare solo dall' "a vista". Viceversa, se mi tengo ho di certo un cantiere in opera e quindi è li che focalizzo il mio interesse. Nel frattempo "a visteggio" quello che mi capita a tiro, ma il bottino resta il grado lavorato, che è sempre più alto di quello "a vistato".
Visto che è qualche anno che non ho cantieri al livello di quelli che appaltavo in precedenza, le soddisfazioni che ho sono più sull' "a vista", che a volte mi sorprende con qualche realizzazione insperata, al livello del periodo delle soddisfazioni "lavorate".


QUOTO ...
in piu' aggiungo che visto che mi sposto poco trovare a vista vere è un po dura
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda ncianca » lun feb 15, 2010 13:16 pm

Prediligo di gran lunga l'arrampicata a vista. Tutto quello che faccio, incluso il lavorato, e' mirato a migliorare la mia progressione a vista. Non sono invece per niente affascinato dal super lavorato. Quando lavoro una via e non la chiudo in 4 o 5 tentativi al massimo, nonostante abbia ormai capito la sequenza, sappia perfettamente dove mettere mani e piedi, etc. lascio perdere.
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Messaggioda diegguhr » lun feb 15, 2010 13:44 pm

a vista !!!! :D :D :D
poi se non riesco a chiudere una via al primo tentativo la riprovo ma magari una settimana dopo o un mese dopo ... e immancabilmente non mi ricordo più manco un passaggio :roll: :roll:
Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non si uccida su larga scala e al suono delle trombe.
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Messaggioda VYGER » lun feb 15, 2010 15:16 pm

A Gri...
E' come con le vie in valle del Sarca?
Finito il primo giro di argomenti, si inizia il secondo?
:smt073
:roll:
:twisted:

Comunque, riuscire a vista mi piace di più. Ma ho troppa paura di volare.
Quindi, alla fine, le maggiori soddisfazioni me le prendo sul lavorato.
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Messaggioda L'avvoltoio » lun feb 15, 2010 15:33 pm

lavorato, perchè "solo" in quello sei proprio al limite. E poi nel boulder a vista non c'è
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Messaggioda grizzly » lun feb 15, 2010 16:09 pm

Avete ragione... l'argomento sarà trito e ritrito... ma m'importa 'na sega... :lol:
Comunque penso anche io che se si guarda il grado in sè, cioè si ha come obiettivo primario la realizzazione del grado più alto, sia inevitabile andare a finire sul lavorato, semplicemente perchè provando e riprovando i passaggi si decifrano le posizioni, le prese, ecc... come sui boulder, appunto, dove l'a vista non c'è, e quindi si ha la possibilità di arrivare a chiudere dei tiri del massimo grado proprio.
Però se si prende il limite dell'a vista non è che non si viaggia sul proprio limite, certo si starà sotto il limite assoluto di grado, ma si può benissimo prendere come riferimento il limite relativo al tipo di scalata. In questo senso per me il bello è proprio scalare a vista sul limite massimo relativo. Cioè chiudere una via, mai vista ne conosciuta, essere sempre ad un mezzo passo dal volare giù, quindi al limite, e... chiuderla!! :P
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Messaggioda ncianca » lun feb 15, 2010 16:47 pm

Come sarebbe a dire che nel boulder non c'e' l'"a vista"? Mi sono perso qualcosa?
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Messaggioda grizzly » lun feb 15, 2010 16:57 pm

ncianca ha scritto:Come sarebbe a dire che nel boulder non c'e' l'"a vista"? Mi sono perso qualcosa?


Io ho ripreso l'affermazione dell'avvoltoio. Va da se che si può benissimo chiudere un boulder a vista. Ci mancherebbe. Però da che ne so io non mi sembra determinante come valutazione di una realizzazione. Poi magari mi sbaglio, ma avevo preso l'affermazione in questo senso, cioè i boulder sono per la loro grande maggioranza realizzazioni lavorate. Onestamente non mi sembra di avere mai sentito di grandi exploit a vista su un boulder... cose del tipo la prima ripetizione a vista... ecc... ma onestamente del boulder non è che conosca molto... manco i gradi... sono fermo al 1983... si proprio 1983... :roll: ... :lol:
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Messaggioda ncianca » lun feb 15, 2010 17:19 pm

Di boulder particolarmente duri saliti a vista ce ne sono. Ai tempi di Jerry Moffatt (mitici anni 80) si parlava molto anche di questo genere di realizzazioni. Comunque anche io non e' che ne sappia molto di boulder... per come vivo io il boulder (alternativa piu' divertente all'allenamento a secco) una salita a vista effettivamente non mi dice niente. Infatti non mi dice molto neanche una prima ascensione.
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Messaggioda grizzly » lun feb 15, 2010 17:26 pm

ncianca ha scritto:Di boulder particolarmente duri saliti a vista ce ne sono. Ai tempi di Jerry Moffatt (mitici anni 80) si parlava molto anche di questo genere di realizzazioni. Comunque anche io non e' che ne sappia molto di boulder... per come vivo io il boulder (alternativa piu' divertente all'allenamento a secco) una salita a vista effettivamente non mi dice niente. Infatti non mi dice molto neanche una prima ascensione.


Mitico Jerry... Ho letto di recente il suo libro, Topo di falesia. Si in quegli anni l'a vista anche sul boulder forse era più considerato. Pure per me il boulder è una variante ludica del muro in resina, allenamento a secco, ecc... Anche se poi mi lascio prendere... appunto mi prende... :lol: il trip...). Ma non dire mai a un boulderista accanito che il suo sport è una variante dell'allenamento a secco... ti sekka... 8O ... :lol:
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Messaggioda lingerie » lun feb 15, 2010 17:37 pm

il boulder a vista è un po' improbabile le prese si vedono e si toccano beh non su tutti i blocchi e poi i video...

comunque il boulder come sostitutivo dell'allenamento x la forza esplosiva è il massimo forza e dinamicita' insieme...
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
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