Quel tiro non è molto lungo, sulla relazione non è descritta la lunghezza, ma potrebbe essere poco meno di 15 mt, ed è in parte su uno spigolo e in parte su di una placca di concrezioni.
Il mio socio, che arrampica da moltissimo tempo, è partito per primo.
Ha saltato il primo spit, ha rinviato il successivo, ma poi ho visto che anche quando si è spostato sulla placca ha saltato un altro spit. Io ho calcolato che se fosse caduto quando era vicino al successivo (l'ultimo prima della catena) se non arrivava a terra poco ci mancava,
così gli ho detto di stare attento, perchè anche se lui dominava bene quella difficoltà poteva venirgli via qualcosa.
Il successivo e ultimo spit lo ha rinviato, e per fortuna! Ad un certo punto ho visto un blocchetto della grandezza di un paio di pugni venire giù, e dietro al blocchetto... lui!
Ha fatto un volo un po lunghetto ma senza conseguenze, e io non mi sono preso in testa il blocchetto!


La cosa mi ha colpito particolarmente, perchè visto che la parte finale di quel tiro è abbastanza semplice, la tentazione di andare su sino in catena senza rinviare l'ultimo spit, magari come prova a se stesso di coraggio (a quel punto era un free solo), poteva esserci.
In quel caso sarebbe arrivato a terra, senza se e senza ma, e da circa 15 mt, perciò difficilmente tornava a casa con le sue gambe...
Anche a me capita di saltare qualche spit, magari il primo se vedo la partenza particolarmente facile, o magari un tratto alto dove però valuto che posso fare una caduta lunga ma senza arrivare a terra. Però in casi come quello di ieri il gioco diventa veramente pericoloso!

So di più persone che per questa abitudine poi l'hanno pagata, al riguardo me ne viene in mente una in particolare a cui è andata più che bene a non averci lasciato le penne, anche se deve convivere con una bella placchetta di metallo nel cranio...
Un conto è fare tratti lunghi sprotetti in montagna, si sa che è così... ma saltare gli spit in falesia è un gioco che a volte può dimostrarsi molto pericoloso, anche sul molto facile.