Martello e vie classiche

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Giorgio Travaglia » mar nov 10, 2009 12:13 pm

Da ''Montaga vissuta '' di Reinhard Karl
''Le prime vie sul Cap,come il Nose ,furono aperte in artificiale.Oggi si possono salire per l'80% in libera.pero quando sopraggiunse l'arrampicata libera quella artificiale non venne messa out.E perchè poi ? Anche salire una montagna con martello e chiodi è una forma di gioco.In europa si diceva, a proposito delle vie in artificiale sulle Alpi ,che la tecnica uccideva l'avventura e che la montagna veniva rovinata con troppi chiodi.
Ma il concetto di ''montagna'' è impreciso. Se proprio si vuol lasciare al naturale una montagna,non bisognerebbe nemmeno salirla.
L'arrampicata estrema e uno sport che comporta una grande dipendenza dalla tecnica.Perchè senza equipaggiamento non si scala,che si tratti di arrampicata libera o artificiale.
L'uomo non èuno scoiattolo e inoltre ha anche delle responsabilità verso se stesso.Ma con l'aiuto della tecnica si possono fare molte cose interessanti ,fra cui arrampicare''
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Messaggioda ometto » mar nov 10, 2009 12:36 pm

_GiO_ ha scritto:Da ''Montaga vissuta '' di Reinhard Karl
''Le prime vie sul Cap,come il Nose ,furono aperte in artificiale.Oggi si possono salire per l'80% in libera.pero quando sopraggiunse l'arrampicata libera quella artificiale non venne messa out.E perchè poi ? Anche salire una montagna con martello e chiodi è una forma di gioco.In europa si diceva, a proposito delle vie in artificiale sulle Alpi ,che la tecnica uccideva l'avventura e che la montagna veniva rovinata con troppi chiodi.
Ma il concetto di ''montagna'' è impreciso. Se proprio si vuol lasciare al naturale una montagna,non bisognerebbe nemmeno salirla.
L'arrampicata estrema e uno sport che comporta una grande dipendenza dalla tecnica.Perchè senza equipaggiamento non si scala,che si tratti di arrampicata libera o artificiale.
L'uomo non èuno scoiattolo e inoltre ha anche delle responsabilità verso se stesso.Ma con l'aiuto della tecnica si possono fare molte cose interessanti ,fra cui arrampicare''


Guarda che io non sono per nulla contario all'arrampicata artificiale, se fatta con cliff, friend, nut, chiodi, cam, ecc.. Sono contario solo a modificare la roccia in modo da semplificare la salita.
In Yosemite le grandi linee si salgono quasi esclusivamente lungo fessure, sfruttando appunto la conformazione rocciosa. (si, lo sò, qua e là c'é qualche tratto a rivetti..)
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Messaggioda Giorgio Travaglia » mar nov 10, 2009 12:39 pm

ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:Da ''Montaga vissuta '' di Reinhard Karl
''Le prime vie sul Cap,come il Nose ,furono aperte in artificiale.Oggi si possono salire per l'80% in libera.pero quando sopraggiunse l'arrampicata libera quella artificiale non venne messa out.E perchè poi ? Anche salire una montagna con martello e chiodi è una forma di gioco.In europa si diceva, a proposito delle vie in artificiale sulle Alpi ,che la tecnica uccideva l'avventura e che la montagna veniva rovinata con troppi chiodi.
Ma il concetto di ''montagna'' è impreciso. Se proprio si vuol lasciare al naturale una montagna,non bisognerebbe nemmeno salirla.
L'arrampicata estrema e uno sport che comporta una grande dipendenza dalla tecnica.Perchè senza equipaggiamento non si scala,che si tratti di arrampicata libera o artificiale.
L'uomo non èuno scoiattolo e inoltre ha anche delle responsabilità verso se stesso.Ma con l'aiuto della tecnica si possono fare molte cose interessanti ,fra cui arrampicare''


Guarda che io non sono per nulla contario all'arrampicata artificiale, se fatta con cliff, friend, nut, chiodi, cam, ecc.. Sono contario solo a modificare la roccia in modo da semplificare la salita.
In Yosemite le grandi linee si salgono quasi esclusivamente lungo fessure, sfruttando appunto la conformazione rocciosa. (si, lo sò, qua e là c'é qualche tratto a rivetti..)

se non ci fossero i rivetti molte sarebbero impossibili da scalare
e molto spesso si trovano delle varianti alla via originale per ripeterle in libera se leggi attentamente qua non si parla solo di artificiale e libera ma anche di tecnica e modificare la montagna
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Messaggioda Roberto » mar nov 10, 2009 12:50 pm

I rivetti ed i bolts (spit) su El Capitan ce ne stanno tanti.
Sul Nose ci sono file di rivetti ed il trentesimo tiro è una fila ininterrotta.
In raltà non è salibile in libera e chi lo ha liberato ha fatto una variente che lo incrocia, proteggendolo tutto a spit. Insomma, la libera è arrivata grazie ad altri buchi e questo la dice lunga sull' evoluzione della scalata.
Daccordo, occorre lasciare lo spazio alle generazioni del futuro, ma anche se futuribili, queste non saranno cyborg con vetose al posto delle mani e oltre un limite occorre a chiunque proteggersi.
Non confondiamo poi le salite free-solo con le aperture. Le solitarie slegate difficili sono sempre preparate, nessuno va aprire una via con possibile 7B senza corda, non solo perché il 7B a vista senza corda non è igenico, ma anche perché potrebbe anche essere insalibile. L' uomo ha dei limiti e oltre non si va.
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Messaggioda ometto » mar nov 10, 2009 13:17 pm

Roberto ha scritto:I rivetti ed i bolts (spit) su El Capitan ce ne stanno tanti.
Sul Nose ci sono file di rivetti ed il trentesimo tiro è una fila ininterrotta.
In raltà non è salibile in libera e chi lo ha liberato ha fatto una variente che lo incrocia, proteggendolo tutto a spit. Insomma, la libera è arrivata grazie ad altri buchi e questo la dice lunga sull' evoluzione della scalata.
Daccordo, occorre lasciare lo spazio alle generazioni del futuro, ma anche se futuribili, queste non saranno cyborg con vetose al posto delle mani e oltre un limite occorre a chiunque proteggersi..


Guarda Roberto,
il mio disocrso era più rivolto a vie in calcare e in particolar modo in dolomiti.. Ammetto che sul granito il discorso può essere un filo diverso..

Roberto ha scritto:Non confondiamo poi le salite free-solo con le aperture. Le solitarie slegate difficili sono sempre preparate, nessuno va aprire una via con possibile 7B senza corda, non solo perché il 7B a vista senza corda non è igenico, ma anche perché potrebbe anche essere insalibile. L' uomo ha dei limiti e oltre non si va.

Ho messo la foto di Hansjörg Auer sul Pesce in modo sicuramente provocante.
Però pensiamo ad un attimo che il Pesce non esiste ancora come via..
Sò benissimo che nessuno al mondo la aprirebbe free solo.. ma presumo che dove Sustr ha messo gli spit (con molto buon senso...) Un personaggio del calibro di Auer passa in libera, protetto da un chiodo/friend/nut/clessidra qualche metro sotto...
Ultima modifica di ometto il mar nov 10, 2009 13:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » mar nov 10, 2009 13:19 pm

ometto ha scritto:
Roberto ha scritto:I rivetti ed i bolts (spit) su El Capitan ce ne stanno tanti.
Sul Nose ci sono file di rivetti ed il trentesimo tiro è una fila ininterrotta.
In raltà non è salibile in libera e chi lo ha liberato ha fatto una variente che lo incrocia, proteggendolo tutto a spit. Insomma, la libera è arrivata grazie ad altri buchi e questo la dice lunga sull' evoluzione della scalata.
Daccordo, occorre lasciare lo spazio alle generazioni del futuro, ma anche se futuribili, queste non saranno cyborg con vetose al posto delle mani e oltre un limite occorre a chiunque proteggersi..


Guarda Roberto,
il mio disocrso era più rivolto a vie in calcare e in particolar modo in dolomiti.. Ammetto che sul granito il discorso può essere un filo diverso..

Roberto ha scritto:Non confondiamo poi le salite free-solo con le aperture. Le solitarie slegate difficili sono sempre preparate, nessuno va aprire una via con possibile 7B senza corda, non solo perché il 7B a vista senza corda non è igenico, ma anche perché potrebbe anche essere insalibile. L' uomo ha dei limiti e oltre non si va.

Ho messo la foto di Hansjörg Auer sul Pesce in modo sicuramente provocante.
Però pensiamo ad un attimo che il Pesce non esiste ancora come via..
Sò benissimo che nessuno al mondo la aprirebbe free solo.. ma presumo che dove Sustr ha messo gli spit (con molto buon senso)... Un personaggio del calibro di Auer passa in libera, protetto da un chiodo/friend/nut/clessidra qualche metro sotto...

Sustr e spit? informati meglio :!:
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Messaggioda ometto » mar nov 10, 2009 14:07 pm

_GiO_ ha scritto:Sustr e spit? informati meglio :!:

oops. Hai ragione scusa.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » mar nov 10, 2009 14:21 pm

ometto ha scritto:
_GiO_ ha scritto:Sustr e spit? informati meglio :!:

oops. Hai ragione scusa.

In realta la mente di quella cordata era Koller che ha organizzato tutto,studiato la via e scelto il materiale tra cui 5 spit da usare se cene fosse stato bisogno, poi sulle placche il giovane Sustr dopo una giornata intera di lotta tra chiodi precari ganci e libera riusci ad arrivare stremato alla cengia mediana.
Gli spit non furono usati perche a Sustr non servirono. Gia che sena parla faccio un altro breve approfondimento: Sustr senza Koller non avrebbe mai fatto quella via , Koller senza Sustr si , magari impiegando piu tempo magari con qualche spit ma l'avrebbe fatta.Era lui la mente, per questo quando si parla di Pesce si parla piu di Koller che di sustr a cui comunque va riconosciuto un grande merito per la qualita dell'ascensione
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Messaggioda Roberto » mar nov 10, 2009 14:40 pm

Si parla più di Koller anche perché questi ha continuato a fare vie, mentre Sustr ha lasciato l' alpinismo. Probabile che se Sustr, con le qualità che aveva, avesse continuato, oggi la storia sarebbe diversa.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » mar nov 10, 2009 15:48 pm

Roberto ha scritto:Si parla più di Koller anche perché questi ha continuato a fare vie, mentre Sustr ha lasciato l' alpinismo. Probabile che se Sustr, con le qualità che aveva, avesse continuato, oggi la storia sarebbe diversa.

Decisamente ! dopo quella via fu anche insinuato che che non fosse del tutto a posto per aver affrontato certe dfficolta con protezioni scarissime.....giudizio forse non privo di fondamento dato che si dedico a yoga e altre discipline orientale e scomparve dalla scena
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Messaggioda saccone » mar nov 10, 2009 17:22 pm

Certo che Koller l'avrebbe fatta lo stesso, ma penso che avrebbe dovuto trovare un'altro ragazzino senza paura da mandare avanti....e se fosse andato avanti lui e avesse messo degli spit, la via del pesce non sarebbe mai diventata il mito che è oggi...
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Messaggioda Giorgio Travaglia » mar nov 10, 2009 17:40 pm

saccone ha scritto:Certo che Koller l'avrebbe fatta lo stesso, ma penso che avrebbe dovuto trovare un'altro ragazzino senza paura da mandare avanti....e se fosse andato avanti lui e avesse messo degli spit, la via del pesce non sarebbe mai diventata il mito che è oggi...

Forse e vero ma il mito della via non e dato solo dal fatto dell'assenza adegli spit. il fato che Messner gia avesse addocchiato quella linea , che Mariacher abbia fatto vari tentativi, le varie vicende riguardo le prime ripetizioni hanno certo aumentato la fama della via
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Messaggioda Roberto » mar nov 10, 2009 18:47 pm

La via "Attraverso il pesce" è, secondo me, il salto qualitativo che ha cambiato il volto dell' alpinismo el mondo. Difficoltà e protezioni del genere nel 1981, quando in la falesia non era la palestra di arrampicata di oggi e il VI era ancora un mito, sono stati un salto nel futuro. Oggi, 2009, con gente che fa il 9B, non so se ci c' è un Sustr capace di fare altrettanto.
Il "pesce" ha 29 anni ed è ancora il limite estremo in apertura, il riferimento dello stato dell' eccellenza.
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Messaggioda Ricca » mer nov 11, 2009 12:33 pm

Ciao, scusatemi se vado un po' OT.
Mi pare di aver letto (se non ricordo male sul un recente ALP dedicato alle Dolomiti patrimonio dell'umanità) che l'allora giovanissimo Sustr (aveva più o meno 18 anni, mi pare di ricordare), non è più tornato a scalare sulle Alpi, in particolare in Dolomiti, ma nell'articolo c'è scritto che non mollò l'alpinismo, ma dovrebbe aver aperto ancora vie significative, però sui Tatra mi pare. Purtroppo non ho a portata di mano la rivista, ma qualcuno avrà di certo modo di verificare.

Riguardo al martello.... io, dal basso della mia esperienza e dall'ancor più basso del mio livello, lo porta sempre, insieme a, normalmente 4ch un po' assortiti; e lo porto sempre all'imbraco. Vi dirò di più, sarà che so proprio scarso, ma mi è capitato anche di usarlo dove non mi sarei mai aspettato per proteggermi qualche passaggio. Inoltre, se si deve fare una calata d'emergenza, fosse anche solo fino alla sosta attrezzata più vicina.
Mi è più volte capitato di portarmelo anche dove era chiaro che non mi sarebbe servito, ma ormai lo sto acquisendo come una specie di rito. Un po' come il prusik in calata: lo faccio sempre, senza eccezioni, perchè ritengo utile abituarsi a fare così.
Questo è solo il mio punto di vista ovviamente.

saluti
Ricca
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Messaggioda Giorgio Travaglia » mer nov 11, 2009 12:41 pm

Ricca ha scritto:Ciao, scusatemi se vado un po' OT.
Mi pare di aver letto (se non ricordo male sul un recente ALP dedicato alle Dolomiti patrimonio dell'umanità) che l'allora giovanissimo Sustr (aveva più o meno 18 anni, mi pare di ricordare), non è più tornato a scalare sulle Alpi, in particolare in Dolomiti, ma nell'articolo c'è scritto che non mollò l'alpinismo, ma dovrebbe aver aperto ancora vie significative, però sui Tatra mi pare. Purtroppo non ho a portata di mano la rivista, ma qualcuno avrà di certo modo di verificare.

Riguardo al martello.... io, dal basso della mia esperienza e dall'ancor più basso del mio livello, lo porta sempre, insieme a, normalmente 4ch un po' assortiti; e lo porto sempre all'imbraco. Vi dirò di più, sarà che so proprio scarso, ma mi è capitato anche di usarlo dove non mi sarei mai aspettato per proteggermi qualche passaggio. Inoltre, se si deve fare una calata d'emergenza, fosse anche solo fino alla sosta attrezzata più vicina.
Mi è più volte capitato di portarmelo anche dove era chiaro che non mi sarebbe servito, ma ormai lo sto acquisendo come una specie di rito. Un po' come il prusik in calata: lo faccio sempre, senza eccezioni, perchè ritengo utile abituarsi a fare così.
Questo è solo il mio punto di vista ovviamente.

saluti
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Si e vero a fatto ancora delle vie a quanto pare molto impegnative sui Tatra ma poi nessuno ne ha piu sentito parlare, nemmeno Koller.
Chissa che imprese avrebbe potuto compiere ancora !
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Messaggioda Kliff 62 » sab nov 14, 2009 10:06 am

ometto ha scritto:
Kliff 62 ha scritto:...pianta spit , 4 spit da 8mm e qualche cordino non mancano mai nella mia attrezzatura quando vado a fare vie poco protette che non conosco...


8O
mi sembra decisamente esagerato...
:D In materia di sicurezza cerco di esagerare sempre, il pianta spit di sicuro non lo userò mai per forzare un passaggio dove l'apritore è passato senza, ma sono sicuro che per un emergenza potrebbe essere molto utile sia a me che ad altri. Non sempre si riesce a trovare una buona fessura dove piantare un chiodo. A volte con poco si riesce a non scomodare i soccorsi. Ciao :D :wink:
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Messaggioda marco* » sab nov 14, 2009 12:52 pm

_GiO_ ha scritto:
Ricca ha scritto:Ciao, scusatemi se vado un po' OT.
Mi pare di aver letto (se non ricordo male sul un recente ALP dedicato alle Dolomiti patrimonio dell'umanità) che l'allora giovanissimo Sustr (aveva più o meno 18 anni, mi pare di ricordare), non è più tornato a scalare sulle Alpi, in particolare in Dolomiti, ma nell'articolo c'è scritto che non mollò l'alpinismo, ma dovrebbe aver aperto ancora vie significative, però sui Tatra mi pare. Purtroppo non ho a portata di mano la rivista, ma qualcuno avrà di certo modo di verificare.

Riguardo al martello.... io, dal basso della mia esperienza e dall'ancor più basso del mio livello, lo porta sempre, insieme a, normalmente 4ch un po' assortiti; e lo porto sempre all'imbraco. Vi dirò di più, sarà che so proprio scarso, ma mi è capitato anche di usarlo dove non mi sarei mai aspettato per proteggermi qualche passaggio. Inoltre, se si deve fare una calata d'emergenza, fosse anche solo fino alla sosta attrezzata più vicina.
Mi è più volte capitato di portarmelo anche dove era chiaro che non mi sarebbe servito, ma ormai lo sto acquisendo come una specie di rito. Un po' come il prusik in calata: lo faccio sempre, senza eccezioni, perchè ritengo utile abituarsi a fare così.
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saluti
Ricca

Si e vero a fatto ancora delle vie a quanto pare molto impegnative sui Tatra ma poi nessuno ne ha piu sentito parlare, nemmeno Koller.
Chissa che imprese avrebbe potuto compiere ancora !


Koller ne ha sentito ancora parlare...
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Messaggioda giuba » sab nov 14, 2009 13:33 pm

A proposito di martello.... ne ho giusto comprato uno stamattina. un vecchio CASSIN (quello senza punta).

5? :twisted:

Adoro quando l'alpinismo è low cost.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » sab nov 14, 2009 13:34 pm

marco* ha scritto:
_GiO_ ha scritto:
Ricca ha scritto:Ciao, scusatemi se vado un po' OT.
Mi pare di aver letto (se non ricordo male sul un recente ALP dedicato alle Dolomiti patrimonio dell'umanità) che l'allora giovanissimo Sustr (aveva più o meno 18 anni, mi pare di ricordare), non è più tornato a scalare sulle Alpi, in particolare in Dolomiti, ma nell'articolo c'è scritto che non mollò l'alpinismo, ma dovrebbe aver aperto ancora vie significative, però sui Tatra mi pare. Purtroppo non ho a portata di mano la rivista, ma qualcuno avrà di certo modo di verificare.

Riguardo al martello.... io, dal basso della mia esperienza e dall'ancor più basso del mio livello, lo porta sempre, insieme a, normalmente 4ch un po' assortiti; e lo porto sempre all'imbraco. Vi dirò di più, sarà che so proprio scarso, ma mi è capitato anche di usarlo dove non mi sarei mai aspettato per proteggermi qualche passaggio. Inoltre, se si deve fare una calata d'emergenza, fosse anche solo fino alla sosta attrezzata più vicina.
Mi è più volte capitato di portarmelo anche dove era chiaro che non mi sarebbe servito, ma ormai lo sto acquisendo come una specie di rito. Un po' come il prusik in calata: lo faccio sempre, senza eccezioni, perchè ritengo utile abituarsi a fare così.
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Chissa che imprese avrebbe potuto compiere ancora !


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Non lo sapevo...sai altro approposito ?
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