quando diventa a vista?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda Roberto » lun ott 05, 2009 12:25 pm

La metterei in questo modo :?

1- a vista: quando liberi la via senza conoscerla, ne averla vista salire, ne spiegata o dettata (a via deserta è ammesso o studio visivo da sotto);
2- al secondo tentativo (non possiamo certo di e che è lavorata): quando la sbagli a vista, ma capito l' errore sfili la corda e la liberi;
3- in flash: quando la liberi dopo aver osservato (e capito) i movimenti fatti da un altro sulla stessa via o sotto "dettatura" di chi conosce i movimenti;
4- lavorata: quando provi la via e dopo ripetuti tentativi la liberi. Si possono distinguere due tipi di "lavorato", un tipo "semplice", quando liberi la via anche in giornata e comunque dopo relativi pochi giri di studio e un tipo "cantiere", quando la via viene studiata con meticolosità per varie sessioni di arrampicata, senza un numero limite, anche sospendendo e riprendendo il "cantiere" a distanza di tempo.

Il grado che possiamo considerare come il personale a vista è quello che si fa generalmente, quasi sempre, che si sbaglia di rado.... insomma, a parte vie non congeniali, gradi sbagliati, infortuni tipo scarpetta slacciata, è il grado che dovrebbe venire sempre. Davanti ad una via che è nel mio grado a vista devo avere la quasi certezza che la via la libero, se la sbaglio ci deve essere una motivazione realistica (e qui entra in campo la "scusologia", ma ci vorrebbe un topic a parte) dovuta ad un fattore esterno alla mia capacita tecnica-motoria di scalare.
Il grado consolidato è il grado che anche dopo un periodo relativamente lungo di poco allenameto resta probabilmente fattibile a vista.
Ultima cosa, l' a vista vale sia con i rinvii messi che senza (come del resto il lavorato), unica differenza è il moto di orgoglio per le libere "senza rinvii": "L' ho fatta senza i rinvii messi, mentre tu no" \:D/
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Messaggioda Ciorte » lun ott 05, 2009 13:18 pm

secondo me c'è troppo elogio dell'a vista........ cm fosse qualcosa di superiore. Io personalmente sono contro gli assalti di 200 tentativi x chiudere le vie, ma ho moooooolta più soddisfazione a fare qualcosa di davvero (per me) duro in una decina di tentativi che fare una via su manette a vista. Sono 2 cose diverse, grado a vista e grado lavorato.

E anche la preparazione è diversissima. un boulderista, riuscirà a spingere alto il grado lavorato, una volta meccanizzati i movimente andrà via veloce su passaggi x lui facili, ma su un'arrampicata lenta (e non tiriamo in ballo anticipazione, tecnica e fluidità) è molto più lenta e di resistenza.

Ora ad esempio io da boulderista su vie lunghe a vista senza riposi faccio "cagare", però chi magari superresistente fa un mezzo grado più alto di me a vista non riesce a fare i singoli di una via dura che magari chiudo in neanche troppi giri.

Questo x dire che ritengo sbagliato giudicare un climber in base alla sola scalata a vista.
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Messaggioda al » lun ott 05, 2009 13:24 pm

"A vista" secondo me è il grado obbligatorio che ti senti di affrontare.
Una cosa è fare un tiro a vista di 6b spittato a due metri, un'altra e fare una via, e non un monotiro, con dell'obbligatorio di 6b spittato a 5 metri.
Io "a vista" faccio tutti i tiri sopra il 6a, nel senso che li guardo e me ne vado.
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Messaggioda lamontagnadiluce » lun ott 05, 2009 13:27 pm

al ha scritto:"A vista" secondo me è il grado obbligatorio che ti senti di affrontare.
Una cosa è fare un tiro a vista di 6b spittato a due metri, un'altra e fare una via, e non un monotiro, con dell'obbligatorio di 6b spittato a 5 metri.


Preciso...
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Messaggioda al » lun ott 05, 2009 13:42 pm

Ciorte ha scritto:secondo me c'è troppo elogio dell'a vista........ cm fosse qualcosa di superiore. Io personalmente sono contro gli assalti di 200 tentativi x chiudere le vie, ma ho moooooolta più soddisfazione a fare qualcosa di davvero (per me) duro in una decina di tentativi che fare una via su manette a vista. Sono 2 cose diverse, grado a vista e grado lavorato.

E anche la preparazione è diversissima. un boulderista, riuscirà a spingere alto il grado lavorato, una volta meccanizzati i movimente andrà via veloce su passaggi x lui facili, ma su un'arrampicata lenta (e non tiriamo in ballo anticipazione, tecnica e fluidità) è molto più lenta e di resistenza.

Ora ad esempio io da boulderista su vie lunghe a vista senza riposi faccio "cagare", però chi magari superresistente fa un mezzo grado più alto di me a vista non riesce a fare i singoli di una via dura che magari chiudo in neanche troppi giri.

Questo x dire che ritengo sbagliato giudicare un climber in base alla sola scalata a vista.


Uno giudica uno che arrampica per come arrampica nella situazione in cui arrampica.
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Messaggioda abrax » lun ott 05, 2009 13:57 pm

Roberto ha scritto:Ultima cosa, l' a vista vale sia con i rinvii messi che senza (come del resto il lavorato), unica differenza è il moto di orgoglio per le libere "senza rinvii": "L' ho fatta senza i rinvii messi, mentre tu no" \:D/


"unica differenza" un par de balle!

Tra il moschettonare la sola corda, magari col rinvio allungato..., e rinviare lo spit e poi moschettonarare il rinvio, su una via al nostro limite cambia eccome!

Forse bisognerebbe smetterla di prendere ad esempio quelli che fanno il 9a...

Ad ogni modo il bello dell'arrampicata è anche questa libertà di interpretazione dell'etica che ognuno le da.
Voi gridavate cose orrende e violentissime e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne
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Messaggioda diegguhr » lun ott 05, 2009 14:06 pm

abrax ha scritto:
Roberto ha scritto:Ultima cosa, l' a vista vale sia con i rinvii messi che senza (come del resto il lavorato), unica differenza è il moto di orgoglio per le libere "senza rinvii": "L' ho fatta senza i rinvii messi, mentre tu no" \:D/


"unica differenza" un par de balle!

Tra il moschettonare la sola corda, magari col rinvio allungato..., e rinviare lo spit e poi moschettonarare il rinvio, su una via al nostro limite cambia eccome!

Forse bisognerebbe smetterla di prendere ad esempio quelli che fanno il 9a...

Ad ogni modo il bello dell'arrampicata è anche questa libertà di interpretazione dell'etica che ognuno le da.

anche secondo me ...
30 metri di via con 14-15 rinvii sn quasi un paio di chili in più e ad ogni moschettonaggio è tempo in più che ti fa consumare energie ...
Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non si uccida su larga scala e al suono delle trombe.
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Messaggioda al » lun ott 05, 2009 14:08 pm

Il grado "a vista" è quello che si fa proteggendosi.
Tutto il resto è "neuropippa" da post falesia.
detto senza intezioni critiche
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Messaggioda grizzly » lun ott 05, 2009 14:14 pm

Anche per me, salvo casi particolarissimi, chiudere una via significa averla salita mettendosi i rinvii. Soprattutto se sono vie veramente al proprio limite la questione può fare la differenza tra il riuscire a chiuderla oppure no. Eppoi comunque c'è anche già la classificazione. Red point o pink point...
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Messaggioda grizzly » lun ott 05, 2009 14:16 pm

al ha scritto:Il grado "a vista" è quello che si fa proteggendosi.
Tutto il resto è "neuropippa" da post falesia.
detto senza intezioni critiche


Amico dei bong... da quando non hai più intenzioni critiche...? E da quando hai smesso di parancarti sugli spit???? 8O ... :twisted: ... :lol:
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Messaggioda al » lun ott 05, 2009 14:25 pm

grizzly ha scritto:
al ha scritto:Il grado "a vista" è quello che si fa proteggendosi.
Tutto il resto è "neuropippa" da post falesia.
detto senza intezioni critiche


Amico dei bong... da quando non hai più intenzioni critiche...? E da quando hai smesso di parancarti sugli spit???? 8O ... :twisted: ... :lol:

Maledetto gri!
:twisted: mi hai beccato anche stavolta 8)
Lo sai che la mia è tutta teoria.
ultimamente scalo solo "ad orecchio".
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Messaggioda cristiano_bonetti » lun ott 05, 2009 15:05 pm

Io non do molta importanza al mio livello a vista, quando mi viene qualche buon risultato preferisco dire che ho avuto culo ... sono più o meno conscio del grado che posso fare al primo giro, ma è diverso per placca verticale, strapiombo, via con dentro un boulder ... sono troppe le differenze tra un tipo di via ed un altro e, soprattutto, è diversa la mia capacità sulle varie tipologie ...

Qualora qualcuno me lo chiedesse direi 'ho fatto un tot di vie di quel grado a vista', dichiarando il grado massimo fatto e anche il numero di vie fatte in modo da rendere l'informazione più precisa ... ma il problema non si pone perchè mai nessuno in vita mia mi ha chiesto 'Che grado fai?', le persone che mi conoscono lo vedono che grado faccio ...

Non sono d'accordo invece su chi dice che il grado a vista è quello che uno si sente di fare con protezioni molto lunghe; la chiodatura secondo me non deve influire sulla prestazione nel senso che, IN FALESIA, uno deve sentirsi sereno di dare il massimo senza rischiare di farsi male in caso di volo ... La chiodatura, lunga o corta che sia, deve essere fatta per non farsi male, non per creare effetti ansiogeni né per rendere la via più rischiosa ...
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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Messaggioda lamontagnadiluce » lun ott 05, 2009 15:11 pm

cristiano_bonetti ha scritto:... La chiodatura, lunga o corta che sia, deve essere fatta per non farsi male, non per creare effetti ansiogeni né per rendere la via più rischiosa ...


..Beh..questo sarà a discrezione dell'apritore o no..?? :roll:
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Messaggioda abrax » lun ott 05, 2009 15:15 pm

cristiano_bonetti ha scritto:Non sono d'accordo invece su chi dice che il grado a vista è quello che uno si sente di fare con protezioni molto lunghe; la chiodatura secondo me non deve influire sulla prestazione nel senso che, IN FALESIA, uno deve sentirsi sereno di dare il massimo senza rischiare di farsi male in caso di volo ... La chiodatura, lunga o corta che sia, deve essere fatta per non farsi male, non per creare effetti ansiogeni né per rendere la via più rischiosa ...



ti assicuro che la percezione del "farsi male" a poco a che vedere con la reale distanza tra spit. C'è gente ritenuta (ma soprattutto "che si ritiene...") forte che evita abilmentealcuni tiri stupendi solo perchè son chiodati lunghi, pur rimanendo ugualmente sicuri.
Hai presente quei tiri che prima fai il passo duro e poi moschettoni?
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Messaggioda Roberto » lun ott 05, 2009 15:15 pm

Come ho detto è una questione personale, non ci sono regole scritte (al di furi delle gare). Chi la pensa in un modo e chi in un altro, è una discussione senza fine.
Con i rinvii o senza è la stessa cosa dal punto di vista risultato, lo so benissimo che senza è un po più faticoso.
"Un par de balle" è invece una questione di coglioni e in falesia servono fino ad un certo punto, essendo risaputamente un posto da FF.
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Messaggioda al » lun ott 05, 2009 15:26 pm

lamontagnadiluce ha scritto:
cristiano_bonetti ha scritto:... La chiodatura, lunga o corta che sia, deve essere fatta per non farsi male, non per creare effetti ansiogeni né per rendere la via più rischiosa ...


..Beh..questo sarà a discrezione dell'apritore o no..?? :roll:


E' vero che ognuno chioda come crede, come vuole o come è capace, ma rimane il fatto che una via può essere chiodata bene o chiodata male.
ChIodata bene non significa chiodata corta, ma chiodata in modo che se cado non finisco a terra o su una cengia.
Sono d'accordo con cristiano.
al
 
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Messaggioda cristiano_bonetti » lun ott 05, 2009 15:28 pm

abrax ha scritto:
cristiano_bonetti ha scritto:Non sono d'accordo invece su chi dice che il grado a vista è quello che uno si sente di fare con protezioni molto lunghe; la chiodatura secondo me non deve influire sulla prestazione nel senso che, IN FALESIA, uno deve sentirsi sereno di dare il massimo senza rischiare di farsi male in caso di volo ... La chiodatura, lunga o corta che sia, deve essere fatta per non farsi male, non per creare effetti ansiogeni né per rendere la via più rischiosa ...



ti assicuro che la percezione del "farsi male" a poco a che vedere con la reale distanza tra spit. C'è gente ritenuta (ma soprattutto "che si ritiene...") forte che evita abilmentealcuni tiri stupendi solo perchè son chiodati lunghi, pur rimanendo ugualmente sicuri.
Hai presente quei tiri che prima fai il passo duro e poi moschettoni?


Si quello fa l'8a ma se gli metti uno spit sotto i piedi non fa neanche il 6b ... questo vecchio adagio lo conosco ... tipicamente è pronunciato da chi fa il 6b ma non l'8a ... non mi impressiona più di tanto ...

Per quanto riguarda la chiodatura, certo che è a discrezione dell'apritore, ma non credo che una via protetta lunga sia più dura della stessa via protetta corta, è solo più pericolosa ... e magari, con la stessa discrezione del chiodatore, si può sceglire di non salirla ...
Questo in linea di principio, poi nella realtà vie chiodate così male dall'indurmi a non salirle ne avrò trovate un paio in vita mia, non di più ...
Ultima modifica di cristiano_bonetti il lun ott 05, 2009 16:39 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda lamontagnadiluce » lun ott 05, 2009 15:29 pm

al ha scritto:
lamontagnadiluce ha scritto:
cristiano_bonetti ha scritto:... La chiodatura, lunga o corta che sia, deve essere fatta per non farsi male, non per creare effetti ansiogeni né per rendere la via più rischiosa ...


..Beh..questo sarà a discrezione dell'apritore o no..?? :roll:


E' vero che ognuno chioda come crede, come vuole o come è capace, ma rimane il fatto che una via può essere chiodata bene o chiodata male.
ChIodata bene non significa chiodata corta, ma chiodata in modo che se cado non finisco a terra o su una cengia.
Sono d'accordo con cristiano.


Mi riferivo a vie lunghe aperte dal basso... :wink:
Per quanto riguarda la falesia ..ovvio che sono d'accordo... :wink:
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Messaggioda Ciorte » lun ott 05, 2009 16:20 pm

quì già spaziamo, perchè montagna è molto diversa da falesia........... riguardo al grado a vista che si deve fare proteggendosi non sono d'accordo assolutamente.

Su un tiro a vista al limite, per risparmiare a volte si lancia, sperando che la presa sia buona, ho fatto dei tiri "duri" (La durezza è relativa cmq x la cronaca 7c) a vista dove almeno 6-7 volte sembrava stessi x cadere, e poco ci mancava. l'assicuratore era quasi più teso di me........... se in montagna, proteggendomi dovessi fare a vista una via (anche di un numero di grado più basso che normalmente faccio sempre a vista).............. col cavolo che mi prendo sti rischi.

Poi cado magari cado (dico i numeri x capirci) anche su dei 7a, perchè stanco, perche sottovaluto, perchè leggo male, perchè fuori forma. non si fa un grado sempre e comunque.
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Messaggioda lingerie » lun ott 05, 2009 16:33 pm

cristiano_bonetti ha scritto:
abrax ha scritto:
cristiano_bonetti ha scritto:Non sono d'accordo invece su chi dice che il grado a vista è quello che uno si sente di fare con protezioni molto lunghe; la chiodatura secondo me non deve influire sulla prestazione nel senso che, IN FALESIA, uno deve sentirsi sereno di dare il massimo senza rischiare di farsi male in caso di volo ... La chiodatura, lunga o corta che sia, deve essere fatta per non farsi male, non per creare effetti ansiogeni né per rendere la via più rischiosa ...



ti assicuro che la percezione del "farsi male" a poco a che vedere con la reale distanza tra spit. C'è gente ritenuta (ma soprattutto "che si ritiene...") forte che evita abilmentealcuni tiri stupendi solo perchè son chiodati lunghi, pur rimanendo ugualmente sicuri.
Hai presente quei tiri che prima fai il passo duro e poi moschettoni?


Si quello fa l'8a ma se gli metti uno spit sotto i piedi non fa neanche il 6b ... questo vecchio adagio lo conosco ... tipicamente è pronunciato che chi fa il 6b ma non l'8a ... non mi impressiona più di tanto ...

Per quanto riguarda la chiodatura, certo che è a discrezione dell'apritore, ma non credo che una via protetta lunga sia più dura della stessa via protetta corta, è solo più pericolosa ... e magari, con la stessa discrezione del chiodatore, si può sceglire di non salirla ...
Questo in linea di principio, poi nella realtà vie chiodate così male dall'indurmi a non salirle ne avrò trovate un paio in vita mia, non di più ...


straquoto Cristiano ...quelli che nun s'areggono sono tipici a dire stronzate tipo quella qui' sopra ma darebbero una mano x portare in catena un bel tirello con grado 8 stralavorato credimi abrax anche a me fa ridere e tanto......robe da vecchia guardia caiana ...

un tiro è a vista quando parti con il tuo cinturone pieno di ganci e stampi il tiro non l'hai mai visto salire da nessuno e non lo hai mai provato prima

poi c'è il lavorato veloce roba di una giornata

poi c'è il lavorato e stralavorato roba anche di mesi


se vuoi progredire nell'avista devi alzare il livello nel lavorato ..se no' rimarrai sempre sul 5b a vista tutta la vita magari farai qualche 6a ma nulla piu' ...ma non devi solo provarli e dire tanto è allenamento devi farli e poi vedrai che saranno belle soddisfazioni anche quelle...
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

(SCOTT)
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