SCHIODANDO ALLEGRAMENTE...

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda pasasò » gio set 03, 2009 10:56 am

Purtroppo martello e chiodi sono 1 kg in più che non porto volentieri, quindi personalmente mi faccio raramente carico della richiodatura, le altre volte impreco e basta.


il martello e chiodi servono "per ogni evenienza", se la pensi veramente come sopra altro che imprecare, lascia perdere la montagna.

La storia di togliere e mettere i chiodi dei primi apritori l'hanno già sperimentata i molto più sensibili di noi alle questioni ambientali e al fattore "avventura" arrampicatori californiani con la conseguenza che dopo avere violentato varie fessure ora nei buchi dilatati non metti più i chiodi ma i friend, se proprio e il passaggio rimane comunque per sempre segnato. Il traslare questo tipo di esperienza dal granito yosemitico alle alpi per me è totalmente senza senso perchè lo scempio della fessura regala non sensazioni da "primi apritopri" ma degrado estetico.
Se proprio uno ci tiene a vivere un'esperienza da primo apritore basta indossare gli scarponi e camminare verso certe pareti, che anche nelle Alpi sono poco o per nulla salite e non seguire le orme degli altri a pochi minuti dalla macchina.

Sulla ripulizia dal cirpame moderno (fix,spit, scalette etc) delle vie classiche fatemi sapere dove e quando e se serve una mano che ci sono.
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Messaggioda Roberto » gio set 03, 2009 11:09 am

Specie su vie poco frequentate, specie ad inizio stagione, si trovano spesso i chiodi allentati, a volte estraibili con le mani. Fa impressione vedere alpinisti ignari agganciarci la propria pelle, senza controllare se sono bel infissi. Il peso di un martello della Camp leggero è trascurabile in confronto alla possibilità di verificare la tenuta dei chiodi.
Nel 2006 ho fatto un voletto insignificante su una via classica, non era neppure inizio stagione, i due chiodi che avevo appena aggangiato sono stati "sputati" sulla mia faccia (tanti punti sul labbro superiore) ed io sono arrivato sotto la sosta, fracassandomi in molo modo il polso, mai più tornato alla mobilità originale. Bastava dargli una martellata e non mi sarei fatto nulla.
Da allora porto il martello anche su vie straripetute e vi assicuro che spesso devo ripiantare chiodi che sembrano appesi con lo sputo.
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Messaggioda Roberto » gio set 03, 2009 11:13 am

pasasò ha scritto:
Purtroppo martello e chiodi sono 1 kg in più che non porto volentieri, quindi personalmente mi faccio raramente carico della richiodatura, le altre volte impreco e basta.


il martello e chiodi servono "per ogni evenienza", se la pensi veramente come sopra altro che imprecare, lascia perdere la montagna.

La storia di togliere e mettere i chiodi dei primi apritori l'hanno già sperimentata i molto più sensibili di noi alle questioni ambientali e al fattore "avventura" arrampicatori californiani con la conseguenza che dopo avere violentato varie fessure ora nei buchi dilatati non metti più i chiodi ma i friend, se proprio e il passaggio rimane comunque per sempre segnato. Il traslare questo tipo di esperienza dal granito yosemitico alle alpi per me è totalmente senza senso perchè lo scempio della fessura regala non sensazioni da "primi apritopri" ma degrado estetico.
Se proprio uno ci tiene a vivere un'esperienza da primo apritore basta indossare gli scarponi e camminare verso certe pareti, che anche nelle Alpi sono poco o per nulla salite e non seguire le orme degli altri a pochi minuti dalla macchina.

Sulla ripulizia dal cirpame moderno (fix,spit, scalette etc) delle vie classiche fatemi sapere dove e quando e se serve una mano che ci sono.


Su alcune classiche su El Capitan i segni del "chioda e schioda" sono talmente evidenti che si sono formati dei biditi lungo delle fessurine sottilissime, altrimenti non scalabili in libera. Oggi, con un etica a noi purtroppo sconosciuta, è vietato usare martello e chiodi e le vie sono quasi completamente schiodate, a parte le soste e i chiodi davvero indispensabili.
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Messaggioda pasasò » gio set 03, 2009 11:23 am

Roberto ha scritto:Specie su vie poco frequentate, specie ad inizio stagione, si trovano spesso i chiodi allentati, a volte estraibili con le mani. Fa impressione vedere alpinisti ignari agganciarci la propria pelle, senza controllare se sono bel infissi. Il peso di un martello della Camp leggero è trascurabile in confronto alla possibilità di verificare la tenuta dei chiodi.
Nel 2006 ho fatto un voletto insignificante su una via classica, non era neppure inizio stagione, i due chiodi che avevo appena aggangiato sono stati "sputati" sulla mia faccia (tanti punti sul labbro superiore) ed io sono arrivato sotto la sosta, fracassandomi in molo modo il polso, mai più tornato alla mobilità originale. Bastava dargli una martellata e non mi sarei fatto nulla.
Da allora porto il martello anche su vie straripetute e vi assicuro che spesso devo ripiantare chiodi che sembrano appesi con lo sputo.


ovviamente non lo dico a te Roberto, però sembra una stupidata ma ho visto persone giudicate anche "esperte", per intenderci e senza polemica visto che è anche il mio mondo, con la patacca, che ribattono tutti i chiodi trovati sulla via. Non è da fare, ribattere e sostituire quelli poco affidabili, se un chiodo è ben infisso lo si rinvia senza smartellate aggiuntive.
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Messaggioda -frollo- » gio set 03, 2009 13:05 pm

Il buon vecchio Barbier soleva dire: in qualunque via in montagna i chiodi di sosta non sono MAI ababstanza....si dovrebbe avere sempre un chiodo prima di un passaggio difficile e mai un chiodo sul passaggio difficile per evitare che qualche "granchio" lo tiri....questi ultimi li chiamava i "chiodi gialli".....
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Messaggioda Giorgio Travaglia » gio set 03, 2009 13:21 pm

Roberto ha scritto:Specie su vie poco frequentate, specie ad inizio stagione, si trovano spesso i chiodi allentati, a volte estraibili con le mani. Fa impressione vedere alpinisti ignari agganciarci la propria pelle, senza controllare se sono bel infissi. Il peso di un martello della Camp leggero è trascurabile in confronto alla possibilità di verificare la tenuta dei chiodi.
Nel 2006 ho fatto un voletto insignificante su una via classica, non era neppure inizio stagione, i due chiodi che avevo appena aggangiato sono stati "sputati" sulla mia faccia (tanti punti sul labbro superiore) ed io sono arrivato sotto la sosta, fracassandomi in molo modo il polso, mai più tornato alla mobilità originale. Bastava dargli una martellata e non mi sarei fatto nulla.
Da allora porto il martello anche su vie straripetute e vi assicuro che spesso devo ripiantare chiodi che sembrano appesi con lo sputo.

anche io ho sempre il martello..anche per nadare a fare la rampa al ciavzes....serve sempre...sulle vie poco ripetute i chiodi scarseggiano oppure necessitano di essere ribattuti soprattutto a inizio stagione....e sulle vie iper ripetute xke tutti ci si appendono...
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Re: SCHIODANDO ALLEGRAMENTE...

Messaggioda spitfix » gio set 03, 2009 16:57 pm

valbelluna ha scritto:Anche questa volta voglio introdurre un argomento di "dibattito" che mi sta davvero a cuore.

Sulle orme dei famosi Schiodatori della Valle del Biois degli anni 70-80 (il cui obbiettivo era riportare le vie classiche dolomitiche alle condizioni originali di chiodatura), da oltre un decennio pratico un'accurata e puntuale schiodatura delle classiche dolomitiche.
Preciso, in caso di dubbi, che questa mia attività parallela alla scalata non ha lo scopo di "arraffare" materiale, ma di dare la possibilità a chi passerà dopo di me di rivivere, almeno un pò, l'avventura dei pionieri
...e scusate se è poco.

BUONE AVVENTURE A TUTTI!!!!!!!!!!!!


bravo al posto tuo martellerei anche delle prese, così i ripetitori si trovano una via nuova! cosa volere di più?
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Messaggioda Liviell » gio set 03, 2009 17:23 pm

Roberto ha scritto:Su alcune classiche su El Capitan i segni del "chioda e schioda" sono talmente evidenti che si sono formati dei biditi lungo delle fessurine sottilissime, altrimenti non scalabili in libera. Oggi, con un etica a noi purtroppo sconosciuta, è vietato usare martello e chiodi e le vie sono quasi completamente schiodate, a parte le soste e i chiodi davvero indispensabili.


E' su questo che bisognerebbe riflettere....
Roberto non è che hai un'articolo o un testo che sintetizzi questa "etica"??

PS.: ..magari sottoscritto da qualche personaggio autorevole....sai, al giorno d'oggi all'italiano medio non bastano le parole di una persona intelligente qualsiasi, deve essere uno che conta...
Sappi che il vero spit è nella tua testa e lo devi serrare di continuo! (cit. Specie)
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere (SCOTT)
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » ven set 04, 2009 17:17 pm

climbalone ha scritto:Grande, un topic storico, magari sono l'unico di tutto il forum che non è ancora intervenuto, e allora vai!

valbelluna ha scritto:Anche questa volta voglio introdurre un argomento di "dibattito" che mi sta davvero a cuore.

Sulle orme dei famosi Schiodatori della Valle del Biois degli anni 70-80 (il cui obbiettivo era riportare le vie classiche dolomitiche alle condizioni originali di chiodatura), da oltre un decennio pratico un'accurata e puntuale schiodatura delle classiche dolomitiche.
Preciso, in caso di dubbi, che questa mia attività parallela alla scalata non ha lo scopo di "arraffare" materiale, ma di dare la possibilità a chi passerà dopo di me di rivivere, almeno un pò, l'avventura dei pionieri
...e scusate se è poco.

BUONE AVVENTURE A TUTTI!!!!!!!!!!!!


Non rispondo direttamente al citato intervento, dato che nel migliore dei casi il suo autore non è un caso isolato, e nel peggiore scrive solo per provocare.

Altrettanto provocatoriamente direi che io invece sono del parere che bisogna richiodare, per dare a chi viene dopo una doppia possibilità: 1) rivivere, almeno un po', l'avventura come descritta nelle relazioni, e non trovarsi nelle peste poiché mancano i chiodi; 2) dare lavoro agli schiodatori.

Purtroppo martello e chiodi sono 1 kg in più che non porto volentieri, quindi personalmente mi faccio raramente carico della richiodatura, le altre volte impreco e basta.

Inoltre, un dubbio: ma come fa il piccolo volonteroso schiodatore delle dolomiti a sapere com'era la via dopo la sua apertura? Esattamente quanti e quali chiodi hanno lasciato in parete gli apritori? Si documenta sempre esattamente prima di fare una via? Magari intervista personalmente l'apritore? (se necessario mediante seduta spiritica!)

E infine qualche consiglio sull'attrezzatura per il piccolo volonteroso schiodatore delle dolomiti :
- Martello, per schiodare i chiodi più facili; anche una fettuccia o cordino per non far cadere accidentalmente il chiodo sulla cordata che segue;
- Scalpello, per sfaldare la roccia intorno al chiodo e facilitarne la rimozione, se è piantato troppo bene;
- Capita spesso di incontrare clessidre: come essere sicuri che siano veramente naturali, e non scolpite ad arte da qualche malandrino? Allora meglio avere anche un piede di porco, e per non sapere nè leggere nè scrivere, spaccarle tutte.
- Un seghetto per metalli, per segare via tutti gli anelli di calata, una vera piaga delle dolomiti.
- Una forbice, per tagliare tutti i cordini in clessidra (prima di spaccarle).
- Il martello o il piede di porco sono anche utili quando sorga il dubbio che un appiglio o appoggio non abbia origini del tutto naturali, e quindi vada spaccato.
- Portarsi anche dei candelotti di dinamite per i casi in cui la via, ormai irrimediabilmente rovinata, necessiti una "pulizia" radicale; meglio che la via non ci sia proprio più, piuttosto che vederla snaturata rispetto alle origini! In fondo ci sono dei precedenti, per esempio le statue buddhiste distrutte dai talebani in afghanistan.


va beh che hai iniziato da poco ma a tutto c'è un limite...

fin che vai a fare il professore sulle placche zebrate va beh...ma siccome dimostri di non aver cultura alpinistica ne esperienza lascia stare le classiche :wink:

parli di avventura poi...visto come fai le relazioni mi sa che non sai neanche lontanamente cosa sia...e neanche vuoi saperlo...per quello che vuoi tu ci sono le ferrate vai su quelle e buon divertimento...

ps
direi che ai fini della sicurezza in parete è leggermente più importante il martello di un gps e delle coordinate delle soste...(cosa che sfiora leggermente il grottesco...)
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Messaggioda crodaiolo » ven set 04, 2009 17:23 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:ps
direi che ai fini della sicurezza in parete è leggermente più importante il martello di un gps e delle coordinate delle soste...(cosa che sfiora leggermente il grottesco...)

no, no... dilla tutta : E' DECISAMENTE GROTTESCO :evil:
echeccazzo... quando ce vò...
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Messaggioda Hercules » ven set 04, 2009 17:40 pm

senza martello???
8O 8O 8O
alcune vie STRACLASSICHE E STRARIPETUTE dove in questa stagione io o i miei compagni abbiamo ribattutto chiodi dubbi o chiodato (alle volte i chiodi assieme alle prese possono anche venire via...):

Costantini Apollonio (ribattuto due chiodi sotto a uno dei tetti)
Lacedelli alla Scotoni (essendo saltato un chiodo alla fine del tiro di A1 o VIII-, ne abbiamo messo uno e lasciato)
Aste al Crozzon (ribattutto 4-6 chiodi di passaggio), risistemata una calata della discesa

...
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven set 04, 2009 18:58 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
climbalone ha scritto:
Altrettanto provocatoriamente direi che ....


va beh che hai iniziato da poco ma a tutto c'è un limite...

fin che vai a fare il professore sulle placche zebrate va beh...ma siccome dimostri di non aver cultura alpinistica ne esperienza lascia stare le classiche :wink:

parli di avventura poi...visto come fai le relazioni mi sa che non sai neanche lontanamente cosa sia...e neanche vuoi saperlo...per quello che vuoi tu ci sono le ferrate vai su quelle e buon divertimento...

ps
direi che ai fini della sicurezza in parete è leggermente più importante il martello di un gps e delle coordinate delle soste...(cosa che sfiora leggermente il grottesco...)



madonnabeata... :roll:
alle volte uno vorrebbe non leggere
soprattutto un topic a suo tempo dirompente, ma attualmente stantio.
eh no.
si sveglia l'ultimo pirla in giro e non sapendo checcazzo dire, perchè parlare bisogna (evidentemente) e subito va a riesumare gli scheletri in soffitta.
l'argomento è sempre attuale e potrebbe essere fonte di nuove discussioni
ovvero continuiamo a parlarci addosso; ma è anche a questo che servono i forum e la cosa mi piace.
basta essere consci di cosa si stia facendo, però.
alle volte allora uno vorrebbe non rispondere
poi però non ce la fa
l'argomento ed i commenti sono una pietanza troppo ghiotta.

sergio... macosacazzo vai a rispondere a sto pirla qua?
mapporcazzozza!
un pirla talmente pieno di sè da segnare su foto ed affini le prese di passi dozzinali sulle placche lebbrose!
un pirla così pirla da dare le coordinate gps agli attacchi!
e con ciò facendo dimostra di non aver capito 'na sega di cosa sia, pur nel suo piccolo, l'alpinismo.
ovvero un giochetto dove il trovare il corretto attacco è parte integrante del gioco stesso.
ciò, sergio... macosa c***o vuoi che capisca uno così??? :? :roll:
per carità, liberissimo di trovarsi il pisello col gps prima di pisciare.
liberissimo di farsi tutti i siti come c***o preferisce.
mica fa del male a qualcuno
e se trova pure estimatori... per me è l'ennesima riprova che vanna marchi non dovrebbe essere condannta, ma sarebbero le sue vittime da interdire per insanità di mente.
tornando a capo, caro sergio, e permetti la ripetizione, anche se tu sei sempre benevolo, anche se adesso lo sei ancor di più perchè 'l fiòl è trentino e dalla foma mentis da vero ing. :twisted: ... ma cosa gli vai a dire?
lascia che con una certa spiritosaggine dica le sue cazzate e stop.
tanto uno così, sarà sicuramente simpatico visto il tono del suo intervento, per fortuna ha una certa dose di humor... ma no'l capixe 'na beata tèga!
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Messaggioda Hercules » ven set 04, 2009 18:58 pm

climbalone ha scritto:Via Dallago alla Gusela del Nuvolau: messo un chiodo in sosta:

http://www.climbalone.it/vie/nuvolau/gu ... _sosta.jpg

E' piantato bene il chiodo? Se no, fatemi sapere che torno là e lo smartello ancora un po', tanto sono di casa.


a me par mezzo di fuori e affiancato a una clessidrona clamorosa: se lo trovassi lo asporterei tempo zero!!! :twisted:
Anche a questo serve il martello...
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Messaggioda Roberto » ven set 04, 2009 19:04 pm

Liviell ha scritto:
Roberto ha scritto:Su alcune classiche su El Capitan i segni del "chioda e schioda" sono talmente evidenti che si sono formati dei biditi lungo delle fessurine sottilissime, altrimenti non scalabili in libera. Oggi, con un etica a noi purtroppo sconosciuta, è vietato usare martello e chiodi e le vie sono quasi completamente schiodate, a parte le soste e i chiodi davvero indispensabili.


E' su questo che bisognerebbe riflettere....
Roberto non è che hai un'articolo o un testo che sintetizzi questa "etica"??

PS.: ..magari sottoscritto da qualche personaggio autorevole....sai, al giorno d'oggi all'italiano medio non bastano le parole di una persona intelligente qualsiasi, deve essere uno che conta...


Non credo ci sia stato bisogno di un testo per decidere che non si piantano più chiodi sulla Salathe, sul Nose e su altre lassiche del El Capitan, il buon senso è un attributo che in altri paesi è di uso comenersamente utilizzato.
Comunque è anche vero che quelle vie si prestano al non uso del martello ed a quello dei nut e friend, sulle nostre pareti, sul calcare in particolar modo, questo non sempre è possibile... ma un po di buon senso non gusterebbe :wink:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven set 04, 2009 19:12 pm

Hercules ha scritto:
climbalone ha scritto:Via Dallago alla Gusela del Nuvolau: messo un chiodo in sosta:

http://www.climbalone.it/vie/nuvolau/gu ... _sosta.jpg

E' piantato bene il chiodo? Se no, fatemi sapere che torno là e lo smartello ancora un po', tanto sono di casa.


a me par mezzo di fuori e affiancato a una clessidrona clamorosa: se lo trovassi lo asporterei tempo zero!!! :twisted:
Anche a questo serve il martello...


quasi quasi ci vado su con le stampelle solo per il gusto di ciularlo :twisted:
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Messaggioda Davide62 » ven set 04, 2009 20:18 pm

Valbelluna è un grande, e questo indipendentemente dal topic!
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Messaggioda pf » sab set 05, 2009 7:40 am

Davide...
ma tu sai chi è Valbelluna?
Solo io non capisco mai chi ci sta dietro un nick?!?!?!
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Messaggioda Giorgio Travaglia » sab set 05, 2009 10:21 am

Hercules ha scritto:
climbalone ha scritto:Via Dallago alla Gusela del Nuvolau: messo un chiodo in sosta:

http://www.climbalone.it/vie/nuvolau/gu ... _sosta.jpg

E' piantato bene il chiodo? Se no, fatemi sapere che torno là e lo smartello ancora un po', tanto sono di casa.


a me par mezzo di fuori e affiancato a una clessidrona clamorosa: se lo trovassi lo asporterei tempo zero!!! :twisted:
Anche a questo serve il martello...

probabilmente verrebbe fuori a mano senza manco dover scomodare il piccone dalla fondina....in piu e anche bello nuovo quindi non andrebbe ad ampliare la mia nutrita collezzione di chiodi-cimeli tolti sulle vie.......che tra parentesi sono tuttiarrugginiti quindi non mi si venga dire che metto in difficolta il povero ripetitore tanto bisognoso di certezza in un 'attivita dove l'incertezza e il sale dell'attivita stessa
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Messaggioda Drugo Lebowsky » sab set 05, 2009 22:15 pm

climbalone ha scritto:Capisco anche che lo scopo di schiodare è tenere lontano gli alpinisti meno forti dalle classiche più impegnative.
...

permetti, sommo rispetto per il tuo humor e per il non incazzarti alle critiche (dote che non è da tutti).
ma non hai capito una tèga.


climbalone ha scritto:Non interverrò ulteriormente,

ottima intenzione.
cortesemente, mettila in pratica.
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Messaggioda Giorgio Travaglia » dom set 06, 2009 11:34 am

[/quote]



LO PORTO SOLO SE SERVE. Se mi dite SERVE SEMPRE, significa che facciamo vie diverse. Se per esempio vado sul Cimon della Pala per la via normale, slegato, il martello NON SERVE. Se faccio la rampa detta anche Del Torso al Ciavazes, che qualcuno ha nominato, c'è una remota possibilità che possa servire. L'anno scorso sulla Del Torso NON ho portato il martello.


[/quote]
non c'e posto come al ciavazes dove ho sempre ribattuto chiodi a tutta manetta ..in sosta e sui tiri.....tutti ci si appendono e ovvio che dopo un centinaio di ''appendimenti'' il povero pezzo di ferro inizi a dare cenni di cedimento
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