Ignorato allora e dimenticato oggi, Enzo Baldoni non era un avventuriero spericolato ne un giornalista d' assalto, era un idealista impegnato, uno che "partecipava", che non stava a guardare ma lottava per degli ideali. Vale la pena informarsi bene su la sua figura e insistere per un riconoscimento alla memoria per ricordare un uomo poliedrico che è tornato nel "gigantesco divertente minestrone cosmico".
« Si è parlato molto di morte in questi giorni: della morte serena di Zio Carlo, filosofo e yogi, che forse sapeva la data del suo trapasso. Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato. »
Enzo Baldoni
Non c'è niente da fare: quando uno è ficcanaso, è ficcanaso. E' insopprimibilmente curioso, gli interessano i lebbrosi, quelli che vivono nelle fogne, i guerriglieri. E poi non gli basta fare il pubblicitario, deve occuparsi anche di critica di fumetti, di traduzioni, di temi civili e perfino di robbe un sacco zen. Ma soprattutto di ficcare il naso dove i governi non vorrebbero: dal Chiapas alle fogne di Bucarest, dallo sterminio dei Karen birmani ai massacri di Timor Est, dal lebbrosario di Kalaupapa ai dissidenti cubani fino alle montagne della Colombia dove si annida il più potente esercito guerrigliero del mondo: le FARC
http://www.balene.it/#Scene_1
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http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Baldoni
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