
Non è di dubbia utilità il referendum. Pensa alla regioni che hanno la facoltà di indire referendum abrogativi quando lo stato legifera su materie riservate alla loro autonomia. In quel caso è l'unico strumento che hanno per tutelarsi dall'ingerenza del governo.
Ripeto: se la domanda è "preferisci 10 calci in culo piuttosto che 4 bastonate nei denti", non credo la risposta possa limitarsi a si/no. Non credo che limitarsi a rispondere si/no significhi fare una scelta autonoma
Ripeto, non votando hai solo spostato il problema della scelta se ricevere i calci in culo o sui denti. Non lo hai scelto te, sara qualcun'altro a farlo e dunque non hai risolto assolutamente nulla perche sempre calci ti prendi.
Ho votato per l'abolizione del ministero dell'agricoltura. Abbiamo il ministro per le risorse agricole
Ho votato per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Abbiamo i rimborsi elettorali. Cosa ho risolto votando? Meno di quello che ho risolto stando a casa, o facendo altro
Uno ci prova.. Allora cosa vivi a fare se tanto devi morire, tanto vale buttarsi subito da un palazzo. Il ragionamento è lo stesso....
Beato te. Io, come scrivevo sopra, ho studiato due mesi un esame dal titolo "Social choice theory". Per capire che nemmeno tra i teorici che passano la vita a studiare l'argomento c'è chiarezza assoluta sul sistema di voto ottimale e sugli innumerevoli vantaggi/svantaggi dei vari sistemi applicati nel mondo.
Tu ci hai messo 5 minuti.
Abbiamo un prossimo nobel tra noi?
Non sono un premio nobel e tu non leggi (capisci) bene quello che la gente scrive. Io ho parlato di capire come funzionava il nostro sistema elettorale e le differenti implicazione del si, del no e dell'astensione per questo referendum. Per quello ci vogliono 5 min di tempo.
Chi ha mai parlato di miglior sistema elettorale? E soprattutto della loro applicazione nel mondo?


appunto: l'astensione è considerata. Come anche nel caso del referendum. Altrimenti perchè si sarebbe prevista l'esistenza del quorum?
L'esistenza del quorum, come altre limitazioni sostanziali e procedurali sono previste semplicemente perche il referendum non è mai stato visto di buon occhio dal parlamento e dal governo. C'è sempre stata una certa riluttanza nell'accordare qualche potere al popolo.
In Italia vengono considerati voti il si e il no, l'astensione è un non voto. Un non voto = NON VOTO, non è un voto (ti è più chiaro il concetto?).
Chi si astiene normalmente lo fa perche non vuole influenzare una votazione, non andando a dare la sua scheda bianca alle urne invece, ha un influenza sul voto, perche poi invece di essere i cittadini a scegliere, scelgono i parlamentari.
Persino nelle camere i parlamentari astenuti vengono considerati per il computo del numero legale per non impedire lo svolgimento della votazione.

Siamo doppiamente fessi... loro si tutelano, ma noi non veniamo tutelati quanto loro quando si tratta di farci scegliere.