Punta Fiames

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda tu » ven mag 08, 2009 18:36 pm

non banale
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Messaggioda federicopiazzon » ven mag 08, 2009 19:00 pm

bon gigi adesso la relazione la puoi anche buttare...sennò inizi a saperne troppo di sta via! :lol:
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daghe a lo spit!!!!!!!!
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punta fiames

Messaggioda emanuele » ven mag 08, 2009 21:32 pm

-parallela alla jori e parte dalla cengia e fino a qui devi salire per la classica dimai poi sulla destra per placche fessurate, ben chiodata con passaggi di VI e VI-, prevalente V+; io avevo con me la relazione di giuliano bressan su un vecchio numero della "rivista della montagna", arrampicate scelte in dolomiti: la più bella della montagna perchè con attrezzatura classica supera una bella parete, più facile della rodela, ma più impegnativa perchè alpinistica
- se non hai la relazione posso cercarla e postarla(Il 17 luglio 1933 Giuseppe Dimai, Ignazio Dibona e Celso Degasper aprono la ?Via Centrale?, tra la Dimai e lo spigolo. ?Straordinariamente difficile, V grado superiore?)

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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven mag 08, 2009 22:26 pm

in pratica, evita la relazione a fumetti che nella parte bassa ti fa attaccare per la rodela e ti manda a puttane.

guarda il berti che si fa capire abbastanza.
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Messaggioda rosy » dom mag 10, 2009 0:23 am

Drugo Lebowsky ha scritto:guarda il berti che si fa capire abbastanza.


In effetti anch'io l'ho salita anni fa ad inizio stagione (il 20 marzo per l'esattezza, ma quell'anno non c'era neve) e mi sono trovato benissimo con la relazione descrittiva del Berti.

Il grado comunque è al massimo V superiore, e non capisco perché qualcuno debba sempre dare difficoltà maggiori: i signori Dimai, Dibona e Degasper penso che ne capissero di gradi! O no?
Mi concentro al meglio quando non ci sono chiodi nelle vicinanze:
il vero spit è nella tua testa e lo devi serrare di continuo.
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Messaggioda emanuele » dom mag 10, 2009 20:49 pm

cara rosy la via è stata aperta nel 1933 con la scala chiusa e il V+, per esperienza diretta, in molti casi corrisponde al VI e VI-, magari per brevissimi tratti(passaggi): in effetti io ho informato che prevale il V+ e al momento della ripetizione non avevo e non usavo friends o nuts
- un giorno parlando con bruno detassis, di ritorno dalla sua via al crozzon(via della guide), discutevamo delle difficoltà della via e io affermavo che non avevo trovato passaggi di VI, lui in maniera perentoria ha esclamato che quella(la sua via) è di VI: "noi non avevamo gli ingranaggi che usate voi, le fessure se sono protette risultano più facili" e ciò nonostante ettore castiglioni riportasse nella guida del brenta :difficoltà V+!
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Messaggioda Rampegon » lun mag 11, 2009 8:44 am

rosy ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:guarda il berti che si fa capire abbastanza.


In effetti anch'io l'ho salita anni fa ad inizio stagione (il 20 marzo per l'esattezza, ma quell'anno non c'era neve) e mi sono trovato benissimo con la relazione descrittiva del Berti.

Il grado comunque è al massimo V superiore, e non capisco perché qualcuno debba sempre dare difficoltà maggiori: i signori Dimai, Dibona e Degasper penso che ne capissero di gradi! O no?


Il solito gondoliere sborone.... :wink:
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Re: punta fiames

Messaggioda Rampegon » lun mag 11, 2009 8:44 am

emanuele ha scritto:cara rosy la via è stata aperta nel 1933 con la scala chiusa e il V+, per esperienza diretta, in molti casi corrisponde al VI e VI-, magari per brevissimi tratti(passaggi): in effetti io ho informato che prevale il V+ e al momento della ripetizione non avevo e non usavo friends o nuts
- un giorno parlando con bruno detassis, di ritorno dalla sua via al crozzon(via della guide), discutevamo delle difficoltà della via e io affermavo che non avevo trovato passaggi di VI, lui in maniera perentoria ha esclamato che quella(la sua via) è di VI: "noi non avevamo gli ingranaggi che usate voi, le fessure se sono protette risultano più facili" e ciò nonostante ettore castiglioni riportasse nella guida del brenta :difficoltà V+!


manco mal....
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Messaggioda rosy » lun mag 11, 2009 9:53 am

luigi dal re ha scritto:io ho la relazione di Jacopelli,parla al massimo di VI- in un tratto,poi il resto si mantiene sul V-,e non sul V+ come mi dite.
Siccome dovrei andare con amici non molto forti,credo che mi rifarò la Jori!


Se devi andare con persone meno forti di te, magari in due cordate, capisco che ti senta più tranquillo rifacendo una bella via che già conosci, ma se dovessi trovarla affollata ti consiglierei comunque di considerare la Diretta Dibona che (credimi, non sono uno sborone :wink: ) non è nei singoli passaggi più dura della Jori, ed è anche più breve.

Anche se nel 1933 la scala delle difficoltà era chiusa, i signori Giuseppe Dimai e Ivano Dibona non si facevano problemi a dare VI, e a riprova di ciò sulla relazione del Berti i primi salitori hanno dato un passaggio di VI, ma non in fessura bensì in placca ("un lastrone liscio e con scarsissimi appigli"), dove gli scarponi ai piedi e la tecnica di arrampicata di quei tempi certamente non li hanno agevolati.
All'epoca erano maestri nelle tecniche di camino e fessura, e quindi è logico che sulla fessura-camino di V vedrai sicuramente la madonna e San Pietro solo se sei digiuno di questo tipo di arrampicata, mentre troverai sicuramente meno complicato e quasi banale il passaggio sul "lastrone liscio e con scarsissimi appigli" se sei abituato a muoverti in placca.

Continuando il confronto con la Jori stai piuttosto un po' cauto perché la roccia (almeno la gialla), seppur buona, non è proprio la stessa, ma considera che le fessure sono più impressionanti che difficili.
Il tutto comunque è ben protetto, o facilmente proteggibile con dadi e friend (come fa giustamente notare Emanuele).

A tal proposito non voglio fare lo sborone (che sennò Rampegon mi bacchetta :wink: ), ma personalmente non ritengo che la proteggibilità o meno di un passaggio debba centrare con la sua gradazione: paradossalmente, se salgo slegato un tratto di V, questo deve essere gradato di VI? E se salgo slegato sul VI, questo diventa VII? E... così via?


emanuele ha scritto:- un giorno parlando con bruno detassis, di ritorno dalla sua via al crozzon(via della guide), discutevamo delle difficoltà della via e io affermavo che non avevo trovato passaggi di VI, lui in maniera perentoria ha esclamato che quella(la sua via) è di VI: "noi non avevamo gli ingranaggi che usate voi, le fessure se sono protette risultano più facili" e ciò nonostante ettore castiglioni riportasse nella guida del brenta :difficoltà V+!


Un ultimo pensiero per il grande signore del Brenta.
Il giorno prima di salire la sua via sul Crozzon, io ed altri alpinisti gli abbiamo con molto timore reverenziale chiesto dei consigli e lui, cogliendo la nostra timidezza, ci rispose molto bonariamente più o meno con queste parole:
"Il segreto di quella via è di salire sulla placche, evitando assolutamente di andarsi a cacciare nelle fessure e nei diedri".
Fu una frase su cui quasi non ci dormii sopra tanto me la ripetevo, ed il giorno seguente salimmo la via con questo imperativo stampato nella mente, godendoci quella meravigliosa scalata e ringraziandolo al nostro ritorno al Brentei (peraltro dopo due ore di discesa sotto il diluvio universale!).

Perciò non posso dire nulla sui passaggi in fessura della via delle Guide al Crozzon, ma solo ringraziare Emanuele per avermi dato lo spunto per ricordare questo vero gigante dell'alpinismo, un autentico precursore.
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Messaggioda julius » lun mag 11, 2009 13:14 pm

rosy ha scritto:
luigi dal re ha scritto:io ho la relazione di Jacopelli,parla al massimo di VI- in un tratto,poi il resto si mantiene sul V-,e non sul V+ come mi dite.
Siccome dovrei andare con amici non molto forti,credo che mi rifarò la Jori!


Se devi andare con persone meno forti di te, magari in due cordate, capisco che ti senta più tranquillo rifacendo una bella via che già conosci, ma se dovessi trovarla affollata ti consiglierei comunque di considerare la Diretta Dibona che (credimi, non sono uno sborone :wink: ) non è nei singoli passaggi più dura della Jori, ed è anche più breve.

Anche se nel 1933 la scala delle difficoltà era chiusa, i signori Giuseppe Dimai e Ivano Dibona non si facevano problemi a dare VI, e a riprova di ciò sulla relazione del Berti i primi salitori hanno dato un passaggio di VI, ma non in fessura bensì in placca ("un lastrone liscio e con scarsissimi appigli"), dove gli scarponi ai piedi e la tecnica di arrampicata di quei tempi certamente non li hanno agevolati.
All'epoca erano maestri nelle tecniche di camino e fessura, e quindi è logico che sulla fessura-camino di V vedrai sicuramente la madonna e San Pietro solo se sei digiuno di questo tipo di arrampicata, mentre troverai sicuramente meno complicato e quasi banale il passaggio sul "lastrone liscio e con scarsissimi appigli" se sei abituato a muoverti in placca.

Continuando il confronto con la Jori stai piuttosto un po' cauto perché la roccia (almeno la gialla), seppur buona, non è proprio la stessa, ma considera che le fessure sono più impressionanti che difficili.
Il tutto comunque è ben protetto, o facilmente proteggibile con dadi e friend (come fa giustamente notare Emanuele).

A tal proposito non voglio fare lo sborone (che sennò Rampegon mi bacchetta :wink: ), ma personalmente non ritengo che la proteggibilità o meno di un passaggio debba centrare con la sua gradazione: paradossalmente, se salgo slegato un tratto di V, questo deve essere gradato di VI? E se salgo slegato sul VI, questo diventa VII? E... così via?


emanuele ha scritto:- un giorno parlando con bruno detassis, di ritorno dalla sua via al crozzon(via della guide), discutevamo delle difficoltà della via e io affermavo che non avevo trovato passaggi di VI, lui in maniera perentoria ha esclamato che quella(la sua via) è di VI: "noi non avevamo gli ingranaggi che usate voi, le fessure se sono protette risultano più facili" e ciò nonostante ettore castiglioni riportasse nella guida del brenta :difficoltà V+!


Un ultimo pensiero per il grande signore del Brenta.
Il giorno prima di salire la sua via sul Crozzon, io ed altri alpinisti gli abbiamo con molto timore reverenziale chiesto dei consigli e lui, cogliendo la nostra timidezza, ci rispose molto bonariamente più o meno con queste parole:
"Il segreto di quella via è di salire sulla placche, evitando assolutamente di andarsi a cacciare nelle fessure e nei diedri".
Fu una frase su cui quasi non ci dormii sopra tanto me la ripetevo, ed il giorno seguente salimmo la via con questo imperativo stampato nella mente, godendoci quella meravigliosa scalata e ringraziandolo al nostro ritorno al Brentei (peraltro dopo due ore di discesa sotto il diluvio universale!).

Perciò non posso dire nulla sui passaggi in fessura della via delle Guide al Crozzon, ma solo ringraziare Emanuele per avermi dato lo spunto per ricordare questo vero gigante dell'alpinismo, un autentico precursore.


Un'annotazione un po' pignolesca, anzi due: negli anni '30 non arrampicavano in scarponi rigidi, ma per lo più in scarpette di pezza o simili, qualcuno (Vinatzer) anche a piedi scalzi...
Il Dibona della via "centrale" si chiamava Ignazio, non Ivano (che credo fosse suo figlio), che operava negli anni '60 e cadde purtroppo,con un cliente, dalla Cima Grande di Lavaredo.
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Messaggioda kappe » mar mag 12, 2009 20:41 pm

ma qulacuno ci è già salito quest'anno per una delle tre vie? In che condizioni è la discesa? Vorrei fare la Dimai giovedi, ma sono un po' titubante per l'avvicinamento e la discesa.
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Messaggioda kappe » mer mag 13, 2009 14:00 pm

ciao Luigi, io sto bene, grazie.
Sono sempre disponibile se ti va di fare qualcosa assieme, ho visto che hai ripreso alla grande!
La webcam di Cortina l'ho già vista. Il problema è che la scorsa settimana sono stato al Col Rosà a fare la ferrata con un amico e ho avuto una brutta sorpresa, sotto al bosco, a partire dai 1300 metri, c'era ancora più di mezzo metro di neve, per non parlare dei versanti ovest e nord dove ce n'era molta di più. La mia titubanza per la discesa nasce proprio da quello.
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Messaggioda stefanop » mer mag 13, 2009 17:22 pm

luigi dal re ha scritto:saremmo in tre,ma gli altri due sono molto meno forti di me...per cui meglio la Jori,anche se un occhiata a quelle lame prima o poi gliela dò.
grazie a tutti


sicuramente Diretta Dibona è più impegnativa della jori non tanto per le difficolta ma per la chiodatura e per la roccia. Occhio al traverso che porta all'inizio della fessura non è molto evidente (se non hanno aggiunto qualcosa) e credo che alla fine del traverso per montare sulla cengia ci sia un po passo di 6-
la fessura è bella ma di roccia gialla e per niente buona.
ho usato la relazione di jacopelli non e precisissima, anzi meglio .... in qualche punto come nel tiro che porta al traverso ci sono più possibilità di salita, ma per una via cosi corta è più che sufficiente.

Sicuramente bisogna scendere per la ferrata perchè dietro ci sara sicuramente una marea di neve fracida, anche se guardando da sud non sembrerebbe
??
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Messaggioda kappe » mer mag 13, 2009 22:13 pm

luigi dal re ha scritto:...perchè dici che ho ripreso alla grande?


ricordo che cercavi compagnia un paio d'anni fa per qualche salita e avevo dato per scontato che non stessi arrampicando molto. Tutto qui.
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