L' acqua privata

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Messaggioda grenoble » lun mar 09, 2009 21:42 pm

pasasò ha scritto:Grenoble, io non sono uno di centro sinistra, ma non facciamo i qualunquisti, quest'idea dell'acqua privatizzata in Italia esce dal sacco di politici di centro destra (Forza Italia e An in primis, la Lega è più defilata) che hanno nomi e cognomi.


Non so sei hai letto l'intervento di prima (quello lungo lungo per capirci).

"il Parlamento, che il 6 agosto, mentre il Paese era in vacanza, ha approvato una norma-bomba (unica in Europa) con il "sì" dell' opposizione"

Non è questione di qualunquismo. Se ci fosse un opposizione seria la cosa sarebbe venuta a galla prima, ci sarebbe stata battaglia in parlamento. Invece nulla, hanno fatto le cose in sordina, hanno aderito. Che sia nato a destra o a sinistra non ha importanza visto che entrambi i lati hanno consentito alla realizzazione di questa "cosa" con i loro voti.
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Messaggioda gug » lun mar 09, 2009 22:14 pm

L'acqua non può e non deve essere un bene commerciale: pensarla in questa maniera è una vera bestemmia! Io proprio per questo ho smesso di bere acqua minerale che è diventata un business miliardario (una pubblicità su tre è di acqua minerale).
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda heartbreakers » lun mar 09, 2009 22:58 pm

gug ha scritto:L'acqua non può e non deve essere un bene commerciale: pensarla in questa maniera è una vera bestemmia! Io proprio per questo ho smesso di bere acqua minerale che è diventata un business miliardario (una pubblicità su tre è di acqua minerale).

tra un pò vedrai che costerà meno l'acqua minerale
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Messaggioda Picchio » mar mar 10, 2009 0:44 am

Ma perchè i nostri politici non privatizzano se stessi...

Comunque la rivoluzione non è molto lontana da venire.
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar mar 10, 2009 11:48 am

gug ha scritto: ..... Io proprio per questo ho smesso di bere acqua minerale che è diventata un business miliardario (una pubblicità su tre è di acqua minerale).



Il tema è: ma questo Paese è un Paese ricco o un Paese povero?


Da come la vedo io è un Paese miserabile, un Paese di miserabile ricchezza e di miserabile povertà. Un Paese di miseria dove è sempre più difficile trovare tracce di nobiltà. Un Paese dove, facendo i conti in base al semplice principio di ragionevolezza, quello che dovrebbe costare molto costa poco e quello che dovrebbe costare poco costa molto. Dove l?idea del valore delle cose, e della loro essenza, sembra definitivamente pervertita.

Ci sono state code di venti, cento, mille chilometri lo scorso week end, di gente che se ne andava al mare e dal mare ci tornava, e questo, è stato detto, è segno di quanto siamo ricchi. No, questo è un buon segno della nostra miseria. Quelli ricchi non si mettono in coda, al mare ci vanno in elicottero o in eurostar. Gli scandinavi, che sono ricchi davvero, pur essendo inopinatamente socialisti, al mare ci vengono quando noi siamo a lavorare, e si scelgono i momenti più belli dell?anno, non l?unico momento che hanno.

C?è un vecchio film dei primi anni cinquanta, c?era naturalmente Ave Ninchi tra gli altri, ed è la storia di una domenica al mare di Ostia della gente di borgata. Comincia e finisce con l?assalto al trenino per il mare. La gente che si azzuffa per un posto a sedere, che spintona e picchia anche solo per poter salire e starsene pigiata in piedi sulla piattaforma. Quel trenino per Ostia e queste code autostradali raccontano della stessa miseria. E? cambiato in cinquant?anni solo il mezzo di trasporto, ma si tratta della stessa identica gente: gente delle nuove borgate ma dei vecchi sogni, delle vecchie angosce, delle vecchie illusioni. Ma gente che non ha forse più quella forza d?animo e di rivolta al destino che quel cinema sapeva recitare così bene, e che forse era proprio vera, vera per la gran parte dei miserabili di allora.

Chi si è messo in coda per andare a farsi un bagno nelle nostre splendide spiagge a basso costo di accesso si è certamente fermato a fare benzina e avrà una volta di più imprecato sul costo astronomico della benzina. Poi, per non morire disidratato, si sarà preso qualche bottiglia d?acqua all?autogrill. E ha pagato una bottiglietta da mezzo litro, uno virgola cinque euro. Tremila lire, per chi non lo vuole capire all?europea. Ha pagato l?acqua più del doppio della benzina. Allora, se costa meno della metà dell?acqua, la benzina non costa niente, vi pare? Oppure l?acqua ha un prezzo delinquenziale. Ma nella società del libero mercato il prezzo lo fa la domanda.

Questo Paese spaventato e impoverito è disposto a spendere cifre disumane per bere acqua minerale. Perché? Perché questo Paese è il più grande consumatore di acque minerali del mondo? È desertico? Ha le sue riserve idriche totalmente inquinate da agenti mortali? Se fosse così, se non possiamo, come possono tutti gli altri esseri umani del pianeta, bere acqua del rubinetto non saremmo forse autorizzati a fare una rivoluzione? Contro gli inquinatori, gli speculatori del bene primario dell?acqua? Volete fucilare gli stupratori e non vorreste forse fucilare gli avvelenatori degli acquedotti? Un Paese senza acqua da bere è un Paese più che miserabile. Ma forse l?acqua minerale è un vizio. L?acqua minerale ci fa sentire signori, ricchi, fichi.

Non si vergogna il primo ministro danese ? l?ho visto con i miei occhi, e dirige un governo di destra, non un soviet ? a chiedere un bicchiere d?acqua del rubinetto in un caffè, ma un impiegato italiano non se la sente. E un barista italiano nemmeno se lo sogna di offrirgli un bicchiere di quell?acqua. E anche questa è miseria; le pile di bottiglie nei supermercati sono miseria, miserabile ricchezza. Potremmo o no spendere meglio, in modo più intelligente e proficuo, i soldi che spendiamo per quelle bottiglie? Potremmo impiantare qualche impresa u poco più compressa e progressiva di un?industria dell?imbottigliamento?

Abbiamo le bollette energetiche più care d?Europa ma i cellulari più a buon mercato. L?acqua, la luce, il gas, la casa dovrebbero essere accessibili a ognuno senza doversi ridurre in miseria, ma un telefono mobile potrebbe benissimo costare 10 volte il suo prezzo, e funzionare per anni e anni, come una buona lavatrice, come un buon infisso, senza privare alcuno del diritto alla comunicazione.

Andare in giro a mandare fotografie idiote con il cellulare è miserabile ricchezza, pagare metà del proprio stipendio per due buchi in periferia è miserabile povertà. E l?una e l?altra coabitano incarnate in milioni di miei connazionali. Sarebbe civilmente corretto che l?energia elettrica costasse la metà, ma un vestito Armani dieci volte di più, un Rolex cento, perché il lusso deve essere pagato a prezzo politico, come a prezzo politico deve essere pagato l?indispensabile per vivere. Ogni cosa ad un prezzo, perché ogni cosa ha un valore. Ma non solo valore commerciale, ma anche valore morale e civile.

L?armadietto del bagno zeppo di medicine è incivile ricchezza, prendersi la polmonite al pronto soccorso è immorale povertà, e le due cose sono in coabitazione perfetta. Una medicina che ti solleva dal dolore, che ti guarisce dovrebbe costare qualcosa per tutti, un euro per chi solo quello, mille per chi ne ha milioni. La gratuità genera indifferenza e disprezzo. La vita non è gratis, e quando lo sembra è solo un? orribile illusione: c?è qualcuno che sta pagando per te.

Ed è immorale ricchezza anche un corso di studi ? elevato e completo come tutti avrebbero diritto di desiderare ? fornito gratuitamente. La cultura, l?istruzione, la formazione di qualità costano moltissimo alla comunità. Ogni studente, ogni famiglia di ogni studente, dovrebbe dare per scontato che studiare sarà un grande sacrificio e un faticoso impegno. Intellettuale ed economico. Chi non ha i mezzi ma ha le qualità potrà farlo a carico della comunità, mettendoci di suo quello che può se ne ha, ma chi ha i mezzi e magari niente qualità dovrà pagare salato per levarsi lo sfizio. Questo sarà un paese di nobile ricchezza, oggi è un Paese ricco di corsi di studio mediocri e di molti giovani vagolanti tra la depressione e la languida noia. Ecco che siamo un paese tragicamente povero, stupidamente ricco, miserabile senza nobiltà.

Maurizio Maggiani
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar mar 10, 2009 11:57 am

L?acqua di rubinetto al posto di quella in bottiglia.


Negli ultimi giorni è iniziata una campagna contro l?acqua in bottiglia. Si tratta di una proposta portata avanti da numerose città nel mondo volta a ridurre, se non eliminare, l?uso di bottiglie di plastica, che inquinano l?ambiente, a favore del consumo dell?acqua del rubinetto, che non comporta rifiuti inquinanti.
Il movimento, partito da New York, va contrastare un business molto ampio e potente, con grandi fonti di guadagno, che oggi ha raggiunto i 100 miliardi di dollari all?anno e che continua a crescere, visto che dal 1978 ad oggi è aumentato del 2.000%. Per produrre Pet (polietilen-tereftalato), la plastica usata per le bottiglie, si utilizza molta energia e si va ad aumentare l?inquinamento atmosferico. Oltre all?inquinamento provocato dalla produzione di PET (polietilen-tereftalato) si deve aggiungere l?inquinamento legato al trasporto. Infatti solo il 25% delle acque in bottiglia bevute in un Paese provengono dalle industrie nazionali, le altre devono varcare uno o più confini.
Forse vale la pena di riflettere sulla questione come alcune aziende stanno già facendo, promettendo l?uso di materiali biodegradabili per l?imbottigliamento.

Alcuni studi compiuti dall?American Environemntal Health Center di Dallas hanno però dimostrato che le bottiglie di plastica dell?acqua, progettate per biodegradarsi più velocemente della plastica utilizzata per altri scopi, rilasciano particelle (ftalati) nel liquido al loro interno e che tale rilascio, incrementato dall?esposizione della plastica alla luce o al calore, può essere nocivo per chi beve l?acqua.

Un discorso a parte va fatto per le sorgenti d?acqua. Molto spesso infatti si pensa che le acque delle sorgenti siano sempre purissime rispetto ad ogni altra riserva d?acqua. Ma non è assolutamente vero, infatti, le acque vicino alla superficie possono raccogliere inquinanti che difficilmente si trovano nelle acque prelevate dai pozzi municipali a centinaia di metri di profondità. È anche assicurato che dai rubinetti, almeno dei Paesi industrializzati, esca acqua realmente potabile grazie alle severe leggi che riguardano i controlli sulle sostanze permesse, che per molte di esse sono più restrittive rispetto a quelle delle acqua in bottiglia.

È stato dimostrato anche che non esiste un?ampia differenza di gusto fra l?acqua di rubinetto e l?acqua in bottiglia. Infatti un test realizzato da Legambiente in 6 città italiane. Pescando l?acqua da caraffe anonime e affidandosi al palato nemmeno 2 italiani su 10 sono riusciti a individuare qual era l?acqua imbottigliata e quale quella uscita dalle tubature domestiche.

Bisogna allora saper valutare la situazione, cioè capire se è meglio continuare a acquistare l?acqua in bottiglia, un prodotto che può essere nocivo per noi stessi e per l?ambiente, ma di qualità probabilmente alta, o usufruire dell?acqua a corrente, un bene che ci perviene direttamente nelle nostre case a un prezzo molto ridotto e con proprietà molto simili a quelle del precedente, ma senza rischio di inquinamento.

Fonte: ambiente.it
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Messaggioda elenapollo » mar mar 10, 2009 12:05 pm

lamontagnadiluce ha scritto:L?acqua di rubinetto al posto di quella in bottiglia.


qui da noi sta diventando "si moda" andare a prendere l'acqua da un bugigattolo del comune e pagandola... tipo il latte crudo dai distributori...ecco...distributori di acqua.... e vedeste che fila! :roll:
e non serve dire a quella gente "ma è la stessa del vostro lavandono"...pare non capiscano...ti vengono a dire "è più buona"...se riesco stasera vi faccio una foto di questo nuovo trend.... e la pagano più salata dell'acqua del rubinetto...mah! :roll:
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar mar 10, 2009 12:19 pm

Poi quì siamo al paradosso... :roll:


Ci mancava questa: a New York imbottigliano l´acqua del rubinetto... e la comprano pure!

Si chiama Craig Zucker, ha 26 anni, ed è il fondatore di Tap?d NY. Che ha fatto di strano? Un business piuttosto remunerativo imbottigliando l?acqua dei rubinetti di New York. No, non stiamo scherzando: «così si risparmiano molte spese di trasporto, ed eliminando camion e aerei si dà anche una mano all?ambiente» è una delle motivazioni che hanno spinto Zucker a investire in questo affare che nasce da una cosa semplicissima: l?acqua della Grande Mela è buona, fresca e pulita perché arriva da 19 riserve e 3 laghi.

La notizia non è nuova e oggi la pubblica a tutta pagina il Giornale che pur magnificando (non si sa se ironicamente o meno) «l?ingegno made in Usa», almeno in fondo chiosa dicendo che tutto funzionerà bene «almeno fino a quando i newyorkesi non penseranno che, in fondo, possono farlo da sé».

In fondo? Ma ci rendiamo conto della gigantesca boiata di questa chiamiamola invenzione? Qui non si capisce dov?è il capo e dove è la coda: ma è possibile che uno si compri dell?acqua in bottiglia (anche a New York la confezione d?acqua peserà per portarsela a casa?) quando invece può tranquillamente averla girando il rubinetto? Acqua peraltro pubblica che già paga mensilmente?

Ma non fosse altro appunto per il peso come detto e per le bottiglie di plastica che dopo devi buttare via: è mai possibile che funzioni davvero questo business? Altro che vendita di Fontana di Trevi, qui non c?è trucco e non c?è inganno ma solo la dabbenaggine di persone che veramente ci fanno capire perché il mondo ormai vive di sole apparenze.

Perché evidentemente è la confezione, o almeno il confezionamento, che rende quell?acqua al supermercato più attraente di quella che esce (nonostante sia la stessa identica) dal rubinetto di casa. Vi immaginate a raccontare una cosa del genere a un africano (donna, uomo, bambino) che ogni giorno per avere un po? d?acqua deve fare talvolta chilometri per raccoglierla con un secchio dal pozzo?

Qualcuno ci potrà far notare, a ragione, che purtroppo una cosa del genere è stata tentata anche in Italia. Alcuni anni fa in effetti Chicco Testa (quello che prima era contro il nucleare e ora invece lo vorrebbe sotto casa, e speriamo che lo accontentino) lanciò l?idea, da presidente di Acea, dell?acqua del sindaco, appunto l?imbottigliamento di quella del rubinetto. Idea che sapeva più di una provocazione nello stimolare l´uso dell´acqua di rubinetto rispetto alla minerale in bottiglia, ma che evidentemente da qualche parte ha attecchito con maggiore fortuna e in questa situazione c?è poi qualcuno che pensa che nel mondo sia possibile realizzare facilmente l?opzione rifiuti zero?Questo Zucker, davvero un genio, ha già comunque venduto 50mila confezioni in sei mesi! Noi siamo favorevolissimi all?uso dell?acqua del rubinetto, ma così siamo alla commedia dell?assurdo, per piacere svegliateci.
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Messaggioda elenapollo » mar mar 10, 2009 12:42 pm

lamontagnadiluce ha scritto:Poi quì siamo al paradosso... :roll:

Qualcuno ci potrà far notare, a ragione, che purtroppo una cosa del genere è stata tentata anche in Italia. Alcuni anni fa in effetti Chicco Testa (quello che prima era contro il nucleare e ora invece lo vorrebbe sotto casa, e speriamo che lo accontentino) lanciò l?idea, da presidente di Acea, dell?acqua del sindaco, appunto l?imbottigliamento di quella del rubinetto. Idea che sapeva più di una provocazione nello stimolare l´uso dell´acqua di rubinetto rispetto alla minerale in bottiglia, ma che evidentemente da qualche parte ha attecchito con maggiore fortuna e in questa situazione c?è poi qualcuno che pensa che nel mondo sia possibile realizzare facilmente l?opzione rifiuti zero?Questo Zucker, davvero un genio, ha già comunque venduto 50mila confezioni in sei mesi! Noi siamo favorevolissimi all?uso dell?acqua del rubinetto, ma così siamo alla commedia dell?assurdo, per piacere svegliateci.


...ecco...appunto...quello che sta capitando qui! tutti in fila a prendere l'acqua del rubinetto del sindaco, metterla nella bottiglia e pagarla più di quella che uno ha in casa (e che già paga).... :roll:
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Messaggioda Liviell » mar mar 10, 2009 12:51 pm

Lo vedete che ormai la massa è totalmente rincoglionita??

E cosa può cambiare le sorti se non una rivoluzione MONDIALE ???

Mamma quanto son tragico in sti giorni.... :(
Sappi che il vero spit è nella tua testa e lo devi serrare di continuo! (cit. Specie)
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere (SCOTT)
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Messaggioda elenapollo » mar mar 10, 2009 13:58 pm

Liviell ha scritto:Lo vedete che ormai la massa è totalmente rincoglionita??

E cosa può cambiare le sorti se non una rivoluzione MONDIALE ???

Mamma quanto son tragico in sti giorni.... :(


forse più che tragico, troppo realista...
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar mar 10, 2009 14:34 pm

Futuro prossimo...il chip sottocutaneo... :roll:

[youtube]http://www.youtube.com/v/P6pQnuOq3Wo[/youtube]
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Messaggioda grenoble » mar mar 10, 2009 14:39 pm

Liviell ha scritto:Lo vedete che ormai la massa è totalmente rincoglionita??

E cosa può cambiare le sorti se non una rivoluzione MONDIALE ???

Mamma quanto son tragico in sti giorni.... :(


Se la massa è rincoglionita non ci può essere nessuna rivoluzione... niente massa che sostiene = niente rivoluzione. :wink:
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Messaggioda Liviell » mar mar 10, 2009 15:09 pm

E potrei anche darti ragione....

ma come ho già scritto...non so più dove....quando il singolo (che fa parte della massa) si risveglierà da quel torpidio putrido e maleodorante nel quale sta bivaccando da anni, l'unica cosa che potrà e che saprà fare sarà gridare!!!! E allora si che ne vedremo delle belle!!
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Messaggioda grenoble » mar mar 10, 2009 16:04 pm

Liviell ha scritto:E potrei anche darti ragione....

ma come ho già scritto...non so più dove....quando il singolo (che fa parte della massa) si risveglierà da quel torpidio putrido e maleodorante nel quale sta bivaccando da anni, l'unica cosa che potrà e che saprà fare sarà gridare!!!! E allora si che ne vedremo delle belle!!


Il singolo viene ingoiato dalla massa.

Qua in Italia la massa si sveglia solo se gli tocchi il calcio e gli levi le donne nude dai programmi spazzatura. Per il resto se ne frega. Poca coesione, poco senso civico, poco senso di "paese".
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Messaggioda La Marmotta » mar mar 10, 2009 16:14 pm

grenoble ha scritto:
Liviell ha scritto:E potrei anche darti ragione....

ma come ho già scritto...non so più dove....quando il singolo (che fa parte della massa) si risveglierà da quel torpidio putrido e maleodorante nel quale sta bivaccando da anni, l'unica cosa che potrà e che saprà fare sarà gridare!!!! E allora si che ne vedremo delle belle!!


Il singolo viene ingoiato dalla massa.

Qua in Italia la massa si sveglia solo se gli tocchi il calcio e gli levi le donne nude dai programmi spazzatura. Per il resto se ne frega. Poca coesione, poco senso civico, poco senso di "paese".


purtroppo è cosi...finchè non c'è qualcuno che si sveglia, mi sa che dormiremo sonni eterni! :(

spero lo stesso che qualcosa si smuovi, se no qua il nostro bel culo avrà vita breve..credo 8-[
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Messaggioda lamontagnadiluce » mar mar 10, 2009 16:25 pm

La Marmotta ha scritto: purtroppo è cosi...finchè non c'è qualcuno che si sveglia, mi sa che dormiremo sonni eterni! :(

spero lo stesso che qualcosa si smuovi, se no qua il nostro bel culo avrà vita breve..credo 8-[


Augh!
La Marmotta ha detto!
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Messaggioda pasasò » lun set 14, 2009 8:39 am

forse si apre un nuovo capitolo nella gestione dell'acqua pubblica ( :?: :!: :?: )... ovviamente con questo governo del malaff, anzi buonaffare (per la cricca di amici ed imprenditori) le prospettive per i più non potevano che essere cupe

leggete qua


Tentar non nuoce. Al governo si fanno grandi manovre verso la privatizzazione dei servizi pubblici locali, acqua compresa. Ad agosto c'è stato un intervento del ministro dell'economia Tremonti, ora ci si mette Fitto, responsabile degli affari regionali. Così da due giorni sono state approvate alcune subdole modifiche all'articolo 23bis della legge 133 del 2008, che riforma l'amministrazione dei servizi pubblici locali e riguarda la gestione dell'acqua, dell'energia, del gas, dei rifiuti e del trasporto urbano. Il nodo cruciale riguarda proprio i criteri di affidamento dei servizi: d'ora in poi la «via ordinaria» di gestione dei beni sarà regolata dalla compartecipazione in una Spa di un ente locale e di un privato scelto attraverso gara, che disporrà di non meno del 40% del capitale e ne sia socio «industriale». L'unica eccezione che consente a un Comune di proseguire la gestione con il totale capitale pubblico è concessa solo in condizioni straordinarie e se preventivamente approvata dall'«Autorità garante della concorrenza e del mercato». Quindi sarà sempre più difficile che un Comune possa gestire i beni pubblici in autonomia. Marco Bersani di Attac spiega: «Sembra che il governo abbia raccolto il richiamo di Confindustria sulle casse sicure. Non c'è entrata più sicura dei servizi pubblici, quindi la direzione intrapresa è verso la privatizzazione, dall'acqua alla luce e il gas». Esiste un modo per evitare di privatizzare tutto, acqua compresa? «Sì, il modo c'è - spiega Bersani - alcuni Comuni stanno già cambiando il loro statuto in questa direzione: se l'acqua viene considerata "bene privo di rilevanza economica", la gestione esce dall'ambito della normativa governativa e il bene viene considerato per la sua rilevanza ambientale, sociale e culturale. In tal caso, il Comune può evitare la privatizzazione e ripristinare la democrazia». Insomma, la scelta per i Comuni è tra la privatizzazione e trasformare l'acqua in un bene pubblico, che abbia priorità diverse dal solo rientro economico. Vedremo.

dal manifesto dell'11/9
Le previsioni davano brutto tempo, ma noi siamo Guzzisti e per noi l'acqua non è un problema, purché non ci tocchi di berla...by G.C Mandello
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Messaggioda Dolmen » lun set 14, 2009 9:17 am

pasasò ha scritto:
luigi dal re ha scritto:li "abbiamo"messi al posto di comando e loro comandano


io non ho messo quella gentagli al posto di comando!

però hai ragione per il 60% (ed oggi per me sono di più) degli italiani!

e ti dirò di più... ora partiranno le cementizzazioni e gli abusi edilizi selvaggi

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero


Non ho letto ne tutto il topic e nemmeno per intero l'articolo del linck ma posso garantirvi, perchè ci lavoro, che con il piano casa non serve licenza edilizia ma si procede tramite "D.I.A. piano casa". Il piano prevede l'aumento di volume e non di poco ma sempre nel rispetto delle norme! Il che significa che non vi saranno abusi!
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Messaggioda pasasò » lun set 14, 2009 9:34 am

Dolmen ha scritto:
pasasò ha scritto:
luigi dal re ha scritto:li "abbiamo"messi al posto di comando e loro comandano


io non ho messo quella gentagli al posto di comando!

però hai ragione per il 60% (ed oggi per me sono di più) degli italiani!

e ti dirò di più... ora partiranno le cementizzazioni e gli abusi edilizi selvaggi

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero


Non ho letto ne tutto il topic e nemmeno per intero l'articolo del linck ma posso garantirvi, perchè ci lavoro, che con il piano casa non serve licenza edilizia ma si procede tramite "D.I.A. piano casa". Il piano prevede l'aumento di volume e non di poco ma sempre nel rispetto delle norme! Il che significa che non vi saranno abusi!


e sull'acqua (oggetto del topico) nulla da dire? va bene così?
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