luc ha scritto: Ma certo che il CNSAS deve valutare molte variabili prima di portar soccorso, e tra queste anche la meteo, però allora provo ad aggiungere qualche riflessione ulteriore. Io ho praticato un po' di soccorso anche nel CNSAS (5 anni) ed ho partecipato a diverse operaz di soccorso, ma più spesso mi son trovato nella situazione di portare soccorso non inquadrato in un gruppo o associazione ma semplicemente perchè in quel momento eravamo tra le poche cordate presenti sulla montagna (chiaramente all'estero). diciamo che in queste ultime situazioni mi son sentito ancora più in dovere di aiutare, ancor più motivato, proprio perchè nessun altro avrebbe potuto farlo. quando operavo all'interno del CNSAS invece, bene o male c'era sempre qualc'uno che poteva sostituirci. Voglio dire che ho quasi l'impressione che quando non si è inquadrati in un associazione di soccorso e ci si trovi nel bisogno di aiutare si è decisamente più motivati (o almeno così dovrebbe essere), non ci si può tirare indietro. Mi chiedo infatti: se tra chi chiede aiuto ci fosse un amico o un famigliare non si farebbe di tutto pur di salvarlo, non si partirebbe anche in caso di brutto tempo? fino a venti o trent'anni fa, quando il soccorso alpino non era così ben organizzato era implicito e radicato nella mentalità di ogni alpinista il senso di solidarietà e di aiuto comune tra cordate ed alpinisti in difficoltà.
Un ultima considerazione: ho parlato diverse volte con Cesarino Fava di quello che successe a lui proprio sull'Aconcagua più di 50 anni fa. non esitò neanche un momento a portare aiuto ad un alpinista americano e quel tentativo di soccorso gli costò l'amputazione di TUTTE le dita dei piedi. Cesarino mi disse che non si pentì mai di quello che provò a fare in quell'occasione nonostante tutto quello che gli costò.
quindi secondo me, anche in montagna il discorso è uno solo: ci sono uomini che sono degni di questo nome, Uomini con la U maiuscola, e ci sono uomini di merda!
Vorrei ricordarti che la storia del soccorso e' lastricata di lapidi di soccorritori che son morti durante le operazioni.
Come ha fatto notare qualcuno, le riprese probabilmente erano di sera inoltrata. Non sappiamo quanto freddo facesse, e magari quanto esausti fossero i soccorritori.
Insomma, non
sappiamo.
Come non sappiamo in quali circostanze Fava aiuto' il malcapitato.
Se poi, in questa ignoranza, e basandoci su un paio di minuti di video, diamo anche delle merde ai soccorritori, secondo me stiamo adottando un atteggiamento inopportuno.