UN GRANDE SCALATORE di MONTAGNE

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

UN GRANDE SCALATORE di MONTAGNE

Messaggioda alison » sab feb 14, 2009 7:56 am

è SEMPRE nel mio Cuore.

Immagine
alison
 

Messaggioda generazione tepa sport » sab feb 14, 2009 11:04 am

nel cuore di ciascuno di noi ce ne sono tanti ....anche Lui.

Il suo Cuore è indimenticabile.

e per il ns. cuore può andarare bene 39x27 ?
Avatar utente
generazione tepa sport
 
Messaggi: 485
Images: 81
Iscritto il: ven gen 09, 2009 0:04 am

Messaggioda genk » sab feb 14, 2009 17:38 pm

come dimenticarlo...io son giovine è vero, però ho seguito bene il Pantani degli ultimi anni, il processo e poi la sua fine...e ad esser sincero mi manca, quante volte sono in giro in bici e mi viene in mente...quante volte guardo il giro e vedo che manca...
era uno che ne aveva...e ne aveva tanto...

*
http://nonnos-house.miniville.fr/

"Non ti guadagni mai la vita, se non rischi la vita"
genk
 
Messaggi: 663
Iscritto il: dom set 17, 2006 21:59 pm
Località: Trentino..near Preore

Messaggioda Tocca ferro » sab feb 14, 2009 19:35 pm

Ma che cavolate state dicendo :twisted:
Era uno che si faceva alla grande :evil:
e per questo a pagato :!:
Da ex ciclista non ho nessun rimpianto di gente cosi' :twisted:
Sono questi che hanno rovinato l'immagine del ciclismo.
Avatar utente
Tocca ferro
 
Messaggi: 248
Iscritto il: gio lug 20, 2006 23:04 pm
Località: Treviso

Messaggioda ICE&DRY » sab feb 14, 2009 19:40 pm

Tocca ferro ha scritto:Ma che cavolate state dicendo :twisted:
Era uno che si faceva alla grande :evil:
e per questo a pagato :!:
Da ex ciclista non ho nessun rimpianto di gente cosi' :twisted:
Sono questi che hanno rovinato l'immagine del ciclismo.


visione un pò troppo cruda e cinica la tua...

forse esagerava un pò con i vizi, ma chi è che di questi tempi non lo fa?!
ICE&DRY
 
Messaggi: 933
Images: 103
Iscritto il: lun dic 18, 2006 17:15 pm
Località: Firenze

Messaggioda generazione tepa sport » sab feb 14, 2009 21:05 pm

[quote="Tocca ferro"]
Sono questi che hanno rovinato l'immagine del ciclismo.[/quote]

non è un topic sul doping....
è solo un ricordo di un grande campione che ha fatto
sognare tutti.....se ha commesso degli errori chedo abbia pagato
con la pena peggiore....

il ciclismo non l'hanno rovinato gli atleti ma i trafficoni che ci stanno
dietro......
Avatar utente
generazione tepa sport
 
Messaggi: 485
Images: 81
Iscritto il: ven gen 09, 2009 0:04 am

Messaggioda vlad » dom feb 15, 2009 20:16 pm

ha preso in giro tutti...
non è certo il tipo di persona da definire "idolo"...
...NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE...
Avatar utente
vlad
 
Messaggi: 194
Iscritto il: mar gen 14, 2003 16:12 pm
Località: monza e dintorni

Messaggioda Roberto » dom feb 15, 2009 20:25 pm

Io direi che Pantani è stato un idolo ed un grande campione che ha usato mezzi chimici per aiutarsi.
Il punto è che praticamente tutti i "grandi campioni" del ciclismo usano tali mezzi e solo da poco si cerca davvero di stroncare questa cosa terribile.
Pantani ha pagato perché ha sbagliato, ma ha pagato anche per altri e questo lo ha distrutto.
Gli rimprovero di essere stato zitto, di non aver approfittato della sua sciagura per far cadere il muro di omertà che copre lo schifo del doping nel ciclismo, ancora poco represso in Italia.
Non ho nulla contro di lui, ma non posso sentirlo come uno da idolatrare ed ammirare.

Anche io sono un ex ciclista (dilettante negli anni 70) e ricordo bene cosa girava allora, oggi è peggio!
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda lamontagnadiluce » dom feb 15, 2009 20:31 pm

Non è il doping, non è la solitudine, non è l'eritropoietina, non sono stati gli antidepressivi o che altro ci fosse nei flaconi che aveva con sè nell'ultima stanza della sua vita, a uccidere Marco Pantani. Siamo stati noi, i tifosi, gli appassionati, i lettori di giornali e i consumatori di telefinzioni, che costruiamo idoli più grandi della vita e poi li scarichiamo come simulacri vuoti di gesso dimenticando che essi non sono ciclisti, centravanti, pugili ma esseri umani spesso fragilissimi, a ucciderlo.

Su tutti coloro che lavorano in pubblico, che siano ballerine o tenori, sportivi professionisti o giornalista, politicanti o comici, pesa l'incubo della oscurità, della morte civile, della vecchiaia. Ma su nessuno, come su un campione dello sport, il raggio di luce è più effimero, la vita professionale è più breve, il futuro più vuoto. Infanzie e adolescenze consumate nell'impadronirsi di tecniche complesse ma completamente inutili, il controllo della palla, il colpo di pedale, le tattiche, il jab destro o sinistro, la corretta esecuzione di un tiro libero, si bruciano in pochi anni, al massimo in un decennio per i più fortunati. E alla metà dei trent'anni, quando la vita per una donna o un uomo qualsiasi è appena cominciata e resta statisticamente un mezzo secolo da vivere, si trovano - a volte - con le tasche piene e il cuore vuoto. Un cantante può trascinare la propria carriera gigioneggiando oltre i sessant'anni, come un Pavarotti, un giornalista può scrivere fino a novant'anni, come i Montanelli, i Biagi o gli Scalfari. Ma Ronaldo a sessant'anni non giocherà più e nessuno vincerà un Tour a cinquant'anni, neppure il miracoloso Armstrong.
La ghigliottina del tempo e dell'oscurità è tanto più terribile quando più sontuoso è stato il piedistallo costruito dallo "sport business" sotto i piedi della vittima e soprattutto in sport individuali come il ciclismo. E il palco non è mai stato enorme come lo è oggi, quando l'adorazione popolare per il campione del momento si fa industria colossale attorno a lui o lei.


Investimenti da media industria sono fatti attorno ai legamenti, agli adduttori, ai polpacci, alle ossa, alle mani, ma quasi mai attorno al cervello e all'anima, di uno sportivo, che in cambio deve produrre, perché nessuno regala nulla. Il "prodotto" deve giocare anche quando non è in forma, anche se non ne ha voglia, perché costa un sacco di soldi, perché la chirurgia e l'ortopedia e la medicina oggi sono in grado di riparare organismi che ancora pochi anni or sono avrebbero ceduto.

Il doping, qualunque cosa questa parola troppo generica significhi (un'infiltrazione di cortisone e novocaina per far giocare chi non sarebbe altrimenti in grado di farlo è doping?) non è la causa, è l'effetto di una situazione nella quale ragazzi quasi sempre profondamente immaturi, mal consigliati, circondati da sicofanti e leccapiedi interessati che gli congelano lo sviluppo psicologico per trasformarli in eterni bambini, si trovano davanti alla pillola o alla siringa che può fare la differenza tra una vita al banco di un bar o l'apoteosi sui Pirenei. Si può chiedere a un ragazzo africano un po' gracilino la scelta eroica di restare pulito in Nigeria o in Sierra Leone a pascolare le capre, anziché pomparsi per diventare appetibile al Manchester, al Chelsea, al Milan, alla Juve o anche soltanto al Perugia?

Con quali paraocchi possiamo, noi cannibali del tifo che danziamo attorno al pentolone dove bolle la vittima, chiedere a calciatori di fare 80 partite all'anno, a ciclisti di fare tappe di montagna a medie che sarebbero difficili da tenere guidando una buona automobile e stancherebbero il guidatore, bevendo l'acqua dell'uccellino di Del Piero o le aranciate con un pizzico di sale dentro? Ma chi prendiamo per il sedere, noi stessi o loro? Quanto sarebbe stato grande, il "Pirata", se avesse avuto la forza di andare in tv, quel giorno orrendo della squalifica, e dirci, ma state zitti, branco di ipocriti sanguinari che pur di provare il brivido surrogato della vittoria attraverso di noi sareste pronti a imbottirci di tritolo, altro che eritropoietina, ma preoccupatevi dei vostri figli, ma aprite gli occhi, ma non lo sapete che qui si pompano tutti, se vogliono vincere?

Non lo ha fatto perché aveva sperato ancora di tenere lontano da sè la fine della propria vita, cioe il ciclismo, che era la sua vita. La lunga discesa verso l'oscurità che attende il 99,9 di coloro che oggi sono "i nostri eroi" è terribile per tutti, e può essere mortale per chi, come Marco Pantani, non scende, ma precipita di schianto nella trappola spalancata sotto i piedi. La decompressione dell'idolo può essere mortale, come per un sommozzatore, se la risalita è troppo violenta. La scoperta di essere soltanto pezzi di una macchina che saranno sostituiti e dimenticati, come il pistone o lo scappamento, se non funzionano più bene, ha effetti micidiali, se il "pezzo" non ha sempre avuto la coscienza di essere, appunto, soltanto questo, un attore in in show che altri possono recitare. Ma chi riesce a mantenere la prospettiva della realtà, quando ogni minuto della vita è circondato da cortigiani e agitatori di flabelli?
Quei minuti di silenzio, quella retorica in scatola e quei bracciali a lutto sono maquillage autogiustificatorio di chi sa di avere code di paglia lunghe come i tapponi pirenaici. Non possono nascondere la ferocia cannibalistica di un mondo dello "sport business" che mastica e sputa i bocconi, quando perdono il sugo e il sapore. Non ci saranno mai leggi o alambicchi che possano riconoscere e combattere il "doping" mentale che avvelena lo sport e del quale il "doping" farmacologico è soltanto l'effetto secondario. Per questo, come per tutti i vizi, la cosa più difficile non è cominciare, ma smettere. Marco Pantani è morto da "tossicodipendente" dello sport al quale è stata tolta la droga che noi, i suoi adoratori e carnefici, gli avevamo venduto. Il resto è retorica.



di Vittorio Zucconi (La Repubblica)
Avatar utente
lamontagnadiluce
 
Messaggi: 2080
Images: 710
Iscritto il: ven set 26, 2008 21:59 pm

Messaggioda Tocca ferro » dom feb 15, 2009 20:46 pm

Io mi ricordo che negli anni '70 quando correvo io, si faceva già uso di sostanze non troppo ortodosse, ho sempre rifiutato certi aiuti, andando contro in primis a quel cazzuto di Direttore Sportivo che mi voleva a tutti i costi "Aiutare"
Ai miei tempi c'erano i vari Bincoletto, Renosto, Argentin, Longo etc etc
Sono riuscito malgrado tutto a vincere anche qualche bella gara, ho fatto pre mondiali, giri in tutta Italia ma ero sempre isolato da tutti :cry:
Avrei potuto anche continuare ma ho preferito madare tutti a remengo e dedicarmi ad altre cose :lol:
Ma io penso che se tu sei onesto con te stesso e hai un minimo di intelligenza certe cose non le fai :twisted:
Percio' smettiamola con questa ipocrisia, Pantani non valeva niente come non vale niente chi fa uso di certe sostanze :twisted:
Avatar utente
Tocca ferro
 
Messaggi: 248
Iscritto il: gio lug 20, 2006 23:04 pm
Località: Treviso

Messaggioda brando » lun feb 16, 2009 12:22 pm

Tocca ferro ha scritto:... quando correvo io... ho sempre rifiutato certi aiuti, andando contro... Sono riuscito malgrado tutto a vincere anche qualche bella gara...

quella volta evidentemente si poteva, adesso... beh, ho parlato con un mio amico che a 14 anni, quando ha rifiutato "l'aiutino", gli hanno detto: "ma allora che c###o ci fai qua?"
e mi diceva che è così dapertutto, non solo in quella squadra
morale della favola: se non ti fai... non vai (perchè non te lo permettono)

bello schifo



per Marco rispetto, non per il corridore (per quanto doveva veramente essere un campione, per poter stare davanti ad altri ugualmente "riempiti") ma per la persona che era
avrà anche sbagliato, ma ha pagato molto salato, e poi non ha retto quello che è venuto dopo
è qualcosa che, estrapolando, può succedere a chiunque
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù

"I believe I can fly, I believe I can touch the sky..." canticchiava uno prima di volare
Avatar utente
brando
 
Messaggi: 3402
Images: 52
Iscritto il: lun mag 28, 2007 18:05 pm
Località: di ritorno all'estremo est...

Messaggioda Cosacco » lun feb 16, 2009 13:23 pm

Tocca ferro ha scritto:Ma che cavolate state dicendo :twisted:
Era uno che si faceva alla grande :evil:
e per questo a pagato :!:
Da ex ciclista non ho nessun rimpianto di gente cosi' :twisted:
Sono questi che hanno rovinato l'immagine del ciclismo.


Vergognati!
Avatar utente
Cosacco
 
Messaggi: 1496
Images: 1
Iscritto il: lun ago 16, 2004 10:48 am
Località: Altedo

Messaggioda vlad » lun feb 16, 2009 13:47 pm

Cosacco ha scritto:
Tocca ferro ha scritto:Ma che cavolate state dicendo :twisted:
Era uno che si faceva alla grande :evil:
e per questo a pagato :!:
Da ex ciclista non ho nessun rimpianto di gente cosi' :twisted:
Sono questi che hanno rovinato l'immagine del ciclismo.


Vergognati!


e perchè mai??
cosa c'è di falso nel pensiero espresso da toccaferro?
...NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE...
Avatar utente
vlad
 
Messaggi: 194
Iscritto il: mar gen 14, 2003 16:12 pm
Località: monza e dintorni

Messaggioda Cosacco » lun feb 16, 2009 14:31 pm

vlad ha scritto:
Cosacco ha scritto:
Tocca ferro ha scritto:Ma che cavolate state dicendo :twisted:
Era uno che si faceva alla grande :evil:
e per questo a pagato :!:
Da ex ciclista non ho nessun rimpianto di gente cosi' :twisted:
Sono questi che hanno rovinato l'immagine del ciclismo.


Vergognati!


e perchè mai??
cosa c'è di falso nel pensiero espresso da toccaferro?


Tutti pronti a salire sul carro del vincitore ma poi pronti a gettare merda appena cade... un paese dove il dopping nel calcio è un problema inesistente...E inoltre "Da ex ciclista non ho nessun rimpianto di gente cosi" che ha fatto di grave per non meritare nessun rispetto neanche da morto? Quindi ribadisco vergogna
Avatar utente
Cosacco
 
Messaggi: 1496
Images: 1
Iscritto il: lun ago 16, 2004 10:48 am
Località: Altedo

Messaggioda Roberto » lun feb 16, 2009 14:41 pm

C' è chi ha avuto il coraggio di parlare, chi ha scritto libri e chi va in giro per le scuole italiane per insegnare ai ragazzi di diffidare di chi promette "risultati facili" nello sport agonistico, sono pochi e spesso restano isolati.
Pantani è stato zitto, poteva aiutare tanti altri nella sua stessa condizione ("O ti dopi o sei fuori dalla squadra!"), non lo ha fatto.
Ha pagato perché era troppo forte o perchè è stato sfortunato, non era il solo nel cicismo a doparsi, ma appunto perché si è sentito capro espiatorio, avrebbe dovuto vuotare il sacco ed invece, per paura, per omertà o perchè chissà cosa altro, si è portato tutto nella tomba.
Prendiamo esempio dalla Francia, dove non hanno paura di far passare il tour per una corsa dopata, fanno i controlli e sbattono fuori i pescati positivi. Qui da noi, al giro, non si trova mai un positivo e non è perché sono tutti puliti ....
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda Brozio » lun feb 16, 2009 19:21 pm

io ho smesso di seguire il ciclismo da quando se nè andato lui...

per me era un grande!!!
se guardi bene c'è tutto!
Avatar utente
Brozio
 
Messaggi: 4171
Images: 67
Iscritto il: dom giu 12, 2005 21:28 pm
Località: bergamo

Messaggioda genk » lun feb 16, 2009 20:40 pm

Roberto ha scritto:C' è chi ha avuto il coraggio di parlare, chi ha scritto libri e chi va in giro per le scuole italiane per insegnare ai ragazzi di diffidare di chi promette "risultati facili" nello sport agonistico, sono pochi e spesso restano isolati.
Pantani è stato zitto, poteva aiutare tanti altri nella sua stessa condizione ("O ti dopi o sei fuori dalla squadra!"), non lo ha fatto.
Ha pagato perché era troppo forte o perchè è stato sfortunato, non era il solo nel cicismo a doparsi, ma appunto perché si è sentito capro espiatorio, avrebbe dovuto vuotare il sacco ed invece, per paura, per omertà o perchè chissà cosa altro, si è portato tutto nella tomba.
Prendiamo esempio dalla Francia, dove non hanno paura di far passare il tour per una corsa dopata, fanno i controlli e sbattono fuori i pescati positivi. Qui da noi, al giro, non si trova mai un positivo e non è perché sono tutti puliti ....

scusa se puntualizzo, ma Pantani è stato sempre fortemente attaccato da tutti, se poi avesse anche detto (ammesso che fosse vero) che in quella tappa aveva utilizzato doping...non oso immaginare cosa gli avrebbero fatto.
ricordo che secondo diverse indagini, non ancora risolte, Pantani è stato spinto fuori dal giro...la verità la sanno in pochi, e una parte di quei pochi se n'è già andata.
io dico solo che una persona che per due volte si vede la morte in faccia, si rialza e torna a grandi livelli, per me va solo che premiata.
nel ciclismo ci sono un sacco di drogati, ma nessuno riescie a fare le cose che faceva Lui...quello che scattava e non ce n'era per nessuno, quello che recuperava minuti come fossero briciole da spazzar via. Prendiamo molti casi, un certo Dario Frigo, un certo Ivan Basso, e l'elenco si allunga all'infinito, gente squalificata per 6 mesi...12 mesi..e poi fatti tornare nel ciclismo come niente fosse.
Pantani nel ciclismo c'era tornato, ma è stato sbattuto fuori...per me il vero campione dei nostri tempi è lui e solo lui. poi ognuno è libero di pensarla come vuole :wink:
http://nonnos-house.miniville.fr/

"Non ti guadagni mai la vita, se non rischi la vita"
genk
 
Messaggi: 663
Iscritto il: dom set 17, 2006 21:59 pm
Località: Trentino..near Preore

Messaggioda Siloga66 » lun feb 16, 2009 22:23 pm

Era un grande e basta. Doping? E chi non lo fa? E' stato un grande campione. Poi un grande sfortunato e bisognoso di essere aiutato. Se penso a lui ora provo una sola emozione: grande pena per un uomo che non ha saputo resistere al peso della vita sulle spalle.
Pantani: per sempre nel cuore.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
Avatar utente
Siloga66
 
Messaggi: 8295
Images: 133
Iscritto il: ven ott 31, 2003 13:11 pm
Località: Val di Fassa (TN)

Messaggioda Tocca ferro » lun feb 16, 2009 22:33 pm

Scusatemi ma per me il ciclismo si è fermato con Felice Gimondi, Baronchelli e qualche altro che ora non ricordo.
Il resto per me è solo robaccia da macello :twisted:
E non mi vergogno a dirlo e l'ho sempre pensato :!:

l'ambiente di ora è talmente marcio che non mi soffermo neanche per un'attimo a guardare qualsiasi gara, tanto alla fine il pensiero e la realtà dei fatti non cambia..............quando non ci saranno piu' sponsor forse allora si potra fare una certa pulizia, ma sarà tardi; almeno per me.

e smettiamola con queste ipocrisie, questo non è sport :evil:

Nessuno gli obbliga ad assumere certe sostanze, sono tutti consenzienti percio' è gente che ha grossi problemi e vanno aiutati, come si aiutano gli alcolizzati dobbiamo aiutare anche i tossicidipendenti nello sport, con delle campagne molto mirate e che partono dalla base...............

Difendere o condividere certe situazioni non fa altro che aumentare l'omertà che c'è sotto.
Purtroppo come spesso accade in Italia non c'è mai la certezza della pena :twisted:
Basterebbe a chi viene trovato positivo al controllo antidoping squalificarlo a vita. :!:
E' talmente elementare...............ma siamo in Italia!!!!
Avatar utente
Tocca ferro
 
Messaggi: 248
Iscritto il: gio lug 20, 2006 23:04 pm
Località: Treviso

Prossimo

Torna a Arrampicata in montagna

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.