Cima alle Coste...strano paragone

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Mik » mer nov 26, 2008 17:20 pm

Sono dell'opinione che la sicurezza ognuno se la deve creare per conto proprio: non tutti siamo in grado di fare i ricercatori al CERN di Ginevra, non tutti siamo in grado di salire l'Everest SENZA OSSIGENO, non tutti siamo in grado di dipingere un quadro che rimarrà nella storia.
La sicurezza si aumenta abbassando il livello dei nostri obiettivi e non devastando le linee di salita per averle alla nostra portata.
Qualcuno lo chiama Stile.
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Messaggioda beppe 53 » mer nov 26, 2008 22:02 pm

Mik ha scritto:.....Qualcuno lo chiama Stile.


...senza ombra di dubbio!
Dormono le cime dei monti e le vallate, i declivi, i burroni,....
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Messaggioda Chief Tambaler » gio nov 27, 2008 9:21 am

Siloga66 ha scritto:
Chief Tambaler ha scritto:
Siloga66 ha scritto:
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Emanuele. Non voglio tirare di nuovo in ballo la storia "Sarca qua, Sarca là" (come faccio sempre) anche perchè ho paura del Drugo ( :twisted: ). Però è indubbio che c'è stata una involuzione. In quella valle ci sono delle vie che hanno sempre rappresentato dei banchi di prova per tutti ed erano DAVVERO BELLE. Mi rattristisco quando penso a che fine ha fatto una via come la Gabri-Camilla alle placche zebrate. Quando la feci per la prima volta, la Gabri-Camilla aveva un tiro che richiedeva 2 grosse palle rotonde. Era diventata famosa per quel tiro. Dovevi partire dalla sosta bello spalmato con mani e piedi e più salivi e più ti allontanavi dalla protezione. Un tiro da pensarci su bene prima di partire. Ma il bello era quello. Uno poteva anche calarsi in doppia se non se la sentiva. Insomma era un capolavoro. E ora? Ora è un luna-park. L'ho rifatta un paio di volte dopo la spittatura ma ormai quella via "no tiene sabor".


sulle placche hai ragione...ma appena sei in cima tiri diritto e vai alla via dell'anniversario così ti sfoghi... :twisted:

la valle ha ancora tutti i suoi "banchi di prova" ( e diarrea perpetua a chi li tocca...) siamo noi che non abbiamo più voglia di andarci... :wink:

Ah ecco, mi pareva strano che non comparissi tu, o cavalier difensof della Sorcavalley :wink: .
Lo so che ci sono ancora vie con le contropalle in zona. Alcune le ho fatte, altre no. Potrei citare chessò...la via degli amici, il secondo pilastro del Casale, la Loss-Pilati. Tuute vie che nulla hanno da invidiare a certe pareti dolomitiche. Con questo non voglio dire che non frequento lo stesso la valley: domenica ero con Quiloficco a fare Romantica sulla Mandrea (non l'avevo ancora fatta) e mi ci sono divertito un casino. Dico solo che alcune vie io le avrei lasciate come erano anche sulle placche: Gabri-Camilla, amicizia, Luna 85 per esempio. Anche le vie di Cima alle Coste mi sono sempre piaciute (quelle che ho fatto). Però cominciano ad essere un po strette l'una all'altra anche lì, almeno nella parte bassa (lo scudo).
Brontolo, brontolo, ma quando in dolomia mi ghiaccio gli attributi sono sempre lì anch'io a fare il pecoronen, vedi?


Allora...anch'io dico la mia.
Effettivamente certe vie sulle placche sono ultraspittate.....
quasi ovunque si può azzerare...
effettivamente la gabri camilla era un banco di prova vero...
qualcuno su quel tiro si è fatto veramente male...
comunque, io noto che sulle placche, se trovi tiri di 6a, la via è ancora pulita, se invece è tutto quinto (rita etc....) trovi tutto unto...
questo per dire che il livello medio non è altissimo e la richiodatura non è sempre stimolo per far salire le masse sulle placche...
IN CONCLUSIONE...la richiodatura sulle placche è stata eccessiva...se si metteva uno spit ogni due, era abbastanza: la paura rimaneva (uno spit ogni 4 metri circa, circa 8 metri di volo...) ma c'era un buon margine di sicurezza...
Io la penso così...non sono un purista...ma nemmeno un ferratista... :oops:


qualcuno su quel tiro si è fatto veramente male...
E questo è il lato che si contrappone a quello che ho detto sopra: il tiro della Gabri-Camilla è stato snaturato. E qui ci siamo. Però è anche vero che qualcuno lì si è fatto molto male in passato. La domanda è: quanto vale una vita umana? E qui, seppur vado contro a quello che dico io stesso, meglio uno spit che un "collega" morto.



se invece è tutto quinto (rita etc....)
Moment please: la Rita è sempre stata di terzo con qualche passo di quarto. Tanto per fare il pignolo... :wink:


E' quello che dico....forse si potrebbe "snaturare" un poco le vie....ed aumentare la sicurezza

Mi inchino alla enciclopedica sapienza... :smt003
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Messaggioda Chief Tambaler » gio nov 27, 2008 9:32 am

Mik ha scritto:Sono dell'opinione che la sicurezza ognuno se la deve creare per conto proprio: non tutti siamo in grado di fare i ricercatori al CERN di Ginevra, non tutti siamo in grado di salire l'Everest SENZA OSSIGENO, non tutti siamo in grado di dipingere un quadro che rimarrà nella storia.
La sicurezza si aumenta abbassando il livello dei nostri obiettivi e non devastando le linee di salita per averle alla nostra portata.
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Acc...ti si può dare ragione...però forse un compromesso può essere accettabile? Una spittatura che non banalizzi i tiri? Ma che, al tempo stesso, permetta di non dover trovare lapidi alla base della via?
Ci sono interessi in gioco praticamente equivalenti, anche se per moltissime persone un'arrampicata etica non vale la vita di una persona.
E' un discorso molto delicato...
Chissà se esistono altri topic sull'argomento....non credo...
:smt017
:D
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio nov 27, 2008 10:23 am

Chief Tambaler ha scritto:[Chissà se esistono altri topic sull'argomento....non credo...
:smt017
:D


8O scherzi vero? 8O
:lol:
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Messaggioda Chief Tambaler » gio nov 27, 2008 11:42 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
Chief Tambaler ha scritto:[Chissà se esistono altri topic sull'argomento....non credo...
:smt017
:D


8O scherzi vero? 8O
:lol:


Perchè?
Non mi sembra di aver mai sentito nessuno parlare di spit si/no, etica, FF, il vero alpinismo etc.... :smt014 :smt021 :smt075 :smt098 :smt100
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Messaggioda alberto60 » gio nov 27, 2008 13:37 pm

Mik ha scritto:Sono dell'opinione che la sicurezza ognuno se la deve creare per conto proprio: non tutti siamo in grado di fare i ricercatori al CERN di Ginevra, non tutti siamo in grado di salire l'Everest SENZA OSSIGENO, non tutti siamo in grado di dipingere un quadro che rimarrà nella storia.
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Sono completamente d'accordo.

Perchè bisogna ridurre tutto a un luna park verticale?

Non l'ordina il dottore di fare certe vie.

Anzi l'alpinismo è una attività che fa male : alle ginocchia alla cervicale , alla schiena. Vengono tendiniti , prendi freddo, ect. ect.
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Messaggioda federicopiazzon » gio nov 27, 2008 15:54 pm

Chief Tambaler ha scritto:E' quello che dico....forse si potrebbe "snaturare" un poco le vie....ed aumentare la sicurezza




Non so se ti rendi conto di ciò che dici :roll: ..spero di no.

Qui io ponevo il problema delle nuove aperture che sono un involuzione dell'arrampicata... e per tutta risposta leggo che c'è chi ancora avrebbe coraggio di devastare gli ultimi scampoli di roccia e di storia che sono scampati alla devastazione... Sono triste scrivevo sopra...ma così mi fate tagliare le vene per traverso! :evil: :x :cry:

Non stiamo parlando di sicurezza stradale, nei cantieri, civile o altro... stiamo parlando di una disciplina che ha 200 anni di storia gloriosa e meno fatta di miti, eroi e persone della porta affianco che con il loro sudore, fatiche,sacrifici e talvolta con il loro sangue ce l'hanno consegnata, così com'è... noi non troviamo nulla di meglio da fare che cercare in tutti i modi di cancellarla a favore di una simbolica sicurezza .. La deresponsabilizzazione non è e non può essere la strada da seguire: se si fa alpinismo lo si fa anche cercando qualcosa di "altro" che nel mondo quotidiano manca,non a caso l'avventura la scoperta l'esplorazione sono passioni e bisogni che hanno trovato riscontro nelle masse solo negli ultimi 2 secoli al massimo. L'alpinista fugge eternamente alle certezze alle regole alle consuetudini di un mondo che alla fine sente non appartenergli del tutto, vaga in una dimensione-quella verticale- che ai più non è dato conoscere, cercando qualcosa che in realtà trova in sè stesso nei momenti che vive...ma alla fine il mondo di la torna di qua con le sue pulsioni, gli schemi mentali e i bisogni -sicurezza certezza affermazione potere ma anche qualcunaltro che pensa a me spensieratezza- che ci spingono ad agire di la.... ed ecco che assurdamente con ipocrisia di cui solo noi siamo capaci ricostruiamo e riportiamo tutto quanto, decliniamo gli stessi concetti nel mondo che avevamo creato per fuggire, proprio come nei sogni..così li infrangiamo, senza soffrire ne rendercene conto..


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Messaggioda alberto60 » gio nov 27, 2008 16:28 pm

Chief Tambaler ha scritto:
Mik ha scritto:Sono dell'opinione che la sicurezza ognuno se la deve creare per conto proprio: non tutti siamo in grado di fare i ricercatori al CERN di Ginevra, non tutti siamo in grado di salire l'Everest SENZA OSSIGENO, non tutti siamo in grado di dipingere un quadro che rimarrà nella storia.
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Acc...ti si può dare ragione...però forse un compromesso può essere accettabile? Una spittatura che non banalizzi i tiri? Ma che, al tempo stesso, permetta di non dover trovare lapidi alla base della via?
Ci sono interessi in gioco praticamente equivalenti, anche se per moltissime persone un'arrampicata etica non vale la vita di una persona.
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:D


"una spittatura che non banalizzi i tiri"

ma che discorso è :?: :evil:

se vuoi evitare che qualcuno si ammazzi devi spittare a quanto :?: diciamo a 2 metri a 3 metri a 4 metri a 5 metri a 6 metri :?:

Se voli con lo spit a 6 metri ti fai 12 metri e quacosa di più. Può anche darsi che non t'ammazzi ma è probabile che ci vai vicino. Quindi ti fai ugualmente molto male e il risultato è che comunque snaturi la via perchè sai che li c'è lo spit che ti aspetta come un'ancora di salvezza e ti fa da bussola perchè non leggi la roccia ma non fai altro che andare nella sua direzione. Lo scopo è raggiungere lo spit.

Se metti lo spit prima di un passo difficile che il primo salitore ha fatto senza nulla o con un nut , lo banalizzi e di conseguenza snaturi la via la cui scalata non è un fatto puramente fisico ma anche psicologico e tecnico nonchè l'espressione del coraggio, della fatasia e dell'intutito di colorono che l'hanno aperta.
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Messaggioda pasasò » gio nov 27, 2008 16:34 pm

una despittatura che non banalizzi i tiri

mi sembra che potrebbe essere organizzata... così le vie valutate R3 che sono comodamente s2 non faranno cacciare le persone autoilluse su fatali e veritieri R3. La prima sicurezza è dentro di sè

ora lapidatemi
ciao
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Messaggioda federicopiazzon » gio nov 27, 2008 20:52 pm

pasasò ha scritto:una despittatura che non banalizzi i tiri





Questo è parlare!

D'accordo anche con Alberto.
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Messaggioda Aldino » gio nov 27, 2008 22:32 pm

perdonate se mi intrometto. Solo una domanda: la via di antonini e calzà al colodri rientra nelle "nuove aperture involuzione dell'arrampicata" o no?
e se non rientra, perchè non rientra?
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involuzione

Messaggioda emanuele » ven nov 28, 2008 9:36 am

- a mio parere questa(via segantini) come tutte le nuove vie parallele alle vie classiche, che seguivano le linee più naturali e quindi più proteggibili con sistemi tradizionali, sono un esempio di "involuzione", ma lo sono anche le varie vie di larcher o le molte vie del gam con spit su muri verticali; in fondo con queste vie siè fatto come in francia o in altre parti delle alpi, si è sviluppata una nuova disciplina, parallela all'alpinismo, l'arrampicata "moderna", che ha come fondamento il "fine", il superamento della difficoltà, e ciò giustifica i mezzi(trapano o pianta spit); ma tutto ciò non mi stupisce e non mi impensierisce, ciò che mi fa preoccupare è invece il fatto che alcune di queste realizzazioni e i protagonisti di questa fase("moderna") siano presi come esempio di alpinisti( per es. molti di questi bravi arrampicatori , e su questo non ho dubbi, sono diventati accademici ed ricevono continui riconoscimenti per questa loro attività da associazioni e club che a parole, vedi tavole di courmayeur, la osteggiano)
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Messaggioda tu » ven nov 28, 2008 9:38 am

federicopiazzon ha scritto:

...stiamo parlando di una disciplina che ha 200 anni di storia gloriosa e meno fatta di miti, eroi e persone della porta affianco che con il loro sudore, fatiche,sacrifici e talvolta con il loro sangue ce l'hanno consegnata, così com'è... noi non troviamo nulla di meglio da fare che cercare in tutti i modi di cancellarla a favore di una simbolica sicurezza .. La deresponsabilizzazione non è e non può essere la strada da seguire: se si fa alpinismo lo si fa anche cercando qualcosa di "altro" che nel mondo quotidiano manca,non a caso l'avventura la scoperta l'esplorazione sono passioni e bisogni che hanno trovato riscontro nelle masse solo negli ultimi 2 secoli al massimo. L'alpinista fugge eternamente alle certezze alle regole alle consuetudini di un mondo che alla fine sente non appartenergli del tutto, vaga in una dimensione-quella verticale- che ai più non è dato conoscere, cercando qualcosa che in realtà trova in sè stesso nei momenti che vive...ma alla fine il mondo di la torna di qua con le sue pulsioni, gli schemi mentali e i bisogni -sicurezza certezza affermazione potere ma anche qualcunaltro che pensa a me spensieratezza- che ci spingono ad agire di la.... ed ecco che assurdamente con ipocrisia di cui solo noi siamo capaci ricostruiamo e riportiamo tutto quanto, decliniamo gli stessi concetti nel mondo che avevamo creato per fuggire, proprio come nei sogni..così li infrangiamo, senza soffrire ne rendercene conto..


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Messaggioda pasasò » ven nov 28, 2008 10:13 am

tu ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:

...stiamo parlando di una disciplina che ha 200 anni di storia gloriosa e meno fatta di miti, eroi e persone della porta affianco che con il loro sudore, fatiche,sacrifici e talvolta con il loro sangue ce l'hanno consegnata, così com'è... noi non troviamo nulla di meglio da fare che cercare in tutti i modi di cancellarla a favore di una simbolica sicurezza .. La deresponsabilizzazione non è e non può essere la strada da seguire: se si fa alpinismo lo si fa anche cercando qualcosa di "altro" che nel mondo quotidiano manca,non a caso l'avventura la scoperta l'esplorazione sono passioni e bisogni che hanno trovato riscontro nelle masse solo negli ultimi 2 secoli al massimo. L'alpinista fugge eternamente alle certezze alle regole alle consuetudini di un mondo che alla fine sente non appartenergli del tutto, vaga in una dimensione-quella verticale- che ai più non è dato conoscere, cercando qualcosa che in realtà trova in sè stesso nei momenti che vive...ma alla fine il mondo di la torna di qua con le sue pulsioni, gli schemi mentali e i bisogni -sicurezza certezza affermazione potere ma anche qualcunaltro che pensa a me spensieratezza- che ci spingono ad agire di la.... ed ecco che assurdamente con ipocrisia di cui solo noi siamo capaci ricostruiamo e riportiamo tutto quanto, decliniamo gli stessi concetti nel mondo che avevamo creato per fuggire, proprio come nei sogni..così li infrangiamo, senza soffrire ne rendercene conto..


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Per fortuna per alcuni l'alpinismo è anche ed ancora una dimensione interiore dell'esistenza.

Bravo federico!
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Messaggioda tu » ven nov 28, 2008 10:41 am

pasasò ha scritto:...l'alpinismo è anche ed ancora una dimensione interiore dell'esistenza.



sei patetico
:lol:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven nov 28, 2008 10:52 am

pasasò ha scritto:Per fortuna per alcuni l'alpinismo è anche ed ancora una dimensione interiore dell'esistenza.


OSTIA!!! 8O

MA CHI HA DETTO CHE L'ALPINISMO EROICO E' FINITO??? 8O

:lol: ... casso! 8O ... manco SDPX è mai arrivato a tanto! :lol:


(cioè... si, si capisce quello che volevi dire... ma non ti pare d'avere esagerato col tono aulico? :mrgreen: )
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Messaggioda pasasò » ven nov 28, 2008 11:34 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
pasasò ha scritto:Per fortuna per alcuni l'alpinismo è anche ed ancora una dimensione interiore dell'esistenza.


OSTIA!!! 8O

MA CHI HA DETTO CHE L'ALPINISMO EROICO E' FINITO??? 8O

:lol: ... casso! 8O ... manco SDPX è mai arrivato a tanto! :lol:


(cioè... si, si capisce quello che volevi dire... ma non ti pare d'avere esagerato col tono aulico? :mrgreen: )


NO
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Messaggioda crodaiolo » ven nov 28, 2008 11:50 am

mmm... nel topic comincia a spirare un'aria... :smt003
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven nov 28, 2008 11:50 am

pasasò ha scritto:NO


evvai! sempre più eroiken!!! :lol:

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