genk ha scritto:c'è un libro scritto da Gennari Core, che spiega in dettaglio come e perche allenarsi per l'arrampicata libera, se uno ha voglia di aumentare il proprio livello secondo me è un libro da acquistare

Ciao Genk...
Il metodo Gennari-Core è adatto per giovincelli pieni di muscoli e testosterone.
Per chi ha qualche anno in più, è...
Come dire?
Molto intenso.
L'ho adottato qualche anno fa quando potevo permettermi allenamenti pesanti.
Adesso, a quarantuno anni, penso proprio che mi romperei...
Questo mi fa aggiungere al mio precedente post quanto segue.
Ho come il sospetto che l'allenamento alla resistenza [come quello alla forza] debba variare:
a. sulla base del periodo dell'anno in cui ci si sta allenando [adesso - al termine della stagione alpinistica - non potrei mai mettermi a fare allenamento di forza al travo o al pan gullich; e nemmeno allenamento di resistenza al pannello: impiegherei tre settimane a rimettermi dai vari traumi muscolari causati dall'aumento del carico e rischierei di perdermi l'occasione di qualche vione da stagione al tramonto, se facessi una cosa simile];
b. sulla base dell'età: mettermi sotto adesso in stile "Core-Daneri" per aumentare i massimali di forza mi richiederebbe un lungo lungo periodo di preparazione previa [e molta molta sofferenza].
Per le mie condizioni attuali, trovo le ripetute su vie conosciute su difficoltà dalle parti del mio limite in falesia un ottimo allenamento alla resistenza e il superlavorato su vie oltre il mio limite un ottimo allenamento alla forza, meno traumatici di altre forme di allenamento a secco o su pannello.
E mi sa che tra due o tre anni le cose cambieranno ancora...
Sarebbe interessante sentire Robbe' sulla questione...
Ma è in Miyar, o come diavolo si scrive...
G. Bateson scriveva, da qualche parte: "La vita è fatta di regole; regole che cambiano sempre e non si possono mai scoprire".
Qualcosa del genere...
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot