Siloga66 ha scritto:Sei sceso esattamente per dove sei salito? Cioè, rifatto in discesa anche il lungo zoccolone? E sopra, si trovano facilmente gli ancoraggi per le doppie? E la roccia com'è?
Dai, molla qualche info sullo spigolone.
Sì, siamo scesi da dove siamo saliti, più o meno.
Volevamo fare la cresta di Milarepa, ma c'era molta neve.
E io, a differenza del mio collega, sulla neve sono un inesperto totale: proseguire sarebbe stato pericoloso.
Quindi siamo scesi dallo spigolo.
Ma cominciamo dall'inizio.
Si attacca lo zoccolo sulla sx idrografica del boral di san lugan, poco prima che si restringa.
Per tracce ripide su erba e radi alberi si arriva a una sezione su roccia preannunciata da chiodoni dei boscaioli [gente con le palle, per andare lassù a far legna]. Da qui e fino a una verticalizzazione intermedia dello zoccolo si trovano segnavia - che l'anno scorso non c'erano - fatti con il nastro in plastica tipo "lavori in corso" legato qua e là su arbusti e simili [chi li avrà messi? Residui del recupero del giugno 2007?].
Poco oltre i ch, inizia la fissa.
Poi
traverso a sx [30 m.], diritti e in obliquo a dx per bosco ripido.
Alla fine del
traverso a sx non puntare a un segnavia che si intravede a dx: traverso pericoloso.
Meglio salire di una ventina di m. e poi obliquare. Qui bosco molto ripido.
Poi spiana [col de san lugan].
Ancora su per bosco rado.
A un certo punto si perdono i segnavia.
Qui lo zoccolo fa un salto verticale.
Trovare il punto più agevole per passare [fatto 2 volte lo zoccolo, passato in 2 punti diversi].
Oltre iniziano i mughi, quest'anno verdi e frondosi [ostacolano di più, ma sono più solidi].
Sullo spigolo la roccia è buona, ma da verificare, molto inerbata e con molti tratti tra i mughi.
Più o meno la linea è:
1. attacco sulla verticale dello spigolo;
2. ci si porta alla sua sx;
3. si raggiunge un vago canale che più in alto diventa caminone; si sale al suo interno per poco, poi ci si sposta su pareti alla sua dx e sul filo di spigolo per rientrarvi più o meno verso la fine del canale;
4. lungo lo spigolo, per aulche tiro; poi si aggira a dx l'antianticima e si sale più o meno nel centro il torrioncino finale.
Per la discesa, doppie attrezzate [forse non facili da trovare: sono spesso in mezzo ai mughi], prima per canale sulla dx [versante NE] del punto nel quale si arriva per 3/4 doppie; poi obliquo a sx [faccia a monte] per forcella, canalini e paretine puntando a riprendere lo spigolo; ci si cala per esso fino alla forcella terminale del canalone-camino affiancato in salita e si segue una linea di doppie sul suo fianco dx [faccia a monte] che ricalca in parte la linea salita.
Sullo zoccolo si seguono all'indietro i segnavia "lavori in corso", prestando attenzione che nel tratto ripido di bosco sotto il col di san lugan è meglio cercare di tenersi sulla sx [faccia a monte] e non seguire i segnavia quando portano sull'orlo del salto.
Ma, anche se si fa così [discesa comunque esposta per canali boscosi molto ripidi] si arriva al segnavia cui dicevo di non puntare in salita, alla fine del traverso.
E lì si trova una fettuccia blu nuova con maglia rapida da cui con una doppietta di 30 m. si dovrebbe arrivare alla fissa [noi abbiamo traversato a sx riprendendo le tracce di salita e vedendo le schiere degli angeli].
Info di dettaglio sul mio sito...
E adesso...
Al lavoro...
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot