dany.1982 ha scritto:Leggendo questo thread mi ricordo di uno aperto tempo fa sempre dall'uomo alpino, in cui consigliava di arrampicare in discesa
quoto al 100 alpine man!!!!
arrampicare in discesa e fare traversi sono un ottimo allenamento!!!!
metodo paolo caruso
Come non quotare AM???!!!
(Ri)Entrando in topic, voglio scrivere un po di cose.
Ho letto alcuni post sul discorso dello sviluppo delle varie componenti utili nell'arrampicata, personalmente posso dire di non avere avuto problemi di forza fisica, nonostante abbia iniziato questa attività dopo i 40 anni, faccio sport sin da ragazzino, ho sempre allenato sia la mia parte muscolare (con i pesi) e sia la mia parte aerobica (corsa, nuoto, MTB, escursioni anche molto lunghe e pesanti...), più la coordinazione con anni di arti marziali, con dentro anche un po di pugilato, thai, ecc, perciò ho tutt'ora un ottimo fisico, sono 1,80 x 73 kg.
Per quanto riguarda lo specifico dell'arrampicata, io ho iniziato in palestra artificiale 2 anni e mezzo fa, ho fatto 2 anni a scalare quasi esclusivamente in palestra, con pochissime occasioni di scalare fuori, dall'una all'altra passavano parecchi mesi, e quelle poche volte mi spalmavo su dei 5a-5b (facili!) tirandomi su con una fatica immensa sugli arti superiori e ravanando con quelli inferiori dove capitava...
Da settembre dell'anno scorso la svolta, in seguito a nuove conoscenze ho iniziato a scalare su roccia più o meno regolarmente, sono passato da quei 5a-5b a quanto faccio oggi, ovvero all'approcciarmi da primo a diversi 6a+ e qualche 6b (magari poi mi fermo, cado o non lo chiudo, ma spesso è più una questione di testa, e... di fifa!!!

), e fare (con i dovuti resting e studi dei passaggi) da secondo qualche 6b+ e qualche 6c, parlo di calcare e di gradazione nuova, e non vecchio stile, lo specifico viste le seghe mentali sui gradi che girano in questo ambiente e visto il fatto che mi piace dire quello che faccio senza condirlo o raccontare balle!
Io ho avuto un maggior beneficio cercando di portare avanti la tecnica prima di tutto, la palestra artificiale mi ha dato poco nonostante quello che si dice, se a uno interessa scalare su roccia e non sulla resina, la palestra diventa interessante quando hai idea di cosa vuol dire scalare su roccia e rapporti la cosa quando ti trovi sui pannelli, viceversa tende addirittura a formare degli approcci errati, perciò se uno inizia non pensi di dire "scalo per un po di mesi in palestra e poi vado fuori", è molto meglio andare fuori subito e poi eventualmente allenarsi "anche" in palestra.
A mio avviso deve essere la tecnica la cosa trainante di tutto il resto e non viceversa, mi spiego...
Io ad un certo punto ho conosciuto quello che è il mio principale socio di arrampicata, una persona che scala veramente bene anche se da non moltissimo tempo, perchè ci mette del metodo e favorisce il "come arrivare in catena" piuttosto che "l'arrivare in catena" fine a se stesso, e questo col tempo paga più che la mentalità oggi molto diffusa del "ciapa e tira" (prendi e tira).
Mi ha consigliato lo studio del metodo Caruso, ho capito molte mie lacune tecniche, ho capito che dovevo migliorare su diversi fronti, l'equilibrio, la sensazione dello spostamento del peso, poi la tecnica con cui usare mani e piedi, ad un certo punto mi sono accorto che alla tecnica avevo bisogno di aggiungere qualche miglioramento fisico per progredire, così ho iniziato a fare delle sospensioni per migliorare la mia forza e la mia resistenza nelle dita.
Questi esercizi per le dita a mio parere all'inizio servono anche per educare a livello nervoso e muscolare a tenere meglio certi appigli, soprattutto le pinzate e gli svasi.
Riassumendo, se volete scalare su roccia usate l'arrampicare su roccia per capire le vostre carenze, se andate anche in palestra usatela per ovviare a queste carenze, mettetete sempre lo sviluppo della forza e della resistenza (che comunque ci vogliono!) al servizio della tecnica e non viceversa, ricordate di sviluppare bene l'equilibrio, gli esercizi tipo quelli indicati da Caruso sono ottimi, ma a mio avviso, se frequentate una palestra, quando avrete raggiunto un certo equilibrio sui gradi più bassi, usare i pannelli verticali inventando dei movimenti di equilibrio estremo su prese piccole e lontane, anche vicino a terra, aiuta moltissimo.
Al limite, in mancanza della palestra, io ho notato che anche facendo traversi e questi tipi di movimenti alla base delle falesie è ottimo, anzi, forse è meglio...
Per finire, per tutte le donne che iniziano a scalare e pensano che dovranno arrivare a fare almeno 10 trazioni consecutive per arrampicare in modo decente, io ho una cara amica che ha 50 anni, ha avuto dei fermi di molti anni per degli infortuni, a oggi ha ripreso (da non molto), ieri l'ho vista salire tecnicamente bene su un 6b+ da seconda senza un solo resting (dove io ne ho fatti 2!), e su un paio di 6a+ belli verticali da prima...
Ora, lei non riesce a farne neanche una di trazione alla sbarra (o se preferite al trave su prese grosse), perciò riflettete su questo!
