IL TRISTE DESTINO DELLA GUIDA DEI MONTI D'ITALIA

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IL TRISTE DESTINO DELLA GUIDA DEI MONTI D'ITALIA

Messaggioda julius » ven feb 08, 2008 10:42 am

Da amici ben informati apprendo che il destino della famosa Guida dei Monti d'Italia (quella con la copertina grigia edita da CAI e TCI ) sarebbe ormai segnato. O meglio: l'intenzione sarebbe di fare uscire gli ultimi 2 o 3 volumi per "completare" la collana e poi chiudere, con buona pace degli alpinisti e delle migliaia di soci CAI che hanno a più riprese manifestato la più ferma contrarietà a tale ipotesi. A quanto ho appreso, il CAI avrebbe addirittura "censurato" un appello a favore della collana sottoscritto mesi fa da molti autori e alpinisti !
Per il futuro pare che abbiano intenzione di sostituire la Guida dei Monti con un surrogato simile a quello (non so se l'avete sfogliato) uscito l'estate scorsa nelle librerie, che ritengo assolutamente indecente!
Passi per il TCI,che non è un'assiociazione di alpinisti, ma che il CAI assecondi questo tipo di operazione mi pare assolutamentre scandaloso,o forse non è più un'associazione di alpinisti ?
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Messaggioda Luca A. » ven feb 08, 2008 11:53 am

Le cosiddette "Nuove Guide Monti" sono una sconcezza.
Ed una sconcezza è anche il comportamento dei CAI in tutta questa storia, e la sua reticenza mafiosetta.
Che al Touring (di fatto ormai una normale casa editrice e niente più) interessi solo vendere, si può tristemente comprendere.
Che il CAI avalli il tutto, no.

Comunque dell'argomento si è già discusso parecchio, ad esempio qui.

Ciao.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Rampegon » ven feb 08, 2008 13:47 pm

concordo pienamente con Julius e con Luca, ma se non avviene una segnale forte dai soci di questo caravannserraglio che è il CAI non cambia niente... ora è il momento di rinnovare il bollino... rifiutiamoci tutti fino a che non abbiamo una risposta seria sulle Grigie... ci state?
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Messaggioda n!z4th » ven feb 08, 2008 13:54 pm

Le nuove guide dei monti sono PERICOLOSE.

Passi l'alpinista medio esperto che bene o male, qualcosa intende...

Ma un sacco di itinerari anche D+,AD+, sono spacciati quasi di genere escursionstico :!: 8O


Poi non c'è completezza...solo qualche via estrapolata dalla precedente edizione...


Schifo.
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Messaggioda julius » ven feb 08, 2008 17:04 pm

Sì,effettivamente a sentire certe cose anch'io ho dei dubbi sull'opportunità di rinnovare la tessera !
So che dell'argomento si era già parlato altre volte,anche qui tempo fa...ma credo sia il caso di riprendere l'argomento,magari di far arrivare qualche segnale di protesta direttamente alla presidenza del CAI e del Touring,ad esempio! Si fa un gran parlare di spit e no spit....e poi si tace su una decisione che potrebbe decretare la morte di una collana che non solo è prestigiosa,ma che ha riscosso apprezzamenti in tutta l'Europa alpinistica. Senza contare il fatto che costituisce il più completo e ufficiale repertorio dell'orografia italiana. Ma a certi livelli,evidentemente, interessano di più i convegni mangia-bevi, la visibilità a buon mercato, la vicinanza a politici più o meno disinteressati. Tutte cose che nulla hanno a che vedere con la montagna e con l'alpinismo.
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Messaggioda julius » ven feb 08, 2008 17:05 pm

Sì,effettivamente a sentire certe cose anch'io ho dei dubbi sull'opportunità di rinnovare la tessera !
So che dell'argomento si era già parlato altre volte,anche qui tempo fa...ma credo sia il caso di riprendere l'argomento,magari di far arrivare qualche segnale di protesta direttamente alla presidenza del CAI e del Touring,ad esempio! Si fa un gran parlare di spit e no spit....e poi si tace su una decisione che potrebbe decretare la morte di una collana che non solo è prestigiosa,ma che ha riscosso apprezzamenti in tutta l'Europa alpinistica. Senza contare il fatto che costituisce il più completo e ufficiale repertorio dell'orografia italiana. Ma a certi livelli,evidentemente, interessano di più i convegni mangia-bevi, la visibilità a buon mercato, la vicinanza a politici più o meno disinteressati. Tutte cose che nulla hanno a che vedere con la montagna e con l'alpinismo.
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Onore alla vecchia Guida dei monti d'Italia

Messaggioda caussot » dom feb 10, 2008 23:32 pm

Proprio per rispondere alla indecente nuova collana e alla chiusura della storica vecchia collana, qualcuno che è il CAI, ma non il CAI Centrale, bensì le Sezioni, che sono autonome e spesso in contrasto con certe decisioni buroctratiche del CAI centrale ha pensato di rendere onore alla prima serie della Guida dei MOntid'Italia, quella realizzata proprio dalle Sezioni, in autonomia.
Che dietro ci sia il desiderio di proseguire dopo 100 anni ancora da soli?
Questo il comunicato appena uscito:



Martedì 11 marzo 2008, ore 18, in via Silvio Pellico 6 a Milano, la Sezione di Milano del Club Alpino Italiano organizza, idealmente insieme alle Consorelle Sezioni di Torino, Venezia e Sat (Società degli Alpinisti Tridentini), la tavola rotonda
CENTO ANNI di UN'IDEA - GUIDA DEI MONTI D?ITALIA: 1908 ? 2008

Quando si parla di Guida dei Monti d'Italia il pensiero va automaticamente alle celebri guide dalla copertina di tela grigia - oggi plastificata - edite congiuntamente da CAI e TCI di cui tutti gli alpinisti possiedono almeno un titolo nella loro biblioteca. Ma la prima collana Guida dei Monti d'Italia nacque ben prima dell'accordo editoriale fra le due Associazioni firmato nel 1934. Fu il Club Alpino Italiano, in autonomia, che nel 1906 decise di mettere in cantiere una collana così impegnativa al fine di descrivere tutte le montagne del Paese e fu Edmondo De Amicis a suggerire il nome della collana. L'opera fu affidata alle singole Sezioni e nell'aprile del 1908 dalla Stamperia Reale di Torino uscì il primo volume, Alpi Marittime, della Sezione di Torino del CAI, firmato da Giovanni Bobba. A questo seguirono fino al 1928 importanti volumi, celebri ancor oggi, come Alpi Retiche Occidentali di Brasca, Silvestri, Balabio e Corti e la Regione dell'Ortler di Aldo Bonacossa, entrambi della Sezione di Milano, Dolomiti di Brenta di Pino Prati della Società Alpinisti Tridentini, e Dolomiti Orientali di Antonio Berti, della Sezione di Venezia..
Promossa congiuntamente da: CAI ? Club Alpino Italiano, Sezione di Milano e dalla Biblioteca della Montagna ?Luigi Gabba? del CAI Milano, con gli auspici del GISM ? Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, e con il patrocinio dell'UNASCI ? Unione Nazionale delle Associazioni Sportive Centenarie d?Italia ? Delegazione per la Lombardia.
Interverranno Angelo Recalcati (gli albori delle guide alpinistiche), Piero Carlesi (la nascita dell'idea, la proposta di Edmondo De Amicis, il ruolo delle Sezioni del CAI) e Lorenzo Revojera (gli alpinisti milanesi della Belle Epoque autori di guide).
Parteciperanno fra gli altri:il Presidente della Sezione di Torino del Cai Daniela Formica, il Console della Regione Lombardia del Touring Pino Spagnolo e alcuni autori della Guida dei Monti d?Italia.
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Onore alla vecchia Guida dei monti d'Italia

Messaggioda caussot » dom feb 10, 2008 23:32 pm

Proprio per rispondere alla indecente nuova collana e alla chiusura della storica vecchia collana, qualcuno che è il CAI, ma non il CAI Centrale, bensì le Sezioni, che sono autonome e spesso in contrasto con certe decisioni buroctratiche del CAI centrale ha pensato di rendere onore alla prima serie della Guida dei MOntid'Italia, quella realizzata proprio dalle Sezioni, in autonomia.
Che dietro ci sia il desiderio di proseguire dopo 100 anni ancora da soli?
Questo il comunicato appena uscito:



Martedì 11 marzo 2008, ore 18, in via Silvio Pellico 6 a Milano, la Sezione di Milano del Club Alpino Italiano organizza, idealmente insieme alle Consorelle Sezioni di Torino, Venezia e Sat (Società degli Alpinisti Tridentini), la tavola rotonda
CENTO ANNI di UN'IDEA - GUIDA DEI MONTI D?ITALIA: 1908 ? 2008

Quando si parla di Guida dei Monti d'Italia il pensiero va automaticamente alle celebri guide dalla copertina di tela grigia - oggi plastificata - edite congiuntamente da CAI e TCI di cui tutti gli alpinisti possiedono almeno un titolo nella loro biblioteca. Ma la prima collana Guida dei Monti d'Italia nacque ben prima dell'accordo editoriale fra le due Associazioni firmato nel 1934. Fu il Club Alpino Italiano, in autonomia, che nel 1906 decise di mettere in cantiere una collana così impegnativa al fine di descrivere tutte le montagne del Paese e fu Edmondo De Amicis a suggerire il nome della collana. L'opera fu affidata alle singole Sezioni e nell'aprile del 1908 dalla Stamperia Reale di Torino uscì il primo volume, Alpi Marittime, della Sezione di Torino del CAI, firmato da Giovanni Bobba. A questo seguirono fino al 1928 importanti volumi, celebri ancor oggi, come Alpi Retiche Occidentali di Brasca, Silvestri, Balabio e Corti e la Regione dell'Ortler di Aldo Bonacossa, entrambi della Sezione di Milano, Dolomiti di Brenta di Pino Prati della Società Alpinisti Tridentini, e Dolomiti Orientali di Antonio Berti, della Sezione di Venezia..
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Interverranno Angelo Recalcati (gli albori delle guide alpinistiche), Piero Carlesi (la nascita dell'idea, la proposta di Edmondo De Amicis, il ruolo delle Sezioni del CAI) e Lorenzo Revojera (gli alpinisti milanesi della Belle Epoque autori di guide).
Parteciperanno fra gli altri:il Presidente della Sezione di Torino del Cai Daniela Formica, il Console della Regione Lombardia del Touring Pino Spagnolo e alcuni autori della Guida dei Monti d?Italia.
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Messaggioda julius » gio feb 14, 2008 1:04 am

Sarà...ma il tono sembra più quello di un de profundis che quello di un anniversario !
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Un de profundis?? Averne!

Messaggioda caussot » ven feb 15, 2008 17:02 pm

Certo julius che è un De profundis. Ovvio.
Ma che cosa vuoi dire?
Non si può celebrare una guida uscita 100 anni fa?
Allora perché celebriamo tante ricorrenze?
Per parlarne, per ricordare, per avere degli esempi da seguire e da imitare. Per imparare.
Ma, in questo momento storico in cui CAI e TCI sono in grado di pubblicare solo una troiata come le Nuove guide monti, ricordare che ci sono degli esempi illuminati del passato a cui forse sarebbe meglio ispirarsi nuovamente credo sia utile.
Ha fatto bene chi ci ha pensato. Quelle guide, certamente vetuste, ma precise, corrette e puntuali sono un esempio. E sono soprattutto la conferma che non solo CAI e TCI ma singole sezioni o gruppi di sezioni CAI possono farsi carico di un progetto nuovo, coraggioso e culturalmente ineccepibile.
Alla faccia delle guide per famiglie che mescolano in un delirante mix pseudo culturale pizzoccheri e vie facili per il Pilone centrale del Freney.
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Messaggioda julius » sab feb 16, 2008 22:50 pm

Momento: il de profundis è un'invocazione funebre !
Sono d'accordo con te che sarebbe doveroso rilanciare la collana,magari anche valorizzando il ruolo delle sezioni, ma osservo che da troppi viene data per scontata la prossima conclusione della collana medesima! Evidentemente non hanno capito un cavolo.
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Messaggioda julius » dom apr 13, 2008 0:02 am

Ovviamente da Milano tutto tace...
Mi sono quasi pentito di aver rinnovato la tessera di socio CAI....
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Messaggioda MarcoS » dom apr 13, 2008 8:56 am

julius ha scritto:Ovviamente da Milano tutto tace...
Mi sono quasi pentito di aver rinnovato la tessera di socio CAI....

dai, pensa agli sconti nei rifugi.... 8)
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Messaggioda Z » mar apr 29, 2008 9:48 am

riporto l'intervento che ho fatto in Over the Top sullo stesso argomento, con una proposta aggiuntiva:

Z ha scritto:Ho ricevuto in questi giorni, come probabilmente altri di voi, una mail in cui si invita a partecipare a un'iniziativa a sostegno della sopravvivenza della gloriosa collana Guida dei Monti d'Italia, le grigie per capirsi.
L'iniziativa consiste nel mandare una lettera su carta alla sede centrale del CAI, in maniera che siano inondati di lettere.
Il testo proposto è quello che quoto sotto.
Qualcuno parla anche di smettere di pagare la quota associativa per protesta. Io, personalmente, pensavo invece di mandare una lettera alla sede centrale delle scuole e alla scuola cui appartengo, manifestando l'intenzione di restituire la patacca di istruttore nel caso che il CAI decida di chiudere la collana. Penso che se molti istruttori e aiuto istruttori minacciassero la stessa cosa, almeno le scuole farebbero una pressione significativa sull'organo centrale.
Ritengo infatti che la collana Guida dei Monti d'Italia sia un patrimonio inestimabile per gli appassionati di montagna e che la sua sopravvivenza e alimentazione (riportandola possibilmente ad uno standard qualitativo elevato) debba entrare a far parte dell'oggetto sociale dell'associazione. Credo che sia un modo di spendere i soldi del CAI in maniera decisamente migliore di altre iniziative piu' o meno discutibili che vediamo sia a livello locale sia a livello centrale.
In ogni caso credo che una lettera, anche con scritto solo Ridateci le grigie! firmato xy, si possa ben mandare.

Che ne pensate?

" Io sottoscritto/ I
sottoscritti..............socio/soci della Sezione CAI di......
chiedo/chiedono che la Presidenza generale del CAI si impegni a far sì che la collana Guida dei Monti d'Italia continui a esistere e non si concluda, come qualcuno propone, non appena saranno stati completati gli ultimi due o tre volumi mancanti. Chiedo, a tale scopo, che venga nominato un coordinatore della collana in grado di raccogliere l'eredità di Gino Buscaini e Silvia Metzeltin e che venga programmato
l'aggiornamento dei numerosissimi volumi ormai divenuti obsoleti.
Ritengo peraltro assolutamente inadeguata al ruolo di guida alpinistica completa e affidabile la cosiddetta "nuova Guida Monti" edita l'anno
scorso dal TCI con il patrocinio del CAI.
Ringraziando per la cortese attenzione e confidando nella volontà del CAI di mantenere in vita questa importante Collana, si porgono distinti saluti" Firma...

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