Caro wn (ma come ti chiami, Winny the Pooh?

), sono contento che tu sia venuto a fare qualche via da noi e ti sia reso conto delle differenze...cosa che purtroppo non capita a tutti
Sono consapevole dei limiti della nostra scala. Forse ti riferisci a quella utilizzata nella guida del Sarca rapportata a quella usata in Pietra di Luna, ma è ovvio che ognuno (come per l'altra scala, quella Welzembach) dà i gradi che gli pare e le differenze sono inevitabili. Un paio di mesi fa sono andato a Punta Ostanetta (Piemonte) con un apritore a ripetere una sua via. Questa era spittata vicinissima sul 6a e a 5/7 metri sul 5a/5b. Ebbene lui la dava S2, con un + che vorrebbe dire che la chiodatura non è omogenea. Come potevo dargli torto? D'altra parte se lo stesso andava su "Suoni e Ultrasuoni", S2, non saliva manco con il cric!
Semplicemente perchè su quest'ultima, sul 6a, gli spit sono a più di 5m, e per farla devi avere un livello più elevato. Come ho scritto prima la percezione della chiodatura (distante o vicina) dipende appunto dal livello del soggetto che ripete la via. Alla stragrande maggioranza una via di quinto con i chiodi a 2 metri sembrerà superchiodata. Ma se gli stessi chiodi li mettiamo sul VII, allora essi sono giustificati. Come mai??? Occorre rendersi conto che i chiodi sono chiodi, e se si rifiutano sul V, allora si deve essere coerenti anche sul VII e sull'VIII. Mi sembra che qualcuno, forse proprio Mazzilis, di cui tra l'altro ammiro molto le vie, dicesse che sul V lui non metteva chiodi perchè non servivano. Cominciava insomma a metterli dal VI/VII in su. Ma a me che faccio l'8a può andar bene, a quelli con un livello inferiore non va, e cominceranno ad aggiungerne, sinchè la via diverrà, ammesso che sia in fessura, superchiodata. Ecco, questo è esplicativo di quanto sia variabile la percezione dell'etica, di cosa sia corretto fare e cosa no.
Nelle mie vie a spit, personalmente, cerco di usare lo stesso numero di spit su un 6c e su un 7c, possibilmente sopra i 4 metri tra l'uno e l'altro. Se non ci riesco per me è una piccola sconfitta, mentre se non passo e devo forzare in artif, allora preferisco scendere. Potrà sembrare ridicolo, ma in materia di spit, è un'etica molto rigorosa che ben pochi rispettano, diciamo quattro o cinque in Italia e due o tre all'estero. Tutti gli altri, chi più chi meno, spitta lontano dove se la sente e ricorre all'artif dove trova duro, oppure utilizza trucchetti di vario tipo. E preciso che l'utilizzo dei removable bolts, ad esempio, è comune anche nelle aperture humalayane, e che questo mi sembra uno scandalo, non denunciato per ora da nessuno!! Ritengo che nelle aperture moderne si debba tendere ai principi sopra esposti, e che sia una regola elementare che eviti le superchiodature.
Purtroppo, come già rilevava Ivo, questa è la teoria e ben altra è la pratica. In realtà abbiamo vie superspittate, perchè chiunque vuole fare la sua via sulla montagna più famosa, si chiodano le classiche, si mettono in sicurezza gli itinerari più frequentati. Come ho già avuto modo di dire più volte, sarebbe auspicabile una regolamentazione, ma qui ci si scontra con gli anarchici ad oltranza da una parte, e con quelli che voglion salire dappertutto, anche su vie sopra alla loro portata, dall'altra.
La soluzione della matassa non è semplice ma secondo me con la schiodatura non si risolve nulla, anzi, si inasprisce il conflitto tra le due fazioni. E' già qualcosa che se ne parli e che non tutti ritengano questi argomenti "seghe mentali".
bye
Maurizio