da AlpineKid® » mer ott 03, 2007 13:40 pm
RAGAZZI? QUELLI CHE DICONO CHE L?ESTINZIONE DI SPECIE ANIMALI NEL MONDO FA PARTE DEL NORMALE CICLO EVOLUTIVO E CHIUDONO GLI OCCHI DAVANTI A TUTTI GLI SCONQUASSI NATURALI DEI TEMPI RECENTI MI STANNO MOLTO SULLE BALLE? (specialmente se è gente che va in montagna)
L?uomo non è un virus, ma è certo che la sua evoluzione ha modificato profondamente gli equilibri di questa era sulla terra. E gran parte delle azioni dell?uomo si possono definire ?parassitarie? nei confronti del suo pianeta. Nel corso di duemila anni di storia l?uomo è passato dall?essere semplice tassello nel mosaico incredibile della natura ad avere la possibilità di far saltare tutto il mosaico e distruggerlo. Questa è una bella responsabilità. Ora, è bene precisare che non è il nostro pianeta che rischia la distruzione, ma soltanto l?equilibrio naturale di questa era. Infatti la Terra se ne sbatte altamente di quello che facciamo noi, ha la possibilità di distruggerci e rigenerarsi come vuole. Infatti, basta prendere ad esempio le catastrofi naturali che hanno distrutto il mondo dell?era dei dinosauri (meteoriti paragonabili a migliaia di esplosioni atomiche e mostruosi mutamenti climatici) per vedere che la Terra (nel corso di milioni di anni però) sa rigenerarsi. Il discorso tuttavia è che l?uomo è giunto nella posizione di produrre lui stesso queste catastrofi e mutamenti, e di esserne consapevole. E di rendersi conto che i cambiamenti sono in atto e sono dall?uomo provocati e avvengono in fretta. Ora, possiamo sbattercene, rinchiuderci nella nostra supremazia tecnologica e sfruttare ciò che rimane per continuare questa corsa sfrenata verso il baratro, oppure fermarci, rendere ognuno consapevole di far parte di un ecosistema e di cercar di rimanere tale, e prendere il nostro mondo per mano, riparare il più possibile ai nostri sconquassi e fare in modo che la fine della nostra epoca sia causata da qualcos?altro, magari tra milioni di anni e non domani. E dobbiamo farlo non per noi stessi, ma per i nostri figli e le generazioni future.
Ora si può discutere sul COME, ma sul fatto che nelle poche zone dove la natura è rimasta intatta o quasi (tipo le nostre montagne) bisogna RICREARE o preservare l?ambiente e l?ecosistema naturale, NON VI SONO DUBBI.
E? inutile dire che comunque è nelle CITTA? che lo sforzo maggiore deve essere fatto, dove la gente deve veramente cambiare le abitudini (anche e soprattutto con piccole cose quotidiane) e si potranno produrre cambiamenti notevoli e fortemente tangibili.
Ma noi, che siamo amanti della montagna, possiamo fare il nostro piccolo per le montagne, e far vedere a chi non lo sa (e sono tanti) quanto sono belle, e quanto è bello il nostro pianeta nella sua forma ed equilibrio naturale.
Quando, in discussioni come questa, mi accorgo che ci sono frequentatori della montagna che accettano questi mutamenti e se ne fregano e pensano che tutto sia dovuto ?al corso delle cose? e non si rendono conto che la loro conoscenza della montagna li mette in una posizione privilegiata per una migliore comprensione del nostro mondo, purtroppo rimango fortemente deluso.
Sentire dire certe cose da gente che va in montagna, e quindi ha sotto gli occhi le bellezze di questo pianeta fa ancora più male. Allora, statevene a casa, e non rompete le balle, foderatevi gli occhi con fette di prosciutto, ma non fate finta di vedere le montagne, che non sapete vederle. Siete peggio di quei ciarlatani travestiti da scienziati che vanno in giro a dire che i mutamenti climatici sono una farsa, che va tutto bene, ecc., solo perché la difesa del pianeta e l?ecologismo non vanno più di moda e perché ovviamente alla massa piace sentirsi dire cose rassicuranti che le permettano di tirare dritto senza sentire la responsabilità della distruzione che stiamo mettendo in atto.
E? dura sentire questa responsabilità addosso, ma chiunque vada in montagna e abbia un po? di sale in zucca, non può fare a meno di sentire questo peso sul cuore, sapendo di assistere ad uno spettacolo che ha le ore contate, ad un gioiello che scomparirà per sempre.
AlpineKid®