E invece la G.A.M.M.a c?è ancora, e le sue prese, i suoi chiodi raccontano ancora una storia.
Non mi ritengo certo un cultore delle vie scomparse, anzi, anche io mi diverto sugli itinerari moderni richiodati dove si può salire in libera ?senza preoccupazioni di sorta? ? eppure la G.A.M.M.a da un bel po? mi aspettava: da quando, appena acquistata la monografia di Alp sulle Apuane, (la prima volta che vidi le Apuane!) rimasi affascinato dalla foto di Verin nella nicchia della G.AM.M.a.

L?articolo riportava in poche parole la storia della via: due cordate, rivali, un?alleanza, una via che di questa alleanza porta il nome, le inziali dei primi salitori: Giovanni, Agostino, Mario, Mario. Ma sicome dire GAMM suona male, la via si chiamò GAMMA.
Salendo poi Tropicana guardai quella nicchia, la riconobbi subito.
Così alla fine ho salito la G.A.M.M.a., fino in cima al Procinto.
Arrivare in sosta nella nicchia è stata una bella soddisfazione, così come vedere i chiodi (alcuni di certo originali) sulla via. Sul passo chiave del primo tiro oggi si trovano due fix (uno poco rassicurante e fuori via), qualche altro fix qua e là rende la salita più sicura (alcuni dei chiodi originali sono inservibili e del tutto marci) ma senza snaturarne la linea. Arrivati alla cengia a due terzi della parete seguendo una linea di chiodi a pressione hand-made (in casa Piotti?) si raggiunge il passo chiave, l?uscita dal tetto, su un chiodo che sporge di una decina di cm (si dice sia un vecchio chiodo da ghiaccio che per altrettanto entra nella roccia?) un chiodo fra due zeppe di legno e un vecchio cuneo. Pochi passi in libera e si è alla sosta: un ultimo tiro in piena esposizione, bello e atletico conduce infine alla cima.
Per i dettagli tecnici rimando ad altra sede:
http://www.gulliver.it/modules.php?name ... gita=10938
Ma qual è la ?storia? della G.A.M.M.a? Dopo averla salita ho chiesto a Alberto di scrivermi due righine: avremmo messo le foto e una breve descrizione dell?itinerario. E lui da vero filologo dell?alpinismo mi ha fornito un documento d?epoca assai raro: un articolo scritto da A. Bresciani per una raccolta del CAI di Pisa in memoria di Mario Piotti, uno degli apritori della G.A.M.M.a (a quanto risulta dall?articolo il ?robusto e resistente aggiungerei io- chiodatore del tiro in artificiale del tetto):

Qualcuno si dovrà mettere gli occhiali per leggere: la fatica sarà ricompensata.
Nelle parole commosse del compagno di cordata che ha perso da poco chi a lui si era più volte legato emerge la storia di una via aperta e conclusa con grande fair play e onestà, una via che nel nome ricorda un momento di unione di due cordate altrimenti avversarie.
Non ho molto da aggiungere se non che consiglio a tutti i frequentatori del Procinto con una visione alpinistica e non solo sportiva dell?arrampicata di ripetere (con le dovute precauzioni) questa bella via, logica, atletica, espostissima, ricordando ogni tanto chi di là salì con i vibram rigidi, parecchie martellate e tanto pelo.
Sui tiri iniziali:

Moschettone e chiodo degli apritori poco prima della cengia:

Sul tetto:


Tiro di uscita:

La G.A.M.M.a (gradi avari?)
