gug ha scritto:L'impatto che comunque sempre una attiivtà come questa sulla famiglia è che si deve sempre bilanciare il tempo, dato che ne porta via molto, che può essere sottratto ai propri cari. Penso però che questo è bilanciato da tanti altri aspetti importanti, anche nei confronti della famiglia stessa.
Quello che avevo scritto nasceva da alcune riflessioni che ho fatto dopo la nascita della prima figlia, Ilaria. Mia moglie sostiene molto la mia passione per la montagna, però qualche anno fa, mentre ero via tre giorni col corso di roccia al Pordoi, una nostra amica che aveva anche lei un bimbo di qualche mese si è molto scandalizzata della cosa e dopo aver fatto una bella ramanzina a Emanuela "perchè doveva essere meno buona con me", concludeva dicendo che "con i figli bisogna passarci il tempo e non trascurarli per girovagare per i monti".
Ora a me piace tantissimo stare con le mie figlie, quando è nata la prima ho anche preso un mese di permessi di allattamento al lavoro per dare il cambio a mia moglie nell'accudimento della piccola, e non mi tiro indietro davanti a pannolini, pappine e biberon perchè voglio avere al possibilità di essere in grado di badare a loro senza intermediari. Però non voglio rinunciare all'alpinismo perchè mi sembra che non potrei farne a meno, anche se mi rendo conto che devo mediare le due cose.
Quella frase della mia amica però mi ha fatto male e mi ha portato a riflettere e mi sono reso conto che spesso si trascura il fatto che se è vero che con i figli piccoli bisogna spesso mettere da parte alcune proprie esigenze per loro è anche vero che poi i figli crescono e secondo me se vedono i propri genitori anche come persone con le loro passioni e soprattutto capaci di entusiasmarsi per la vita è molto importante, primo perchè anche se non condivideranno le stesse scelte gli rimarrà l'esempio, secondo perchè spesso se condividono in un certo periodo questi entusiasmi questo potrà essere un grosso elemento di unione e comunicazione.
Mia moglie si è diplomata al conservatorio perchè ha seguito per tanti anni il padre che suona nella banda: questa comune passione è stata il loro più forte legame negli anni peraltro conflittuali dell'adolescenza.
Secondo me è giusto che i figli ci vedano come persone con una grande voglia di vita e non solo come genitori capaci solo di stare attaccati a loro.
Poi altrimenti può finire che si crea quel rapporto morboso che fatica a rompersi e ad attenuarsi quando i figli sono grandi.
Ho fatto un lungo intervento e mi rendo conto che forse è un pò OT e dovrebbe essere inserito in un topic apposta (magari si può farlo), ma volevo mettervi a parte di queste riflessioni e sapere cosa ne pensavate.