Pericolo in Valle di Schievenin

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Pericolo in Valle di Schievenin

Messaggioda Rampegon » gio mar 01, 2007 14:50 pm

Secondo quanto abbiamo appreso, è in progetto l'apertura di una nuova miniera nei pressi di Campo ( Comune di Alano di Piave ) nonché, a pochissima distanza, la riattivazione della vecchia cava di Val della Storta, nei pressi di Schievenin ( in Comune di Quero ). Desideriamo esprimere la nostra preoccupazione e la nostra contrarietà all'ipotesi che questi progetti vengano approvati. Essi infatti comporterebbero la radicale trasformazione del versante feltrino del Monte Grappa, con netto peggioramento delle condizioni di vita delle comunità locali anche a causa del conseguente incremento del transito di mezzi pesanti. La zona interessata è del massimo interesse escursionistico e storico e vi si trova una delle più note e frequentate palestre di arrampicata della regione. E' altresì classificata come Sito di importanza comunitaria e siamo pertanto responsabili anche verso l'Unione europea della sua salvaguardia.

Chiediamo perciò alle Amministrazioni competenti di esprimersi contro l'approvazione dei progetti di escavazione a Campo e a Schievenin ed esprimiamo il nostro pieno appoggio alle amministrazioni locali che vi si stanno opponendo

Sostieni anche tu questo appello; basta spedire una mail a stopcave@yahoo.it inserendo nome, cognome e città

Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!!

Grazie
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio apr 05, 2007 9:04 am

allo stato attuale è stata decisa una "passeggiata-manifestazione" contro l'apertura di nuove cave nella località in oggetto, per la data di DOMENICA 6 MAGGIO.
sarà un raduno strutturato un pò come la tradizionale Marcia di alpinisti ed ambientalisti in difesa della foresta del cansiglio, ma con maggiore spazio ad un pubblico incontro-assembramento (luogo proposto: area attrezzata a schievenin) in modo da avere la maggiore visibilità possibile e dar modo di partecipare anche a chi non è escursionista.



maggiori ragguagli verranno postati appena sarà definito il programma.

cortesemente, manteniamo alta l'attenzione diffondendo la notizia.
grazie.
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Messaggioda julius » gio apr 05, 2007 18:14 pm

Ottima idea !!!
Speriamo ci sia un'adeguata partecipazione.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio apr 12, 2007 7:06 am

riporto questo comunicato e appena sarà possibile, posterò il programma della giornata del 6 maggio.

Vorremmo brevemente illustrarti la causa che stiamo difendendo.

Chi siamo

Siamo il Comitato ?Col del Roro? , nato per la salvaguardia della salute e dell?ambiente del territorio con lo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini, la conservazione dell?ambiente relativamente al territorio che comprende i Comuni del Basso Feltrino (Alano di Piave, Quero e Vas) , senza finalità politiche, partitiche e di lucro.

La nostra causa

a) Non condividiamo il progetto di coltivazione mineraria presentato dalla Ditta CEMENTI ROSSI S.p.A., con sede a Piacenza, denominato ?Miniera di Quero? nel Comune di Alano di Piave.
b) Non condividiamo il progetto di concessione mineraria di sali magnesiaci, ancora in fase di ?studio? e non ancora presentato da parte della Ditta RECH , in comune di Quero nella Valle di Schievenin (per il quale si sta studiando un progetto di galleria che collegherà il sito con la strada Feltrino).

L?area oggetto di intervento è situata alle pendici del Monte Grappa. L?intera area è sottoposta a particolare tutela dal punto di vista ambientale:

- tutela del Piano d?area del Massiccio del Grappa;
- sottoposta a vincolo paesaggistico
- sottoposta a vincolo idrogeologico;
- totalmente inclusa nel sito della rete Natura 2000 SIC-ZPS IT (Siti di Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale).

Ancora, viene lambita un?altra importante area in cui sono presenti i torrenti Tegorzo e Calcino e il fiume Piave.
In particolare, la concessione mineraria ricadente nella splendida e ancora incontaminata Valle di Schievenin si colloca nelle immediate vicinanze delle sorgenti del torrente Tegorzo che costituisce l?approvigionamento principale dell?acquedotto dello Schievenin che fornisce gran parte dei Comuni del Trevigiano.
L?intero Massiccio del Monte Grappa è considerato un?oasi naturalistica dalle valenze ambientali di primo ordine nel contesto regionale per la ricchezza di specie vegetali e animali presenti, peculiare per le sue ricchezze storiche e archeologiche.

L?attività estrattiva proposta risulta in contrasto con tutte le norme di salvaguardia e di pianificazione dell?area in oggetto.
Vorremmo sottolineare, che le attività estrattive, miniere e cave, rappresentano da sempre, una delle cause di maggior degrado e impatto ambientale in quanto modificano spesso in modo irreversibile la morfologia dei luoghi.




A che punto dell?iter si trovano le pratiche:

a) Miniera di Campo (Alano di Piave) : E? in fase di istruttoria di Valutazione di impatto ambientale da parte della Regione Veneto.
b) Miniera di Schievenin (Quero) : Il progetto non è ancora stato presentato, è in fase di studio e di preparazione, la volontà di proporlo è chiara e palesata.

Cosa ti chiediamo

Ti chiediamo se vuoi renderti disponibile e sostenere la nostra causa e di UNIRTI ALLA MANIFESTAZIONE PUBBLICA che si terrà domenica 6 maggio e coinvolgerà residenti, tutte le associazioni locali e tutti coloro che appoggiano la causa, non da ultimi gli alpinisti e le scuole appartenenti al CAI (Club Alpino Italiano) di tutta la regione che dagli anni ?70 frequentano la Valle di Schievenin come luogo di arrampicata e apprendimento delle tecniche di salita in montagna.
Naturalmente, siamo pronti per ogni approfondimento della questione e alleghiamo a questa mail :
q le Osservazioni prodotte da uno Studio commissionato dal Comitato, sugli aspetti sociali, economici, ambientali, paesaggistici, sanitari e della salute umana generati dal progetto di coltivazione mineraria , depositate in tempo utile presso il Comune di Alano di Piave;
q Il report della LIPU;


Chi appoggia la nostra causa

CAI (Club Alpino Italiano)
La totalità delle associazioni locali
Lipu

Ti ringraziamo per la disponibilità e confidiamo che tu possa avere il desiderio di unirti a noi e di contribuire al tutelare luoghi ancora così intatti.
Ti invitiamo a fare una semplice passeggiata nella Valle di Schievenin e a osservare con i tuoi occhi la sua naturale integrazione tra aspetti naturali e contesto umano e, non da ultimo, la sua semplice bellezza.

Il Comitato ?Col de Roro?


per chi volesse saperne dippù:
http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori ... 1/bt12.htm

http://gazzettino.quinordest.it/Visuali ... ina=FELTRE

http://www.prolocoalano.it/html/miniera.html

http://www.minierealano.info/drupal/node/27

http://minierealano.info/drupal/node/45

http://www.minierealano.info/drupal/

http://digilander.libero.it/tornado/arc ... reCMF.html

http://www.spaziorizoma.org/files/CAVE% ... EVENIN.pdf

http://www.cai-tam.it/vfg/index.html
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio apr 12, 2007 7:08 am

riporto questo comunicato e appena sarà possibile, posterò il programma della giornata del 6 maggio.

Vorremmo brevemente illustrarti la causa che stiamo difendendo.

Chi siamo

Siamo il Comitato ?Col del Roro? , nato per la salvaguardia della salute e dell?ambiente del territorio con lo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini, la conservazione dell?ambiente relativamente al territorio che comprende i Comuni del Basso Feltrino (Alano di Piave, Quero e Vas) , senza finalità politiche, partitiche e di lucro.

La nostra causa

a) Non condividiamo il progetto di coltivazione mineraria presentato dalla Ditta CEMENTI ROSSI S.p.A., con sede a Piacenza, denominato ?Miniera di Quero? nel Comune di Alano di Piave.
b) Non condividiamo il progetto di concessione mineraria di sali magnesiaci, ancora in fase di ?studio? e non ancora presentato da parte della Ditta RECH , in comune di Quero nella Valle di Schievenin (per il quale si sta studiando un progetto di galleria che collegherà il sito con la strada Feltrino).

L?area oggetto di intervento è situata alle pendici del Monte Grappa. L?intera area è sottoposta a particolare tutela dal punto di vista ambientale:

- tutela del Piano d?area del Massiccio del Grappa;
- sottoposta a vincolo paesaggistico
- sottoposta a vincolo idrogeologico;
- totalmente inclusa nel sito della rete Natura 2000 SIC-ZPS IT (Siti di Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale).

Ancora, viene lambita un?altra importante area in cui sono presenti i torrenti Tegorzo e Calcino e il fiume Piave.
In particolare, la concessione mineraria ricadente nella splendida e ancora incontaminata Valle di Schievenin si colloca nelle immediate vicinanze delle sorgenti del torrente Tegorzo che costituisce l?approvigionamento principale dell?acquedotto dello Schievenin che fornisce gran parte dei Comuni del Trevigiano.
L?intero Massiccio del Monte Grappa è considerato un?oasi naturalistica dalle valenze ambientali di primo ordine nel contesto regionale per la ricchezza di specie vegetali e animali presenti, peculiare per le sue ricchezze storiche e archeologiche.

L?attività estrattiva proposta risulta in contrasto con tutte le norme di salvaguardia e di pianificazione dell?area in oggetto.
Vorremmo sottolineare, che le attività estrattive, miniere e cave, rappresentano da sempre, una delle cause di maggior degrado e impatto ambientale in quanto modificano spesso in modo irreversibile la morfologia dei luoghi.




A che punto dell?iter si trovano le pratiche:

a) Miniera di Campo (Alano di Piave) : E? in fase di istruttoria di Valutazione di impatto ambientale da parte della Regione Veneto.
b) Miniera di Schievenin (Quero) : Il progetto non è ancora stato presentato, è in fase di studio e di preparazione, la volontà di proporlo è chiara e palesata.

Cosa ti chiediamo

Ti chiediamo se vuoi renderti disponibile e sostenere la nostra causa e di UNIRTI ALLA MANIFESTAZIONE PUBBLICA che si terrà domenica 6 maggio e coinvolgerà residenti, tutte le associazioni locali e tutti coloro che appoggiano la causa, non da ultimi gli alpinisti e le scuole appartenenti al CAI (Club Alpino Italiano) di tutta la regione che dagli anni ?70 frequentano la Valle di Schievenin come luogo di arrampicata e apprendimento delle tecniche di salita in montagna.
Naturalmente, siamo pronti per ogni approfondimento della questione e alleghiamo a questa mail :
q le Osservazioni prodotte da uno Studio commissionato dal Comitato, sugli aspetti sociali, economici, ambientali, paesaggistici, sanitari e della salute umana generati dal progetto di coltivazione mineraria , depositate in tempo utile presso il Comune di Alano di Piave;
q Il report della LIPU;


Chi appoggia la nostra causa

CAI (Club Alpino Italiano)
La totalità delle associazioni locali
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Ti ringraziamo per la disponibilità e confidiamo che tu possa avere il desiderio di unirti a noi e di contribuire al tutelare luoghi ancora così intatti.
Ti invitiamo a fare una semplice passeggiata nella Valle di Schievenin e a osservare con i tuoi occhi la sua naturale integrazione tra aspetti naturali e contesto umano e, non da ultimo, la sua semplice bellezza.

Il Comitato ?Col de Roro?


per chi volesse saperne dippù:
http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori ... 1/bt12.htm

http://gazzettino.quinordest.it/Visuali ... ina=FELTRE

http://www.prolocoalano.it/html/miniera.html

http://www.minierealano.info/drupal/node/27

http://minierealano.info/drupal/node/45

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http://digilander.libero.it/tornado/arc ... reCMF.html

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Messaggioda barbablux » gio apr 12, 2007 12:40 pm

la situazione è piuttosto incasinata, me penso sia un dovere soprattutto per chi ha a cuore la valle cercare di capire cosa è possibile fare, e poi farlo ...

Una delle mie perplessità maggiori, al di là della perdita arrampicatoria della parte destra orografica della valle, è la stabilità geologica della zona, è il possibile crollo del campanile di sassumà (si chiama così ???), o la possibilità fi frane e crolli delle zone di arrampicata ...
Vado in montagna per cercare di capire perchè vado in montagna
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Messaggioda julius » gio apr 12, 2007 13:28 pm

Certamente la zona non è tra le più stabili geologicamente (basterebbe percorrere una delle tante strade silvo-pastorali di dubbia utilità aperte sui fianchi della vallata negli ultimi anni per rendersene conto!), ma è soprattutto il futuro della zona a essere a rischio !! Vogliamo che sia una zona appetibile per un certo tipo di turismo a basso impatto ambientale (escursionismo,turismo naturalistico e storico,arrampicata) oppure che si trasformi in una zona industriale ??
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio apr 12, 2007 18:55 pm

per quanto io possa sapere/capire il "cosiddetto" rischio idrogeologico nella accezione "popolare" del termine(=frane) entra relativamente gioco.
e a dirla tutta i versanti delle valli del calcino e del tegorzo non presentano dissesti recenti.
il problema essenziale è il gravissimo DANNO A LIVELLO PAESAGGISTICO-AMBIENTALE!
e, mi sia concesso, non è poco.
con le attività di cava (o minerarie che dir si voglia) si verrebbe a modificare in modo cospicuo la fisionomia dei luoghi sia da un pdv fisionomico che in riferimento alle attività antropiche tradizionali e, per ultimo, anche delle attività ludico-ricreative dei frequentatori sia "della pianura" che dei paesi adiacenti.

il problema da un pdv idrogeologico è legato alla possibilità tuttaltro che remota che le attività di scavo possano intercettare dei piani di falda e causare modifiche alle risorgenze della zona.

altro possibile danno ambientale è dato dai fanghi derivanti dalle attività di escavazione che, se non correttamente stoccati e/o asportati possono insterilire le acque dei torrenti per banali ragioni fisiche.

questo, sinteticamente e con terminologia "alla buona", è l'ordine dei problemi.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio apr 12, 2007 19:00 pm

se a qlcn interessa approfondire la situazione attuale:


21 marzo 2007
http://www.cai-tam.it/page1.html

Schievenin, una valle sotto assedio.
Da mesi circolavano voci sulla riapertura della cava di pietra in Valle di Schievenin, nel territorio comunale di Quero (BL).

Purtroppo, e ve ne darò prova, posso affermare che non si tratta di semplici supposizioni ma di un triste futuro neanche troppo lontano. Ad essere precisi stò parlando della possibile, anzi ahimè probabile, apertura di una miniera con lavorazione del materiale in loco e non di una semplice cava. Perché faccio questa precisazione?
Cercherò di spiegarlo raccontandovi una breve storia.

Tutto inizia quando la ditta Rech G. & M., con sede proprio a Schievenin, titolare della concessione della cava di pietra in Val Storta, ottiene nel 1988 l'autorizzazione alla trasformazione della cava in miniera per sali magnesiaci: si realizza così un sito sottoposto alla Legge Mineraria Nazionale (oggi, nel 2007, parliamo ancora di "regi decreti"...) che considera questo tipo di attività estrattiva come un interesse nazionale. Il Comune di Quero, contro questa decisione, fa l'unica cosa che gli è possibile, cioè un ricorso al TAR che, dopo vari gradi di giudizio, nel 2003 per sentenza del Consiglio di Stato, verrà rigettato.
Quindi, badate bene, la Concessione Mineraria denominata "Schievenin" è tutt'ora valida.
A questo punto vi chiederete: bene, perché allora non si stà già scavando? Se la devastazione non è ancora iniziata si deve ringraziare l'inconsapevole Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali che, nell'Autorizzazione Ambientale del 9 maggio 1995, all'art. 5, obbliga il concessionario a prendere precisi accordi con l'Amministrazione Comunale in materia di inquinamento atmosferico, acustico, trasporto dei materiali e sicurezza dei cittadini (ricordo che essendo la miniera per legge un "interesse nazionale" non ricade nei vincoli previsti per il Piano d'Area del Massiccio del Grappa). Di fronte a questo provvedimento il Comune di Quero fa due cose, un altro ricorso al TAR, questa volta contro l'Autorizzazione Ambientale (A. A.) e la richiesta al concessionario di prevedere degli interventi di manutenzione all'attuale strada in Valle e la realizzare una rete stradale alternativa per spostare il traffico pesante dall'abitato di Quero.

La ditta Rech, pur malvolentieri, recepisce queste richieste e nel 1997 prospetta, per la prima volta, l'idea della costruzione di un tunnel stradale (5 x 6 mt e lungo circa 800 mt) che colleghi la SP 21 Feltrina, all'altezza della stazione di Quero Vas, con la zona di Ponte Cagnin, cioè l'inizio della Valle.
Su questa proposta il Comune non prende alcuna decisione e tutto rimane sospeso.

Nel 2001 arriva la proroga dell' A. A. del 1995 che ne conferma in toto le prescrizioni e, soprattutto, quelle contenute nel famoso articolo 5.
Nel 2003 il Comune di Quero, visto anche l'entrata in vigore delle nuove norme europee sulla tutela dell'ambiente, presenta dei motivi aggiuntivi al ricorso al TAR iniziato nel 1995. Nel 2003 il TAR accoglie il ricorso del Comune ed in particolare le recenti osservazioni, rendendo formalmente nulla l'autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali del 9 maggio 1995. Quindi la concessione mineraria della ditta Rech è valida ma i lavori non possono iniziare finchè non viene rilasciata una nuova A. A.
Nel 2005 inizia l'iter per il suo rilascio con il sopralluogo da parte del Servizio Risorse Minerarie. La Regione Veneto, tra le varie documentazioni, richiede che il concessionario rispetti quanto richiesto dal Comune di Quero, che in quest'occasione richiede, oltre a quanto previsto in precedenza, che il traffico dei mezzi pesanti non transiti per la frazione di Schievenin e che l'attività estrattiva preservi la sx orografica del torrente Tegorzo (faccio presente che l'attuale area della concessione mineraria comprende tutta la zona della palestra di roccia !).
Una postilla: la legge mineraria prevede che il concessionario possa espropriare i terreni non di sua proprietà ricadenti nell'area di estrazione.........non aggiungo commenti.
Veniamo ai giorni nostri. Il 16 gennaio 2007 la Regione Veneto sollecita la ditta Rech ad integrare la pratica con i documenti mancanti...... Spunta un secondo pregetto di galleria, molto più ambizioso, che collega la SP 21 con la parte alta della Valle, bypassando così l'abitato di Schievenin e tutte le prescrizioni del Comune !!!
Resta il fatto che:
1) l'attuale volume della concessione (1.500.000 mc) non sosterrebbe i costi di realizzazione del tunnel, per cui verrà ragionevolmente richiesto un ampliamento;
2) la ditta Rech snc non ha sicuramente i mezzi finanziari per sostenere gli oneri per un tale progetto e le fidejussioni richieste per il ripristino, quindi è fin troppo facile intuire che dietro a tutto si celi qualche grossa compagnia mineraria con mezzi e risorse di ben altra portata... e forse anche molti meno scrupoli.
Scusate per il lungo preambolo ma lo ritengo indispensabile per una giusta informazione e per poter evere un'idea della portata e delle conseguenze del problema. (Non dimentichiamo che nel vicino Comune di Alano, a meno di 500 mt, la ditta Cementi Rossi ha presentato un progetto di coltivazione mineraria di circa 4.000.000 di mc, il località Col del Roro, cioè il colle da Campo di Alano degrada verso le pescherie di Schievenin, con gli stessi problemi di natura ambientale e sociale).
Ricordo, inoltre, che c'è una continua presenza di aziende di escavazione nazionali ed anche multinazionali che richiedono il permesso di eseguire indagini minerarie nella zona di Schievenin e del Basso Feltrino: si tratta un territorio costantemente sotto assedio ed è vergognoso come la Regione Veneto, non approvando un Piano Cave, lasci questi territori privi di tutela ed alla mercè dei vari "avventurieri".
Non vorrei ripetermi ma mi preme ribadire che la concessione esiste già e la procedura di VIA è avviata!
Siamo di fronte al concreto pericolo che una delle più belle e suggestive valli prealpine scompaia per sempre.
A Schievenin c'è la sorgente del torrente Tegorzo, una varietà di flora e fauna che negli anni si sono preservate grazie all'isolamento del sito, ci sono più di 300 vie di arrampicata su cui si sono messi alla prova innumerevoli climbers, alcuni dei quali protagonisti dello sviluppo dell'arrampicata sportiva. Come possiamo permettere che queste bellezze ci vengano sottratte, chi ha il diritto di rubarci la freschezza dell'aria o lo scintillio dell'acqua?

Ho voluto scrivere queste righe per denunciare questa grave situazione e per invitare alpinisti, escursionisti, amanti di questi luoghi ed associazioni ambientaliste a prendere una chiara posizione di netta contrarietà. Ricordo che sia la Valle di Schievenin che il Col del Roro ad Alano di Piave sono SIC e ZPS (siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale) in quanto possono contenere habitat delicati e specie di particolare interesse naturalistico.
Quello che fin'ora non hanno fatto gli amministratori possiamo farlo insieme, cioè segnalare al Commissario Europeo per l'Ambiente lo scempio che si vuole perpetrare in queste aree protette. Non servono studi legali ed avvocati.
E perché no, facciamo sentire il nostro dissenso, organizziamo una giornata di festa in Valle, dimostriamo come l'interesse dei molti può prevalere sull'interesse di pochi.


Massimo Collavo
Commissione Veneta per la
Tutela dell'Ambiente Montano



Per contatti: mcollav@tin.it



UN?ANTICIPAZIONE? PER SAPERNE DI PIU?
SUI PROGETTI DI MINIERA AD ALANO DI PIAVE (BL) E A QUERO (BL)
- 12 aprile 2007-


I progetti

a) Progetto di coltivazione mineraria di marna da cemento presentato dalla Ditta CEMENTI ROSSI S.p.A., con sede a Piacenza, denominato ?Miniera di Quero? nel Comune di Alano di Piave.
b) Richiesta di rinnovo di concessione mineraria di sali magnesiaci, presentato dalla Ditta RECH , in comune di Quero nella Valle di Schievenin (per il quale è stato proposto un progetto di galleria che collegherà il sito con la strada Feltrina).

L?area oggetto di intervento è collocata alle pendici del Monte Grappa. L?intera area è sottoposta a particolare tutela dal punto di vista ambientale:
- tutela del Piano d?area del Massiccio del Grappa;
- sottoposta a vincolo paesaggistico
- sottoposta a vincolo idrogeologico;
- totalmente inclusa nel sito della rete Natura 2000 SIC-ZPS IT (Siti di Interesse Comunitario e Zone a Protezione Speciale).
Ancora, viene lambita un?altra importante area in cui sono presenti i torrenti Tegorzo e Calcino e il fiume Piave.
In particolare, la concessione mineraria ricadente nella splendida e ancora incontaminata Valle di Schievenin si colloca nelle immediate vicinanze delle sorgenti del torrente Tegorzo che costituisce l?approvigionamento principale dell?acquedotto dello Schievenin (che fornisce gran parte dei Comuni del Trevigiano).
L?intero Massiccio del Monte Grappa è considerato un?oasi naturalistica nel contesto regionale per la ricchezza di specie vegetali e animali presenti, peculiare per le sue ricchezze storiche e archeologiche.





L?attività estrattiva proposta risulta in contrasto con le norme di salvaguardia e di pianificazione dell?area in oggetto.

A che punto dell?iter si trovano le richieste di autorizzazione:

Si trovano in fase di istruttoria di Valutazione di impatto ambientale da parte della Regione Veneto.

Per chi vuol esprimere il proprio dissenso?

E? previsto un INCONTRO PUBBLICO che si terrà il 6 MAGGIO nella Valle di Schievenin e coinvolgerà i residenti, tutte le associazioni locali, gli alpinisti e le scuole appartenenti al CAI (Club Alpino Italiano) di tutta la regione che dagli anni ?70 frequentano la Valle di Schievenin, sede di una delle più frequentate palestre di arrampicata del Veneto e luogo di apprendimento delle tecniche di salita, sicurezza e soccorso in montagna, infine, tutti coloro che vogliono far sentire il proprio dissenso e dimostrare come l?interesse di molti può prevalere sull?interesse di pochi!
Il programma della giornata verrà divulgato quanto prima.

Associazioni coinvolte
CAI (Club Alpino Italiano)
Tutte le associazioni locali
Lipu
WWF

Links principali
http://www.bassofeltrino.it
http://www.cai-tam.it

Contatti
Il Comitato ?Col de Roro?, e-mail : info@mictu.com
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La Valle di Schievenin NON SI TOCCA!

Messaggioda dstefx » dom apr 15, 2007 13:12 pm

Vi allego il comunicato del CAI Veneto, che ho ricevuto dalla responsabile della mia sezione riguardante la "manifestazione" organizzata per il 6 Maggio e la bozza del programma della giornata. Cerchiamo di fare tutto il possibile!

COMUNICATO
E' ufficiale! A seguito di vari incontri col Comitato Col di Roro, il CAI Veneto, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste bellunesi, i rappresentanti delle associazioni e dei gruppi locali è stato deciso quanto segue.

La giornata della maifestazione contro le miniere, nata per iniziativa del CAI Veneto ed accolta con entusiamo dalle altre componenti, è fissata per domenica 6 maggio 2007.

Non si parla mai di "manifestazione" per non creare equivoci con le forze dell'ordine.

In sostanza è un incontro fra ambientalisti, escursionisti, alpinisti per riaffermare il NO a qualsiasi progetto di escavazione in Comune di Alano e a Schievenin, quest'ultimo con grave rischio di utilizzo della palestra di roccia.

La giornata ha due aspetti iniziali.

Per gli ambientalisti e gli escursionisti viene proposta una escursione facile sui sentieri del Col de Roro, adatta anche per famiglie con bambini da 7-8 anni in su , con partenza da Capo e arrivo a Schievenin (vedi programma). Lungo il percorso saranno illustrati i luoghi che verrebbero interessati dai cantieri.

Le Scuole di roccia ed i singoli alpinisti si eserciteranno normalmente sulle vie della palestra di Schievenin.

Alle ore 15.00 tutti si ritroveranno presso l'area pic-nic di Schievenin per l'incontro comune e gli interventi dei rappresentanti del Comitato Col de Roro, delle associazioni e di altri.

Il programma è stato fissato (vedi bozza manifesto allegata).

L'organizzazione è già avviata nei minimi dettagli.

I manifesti sono in stampa, in numero sufficiente per essere distribuiti capillarmente in zona e altrove. Lunedì prossimo vedremo la bozza e, con le ultime adesioni, daremo il via alla stampa. Saranno pronti indicativamente per il 19 o 20 aprile.

E' già partito il tam tam fra associazioni e singoli ambientalisti, escursionisti, scuole di roccia, ecc. Prego i destinatari della presente di farsi promotori dell'iniziativa inviando tante e mail a 360 gradi di preavviso dell'iniziativa. Seguirà il programma ufficiale, anche in formato adatto per essere trasmesso via e mail (per ora vadasi quello allegato).

Fra gli altri hanno assicurato la loro presenza Manolo, Pier Verri e forse Mauro Corona. Si stanno contattando altri personaggi.

E' ovvio che saranno intensificati i contatti con gli organi di stampa, TV e radio locali.

Questo è un primo avviso, per cominciare a diffondere la notizia e sollecitare la partecipazione. Seguiranno altri comunicati.

B. Cappelletto


P RO G R A M M A
ore 10.00 ritrovo a Campo di Alano di Piave
ore 10.30 inizio escursione
ore 13.30 arrivo a Schievenin (area pic-nic) ? pranzo al sacco
ore 15.00 interventi del Comitato Col de Roro e delle associazioni

Aderiscono all?iniziativa: Club Alpino Italiano, W.W.F., Lega Ambiente, Italia Nostra, Pro Natura, Mountain Wilderness?

Collaborano: Protezione Civile di Alano e Quero; Pro Loco di Alano e Fener
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Messaggioda misterorange » dom apr 15, 2007 15:20 pm

è proprio una gran cosa questa!!!!!
andrebbe aftta anche in apuane......sonon stato a fare la erick giorni fa e lo scenario in cima è assurdo.....montagne dilaniate dalle cave di marmo...una schifezza!!!!!
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Messaggioda barbablux » dom apr 15, 2007 17:52 pm

per fortuna vedo che si sta cercando di fare il possibile ... è da un po' di tempo che circolano voci sulla cava e tutti dicevano che sarebbe stato inevitabile in quanto la cava doveva essere su terreno privato (della serie: è casa mia e faccio quello che mi pare).
Ho anche sentito qualche paesano dire che la gente non era affatto in disaccordo, perchè del parere che avrebbe portato comunque dei soldi. Per quanto riguarda l'attività di arrampicata, sarebbe stata concessa sulla sx orografica della valle, se fosse stato chiesto permesso in ginocchio e senza tante proteste :roll:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven apr 20, 2007 11:03 am

PROGRAMMA DOMENICA 6 MAGGIO

ore 10,00 Ritrovo in Piazza a Campo di Alano di Piave (BL)
ore 10,30 Partenza per l?escursione
ore 13,30 Arrivo a Schievenin e pranzo al sacco
ore 15,00 Interventi del Comitato e Associazioni presenti
Aderiscono all?iniziativa
W.W.F., C.A.I., Lipu Nazionale, Lipu Trevigiana, Lega Ambiente, Italia Nostra, Gruppo ?Escursionismo senza confi ni?, Gruppo
?Amici del Tomatico e del Grappa?, A.F.D.V.S. sezioni di Alano e Quero, Associazione Fanti di Alano e Quero, Banda Musicale
Cittadina Alano, Bird Life Italy, Famiglia Ex-Emigranti Alano e Quero, Gruppo Alpini Alano e Quero, G.S. Alano, G.S. Astra
Quero, Mountain Wilderness, Pro Loco di Fener e Quero, Pro Natura, Riserva Alpina di Caccia, Schola Cantorum Alano, Sci
Club ?Gatto delle Nevi?, Shu Ren Kan Karate, Coro Polifonico Nuovo Rinascimento, Museo Civico Storico di Alano.
Collaborano
Protezione Civile di Alano e Quero, ARCI Libero Pensiero, Farine Fossili, Pro Loco di Alano e Fener.
IL COMITATO COL DEL RORO E IL C.A.I. DEL VENETO
con il patrocinio di
Provincia di Belluno, Comune di Alano di Piave, Comune di Quero
organizzano
domenica 6 maggio 2007
CAMPO - SCHIEVENIN
rischio miniere
un?escursione naturalistica sui luoghi
interessati da progetti di escavazione
(si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica)
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Drugo Lebowsky
 
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven apr 20, 2007 11:46 am

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Messaggioda Max & Co. » ven apr 27, 2007 15:36 pm

Il CAI VENETO in collaborazione col COMITATO COL DE RORO e l?adesione delle associazioni ambientaliste e locali, organizza per domenica 6 maggio 2007 un incontro comune fra alpinisti, escursionisti, ambientalisti e popolazione locale per riaffermare il NO a qualsiasi progetto di escavazione nelle due Valli.

La giornata è articolata come segue.

Per gli escursionisti, l?alpinismo giovanile, gli ambientalisti viene proposta una facile escursione sui sentieri del Col de Roro, con partenza alle ore 10.30 da Campo (frazione di Alano di Piave) e arrivo a Schievenin alle ore 13.30, ove si pranzerà al sacco. Lungo il percorso saranno illustrati i luoghi che verrebbero interessati dai cantieri.

Le Scuole di roccia ed i singoli alpinisti potranno esercitarsi normalmente per tutta la mattinata sulle vie della Palestra di Schievenin.

Alle ore 15.00 ritrovo di tutte le componenti presso l?area pic-nic di Schievenin per l?incontro comune e gli interventi del Comitato Col de Roro, delle associazioni presenti e di noti personaggi. Fra gli altri hanno assicurato la loro presenza Italo Zandonella, Manolo, Pier Verri, Manrico Dall?Agnola, Luca Visentini e Mauro Corona e tanti altri.

Invito tutti a dare la massima pubblicità a questa importante iniziativa attraverso tutti i canali a disposizione: e mail, siti internet, volantinaggio del programma, ecc.

Maggiori particolari ed il manifesto possono essere scaricati dal sito web www.caiveneto.it.

Ritroviamoci in tanti il 6 maggio!
Max & Co.
 
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar set 25, 2007 11:34 am

BASSO FELTRINO La ditta Rech ha inviato in Comune a Quero la documentazione necessaria per confermare la concessione alle estrazioni in valle
Chiesto il rinnovo per la miniera di Schievenin
Il sindaco Bruno Zanolla: «Avrei preferito che l?incartamento non fosse mai arrivato. Studierò la documentazione»

Basso Feltrino
Probabilmente era già nell'aria; e l'incontro "Miniere: nessun dorma" proposto dal Comitato col del Roro e previsto per venerdì prossimo ad Alano poteva esserne un presagio. Però ora è ufficiale: la ditta di escavazioni Rech di Schievenin ha presentato venerdì in Comune a Quero un voluminoso plico contenente la documentazione inerente alla procedura di rinnovo della concessione mineraria "Schievenin " con annessi progetto di coltivazione e valutazione di impatto ambientale. La documentazione era stata depositata in Regione all'inizio dello scorso mese di agosto e da venerdì, oltre che a Quero, è depositata, come prevede la normativa vigente, anche in Provincia e in Comunità Montana Feltrina. Il sindaco di Quero Bruno Zanolla conferma di aver visto il plico ieri mattina ma di non averlo ancora esaminato. «Ritengo inutile e difficile fare considerazioni prima di esaminare attentamente la documentazione» esordisce il primo cittadino di Quero. «Avrei preferito - aggiunge Zanolla - che essa non fosse mai arrivata. Ora però c'è l'obbligo di analizzare nel dettaglio il progetto per aprire ogni tipo di discussione e produrre tutte le osservazioni e controdeduzioni relative». Anche uno dei titolari della ditta escavatrice Marziano Rech preferisce attendere che l'iter segua la sua strada e preferisce non anticipare alcun dettaglio. «Nei prossimi giorni - spiega Rech - daremo ampia pubblicità al progetto tramite inserzioni sui principali quotidiani del Veneto. Ora stiamo predisponendo un calendario per definire le varie tappe da seguire fra le quali la dovuta presentazione al pubblico del progetto dettagliato. Oltre agli aspetti forestale, geologico e, più genericamente, di impatto ambientale, relazioneremo nel dettaglio anche riguardo alla galleria prevista per raggiungere la miniera». Questa collegherà la valle di Schievenin alla valle del Piave e dovrebbe avere l'imbocco nell'area di fronte alla miniera alla sinistra orografica della valle. «Il progetto - aggiunge Rech - prevede il trasporto del materiale direttamente con camion». Pertanto la lavorazione è prevista direttamente in loco. La galleria uscirà sulla strada provinciale che sale verso Quero (nel tratto denominato "Moscheta") poco lontano dall'incrocio con la strada regionale feltrina. «Da qui - conclude l'intervistato - una nuova bretella raggiungerebbe la Feltrina sulla quale verrebbe realizzata una rotatoria per l'immissione dei camion e che renderebbe anche molto più agevole l'incanalamento e il deflusso del traffico diretto a e proveniente da Quero». Il tema miniere aveva infuocato l'intera primavera nel territorio bassofeltrino con la presentazione di un progetto di escavazione mineraria sul territorio del Comune di Alano da parte della Cementirossi. La conseguente sollevazione popolare aveva portato la ditta di Piacenza a chiedere una sospensiva a tempo indeterminato.


il Gazzettino- BL- Edizione del 23/9
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Messaggioda alanomax » ven ott 12, 2007 11:11 am

Permettetemi di fare la voce fuori dal coro.
Abito ad Alano di Piave e mia moglie è di Schievenin.
Frequento da diverso tempo la Valle in questione e per quanto riguarda l'aspetto ambientalistico devo dire che sono completamente d'accordo con voi.
Quello invece che mi fa dissentire è una certa forma di falso ambientalismo che si è diffuso solamente di recente (nell'ultimo anno), vista la vicinanza delle miniere alle palestre di roccia, olimpo degli arrapicatori locali e non.

Si è fatto un gran parlare, a ragione, della questione da parte di associazioni varie, CAI, gli stessi arrampicatori, presunti ambientalisti ecc. gente che poco o niente ha fatto per preservare, nei tempi passati,,questo patrimonio ambientale.

Chi, come me, cammina spesso nell'ambiente incontaminato(?) di Schievenin per il puro piacere di visitare un luogo ancora abbastanza selvaggio (dato che nessuno, a parte coloro che utilizzano il bosco per riscaldare la propria casa, lo "tiene pulito") potrà notare che le zone "poco battute" sono lasciate in totale abbandono, i pochi affluenti del torrente Tegorzo sono talmente "imboscati" da non permettere in nessun modo la risalita dell'alveo ed un costante impoverimento dello stesso ad opera di piante "lasciate andare".

Lo stesso torrente Tegorzo presenta ai suoi lati e lungo il suo corso, anche se in misura ridotta, del pattume. I cari signori arrampicatori inoltre, in nome di chissà quale presunto spirito ambientalista "invadono" pacificamente la valle con qualsiasi tipo di mezzo (anche euro -1) per giungere ai piedi delle pareti da arrampicare, piuttosto che lasciare il proprio automezzo un paio di chilometri più a valle e godersi il paesaggio con una bella passeggiata.

Per non parlare poi dell'incuria che dimostrano, io stesso passando vicino a queste palestre di roccia mi ritrovo a fare l'operatore ecologico, mentre sarebbe sufficiente solamente un po' di buon senso civico.
Non di meno fanno gli enti che dovrebbero curare le vie escursionistiche, spesso impraticabili, se non fosse per l'AMORE dei paesani per il loro ambiente, che nulla chiedono e che molto fanno.

In molti si muovono, adesso, per il problema delle miniere ma per mantenere intatto questo meraviglioso ambiente, tutti coloro che hanno transitato per la valle si sono ben guardati dal fare qualcosa e magari lasciare un obolo alla popolazione che con rispetto e dedizione cerca di mantenere al meglio questo ambiente.

Per concludere già in passato la valle fu sfruttata, per le sue acque che forniscono buona parte del trevigiano, dal noto "Consorzio Schievenin" ora "Schievenin Alto Trevigiano SRL" senza nulla lasciare alla valle; se ora si dovesse fare la miniera non sarebbe quanto meno opinabile che si tentasse di ottenere qualcosa, in termini di tornaconto economico, per la popolazione??


Perdonate lo sfogo, ma mi pareva giusto che conosceste anche l'altro lato della medaglia.

Ciao
Davide

PS Se la miniera è stato deciso che verrà fatta, purtroppo, non saranno di certo le reiterate proteste o i picchetti ad impedirlo....sappiamo bene come vanno le cose quando ci sono interessi economici in ballo.
Davide
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Messaggioda julius » ven ott 12, 2007 12:11 pm

Apprezzo molto il tuo franco intervento e in parte lo condivido anche. Vorrei però farti sapere che non tutti gli arrampicatori si comportano in modo incivile (anche se io stesso sovente devo litigare con chi continua ad abbandonare in giro rifiuti o a fare chiasso,sembra incredibile ma succede ancora !) e che,per quanto riguarda il "traffico" lungo la valle, anni fa si era proposto di lasciare le macchine 1 km più a valle della palestra (dove adesso hanno attrezzato una piccola area-giochi,per capirci) e di raggiungere le vie a piedi,almeno nei fine settimana. Purtroppo,per vari motivi (non ultimo la poca collaborazione dell'amministrazione comunale dell'epoca ), la regola è rimasta in gran parte inapplicata,anche da parte dei corsi roccia (che sono quelli con il maggiore impatto umano!).
Personalmente, e con me altri, pensiamo comunque che la priorità vada data alla salvaguardia ambientale della valle e non all'arrampicata: per spiegarmi meglio, se il prezzo da pagare per impedire che si aprissero le miniere fosse la rinuncia ad arrampicare, per me varrebbe anche la pena di "pagarlo",anche perchè di palestre di arrampicata in giro ce ne sarebbero comunque a sufficienza.
Infine: l'esperienza (vedi lotte in Cansiglio, in Val di Mello,ecc.) insegna che quando la protesta è civile,largamente condivisa e sostenuta da argomentazioni valide, si può anche vincere! E quindi le miniere di Campo e di Schievenin non è detto la spuntino!
julius
 
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Messaggioda alanomax » ven ott 12, 2007 14:21 pm

Hai ragione Julius, e mi scuso se ho dato l'impressione di fare di tutta l'erba un fascio, sta di fatto comunque, in senso generale, che chi arrampica preferisce un parcheggio comodo, nonostante la disponibilità di posti macchina (500 metri prima dell'area pic-nic/giochi che hai citato vi è un grande spiazzo dove si tiene l'annuale "Sagra della trota" sul quale, parte in ghiaino, si potrebbero comodamente parcheggiare almeno un centinaio di auto).
Vuoi dirmi che se vi fosse un reale spirito ambientalista, non varrebbe la pena di scarpinare per ulteriori 500 mt??
Non dovrebbe essere necessaria l'imposizione da parte di organi comunali o di viglianza, ma dovrebbe essere una questione di intelligenza da parte di chi frequenta questi luoghi.


julius ha scritto:Infine: l'esperienza (vedi lotte in Cansiglio, in Val di Mello,ecc.) insegna che quando la protesta è civile,largamente condivisa e sostenuta da argomentazioni valide, si può anche vincere! E quindi le miniere di Campo e di Schievenin non è detto la spuntino!


Per inciso in settimana la popolazione è stata invitata ad un incontro con i concessionari della miniera ed è emerso quanto segue (riferitomi poco fa da un abitante che ha partecipato alla riunione):

-Il materiale estratto sarà di 8.500.000 Mc per uno sfruttamento che durerà 36 anni.
-funzionerranno a tempo pieno 4 (dico ben 4 quattro) frantoi per un'inquinamento acustico valutato sui 70 db.
-la miniera impiegherà, per il trasporto del materiale circa 160 camion al giorno, il che vale a dire che transiterà un camion ogni 3 min.

Non vi tedio con altri dettagli riguardo le modalità di estrazione e sulle caratteristiche della galleria che prevede caratteristiche mai accennate prima.
Da indiscrezioni colte dai quattro ingegneri relatori, il progetto sembra essere già stato approvato.

:smt022 :smt022 :smt022 non sarà di certo un bel week-end
Ciao
Davide
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