ren ha scritto:Scusate se non leggo tutti i post di questo topic demenziale (ovviamente per me).
Pensavo di essere vecchio e invece vedo che c'è chi è ben più vecchio di me... soprattutto nella testa.
Vent'anni fa era esattamete com'è adesso, c'erano già le gare (che hanno portato grande entusiasmo per gli appassionati dell' arrampicata come sport, perchè tale è, che piaccia o meno a chi vorrebbe non fosse), c'era ovviamente l'arrampicata sportiva su monotiri a spit e c'era il classico alpinismo che c'è ancora. Io ho sempre fatto tutto, dalle gare alle vie slegato di 6° grado in dolomiti, perchè mi piace arrampicare a 360°. Nutro grande pena per tutti i complessati che rivendicano come l'unica la "loro arrampicata", casomai quella "rischiosa" che li fa sentire tanto "uomini veri"...
Credo che ognuno abbia il diritto di arrampicare come vuole, credo che l'entusiasmo l'abbiano ancora tanti arrampicatori, qualunque arrampicata essi scelgano... Chi non ce l'ha più, non ha che da smettere...
Forse non hai letto bene, o forse non ti riferivi a me, comunque, scanso equivoci...
ho detto subito che le gare non c' entrano nulla con l' entusiasmo, che secondo me si è ridimensionato a prescindere dalle gare.
Ho anche aggiunto che il fatto di arrampicare in "sicurezza" non lo considero una cosa negativa, anzi, lo considero un passo avanti per migliorare tecnicamante ed atleticamente, in modo, per chi è interessato, di applicare questo miglioramento all' arrampicata in montagna.
Non mi sento "uomo vero" (chi mi conosce di persona lo può confermare), e non rimpiango gli anni in cui si scalva con i chiodi in falesia (a parte il fatto che purtroppo per me sono passati da un pezzo), anche se era decisamente più "stimolante" e occorreva molto più entusiasmo di ora; allora fare dell' arrampicata era spesso uno stress, che preferisco riservare alle vie in montagna.